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diARCh - UniCA Eprints

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sione definitiva della diga, così da costituire una condizione<br />

di rischio per le popolazioni a valle. Ai fini delle disposizioni<br />

di cui al presente comma, per dismissione definitiva di<br />

una diga si intende la demolizione anche parziale dell’opera<br />

di sbarramento purché risulti garantita la sicurezza del sito.<br />

Art. 4, comma 1-bis<br />

Nel caso di dighe rispetto alle quali sia segnalato il venire<br />

meno delle condizioni tecniche, economiche e ambientali<br />

che ne giustifichino l’esercizio, il Ministro dell’ambiente e<br />

della tutela del territorio, d’intesa con il Ministro delle infrastrutture<br />

e dei trasporti, può avviare la procedura per la revoca<br />

della concessione di derivazione e per gli adempimenti<br />

di cui all’articolo 1.<br />

Commenti<br />

Nell’articolo 1 compare la definizione del termine “dismissione”<br />

come sinonimo di demolizione (parziale o totale), almeno<br />

nei casi in cui la diga “… può costituire una condizione<br />

di rischio per le popolazioni a valle…). Il GdL concorda<br />

sulla necessità di esaminare anche l’aspetto semantico per<br />

evitare che possano sussistere equivoci di interpretazione.<br />

Si conviene sulla opportunità di suggerire l’adozione dei termini:<br />

• dismissione (in analogia con il termine anglosassone<br />

decommissioning), per indicare la cessazione della missione<br />

della derivazione idrica (indipendentemente dal<br />

tipo di finalità, ovvero per produzione elettrica, per approvvigionamento<br />

idrico o per altri usi),<br />

• demolizione o rimozione (in analogia con il termine removal),<br />

per indicare la demolizione (totale o parziale<br />

dell’opera).<br />

Un ulteriore commento riguarda il contenuto dell’articolo 4<br />

nel quale viene introdotta una significativa estensione delle<br />

possibilità di revoca di una concessione (e quindi, potenzialmente,<br />

dell’avvio di una procedura di dismissione) non solo<br />

per ragioni tecniche (ad es. per mancanza dei necessari mar-<br />

ARCHITETTURE PER IL GOVERNO DELL’ACQUA<br />

L’INFRASTRUTTURA RILETTA: IL SISTEMA IDRICO DEL TALORO (SARDEGNA)<br />

gini di sicurezza delle opere) o per rinuncia del concessionario,<br />

ma anche per concorrenti ragioni ambientali (e questo<br />

aspetto può essere considerato in linea con la maggiore attenzione<br />

delle popolazioni al tema della tutela dell’ambiente)<br />

ed economiche. Quest’ultimo aspetto costituisce un’assoluta<br />

novità che, qualora non sufficientemente esplicitato nel suo<br />

significato, potrebbe costituire elemento di fortissimo contenzioso<br />

tra i vari stakeholders.<br />

oPCm del 24 marzo 2005. L’ordinanza richiama il decreto<br />

del PCM del 18 novembre 2004 che dichiara lo stato di<br />

emergenza in relazione alla messa in sicurezza di 14 grandi<br />

dighe13 per le quali non è più rintracciabile il concessionario<br />

e dispone una serie di azioni (nomine di commissari e stanziamenti)<br />

per l’attuazione di interventi urgenti finalizzati a<br />

fronteggiare situazioni di potenziale pericolo.<br />

Commenti<br />

Si è ritenuto opportuno contattare il Registro Italiano Dighe<br />

per avere informazioni sulle eventuali azioni orientate<br />

alla dismissione o alla demolizione di tali opere, in modo<br />

da raccogliere possibili informazioni sull’iter tecnico e amministrativo<br />

che si intende seguire. Alla data attuale non vi<br />

sono, tuttavia, novità in merito.<br />

normativa della regione lombardia. DELIBERA-<br />

ZIONE GIUNTA REGIONALE 5 MARZO 2001, N.<br />

7/3699. Direttive per l’applicazione della legge regionale 23<br />

marzo 1998, n.8 in materia di costruzione, esercizio e vigilanza<br />

degli sbarramenti di ritenuta e dei bacini di accumulo<br />

di competenza regionale<br />

art. 15. disattivazione o dismissione delle opere di ritenuta..<br />

Fermo restando quanto previsto dal R.D. 1775/33 per<br />

le grandi derivazioni e per le piccole derivazioni, ed acquisita<br />

la pronuncia favorevole dell’autorità idraulica competente<br />

all’approvazione del progetto ed alla successiva consegna<br />

delle opere, per la dismissione (demolizione delle opere e<br />

ripristino dei luoghi) o la disattivazione (eseguire gli in-<br />

93<br />

alessandro sitzia

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