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L'abc della Grappa altoatesina - Sinfonet.it

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L’abc <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

<strong>altoatesina</strong><br />

<strong>Grappa</strong>


Bolzano<br />

Bozen<br />

4<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

12<br />

12<br />

14<br />

15<br />

16<br />

19<br />

20<br />

22<br />

23<br />

24<br />

26<br />

28<br />

31<br />

31<br />

Indice<br />

Unica<br />

<strong>Grappa</strong> – il distillato <strong>it</strong>aliano per antonomasia<br />

La patria <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

<strong>Grappa</strong> – antica fonte di salute e piacere<br />

La storia <strong>della</strong> distillazione<br />

Distillerie e imbottigliatori<br />

Un’eccellente materia prima<br />

<strong>Grappa</strong> di monov<strong>it</strong>igno<br />

La distillazione<br />

Moderni metodi di distillazione<br />

Affinamento e invecchiamento<br />

La classificazione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

Il corretto consumo <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

Puro piacere<br />

La <strong>Grappa</strong> <strong>altoatesina</strong><br />

Qual<strong>it</strong>à inconfondibile<br />

<strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige con marchio di qual<strong>it</strong>à<br />

Produttori<br />

Informazioni


4 5<br />

Unica<br />

La <strong>Grappa</strong> è un distillato singolare. Nessun<br />

altro distillato al mondo, ottenuto dalle bucce<br />

degli acini d’uva, può fregiarsi <strong>della</strong> denominazione<br />

“<strong>Grappa</strong>”, se non è stato prodotto in<br />

Italia.<br />

Kap<strong>it</strong>el


6<br />

Le bucce d’uva, ossia le vinacce, sono un derivato <strong>della</strong><br />

produzione del vino.<br />

La <strong>Grappa</strong> è un’acquav<strong>it</strong>e tutta <strong>it</strong>aliana per cultura e tradizione,<br />

ma non solo. Il regolamento CE 1576/89 definisce le<br />

7<br />

Il termine “grappa” deriva dal lombardo “grapa” o “graspa”,<br />

caratteristiche tipiche del distillato riservando la denomi-<br />

“raspo” o “graspo”, cioè “grappolo”.<br />

nazione “grappa” all’Italia.<br />

Vinacce fresche, profumate, imbevute di vino ottenuto da<br />

Con il decreto 297/97 <strong>della</strong> Repubblica Italiana, vengono<br />

uva matura sono il presupposto per la produzione di una<br />

introdotte delle norme precise per la produzione e l’eti-<br />

buona <strong>Grappa</strong>.<br />

chettatura di questo distillato.<br />

La conoscenza e l’esperienza del mastro distillatore, spesso<br />

La legge stabilisce, in generale, che la <strong>Grappa</strong> può essere<br />

abbinate a una grande sensibil<strong>it</strong>à e una caldaia ben funzio-<br />

ottenuta esclusivamente da vinacce provenienti da uve<br />

nante, permettono al prodotto finale di conservare i piace-<br />

prodotte e vinificate in Italia. Inoltre la distillazione deve<br />

voli aromi dell’uva.<br />

essere circoscr<strong>it</strong>ta al terr<strong>it</strong>orio nazionale.<br />

»<br />

Da 100 chilogrammi di vinacce umide e fresche<br />

si ricavano mediamente da nove a dodici l<strong>it</strong>ri<br />

di <strong>Grappa</strong>.<br />

<strong>Grappa</strong> – il distillato <strong>it</strong>aliano per antonomasia<br />

»<br />

Oggi, in Italia, 130 distillerie producono oltre<br />

40 milioni di bottiglie di <strong>Grappa</strong> l’anno.<br />

“La ricchezza <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dalla<br />

sua grande varietà. Ogni <strong>Grappa</strong> è unica,<br />

rappresenta una regione diversa e interpreta<br />

le uve, dalle quali viene ottenuta. Il segreto sta<br />

nel singolare connubio tra il metodo di distillazione<br />

e la qual<strong>it</strong>à delle vinacce”.<br />

Cesare Mazzetti, Presidente dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />

Nazionale <strong>Grappa</strong>


8 9<br />

La patria <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

La patria <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> è l’odierna Italia settentrionale o<br />

meglio le regioni meridionali dell’ex impero austroungarico:<br />

Alto Adige, Trentino, Friuli, Veneto, Lombardia e Piemonte.<br />

È da qui che, grazie ai monaci dei conventi locali, si è diffusa<br />

tra il XVII e XVIII secolo l’arte <strong>della</strong> distillazione.<br />

Tuttavia, il distillato prodotto allora, spesso defin<strong>it</strong>o con<br />

disprezzo “acquav<strong>it</strong>e” dei poveri, ha ben poco in comune<br />

con il nobile superalcolico, universalmente noto come <strong>Grappa</strong>,<br />

che oggi è tornato di gran moda. I contadini del Tardo<br />

Medioevo erano poveri e dovevano consegnare ai proprietari<br />

terrieri la maggior parte del loro raccolto. Si dovevano<br />

accontentare degli avanzi, che nel caso delle uve erano le<br />

vinacce, dalle quali iniziarono presto a distillare la <strong>Grappa</strong>.<br />

Ai tempi di Maria Teresa d’Austria la distillazione di acquav<strong>it</strong>e<br />

era un monopolio dell’Impero. I Tirolesi furono trattati<br />

con particolare benevolenza dall’imperatrice che concesse<br />

loro il cosiddetto “dir<strong>it</strong>to dei 3 ettol<strong>it</strong>ri”, ancora oggi in<br />

vigore nel nostro paese.<br />

»<br />

“Dietro l’involucro dell’acino d’uva si<br />

nasconde un tesoro prezioso: profumi<br />

e sapori incomparabili.”<br />

<strong>Grappa</strong> – antica fonte di salute e piacere<br />

Nelle zone rurali dell’Italia settentrionale ogni famiglia,<br />

ricca o povera che fosse, conservava alcune bottiglie di<br />

questa preziosa bevanda. Se ne facevano gli usi più svariati.<br />

Una sorsata nella stagione fredda e soprattutto dopo un<br />

lauto pasto per favorire la digestione, era sempre grad<strong>it</strong>a.<br />

Una miscela di erbe e <strong>Grappa</strong>, sia per uso interno che<br />

esterno, era un ottimo rimedio per numerosi disturbi degli<br />

uomini e perfino degli animali.<br />

Ancora oggi i contadini bevono volentieri il famoso bicchierino<br />

di <strong>Grappa</strong> prima del riposo notturno, ben consapevoli<br />

che il consumo deve essere moderato.<br />

Spesso la <strong>Grappa</strong> (l’acqua v<strong>it</strong>ae ossia l’acqua <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a)<br />

viene anche serv<strong>it</strong>a come drink di benvenuto. Infatti, in una<br />

tradizionale “Stube tirolese” (salotto) non manca mai il tipico<br />

“Schnapskastl” (cassa di legno contenente la <strong>Grappa</strong>),<br />

dove il delizioso “Tröpfl” (goccino) attende pazientemente<br />

l’osp<strong>it</strong>e.


La storia <strong>della</strong> distillazione<br />

10<br />

Le prime annotazioni sulla distillazione delle vinacce in<br />

Italia risalgono all’anno Mille quando la cosiddetta Scuola<br />

Salern<strong>it</strong>ana ne codificò alcune regole. Nel XV secolo abbiamo<br />

un primo riferimento scr<strong>it</strong>to sulla <strong>Grappa</strong>, nel quale le<br />

La peste e l’acquav<strong>it</strong>e...<br />

Sembra un paradosso ma i produttori di acquav<strong>it</strong>e o<br />

distillatori, part<strong>it</strong>i da modeste origini, devono la loro<br />

fortuna a una delle più terrificanti catastrofi che il<br />

Medioevo abbia mai conosciuto, ossia alla grande<br />

11<br />

viene attribu<strong>it</strong>o un valore economico.<br />

peste del 1348/49, passata alla storia con il nome di<br />

Nel XVII secolo troviamo le prime testimonianze scr<strong>it</strong>te del-<br />

“morte nera”. Centinaia di “trattati” dedicati alla<br />

lo studio sulla distillazione delle vinacce. I Gesu<strong>it</strong>i, tra i quali<br />

spicca in particolar modo il bresciano Francesco Terzi Lana,<br />

peste, apparsi frettolosamente, ne hanno illustrato i<br />

sintomi, la cura e la prevenzione. Uno dei rimedi più<br />

indicati contro la peste era proprio l’aqua v<strong>it</strong>ae, ossia<br />

perfezionarono la tecnica con grande dedizione. Successi-<br />

l’acqua <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a. Se il distillato abbia effettivamente<br />

vamente apparvero i primi “grappaioli” professionisti, che<br />

contribu<strong>it</strong>o a salvare numerose v<strong>it</strong>e umane grazie alle<br />

con i loro carri e il loro distillatore girarono per le campagne<br />

vendendo la <strong>Grappa</strong> porta a porta. Furono chiamati “Stör-<br />

sue proprietà antisettiche e antibatteriche rimane<br />

ancora oggi un mistero. Certo è che i medici applicavano<br />

l’alcool sui fazzoletti e sulle mascherine per<br />

brenner”, un termine altoatesino usato per questa tipologia<br />

proteggersi dal contagio dell’epidemia. C’era inoltre<br />

di distillatori. Gli impianti e la conoscenza degli “Störbren-<br />

l’ab<strong>it</strong>udine di farsi il bagno letteralmente immersi in<br />

ner” erano di gran lunga superiori a quelli dei contadini, per<br />

i quali la produzione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> rappresentava soltanto<br />

acquav<strong>it</strong>e abbondantemente dilu<strong>it</strong>a e si credeva che,<br />

bevendola, si potesse contribuire a rafforzare l’organismo.<br />

Fu proprio grazie a questa elevata domanda<br />

un hobby. Non c’era paragone tra i loro distillati raffinati e<br />

di acquav<strong>it</strong>e che vennero introdotte ulteriori nov<strong>it</strong>à<br />

le Grappe grezze e corroboranti dei contadini.<br />

in campo tecnologico nei successivi 150 anni, come<br />

dimostrano gli stessi apparecchi e impianti per la<br />

»<br />

La distillazione è il processo di separazione di<br />

due sostanze volatili (alcool e acqua) che avviene,<br />

tram<strong>it</strong>e ebollizione e successiva condensazione.<br />

La distillazione sfrutta, quindi, i differenti<br />

punti di ebollizione dell’alcool etilico (78,3 °C) e<br />

dell’acqua (100 °C).<br />

distillazione, che in questo periodo vennero notevolmente<br />

migliorati.<br />

Già nel XIV secolo, in moltissime c<strong>it</strong>tà medioevali i<br />

medici e i farmacisti detenevano il monopolio <strong>della</strong><br />

produzione dell’acquav<strong>it</strong>e; ben presto nacquero<br />

tuttavia le corporazioni di distillatori (i cosiddetti<br />

Branntweiner). Questi produttori di acquav<strong>it</strong>e, però,<br />

non si lim<strong>it</strong>avano più a produrre soltanto un medicinale<br />

o una bevanda dalle proprietà terapeutiche bensì<br />

una vera e propria bevanda voluttuaria.<br />

L’utilizzo di questo medicinale, che contribuì a migliorare<br />

in modo considerevole la qual<strong>it</strong>à <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a (basti<br />

pensare agli effetti “benefici” sulle belle donne e sulle<br />

coppie innamorate...), non rimase a lungo confinato<br />

ai soli malati. Prova ne sono le ordinanze e le disposizioni<br />

emanate dalle autor<strong>it</strong>à religiose e laiche a partire<br />

dal 1330. All’interno di tali documenti compaiono<br />

continui ammonimenti contro l’abuso dell’aqua v<strong>it</strong>ae.<br />

Questi rischi vennero tuttavia minimizzati in considerazione<br />

del fatto che nel Medioevo la dose giornaliera<br />

consigliata dai medici era davvero piccola.<br />

Da: Hans Gerold Kugler, „Elementares übers Fünfte<br />

Element“, www.world-spir<strong>it</strong>s.com<br />

»


Distillerie e imbottigliatori<br />

12<br />

Nel XIX secolo l’Italia contava oltre 2000 distillerie. Oggi ne<br />

esistono circa 130 di diverse dimensioni, che non usano sol-<br />

Le vinacce di uve rosse invece arrivano usualmente già<br />

fermentate alla distilleria e quindi è opportuno procedere<br />

13<br />

tanto la denominazione “distilleria” per dare pregio alla loro<br />

immediatamente alla distillazione. Le vinacce fresche, umi-<br />

azienda, ma che hanno impianti di distillazione funzionanti.<br />

de e ricche in alcool sono particolarmente apprezzate dai<br />

Inoltre, esistono circa 500 imbottigliatori, i quali acquistano<br />

produttori di <strong>Grappa</strong>. Da loro si ottengono, infatti, Grappe<br />

la <strong>Grappa</strong> sfusa dalle distillerie, la miscelano secondo ricette<br />

rotonde e morbide con meravigliosi aromi floreali e di frutta.<br />

proprie e la immettono sul mercato.<br />

Più del vino, le vinacce umide ci regalano un ampio bouquet<br />

La legge <strong>it</strong>aliana permette all’imbottigliatore di figurare<br />

di aromi che comprende il ribes, i frutti di bosco, le ciliegie,<br />

anche come produttore, pur non essendo un distillatore, per<br />

le prugne, i fiori e il fieno fino all’eucalipto e alla liquirizia.<br />

cui il consumatore finale, purtroppo, non è in grado di rico-<br />

Gli aromi più piacevoli dell’uva si trovano all’interno <strong>della</strong><br />

noscere la qual<strong>it</strong>à di una <strong>Grappa</strong>.<br />

buccia. Essi dipendono dalle condizioni climatiche e dal tipo<br />

Infine, numerose aziende v<strong>it</strong>ivinicole, per completare la<br />

di suolo, ma anche la tipologia dell’uva incide molto.<br />

gam ma dei vini, commercializzano una o più Grappe con il<br />

La <strong>Grappa</strong> distillata esclusivamente dalle bucce degli acini,<br />

loro logo aziendale.<br />

presenta una varietà di aromi e una compless<strong>it</strong>à insuperabili.<br />

Nessun altro distillato prodotto con uve (come per esempio<br />

il Brandy d’uva o il Brandy di vino) dimostra un profilo organolettico<br />

simile. La vinaccia contiene alcool (quella di uve<br />

Un’eccellente materia prima<br />

bianche contiene fruttosio), olii, sostanze aromatiche, tartaro,<br />

minerali, polifenoli, sostanze attive e materiale organico.<br />

La ricetta per una buona <strong>Grappa</strong> è semplice: l’ingrediente<br />

determinante è una vinaccia di qual<strong>it</strong>à. È essenziale che<br />

derivi da uve mature e sane e che sia distillata quando ancora<br />

fresca e umida. È l’unico modo per conservare i profumi<br />

e gli aromi unici che vorremmo poi r<strong>it</strong>rovare nel distillato.<br />

Normalmente per le uve bianche si effettua la cosiddetta<br />

diraspatura (separazione dei raspi dall’acino) prima <strong>della</strong><br />

fermentazione, segu<strong>it</strong>a da una pigiatura soffice.<br />

Per il distillatore ciò significa che deve r<strong>it</strong>irare la vinaccia<br />

presso la cantina immediatamente dopo la pigiatura, trasferirla<br />

rapidamente in distilleria per inviarla quanto prima alla<br />

fermentazione controllata, che durerà circa 14 giorni in ambiente<br />

anaerobico. La vinaccia vergine è un bene altamente<br />

deperibile e perciò la permanenza presso la cantina deve<br />

essere breve. La qual<strong>it</strong>à diminuisce rapidamene a causa di<br />

fenomeni di ossidazione, acetificazione, ammuffimento e<br />

di altri processi microbiologici.


<strong>Grappa</strong> di monov<strong>it</strong>igno<br />

La distillazione<br />

14<br />

Con la distillazione separata per singole varietà di v<strong>it</strong>igno,<br />

la <strong>Grappa</strong> ha iniziato la sua ascesa inarrestabile nel mondo<br />

I metodi di distillazione, originariamente basati su apparecchi<br />

piuttosto prim<strong>it</strong>ivi, semplici e spesso costru<strong>it</strong>i<br />

15<br />

dei distillati nobili, aggiudicandosi ormai una posizione in-<br />

artigianalmente dai distillatori stessi, oggi sono si evoluti<br />

contestabile nell’alta gastronomia. La <strong>Grappa</strong> ottenuta da<br />

notevolmente avvalendosi delle tecnologie più sofisticate.<br />

una sola varietà d’uva è stata battezzata “monov<strong>it</strong>igno”.<br />

La vinaccia fresca e umida viene caricata nelle appos<strong>it</strong>e<br />

In base alle norme per la produzione del vino, la legge <strong>it</strong>alia-<br />

caldaie e portata ad ebollizione. Il vapore che ne deriva<br />

na prevede che una <strong>Grappa</strong> di monov<strong>it</strong>igno debba contenere<br />

viene deviato, raffreddato e raccolto in forma liquida in un<br />

almeno l’85% di vinacce provenienti dal v<strong>it</strong>igno riportato in<br />

collettore. Questo processo si ripete a varie temperature<br />

etichetta.<br />

permettendo di eliminare tutte le impur<strong>it</strong>à che si formano<br />

Generalmente le uve bianche sono considerate più delicate<br />

durante la fermentazione. Si tratta di sostanze estrema-<br />

e il loro profilo organolettico è senza dubbio più ricco e commente<br />

volatili, il cui basso punto di ebollizione ne facil<strong>it</strong>a<br />

plesso. I v<strong>it</strong>igni aromatici con un’accentuata acid<strong>it</strong>à, come<br />

l’eliminazione. Questa prima fase <strong>della</strong> distillazione è<br />

il Moscato (comprese le varianti Moscato Giallo e Moscato<br />

detta “testa”. I composti che hanno un punto di ebollizione<br />

Rosa), il Traminer, il Sauvignon, il Riesling oppure il Müller-<br />

compreso tra i 78,4 °C e i 100 °C, formano il cosiddetto<br />

Thurgau sono particolarmente amati. Grappe ottenute da<br />

“cuore” del distillato. È considerata la parte migliore, ricca<br />

v<strong>it</strong>igni rossi come il Cabernet, il Merlot o il Lagrein hanno un<br />

di alcool etilico puro, alcoli superiori e sostanze tipiche <strong>della</strong><br />

bouquet piuttosto tenue e delicato, rivelando a volte delle<br />

vinaccia di provenienza. Soltanto il “cuore” è destinato alla<br />

spiccate note varietali, mentre al palato mettono in mostra<br />

produzione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong>. La fase finale <strong>della</strong> distillazione si<br />

tutta la loro compless<strong>it</strong>à, pienezza e finezza.<br />

»<br />

„Che gioia trovarsi di fronte a una <strong>Grappa</strong> fatta<br />

chiama “coda” ed è composta da acqua, sostanze grasse e<br />

oleose e impur<strong>it</strong>à che finirebbero per nuocere al prodotto<br />

finale.<br />

come Dio comanda: pul<strong>it</strong>a, con la tipica nota di<br />

vinacce, più o meno intensa, ma mai invadente,<br />

accompagnata dagli aromi varietali, al palato<br />

esigente, ma in nessun caso pungente, aromatica<br />

e tutt’al più attenuata da un velo di dolcezza”.<br />

»<br />

Un affare di cuore<br />

L’arte del mastro distillatore consiste soprattutto<br />

nell’abil<strong>it</strong>à di separare accuratamente la<br />

Stefan Keller, Vinum<br />

“testa” e la “coda” dal “cuore”. Se l’esperto taglia<br />

troppo, la <strong>Grappa</strong> perde una parte del suo<br />

bagaglio organolettico, se invece taglia troppo<br />

poco, il prodotto finale viene danneggiato presentando<br />

al palato uno sgradevole sapore.<br />

La qual<strong>it</strong>à di una <strong>Grappa</strong> dipende da un’abile<br />

separazione. Più il processo di distillazione è<br />

pul<strong>it</strong>o, delicato e lento, meglio verranno alla<br />

luce le differenze tra i singoli v<strong>it</strong>igni di provenienza.


16 17<br />

Moderni metodi di distillazione<br />

Nella produzione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> si distinguono due fondamentali<br />

metodi di distillazione: il tradizionale metodo discontinuo<br />

ossia “a cotte” (bagnomaria) e il metodo continuo. Nel primo<br />

caso la distillazione avviene a vapore indiretto mentre nel<br />

secondo nelle tipiche caldaiette a vapore diretto. In entrambi<br />

i casi, il processo di distillazione si conclude con lo scarico e<br />

la pulizia. Per procedere alla “cotta” successiva, è necessario<br />

caricare nuovamente la caldaia, nota anche come cucurb<strong>it</strong>a. Il<br />

metodo continuo prevede un caricamento e uno scaricamento<br />

continuo <strong>della</strong> vinaccia, cioè la caldaia viene alimentata senza<br />

interruzioni. Per ottenere <strong>Grappa</strong> <strong>della</strong> miglior qual<strong>it</strong>à sono<br />

indispensabili impianti di distillazione a metodo discontinuo,<br />

sia a bagnomaria (tipico metodo di distillazione per acquav<strong>it</strong>e<br />

di frutta) che a vapore. Quale dei due sia il sistema migliore<br />

per l’estrazione, rimane una questione controversa tra i sapienti<br />

mastri distillatori. Entrambe sono lavorazioni discontinue<br />

e artigianali. Sta di fatto che oggi i grappaioli altoatesini<br />

producono Grappe di primissima qual<strong>it</strong>à con entrambi i<br />

sistemi. In Alto Adige è più diffuso il sistema a bagnomaria e<br />

viene spesso evidenziato in etichetta come caratteristica di<br />

qual<strong>it</strong>à con la dic<strong>it</strong>ura “distillazione a bagnomaria”.<br />

»<br />

Metodi discontinui<br />

> Nella distillazione a vapore la vinaccia secca viene<br />

caricata nella caldaietta senza aggiunta di liquidi.<br />

Dopo averla sigillata, dall’estrem<strong>it</strong>à inferiore viene<br />

immesso il vapore che va ad incontrare direttamente<br />

la vinaccia estraendo così gran parte dell’alcool<br />

e di aromi. Il ricavato viene successivamente<br />

trasfer<strong>it</strong>o nella cosiddetta “colonna di rettifica” e<br />

ridistillato dalla stessa.<br />

> Nella distillazione a bagnomaria viene invece<br />

utilizzata una miscela di vinaccia umida e una<br />

quant<strong>it</strong>à equivalente di acqua che viene lentamente<br />

portata ad ebollizione in appos<strong>it</strong>i alambicchi<br />

con camicia esterna. Anche qui segue una seconda<br />

distillazione tram<strong>it</strong>e la colonna di rettifica. Questo<br />

sistema era già in uso prima dell’invenzione <strong>della</strong><br />

distillazione a vapore ed è sicuramente più oneroso<br />

in termini economici e di tempo.<br />

Metodi continui<br />

Si tratta di metodi in cui gli alambicchi lavorano<br />

ininterrottamente. La vinaccia viene caricata e<br />

scaricata in continuazione. Ciò permette di lavorare<br />

una quant<strong>it</strong>à consistente di vinaccia in breve<br />

tempo. Dal punto di vista tecnico questi metodi<br />

sono assolutamente affidabili e danno delle grappe<br />

pul<strong>it</strong>e dal gusto neutro; non sono purtroppo indicati<br />

per la produzione di grappe di qual<strong>it</strong>à.


»<br />

Affinamento e invecchiamento<br />

18<br />

La distillazione illegale e clandestina fiorì<br />

laddove venne coltivata la v<strong>it</strong>e. Tale pratica non<br />

fu soltanto una tradizione: infatti, nei tempi di<br />

penuria, l’acquav<strong>it</strong>e distillata in casa cost<strong>it</strong>uiva<br />

un’ottima merce di scambio e di contrabbando.<br />

È l’affinamento che permette alla <strong>Grappa</strong> di evolvere ulteriormente<br />

le sue caratteristiche organolettiche. Generalmente<br />

dopo la distillazione il prodotto si presenta incolore.<br />

L’affinamento in recipienti di vetro o di acciaio non com-<br />

19<br />

I soldati a cavallo, i carbonai, i filosofi, i medici,<br />

porta variazioni di colore.<br />

i farmacisti, gli alchimisti, i profumieri, i monaci,<br />

gli scienziati e gli esattori delle imposte:<br />

tutti ebbero a modo loro una parte nella storia<br />

dell’acquav<strong>it</strong>e. Si racconta che in Val Venosta<br />

L’affinamento o l’invecchiamento in botti di legno piccole o<br />

grandi dà, invece, una decisiva impronta al profilo organolettico<br />

<strong>della</strong> <strong>Grappa</strong>.<br />

chi riusciva a trasportare l’acquav<strong>it</strong>e oltre il<br />

La <strong>Grappa</strong> affinata in botti di legno è particolarmente ap-<br />

confine, in Svizzera, poteva comprarsi un bue<br />

in cambio del distillato. Chiaramente si trattava<br />

di un’impresa audace, pericolosa e difficile, che<br />

non sempre giungeva a buon fine.<br />

prezzata dagli esperti e dagli appassionati di questo pregiato<br />

distillato. Durante questo lasso di tempo è necessario<br />

creare una perfetta armonia tra gli aromi fruttati derivati<br />

dal v<strong>it</strong>igno e dalla fermentazione e gli aromi ceduti dal<br />

legno. Perciò è assolutamente indispensabile effettuare<br />

continui assaggi durante il processo di invecchiamento.<br />

Una <strong>Grappa</strong> fresca e giovane raggiunge una gradazione<br />

alcolica compresa tra i 70 e gli 85 gradi. Per permetterne la<br />

consumazione, prima dell’imbottigliamento, è necessario<br />

abbassare il grado alcolico tram<strong>it</strong>e diluizione. La diluizione<br />

è quella fase che prevede l’aggiunta di acqua demineralizzata,<br />

al fine di portare la <strong>Grappa</strong> ad un grado alcolico compreso<br />

tra il 38% e il 50% Vol.


20 21<br />

La classificazione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

Le etichette forniscono indicazioni sulla denominazione<br />

geografica di origine (Alto Adige, Trentino, Friuli, Veneto,<br />

Lombardia, Piemonte, Barolo), i v<strong>it</strong>igni e il metodo di distillazione.<br />

In base alle caratteristiche organolettiche del distillato si<br />

possono distinguere le seguenti tipologie di grappa:<br />

> <strong>Grappa</strong> giovane: è vest<strong>it</strong>a solo degli aromi derivati dal<br />

v<strong>it</strong>igno, dal tipo di fermentazione e dal metodo di distillazione.<br />

Quindi la denominazione “grappa giovane” non ha<br />

niente a che fare con la durata dell’affinamento.<br />

> <strong>Grappa</strong> giovane aromatica: anche questo tipo di grappa<br />

è giovane ma ottenuta da un v<strong>it</strong>igno aromatico o semiaromatico<br />

come per esempio il Moscato, il Traminer o il<br />

Sauvignon Blanc. Le note varietali spiccano marcatamente<br />

e sono facilmente riconoscibili.<br />

> <strong>Grappa</strong> affinata in legno: la permanenza in botte le conferisce<br />

un tenue colore dorato o ambrato. Al palato si<br />

avverte una delicata nota di legno.<br />

> <strong>Grappa</strong> affinata in legno aromatica: anche in questo<br />

caso la permanenza in botte le dona un colore che va da<br />

giallo dorato ad ambrato intenso. Al palato le note tenui<br />

del legno non dovrebbero predominare sulle componenti<br />

aromatiche dell’uva.<br />

> <strong>Grappa</strong> invecchiata: per legge può distinguersi con il<br />

termine “vecchia” o “invecchiata” se viene mantenuta in<br />

botti di legno per un periodo non inferiore a 12 mesi. Le<br />

denominazioni “Riserva” o “Stravecchia” si riferiscono<br />

alla <strong>Grappa</strong> maturata in botte per almeno 18 mesi.<br />

> <strong>Grappa</strong> aromatizzata: il suo profilo organolettico è stato<br />

arricch<strong>it</strong>o con principi vegetali aromatizzanti ricavati da<br />

frutta o piante, come per esempio la ruta o il mirtillo.


Il corretto consumo <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong><br />

Puro piacere<br />

22<br />

Conservare in posizione verticale e in luogo fresco<br />

La conservazione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> e di altri alcolici è di per sé<br />

La marcia trionfale <strong>della</strong> “cucina <strong>it</strong>aliana” a livello mondiale<br />

ha coinvolto anche la <strong>Grappa</strong> elevandola al ceto nobiliare<br />

23<br />

semplice, se rispettiamo due regole fondamentali:<br />

<strong>della</strong> cultura enogastronomica. Oggi la <strong>Grappa</strong> è considerata<br />

1. È consigliabile conservare la <strong>Grappa</strong> e gli altri distillati in<br />

un distillato pregiato ed è sinonimo di stile di v<strong>it</strong>a, osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à<br />

verticale, onde ev<strong>it</strong>are un prolungato contatto con il tap-<br />

e socievolezza.<br />

po di sughero e quindi il rischio che eventuali particelle<br />

Tuttavia, la <strong>Grappa</strong> non è soltanto un ottimo digestivo serv<strong>it</strong>o<br />

coloranti o altri componenti del tappo si dissolvano nella<br />

dopo un lauto pasto. Il caffè arricch<strong>it</strong>o da un buon goccino di<br />

bevanda.<br />

<strong>Grappa</strong>, anche noto come caffè corretto, è ormai una bevanda<br />

2. È preferibile conservare la <strong>Grappa</strong> ed altri alcolici in luogo<br />

nazionale in Italia. La <strong>Grappa</strong> si presta anche come aper<strong>it</strong>ivo<br />

fresco al riparo dalla luce solare e da fonti di calore, poi-<br />

annaffiata con uno spumeggiante prosecco oppure per la preché<br />

le sostanze aromatiche potrebbero volatilizzarsi in<br />

parazione di dissetanti long drink come <strong>Grappa</strong> Sour o <strong>Grappa</strong><br />

caso di un riscaldamento <strong>della</strong> bevanda.<br />

Highball; perfino i grandi chef non rinunciano più alla <strong>Grappa</strong><br />

per dare un tocco finale ai loro piatti prelibati.<br />

La temperatura<br />

Una vecchia regola d’oro dice che i distillati chiari, come<br />

»<br />

la <strong>Grappa</strong> bianca, devono essere serv<strong>it</strong>i a temperatura di<br />

Come si riconosce una buona <strong>Grappa</strong>?<br />

frigorifero e cioè tra i 6 e 7 °C, mentre gli altri vanno gustati<br />

a temperatura ambiente. Comunque vale la pena assag-<br />

“La <strong>Grappa</strong> colpisce anz<strong>it</strong>utto per il suo inconfondibile<br />

bouquet aromatico, che tutti noi ben conosciamo.<br />

All’olfatto non deve, tuttavia, presentare note<br />

giare a varie temperature e scoprire le proprie preferenze.<br />

verdi o pungenti e tanto meno difetti olfattivi come<br />

Le Grappe ed altri distillati di qual<strong>it</strong>à, soprattutto quelli<br />

per esempio un sentore di muffa o di aceto. L’ag-<br />

invecchiati, vanno serv<strong>it</strong>i attorno ai 17 °C. Temperature più<br />

elevate andrebbero ev<strong>it</strong>ate: l’alcool potrebbe assumere un<br />

gressiv<strong>it</strong>à non ha niente a che vedere con la tipic<strong>it</strong>à.<br />

I profumi e la loro intens<strong>it</strong>à dipendono fortemente<br />

dai v<strong>it</strong>igni. Una <strong>Grappa</strong> dovrebbe essere forte,<br />

tono pungente e coprire i delicati aromi del distillato.<br />

ma mai pungente al palato. Calore, morbidezza e<br />

sentori di frutta pronunciati sono le sensazioni che<br />

Gustare la <strong>Grappa</strong><br />

Infine, ancora una considerazione riguardo al consumo:<br />

la <strong>Grappa</strong> è un antico rimedio naturale e popolare, aiuta<br />

la digestione ed è la bevanda ideale per finire in bellezza<br />

qualsiasi serata.<br />

Ma non dimentichiamoci mai la regola principale: gustare<br />

con moderazione e con cr<strong>it</strong>erio.<br />

caratterizzano una buona <strong>Grappa</strong>”.<br />

Andreas März, Merum


24 25<br />

La <strong>Grappa</strong><br />

<strong>altoatesina</strong><br />

È stato un cammino lungo e arduo per trasformare<br />

la tradizionale acquav<strong>it</strong>e del passato<br />

nella nobile <strong>Grappa</strong> <strong>altoatesina</strong> di oggi.<br />

Mentre fino a pochi decenni fa molti contadini<br />

distillavano ancora artigianalmente l’acquav<strong>it</strong>e,<br />

oggi ciò può avvenire soltanto con una<br />

licenza di distillazione e sotto la vigilanza<br />

<strong>della</strong> Guardia di Finanza.<br />

Kap<strong>it</strong>el


26 27<br />

Qual<strong>it</strong>à inconfondibile<br />

Nel 1989 è stato approvato dal Parlamento europeo il nuovo<br />

regolamento n. 1576/89 che fissa la “definizione, l’etichettatura,<br />

la designazione e la presentazione delle bevande alcoliche”.<br />

In base al suddetto regolamento, la “denominazione<br />

acquav<strong>it</strong>e di vinaccia” o “marc” può essere sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a con la<br />

denominazione “<strong>Grappa</strong>” e utilizzata per indicare unicamente<br />

la bevanda superalcolica prodotta in Italia”. Dal 1990 all’Alto<br />

Adige è stata riconosciuta la denominazione “<strong>Grappa</strong> dell’Alto<br />

Adige”, che va a sost<strong>it</strong>uire la dic<strong>it</strong>ura precedente di “Acquav<strong>it</strong>e<br />

dell’Alto Adige”.<br />

Per la produzione <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> <strong>altoatesina</strong> vengono utilizzate<br />

esclusivamente vinacce selezionate dell’Alto Adige. La <strong>Grappa</strong><br />

<strong>altoatesina</strong> deve essere distillata e imbottigliata esclusivamente<br />

in Alto Adige, priva di add<strong>it</strong>ivi e sostanze arricchenti<br />

e deve corrispondere alle caratteristiche di alta qual<strong>it</strong>à che<br />

vengono verificate e controllate regolarmente da una commissione<br />

di controllo.<br />

La <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige è garanzia di purezza e qual<strong>it</strong>à, è<br />

cristallina e unica nel suo genere.<br />

L’autentica <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige è riconoscibile dal marchio<br />

di qual<strong>it</strong>à. Questo marchio a tutela del consumatore<br />

garantisce un distillato altoatesino prodotto assolutamente<br />

migliore delle qual<strong>it</strong>à prescr<strong>it</strong>te dalla legge. Le distillerie<br />

altoatesine, che nel 1990 hanno cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o l’Associazione<br />

Produttori <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige, hanno attualmente il<br />

dir<strong>it</strong>to esclusivo di produrre <strong>Grappa</strong> <strong>altoatesina</strong> con il marchio<br />

di qual<strong>it</strong>à. La <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige con il marchio di<br />

qual<strong>it</strong>à garantisce il massimo piacere. La qual<strong>it</strong>à rappresenta<br />

la colonna portante <strong>della</strong> produzione <strong>altoatesina</strong>.<br />

Sono circa 70 i v<strong>it</strong>icoltori altoatesini che ancora oggi possiedono<br />

la vecchia licenza di distillazione, anche nota come<br />

“quota giornaliera”. Questa licenza autorizza il contadino a<br />

produrre la propria acquav<strong>it</strong>e dietro pagamento di una tassa<br />

forfettaria sull’alcool. La quant<strong>it</strong>à è lim<strong>it</strong>ata a 300 l<strong>it</strong>ri di<br />

alcool puro che devono essere distillati entro 24 ore. Oltre<br />

40 piccoli distillatori artigianali, si sono un<strong>it</strong>i per fondare<br />

l’associazione Südtiroler Hofbrennereien, letteralmente<br />

“le distillerie del maso”.


<strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige con marchio di qual<strong>it</strong>à<br />

28<br />

Nel 1990, in base alle norme nazionali ed europee di tutela,<br />

è stata introdotta la denominazione “<strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige”<br />

che reca il marchio di qual<strong>it</strong>à.<br />

29<br />

La <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige è prodotta esclusivamente con<br />

vinacce provenienti dall’Alto Adige e distillate in Alto Adige.<br />

La <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige è sottoposta ad analisi e controlli<br />

almeno due volte l’anno. La <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige ottiene il<br />

prestigioso marchio “Qual<strong>it</strong>à Südtirol” soltanto dopo il superamento<br />

dell’esame sensoriale effettuato dall’A.N.A.G. (Associazione<br />

Nazionale Assaggiatori <strong>Grappa</strong> e Acquav<strong>it</strong>i) con<br />

attribuzione di un punteggio pari ad almeno 75/100 punti.<br />

<strong>Grappa</strong>


Produttori<br />

30<br />

Cantina Sociale Lagundo<br />

Portici 218<br />

Distilleria Unterthurner<br />

Via Anselm Pattis 14<br />

31<br />

39012 Merano (BZ)<br />

39020 Marlengo (BZ)<br />

Tel. 0473 237 147<br />

Tel. 0473 4471 86<br />

Fax 0473 275 892<br />

Fax 0473 447 001<br />

kellerei.algund@rolmail.<strong>it</strong><br />

info-dist@unterthurner.<strong>it</strong><br />

www.burggraefler.<strong>it</strong><br />

www.unterthurner.<strong>it</strong><br />

Informazioni<br />

Hofbrennerei Fischerhof<br />

Colterenzio 42<br />

39050 Cornaiano (BZ)<br />

Tel. 0471 660 627<br />

Fax 0471 673 756<br />

info@fischerhof-mauracher.<strong>it</strong><br />

www.fischerhof-mauracher.<strong>it</strong><br />

Distilleria L. Psenner<br />

Strada del Vino 10<br />

39040 Termeno (BZ)<br />

Tel. 0471 860 178<br />

Fax 0471 860 616<br />

info@psenner.com<br />

www.psenner.com<br />

Provincia Autonoma di Bolzano<br />

Ripartizione artigianato,<br />

industria e commercio<br />

Via Raiffeisen 5<br />

39100 Bolzano<br />

Tel. 0471 413 740<br />

Fax 0471 413 798<br />

marchiodiqual<strong>it</strong>a@provincia.bz.<strong>it</strong><br />

Distilleria Alfons Walcher<br />

Via Pillhof 99<br />

39057 Appiano/Frangarto<br />

Tel. +39 0471 6311 45<br />

Fax +39 0471 633 630<br />

info@walcher.eu<br />

www.walcher.eu<br />

Hofbrennerei Zu Plun<br />

Via Alpe di Siusi 19<br />

39040 Castelrotto (BZ)<br />

Tel. 0471 706 137<br />

Fax 0471 707 505<br />

info@pamkofel-florian.com<br />

EOS - Organizzazione export<br />

Alto Adige <strong>della</strong> Camera di<br />

commercio di Bolzano<br />

Via Alto Adige 60<br />

39100 Bolzano<br />

Tel. 0471 945 750<br />

Fax 0471 945 770<br />

grappa@suedtirol.info<br />

www.suedtirol.info/grappa


ines<br />

32 33<br />

crazio<br />

no<br />

Plars<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

Lagundo<br />

4<br />

Marlengo<br />

Cermes<br />

Quarazze<br />

Foiana<br />

Passo Palade<br />

Tirolo<br />

1<br />

Scena<br />

S. Giorgio<br />

Maia Alta<br />

Merano<br />

Maia Bassa<br />

Sinigo<br />

V a l d ’ A d i g e<br />

Lana<br />

Senale - S. Felice<br />

Cantina Sociale Lagundo<br />

Hofbrennerei Fischerhof<br />

Distilleria L. Psenner<br />

Distilleria Unterthurner<br />

Distilleria Alfons Walcher<br />

Hofbrennerei Zu Plun<br />

Sirmiano<br />

Postal<br />

Tesimo<br />

Prissiano<br />

A d i g e<br />

Predonico<br />

Missiano<br />

Riva di sotto<br />

S. Paolo 5<br />

Frangarto<br />

Monte<br />

2 Colterenzio<br />

Cornaiano<br />

S. Michele<br />

Pianizza<br />

San Nicolò<br />

Passo Mendola<br />

Avelengo<br />

Verano<br />

Gargazzone<br />

Nalles<br />

Vilpiano<br />

Andriano<br />

Kre<strong>it</strong>h<br />

O l t r a d i g e<br />

Appiano<br />

Caldaro<br />

S. Giuseppe<br />

Castelvecchio<br />

Söll<br />

Cortaccia<br />

Meltina<br />

Terlano<br />

3<br />

Chiusa<br />

Settequerce<br />

S t r a d a d e l V i n o<br />

Termeno<br />

S. Maurizio Gries<br />

Monticolo<br />

Lago di<br />

Caldaro<br />

t e s i n a<br />

Laghi di<br />

Monticolo<br />

Villa<br />

S. Genesio<br />

Bolzano<br />

Vadena<br />

Egna<br />

Pinzano<br />

Sarentino<br />

A d i g e<br />

Ora<br />

n a<br />

T a l v e r a<br />

V a l S a r e n t i<br />

Santa Giustina<br />

S. Maddalena<br />

Rencio Coste Auna di Sotto<br />

Campiglio<br />

Laives<br />

Bronzolo<br />

Montagna<br />

Trodena<br />

Aldino<br />

Cornedo<br />

Renon<br />

Nova Ponente<br />

Prato all’Isarco<br />

Villandro<br />

Barbiano<br />

Campodazzo<br />

I s a r c o<br />

Chiusa<br />

Velturno<br />

Laion<br />

Ponte Gardena<br />

D o l o m i t i<br />

Sciliar<br />

V a l l e I s a r c o<br />

Fiè allo Sciliar<br />

Bozen<br />

Bolzano<br />

Tires<br />

Tiso<br />

V a l G<br />

Castelrotto<br />

6<br />

Siusi<br />

Nova Levante<br />

Vigneto<br />

Centro ab<strong>it</strong>ato<br />

Autostrada<br />

Strada del Vino<br />

Strada principale<br />

Strada secondaria<br />

Lago e corso d’acqua<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 km<br />

Al<br />

Alpe di Sius


Ed<strong>it</strong>ore<br />

EOS - Organizzazione export Alto Adige <strong>della</strong> Camera di commercio di Bolzano<br />

Testo: Herbert Taschler<br />

Traduzione: Elvira Ackermann, Bruno Ciola<br />

Foto: Frieder Blickle, Archivio Camera di commercio di Bolzano (pag. 19)<br />

Grafica: F&P, Bz<br />

Stampa: La Commerciale - Borgogno, Bolzano<br />

Fonti bibliografiche<br />

ODELLO, Luigi: <strong>Grappa</strong>: tra assaggi e alambicchi, Centro studi e formazione<br />

assaggiatori, 2002<br />

MäRZ, Andreas: Merum – Dossier <strong>Grappa</strong>, 2/2006<br />

LIPPMANN, O.v./SUDHOFF, K.: Thaddaeus Florentinus (Taddeo Alderotti)<br />

über den Weingeist, 1914<br />

MAURIZIO, Adam: Geschichte der gegorenen Getränke, 1933<br />

RAU, Erich J.: ärztliche Gutachten und Polizeivorschriften über den Branntwein<br />

im M<strong>it</strong>telalter, 1914<br />

SUDHOFF, Karl: We<strong>it</strong>eres zur Geschichte der Destillationstechnik, 1915<br />

In: Archiv f. Geschichte d. naturwiss. Technik 5 (pag. 282–288)<br />

WASSON, Gordon R.: Distilled Alcohol Dissemination, 1984<br />

In: Drinking and Drug Practices Surveyor 19 (pag. 6)<br />

Regolamento per la tutela <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> dell’Alto Adige, 1990<br />

Disciplinare per il settore produttivo <strong>della</strong> <strong>Grappa</strong> a marchio “Qual<strong>it</strong>à Alto<br />

Adige”, 2006<br />

Bibliografia <strong>della</strong> grappa, Brescia, Centro studi e formazione assaggiatori, 1993<br />

Kap<strong>it</strong>el<br />

35


EOS - Organizzazione export Alto Adige<br />

<strong>della</strong> Camera di commercio di Bolzano<br />

Via Alto Adige 60<br />

39100 Bolzano<br />

Tel. +39 0471 945 750<br />

Fax +39 0471 945 770<br />

grappa@suedtirol.info<br />

www.suedtirol.info/grappa<br />

<strong>Grappa</strong>

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