09.06.2013 Views

diARCh - UniCA Eprints

diARCh - UniCA Eprints

diARCh - UniCA Eprints

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La demolizione con esplosivo della diga<br />

di St. Etienne de Vigan (Francia) effettuata<br />

il 24 giugno 1998<br />

(ITCOLD - ERN)<br />

vista aerea della diga di Coursier: è visibile<br />

la breccia praticata nella parte centrale<br />

dell’opera.<br />

(ITCOLD)<br />

98<br />

d i ARCh<br />

dipartimento di architettura - università di cagliari<br />

dottorato di ricerca in architettura - xxiv ciclo<br />

toio, fu realizzata senza interruzione delle opere di presa per<br />

le destinazioni d’uso dell’acqua (approvvigionamento idrico<br />

e itticoltura, posta ad alcune centinaia di metri a valle<br />

della diga). Lo svuotamento è stato realizzato con successo<br />

combinando: (i) l’idro-fluitazione di 90.000 m3 di sedimenti<br />

in modo da ripristinare l’antico letto del fiume, (ii) la<br />

consolidazione in posto dei sedimenti rimanenti per il lento<br />

abbassamento del livello dell’acqua, (iii) la costruzione di 4<br />

soglie in roccia a valle dello sbarramento per la decantazione<br />

dei sedimenti al termine dello svuotamento. Il costo totale<br />

dell’operazione fu di poco superiore a 1 milione di dollari, di<br />

cui il 60% per la sola gestione dei sedimenti.<br />

la diga di saint-etienne-du-Vigan (Francia). Alta circa<br />

13 m, fu costruita alla fine del 19th secolo sul fiume Allier,<br />

il principale tributario della Loira. Si è trattato del primo<br />

caso di una diga dell’Electricité de France che è stata distrutta<br />

per ripristinare un habitat adatto alla reintroduzione<br />

dei salmoni. Prima della costruzione della diga, i villaggi<br />

dell’area basavano la loro economia prevalentemente sulla<br />

pesca e sulla lavorazione del salmone. La produzione idroelettrica<br />

dell’impianto era di circa 35 MWh, una piccola frazione<br />

della produzione elettrica dell’area. Nell’autunno del<br />

1997 la diga venne svuotata quando una piena di 80 m3/<br />

sec spazzò via i sedimenti accumulatisi nel bacino, fortunatamente<br />

senza gravi conseguenze a valle. Il costo globale<br />

della demolizione fu stimato in 2.3 milioni di dollari, inclusi<br />

1.2 milioni per compensare i canoni pagati da EDF. Questi<br />

importi vennero utilizzati per migliorare l’habitat e le infrastrutture<br />

turistiche.<br />

la diga di Coursier (Canada). Collocata nella regione della<br />

British Columbia, Canada, è stata oggetto di dismissione<br />

nel 2003. Si tratta di una diga gestita dalla British Columbia<br />

Hydro, del tipo in materiali sciolti, alta 19 m (inizialmente<br />

solo 12.3 m) e lunga 685 m., costruita nel 1963 a scopo di<br />

generazione idroelettrica. Negli ultimi 36 anni (dal 1963 al<br />

1999) la diga ha subito numerosi incidenti di eccessive perdite<br />

per filtrazione, sifonamenti, fontanazzi ecc., cosicché<br />

è stata giudicata non più sicura. La soluzione scelta (dopo<br />

avere esaminato varie alternative: riparazione, ricostruzione,<br />

esercizio con livello d’invaso ridotto…) consistette nel ripristino<br />

del vecchio corso del fiume (South Cranberry Creek)<br />

praticando una breccia attraverso la diga con l’asportazione<br />

di circa 105000 m3 di materiale del corpo diga. I materiali<br />

asportati sono stati messi a dimora in discariche appositamente<br />

identificate ed in parte (le frazioni sabbiose e ghiaiose)<br />

nelle cave da dove il materiale era stato estratto in origine.<br />

Il documento è stato redatto per ottenere il certificato<br />

d’approvazione per il decommissioning sotto l’egida del BC<br />

Environmental Assessment Act e contiene valutazioni non<br />

solo dei rischi e delle misure di mitigazione, ma altresì degli<br />

effetti ambientali (qualità delle acque, vegetazione, fauna ittica<br />

e selvatica, patrimonio culturale ed archeologico). Dopo<br />

l’attivazione di un programma di consultazione preliminare<br />

condotto da BC Hydro, l’Ufficio di Valutazioni Ambientali<br />

(Environmental Assessment Office) stabiliva un periodo di<br />

36 giorni per raccogliere i pareri della popolazione che furono<br />

opportunamente tenuti in conto.<br />

5.6.5 le problematiche connesse alla dismissione delle<br />

dighe italiane<br />

il quadro socio-economico attuale nel contesto italiano.<br />

In Italia, come in molte altre Nazioni industrialmente<br />

evolute, le acque del ciclo idro-meteorologico sono considerate<br />

dalla legislazione vigente essere un bene pubblico (demaniale)<br />

di cui lo Stato dispone nell’interesse della collettività.<br />

Lo Stato, sempre a norma della legislazione vigente, può<br />

dare in concessione le acque di un dato bacino idrologico,<br />

per un tempo prefissato e dietro corresponsione di un canone<br />

annuo di concessione, a richiedenti che dimostrino di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!