Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto

Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto

regione.veneto.it
from regione.veneto.it More from this publisher
09.06.2013 Views

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA attraversato in un alveo ben definito e con solidi argini prevalentemente in muratura sette comuni (Selva di Progno, Badia Calavena, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Lavagno e Zevio) per una lunghezza di 35 km, si immette nell’Adige presso Zevio con le acque dei fiumi Fibbio e Antanello e del canale Lisca. Il clima della valle è temperato e tipica della zona è la scarsità di piogge che sono concentrate per lo più nei periodi autunnali e primaverili: da qui deriva la denominazione antica di Valsecca. In questi periodi si verificano le piene del Progno che nei secoli scorsi hanno procurato non pochi problemi agli abitanti del posto in altri mesi dell’anno colpiti dalla carenza d’acqua. In conseguenza della morfologia della valle, la vegetazione risulta di tre tipi: basale e collinare, montana e subalpina, con conseguenti diversità anche nel tipo di coltivazioni praticabili. Nei secoli la valle prese diverse denominazioni: Val di Tregnago, Valle del Progno, Val Longazeria o Logazeria. La denominazione "Valle d’Illasi" appare per la prima volta nella "Carta del territorio veronese" eseguita da Don Gregorio Piccoli nella prima metà del XVIII secolo. Il territorio della valle è diviso dal punto di vista amministrativo nei comuni di Colognola ai Colli, Illasi, Tregnago, Badia Calavena e Selva di Progno. Rete ecologica locale e Biodiversità Una delle definizioni maggiormente diffuse considera la rete ecologica come un sistema interconnesso di habitat, di cui salvaguardare la biodiversità, che pone particolare attenzione alle specie animali e vegetali potenzialmente minacciate. I Corridoi ecologici provinciali possono costituire un ulteriore elemento di connettività tra i vari gangli della rete, oltre ai corridoi di area vasta. Secondo quanto previsto anche dalle Norme Tecniche del PTCP di Verona, i corridoi ecologici provinciali vengono rappresentati come indicazioni di collegamento e devono trovare precisa individuazione fisica nella fase di verifica e dettaglio a cura del PAT. Il torrente Illasi, nonostante sia stato profondamente modificato rispetto al proprio assetto naturale, si inserisce in questa ottica come un corridoio ecologico di collegamento tra il bacino dell’area di Giazza, i versanti boscati collinari più a nord ed i sistemi ecologici della pianura veronese. La Val Tramigna così come le diverse incisioni dei vaj, funge da cerniera faunistica in particolare per i mammiferi che lo utilizzano come corridoio per raggiungere i coltivi o la parte basale delle colline dagli spazi boscati. Le fasce boscate di alveo più dense offrono riparo a specie come il tasso (Meles meles) e il capriolo (Capreolus capreolus). La presenza di micro mammiferi sono particolarmente favorite da ambiti boscati ricchi di querce alternati a prati e coltivi. Fra i mammiferi predatori che percorrono sono da annoverare la faina (Martes foina) e la volpe (Vulpes vulpes) che frequenta sia le boscaglie delle zone collinari sia le aree più antropizzate. Sistema della viabilità La Provincia di Verona sta progettando il Lotto L della nuova SP10 che riguarda il tratto da Via Carrozza alla località Olmo di Illasi, per la congiunzione dei due tratti già realizzati. Preso atto che il progetto preliminare redatto dalla Provincia di Verona, prevede la realizzazione della rotatoria in sinistra Progno, sul terreno immediatamente a nord dell’abitato di Donzellino, con collegamento alla SP37/a “dei ciliegi”, allo scopo di evitare il vecchio accesso, stante la ristrettezza della strada e la pericolosità dell’incrocio. E’ stato inoltra approvato da parte della Regione Veneto il progetto “Sistemazione idraulica del Torrente Illasi dalla confluenza dei Torrenti Covolo e Frighi in località S. Andrea fino alla sua immissione nel fiume Adige da realizzarsi tramite project financing, relativo all’escavazione dell’alveo del Torrente Progno e che prevede tra le opere compensative la realizzazione di un Ponte sul Torrente Progno in località Donzellino. Da fine 2010 è in atto un accordo di programma, sottoscritto dalla Provincia di Verona con la Società Veneto Strade e la Regione del Veneto, che prevede il completamento della variante della strada provinciale 10 dalla località Quattro strade a Illasi. La Regione del Veneto ha inserito, nella propria programmazione delle opere pubbliche per l’anno 2009, cento milioni di euro per le strade provinciali di tutto il territorio. La tavola della Mobilità del PTRC del Veneto offre un quadro generico dell’organizzazione del sistema stradale e del sistema della logistica. Il comune è attraversato dalla viabilità ordinaria e provinciale; in modo particolare, l’asse stradale principale è la SP10 Val d’Illasi lungo il Progno omonimo e secondariamente la SP16. Riguardo alla UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 8

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA viabilità ciclabile, nel territorio della Val d’Illasi sono in previsione otto chilometri di tracciato ciclabile tra Sant’Andrea di Badia Calavena e Tregnago. Il progetto prevede di posare il tubo della nuova conduttura dell’acquedotto della Val d’Illasi da Sant’Andrea di Badia Calavena a Tregnago sistemandoci sopra il primo tratto di pista ciclabile. In particolare, la SP10 è negativamente caratterizzata da fenomeni di congestione che si verificano soprattutto nella stagione estiva in corrispondenza del fine settimana. Matrice inquinanti fisici Inquinamento acustico Attualmente il comune di Illasi non possiede un piano di zonizzazione acustica, e risulta caratterizzato da una criticità acustica molto bassa. Inquinamento luminoso Nel territorio non sono state individuate zone di maggior tutela definite dalla Regione Veneto per la protezione di osservatori astronomici esistenti (pubblici o privati). Illasi infatti non compare nell’Elenco dei Comuni con territorio inserito nelle fasce di rispetto ai sensi della legge regionale 27 giugno 1997, n. 22. E' rappresentato il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo e quella naturale media allo zenith (rapporto dei rispettivi valori di luminanza, espressa come flusso luminoso (in candele) per unità di angolo solido di cielo per unità di area di rivelatore GLI EFFETTI SULL’AMBIENTE, LA SALUTE UMANA E IL PATRIMONIO CULTURALE IN RIFERIMENTO AL PROGETTO Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti Le zone interessate dal progetto sono composte da aree antropizzate, già destinate all’edificazione di tipo residenziale-terziaria-industriale. Al fine di verificare gli effetti potenziali prodotti direttamente dal progetto in esame sull’ambiente, ed il carattere cumulativo di questi, è stata sviluppata una matrice di identificazione dei possibili impatti ambientali positivi, negativi e nulli rispetto alle principali componenti ambientali. Natura degli effetti e loro ambito di influenza Carattere cumulativo degli impatti Il progetto applica le possibilità operative del PRG, in relazione alla redazione di un progetto in area di degrado che mescoli destinazioni residenziali e produttive. Tale progettazione, inserendosi a valle di un percorso pianificatorio già consolidato e definito e soprattutto in un territorio già compromesso e debole dal punto di vista dei valori e delle potenzialità ambientali, non produce effetti rilevanti o relazioni dirette o cumulative con problemi di ordine ambientale connessi ad aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici e i beni materiali. Qualità dell’aria I possibili impatti sulla qualità dell’aria possono essere generati in maniera trascurabile dal funzionamento degli impianti tecnologici e dal traffico indotto. Qualità delle acque superficiali L’intervento non interferirà con corpi idrici superficiali, in quanto le gli scarichi relativi saranno collettati alla fognatura comunale (acque nere) e dispersi nel suolo (acque bianche). Il progetto comporterà la realizzazione di edifici residenziali e commerciali, non caratterizzati da inquinanti particolari, che verranno gestiti insieme agli scarichi comunali dall’ente che gestore del servizio idrico integrato. Sicurezza idrogeologica Come esposto nei precedenti paragrafi, l’area di progetto non ricade in zone a pericolosità idraulica, come identificato dal Piano di Assetto Idrogeologico. Ai fini della riduzione del rischio idraulico indotto dalla impermeabilizzazione del suolo, saranno realizzate vasche per lo smaltimento delle acque meteoriche di capacità almeno pari a 1 mc ogni 20 mq di superficie coperta. Tutte le superfici scoperte: percorsi pedonali, piazzali, parcheggi, accessi carrabili ecc., dovranno essere pavimentate utilizzando accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152. UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 9

COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

attraversato in un alveo ben definito e con soli<strong>di</strong> argini prevalentemente in muratura sette comuni<br />

(Selva <strong>di</strong> Progno, Ba<strong>di</strong>a Calavena, Tregnago, <strong>Illasi</strong>, Colognola ai Colli, Lavagno e Zevio) per una<br />

lunghezza <strong>di</strong> 35 km, si immette nell’A<strong>di</strong>ge presso Zevio con le acque dei fiumi Fibbio e Antanello e del<br />

canale Lisca.<br />

Il clima della valle è temperato e tipica della zona è la scarsità <strong>di</strong> piogge che sono concentrate per lo<br />

più nei perio<strong>di</strong> autunnali e primaverili: da qui deriva la denominazione antica <strong>di</strong> Valsecca. In questi<br />

perio<strong>di</strong> si verificano le piene del Progno che nei secoli scorsi hanno procurato non pochi problemi agli<br />

abitanti del posto in altri mesi dell’anno colpiti dalla carenza d’acqua. In conseguenza della morfologia<br />

della valle, la vegetazione risulta <strong>di</strong> tre tipi: basale e collinare, montana e subalpina, con conseguenti<br />

<strong>di</strong>versità anche nel tipo <strong>di</strong> coltivazioni praticabili.<br />

Nei secoli la valle prese <strong>di</strong>verse denominazioni: Val <strong>di</strong> Tregnago, Valle del Progno, Val Longazeria o<br />

Logazeria. La denominazione "Valle d’<strong>Illasi</strong>" appare per la prima volta nella "Carta del territorio<br />

veronese" eseguita da Don Gregorio Piccoli nella prima metà del XVIII secolo.<br />

Il territorio della valle è <strong>di</strong>viso dal punto <strong>di</strong> vista amministrativo nei comuni <strong>di</strong> Colognola ai Colli, <strong>Illasi</strong>,<br />

Tregnago, Ba<strong>di</strong>a Calavena e Selva <strong>di</strong> Progno.<br />

Rete ecologica locale e Bio<strong>di</strong>versità<br />

Una delle definizioni maggiormente <strong>di</strong>ffuse considera la rete ecologica come un sistema interconnesso<br />

<strong>di</strong> habitat, <strong>di</strong> cui salvaguardare la bio<strong>di</strong>versità, che pone particolare attenzione alle specie animali e<br />

vegetali potenzialmente minacciate.<br />

I Corridoi ecologici provinciali possono costituire un ulteriore elemento <strong>di</strong> connettività tra i vari<br />

gangli della rete, oltre ai corridoi <strong>di</strong> area vasta. Secondo quanto previsto anche dalle Norme Tecniche<br />

del PTCP <strong>di</strong> Verona, i corridoi ecologici provinciali vengono rappresentati come in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong><br />

collegamento e devono trovare precisa in<strong>di</strong>viduazione fisica nella fase <strong>di</strong> verifica e dettaglio a cura del<br />

PAT.<br />

Il torrente <strong>Illasi</strong>, nonostante sia stato profondamente mo<strong>di</strong>ficato rispetto al proprio assetto naturale, si<br />

inserisce in questa ottica come un corridoio ecologico <strong>di</strong> collegamento tra il bacino dell’area <strong>di</strong> Giazza,<br />

i versanti boscati collinari più a nord ed i sistemi ecologici della pianura veronese.<br />

La Val Tramigna così come le <strong>di</strong>verse incisioni dei vaj, funge da cerniera faunistica in particolare<br />

per i mammiferi che lo utilizzano come corridoio per raggiungere i coltivi o la parte basale delle colline<br />

dagli spazi boscati. Le fasce boscate <strong>di</strong> alveo più dense offrono riparo a specie come il tasso (Meles<br />

meles) e il capriolo (Capreolus capreolus). La presenza <strong>di</strong> micro mammiferi sono particolarmente<br />

favorite da ambiti boscati ricchi <strong>di</strong> querce alternati a prati e coltivi. Fra i mammiferi predatori che<br />

percorrono sono da annoverare la faina (Martes foina) e la volpe (Vulpes vulpes) che frequenta sia le<br />

boscaglie delle zone collinari sia le aree più antropizzate.<br />

Sistema della viabilità<br />

La Provincia <strong>di</strong> Verona sta progettando il Lotto L della nuova SP10 che riguarda il tratto da Via<br />

Carrozza alla località Olmo <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong>, per la congiunzione dei due tratti già realizzati.<br />

Preso atto che il progetto preliminare redatto dalla Provincia <strong>di</strong> Verona, prevede la realizzazione della<br />

rotatoria in sinistra Progno, sul terreno imme<strong>di</strong>atamente a nord dell’abitato <strong>di</strong> Donzellino, con<br />

collegamento alla SP37/a “dei ciliegi”, allo scopo <strong>di</strong> evitare il vecchio accesso, stante la ristrettezza<br />

della strada e la pericolosità dell’incrocio.<br />

E’ stato inoltra approvato da parte della <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> il progetto “Sistemazione idraulica del<br />

Torrente <strong>Illasi</strong> dalla confluenza dei Torrenti Covolo e Frighi in località S. Andrea fino alla sua<br />

immissione nel fiume A<strong>di</strong>ge da realizzarsi tramite project financing, relativo all’escavazione dell’alveo<br />

del Torrente Progno e che prevede tra le opere compensative la realizzazione <strong>di</strong> un Ponte sul<br />

Torrente Progno in località Donzellino.<br />

Da fine 2010 è in atto un accordo <strong>di</strong> programma, sottoscritto dalla Provincia <strong>di</strong> Verona con la<br />

Società <strong>Veneto</strong> Strade e la <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong>, che prevede il completamento della variante della<br />

strada provinciale 10 dalla località Quattro strade a <strong>Illasi</strong>. La <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong> ha inserito, nella<br />

propria programmazione delle opere pubbliche per l’anno 2009, cento milioni <strong>di</strong> euro per le strade<br />

provinciali <strong>di</strong> tutto il territorio.<br />

La tavola della Mobilità del PTRC del <strong>Veneto</strong> offre un quadro generico dell’organizzazione del<br />

sistema stradale e del sistema della logistica.<br />

Il comune è attraversato dalla viabilità or<strong>di</strong>naria e provinciale; in modo particolare, l’asse stradale<br />

principale è la SP10 Val d’<strong>Illasi</strong> lungo il Progno omonimo e secondariamente la SP16. Riguardo alla<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!