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SACRIFICIO ED EROISMO DELLA DIVISIONE ACQUI<br />
CEFALONIA-CORFU’ 14-25 SETTEMBRE 1943<br />
Il 25 settembre u.s., ricorrendo<br />
il 60° anniversario del sacrificio<br />
della Divisione “Acqui”, di cui faceva<br />
parte il I° Battaglione Mobilitato<br />
della Guardia di F<strong>in</strong>anza, decorato<br />
di Medaglia d'Oro al Valor<br />
Militare, si è svolta nella Caserma<br />
di Via di Bravetta, sede del Reparto<br />
Tecnico Logistico Amm<strong>in</strong>istrativo<br />
del Comando Regionale<br />
Lazio della Guardia di F<strong>in</strong>anza,<br />
una toccante cerimonia, che potremmo<br />
def<strong>in</strong>ire rito <strong>per</strong> la ricchezza<br />
del suo contenuto, <strong>per</strong><br />
rendere omaggio ai Martiri di<br />
quella sventurata Unità dell’Esercito<br />
italiano che, lontana dalla Madre<br />
Patria, dopo l’armistizio dell’8<br />
settembre 1943, seppe reagire alla<br />
tracotanza delle truppe tedesche<br />
<strong>per</strong> non venir meno alle leggi<br />
dell’onore e del dovere.<br />
Alla cerimonia, organizzata dal<br />
Col. Salvatore Moscato, Comandante<br />
del R.T.L.A. della Guardia di<br />
F<strong>in</strong>anza <strong>per</strong> il Lazio, sono stati presenti<br />
numerosi soci della locale<br />
Sezione ANFI, oltre ad una rappresentanza<br />
di ufficiali, sottufficiali e<br />
militari del Corpo <strong>in</strong> servizio.<br />
Ospite d’onore della celebrazione<br />
il Gen. D. MOVM Amedeo De<br />
Ianni, che dopo l’<strong>in</strong>tervento del Col.<br />
Moscato, ha pronunciato un vibrante<br />
discorso che riportiamo qui di<br />
seguito:<br />
“Signor Col. Moscato, Signori<br />
Ufficiali, collaboratori tutti del Reparto<br />
Tecnico Logistico Amm<strong>in</strong>istrativo<br />
di Forte Aurelio.<br />
È con grande gioia che mi trovo<br />
oggi <strong>in</strong> mezzo a Voi. Lo dico con<br />
s<strong>in</strong>cerità di cuore, abituato come<br />
sono a parlare <strong>in</strong> ambiente militare.<br />
L’occasione me l’ha offerta Lei,<br />
Comandante Moscato, che mi ha<br />
<strong>in</strong>vitato a celebrare la ricorrenza<br />
del 60° Anniversario dell’eccidio di<br />
di Amedeo De Ianni<br />
Roma, 25 settembre 2003<br />
Il Gen. D. MOVM Amedeo De Ianni depone una corona d’alloro al Monumento dei<br />
Caduti di Cefalonia - Corfù durante la cerimonia commemorativa svoltasi nella<br />
Caserma della Guardia di F<strong>in</strong>anza di Via Bravetta <strong>in</strong> Roma, <strong>in</strong>titolata “Cefalonia-<br />
Corfù”.<br />
Cefalonia - Corfù.<br />
Evento che è testimonianza di<br />
morte ma anche di gloria se siamo<br />
qui a ricordarlo. E non è un caso<br />
che essa fu fornita <strong>in</strong> Grecia dove<br />
<strong>per</strong> primo l’amor di Patria sbocciò<br />
nella poesia. Dove l<strong>in</strong>gua e storia<br />
chiamano martire colui che rende,<br />
consapevolmente, testimonianza di<br />
sé. Come fu <strong>per</strong> tutti i componenti<br />
della Divisione “Acqui”.<br />
Ed ecco qui la loro vicenda.<br />
L’armistizio dell’8 settembre<br />
1943 trovava quella Unità a presidio<br />
delle Isole greche di Cefalonia<br />
e Corfù unitamente a cospicui cont<strong>in</strong>genti<br />
di truppe tedesche.<br />
All’annunzio la prima reazione<br />
dei s<strong>in</strong>goli fu festosa. Si pensava al<br />
ritorno <strong>in</strong> Patria, alla famiglia, alla<br />
casa. Ma era gioia di breve momento.<br />
Non l’abbraccio dei propri<br />
cari attendeva, <strong>in</strong>fatti, i Fanti, gli Artiglieri,<br />
i Mar<strong>in</strong>ai, i Genieri, i Carab<strong>in</strong>ieri<br />
ed i F<strong>in</strong>anzieri, ma il fragore<br />
delle armi, la morte, <strong>per</strong> la maggior<br />
parte di loro.<br />
Posto di fronte ad un ultimatum<br />
germanico, i cui term<strong>in</strong>i consistevano<br />
o nella resa delle armi, oppure<br />
nella prosecuzione delle o<strong>per</strong>azioni<br />
belliche a fianco delle truppe tedesche,<br />
il Generale Gand<strong>in</strong>, Comandante<br />
delle Divisione, doveva scegliere<br />
tra il mancare al proprio giuramento<br />
di fedeltà combattendo <strong>in</strong>sieme<br />
a chi non era più amico, oppure<br />
cedere le armi nella s<strong>per</strong>anza<br />
di avere salva la vita dei suoi uom<strong>in</strong>i.<br />
Disse di no il Comandante ma,<br />
cosa meravigliosa, dissero di no<br />
tutti i soldati liberamente <strong>in</strong>terpellati.<br />
In tutti si affermò, unanime, il<br />
pr<strong>in</strong>cipio di resistere ad ogni prezzo<br />
all’ignobile imposizione, pur senza<br />
s<strong>per</strong>anza di vittoria, poiché il totale<br />
isolamento preludeva ogni possibilità<br />
di r<strong>in</strong>forzi o di ritirata.<br />
La fortissima reazione tedesca<br />
non tardò. Per c<strong>in</strong>que giorni i nostri,<br />
sopraffatti da un <strong>in</strong>contrastato<br />
e cont<strong>in</strong>uo bombardamento aereo,<br />
senza armi sufficienti, con poche<br />
Fiamme Gialle 10 / 2003 19