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diARCh - UniCA Eprints

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92<br />

d i ARCh<br />

dipartimento di architettura - università di cagliari<br />

dottorato di ricerca in architettura - xxiv ciclo<br />

pianificate dal punto di vista tecnico, amministrativo e finanziario.<br />

Nei Paesi europei si va imponendo l’esigenza di abbandonare<br />

la logica del “caso per caso” seguita finora nelle poche effettive<br />

situazioni di dismissione e di istituire, se non ancora<br />

una vera e propria regolamentazione della materia, almeno<br />

una prassi e delle linee guida atte ad orientare gli attori del<br />

processo verso una opportuna uniformità dei principi da<br />

seguire e dei criteri per giudicare l’accettabilità dei progetti<br />

di dimissione nonché dei risultati della loro attuazione. Da<br />

rimarcare che in U. S. A., ed in parte nel Canada, dove i casi<br />

di dismissione sono assai più numerosi (più di 460 nei soli<br />

U. S. A., pur se relativi in maggioranza a piccole dighe), si<br />

è già in una fase più avanzata con l’elaborazione di norme/<br />

raccomandazioni aventi valore prescrittivo almeno parziale<br />

(ad es. le norme FERC, la Federal Energy Regulatory Commission,<br />

valide per le dighe sotto controllo federale).<br />

il quadro normativo nazionale. I riferimenti individuati<br />

nel quadro delle norme italiane sono di seguito riportati e<br />

commentati:<br />

Testo Unico 1933<br />

Art. 25, comma 1<br />

Al termine dell’utenza e nei casi di decadenza o rinuncia,<br />

nelle grandi derivazioni per forza motrice, passano in proprietà<br />

dello Stato, senza compensi, tutte le opere di raccolta,<br />

di regolazione e di condotte forzate ed i canali di scarico, il<br />

tutto in stato di regolare funzionamento.<br />

Art. 26, comma 1<br />

Nell’ultimo quinquennio di durata delle utenze di grandi<br />

derivazioni per forza motrice, il Ministro dei lavori pubblici,<br />

sentito il Consiglio Superiore e di concerto col Ministro delle<br />

finanze, può ordinare, …, l’esecuzione di quanto è necessario<br />

per la piena efficienza e per il normale sviluppo degli<br />

impianti, stabilendo l’onere eccedente l’ordinaria manutenzione<br />

che debba essere sostenuto dallo Stato in quanto non<br />

ammortizzabile nel quinquennio.<br />

Art. 30, comma 1<br />

Le concessioni di piccole derivazioni, al loro termine, sono<br />

rinnovate il conformità dell’art. 28 e, in mancanza di rinnovazione,<br />

lo Stato ha il diritto di ritenere senza compenso le<br />

opere costruite in alveo, sulle sponde e sulle arginature del<br />

corso d’acqua, o di obbligare il concessionario a rimuoverle<br />

e ad eseguire a proprie spese i lavori necessari per il ripristino<br />

dell’alveo, delle sponde e delle arginature nelle condizioni<br />

richieste dal pubblico interesse.<br />

Commenti<br />

Quanto espresso nel Testo Unico 1933 potrebbe far ritenere<br />

che un differente comportamento sia richiesto per le grandi<br />

derivazioni rispetto alle piccole derivazioni: per queste<br />

ultime verrebbe essere imposta la rimozione delle opere al<br />

termine della concessione, mentre per le grandi derivazioni<br />

si prevedrebbe il loro passaggio in proprietà dello Stato,<br />

senza compenso, in condizioni di regolare funzionamento,<br />

senza possibile obbligo di rimozione (accettando, implicitamente,<br />

che l’ipotesi di rimozione e ripristino dell’alveo non<br />

siano possibili per le grandi derivazioni). In realtà, approfondimenti<br />

svolti al riguardo con la consulenza di un esperto<br />

legale hanno evidenziato che alla luce di altre disposizioni<br />

normative, ed in particolare per quanto espresso nelle Circolari<br />

del MLLPP n. 243 del 15/03/1972 e n. 148/233 del 6<br />

Marzo 1975, la possibilità di obbligo della rimozione opere<br />

e ripristino luoghi si applica anche alle grandi derivazioni.<br />

legge 28 maggio 2005, n. 139 “Conversione in legge, con<br />

modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 79, recante<br />

disposizioni urgenti in materia di sicurezza di grandi<br />

dighe”<br />

Art. 1, comma 1<br />

Il Registro italiano dighe … individua … le dighe fuori esercizio<br />

… per le quali non sia stata rinnovata o richiesta la<br />

concessione e per le quali non abbia avuto luogo la dismis-

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