diARCh - UniCA Eprints
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ARCHITETTURE PER IL GOVERNO DELL’ACQUA<br />
L’INFRASTRUTTURA RILETTA: IL SISTEMA IDRICO DEL TALORO (SARDEGNA)<br />
Criticità del sistema opportunità offerte da una ricerca nel campo delle<br />
architetture delle dighe<br />
Le criticità legate a questo scenario sono essenzialmente la ge- In questo specifico scenario la nostra disciplina potrà operastione<br />
economica e amministrativa dell’operazione. In manre su un doppio versante: il primo è la raccolta di dati prima<br />
canza di una legislazione forte e un interesse generale al ri- che la struttura venga demolita al fine di salvaguardarne la<br />
pristino dei luoghi, questa modalità di dismissione risulterà memoria storica, oltre che per poter inquadrare ogni singola<br />
complessa se non inattuabile.<br />
diga in una narrazione più ampia circa la Storia dell’ingegne-<br />
Le incognite non riguardano tanto l’infrastruttura, sulla cui ria. Un secondo versante è quello di poter sfruttare la demoli-<br />
demolizione rimangono ben poche lacune tecniche, quanto zione delle opere per procedere alla raccolta di dati altrimenti<br />
allo stato dell’invaso a seguito dello svuotamento: la gestione impossibili da reperire su una diga in esercizio: prelievi di<br />
dei sedimenti e la ricomposizione degli alvei è un tema che va materiale alle diverse quote, analisi delle fessurazioni, tenuta<br />
affrontato caso per caso. La letteratura americana in questo dei giunti di dilatazione e compressione nel corso dei decenni,<br />
senso ha restituito casi in cui il volume della sedimentazione analisi delle deformazioni in corso e analisi dello stato delle<br />
accumulata nei decenni è arrivata quasi a colmare il volume opere di presa, in particolare di quelle utilizzate per lo svaso<br />
dell’invaso rendendo assai complessa l’operazione di dismis- dell’impianto. A queste poi si aggiungono altre analisi sullo<br />
sione e ripristino.<br />
stato delle fondazioni e degli schermi di impermeabilizzazio-<br />
Altra criticità è dovuta alla completa perdita della infrastrutne al fine di cogliere i difetti intrinseci della progettazione<br />
tura e alla impossibilità di acquisire da essa ulteriori informa- prima ed esecuzione poi per poter meglio guidare l’opera dei<br />
zioni utili ai fini della ricerca. Questo punto, oggi trascurabile progettisti delle future dighe o sperimentare tecniche di in-<br />
per via dell’importanza ridotta degli impianti finora dismessi, tervento su quelle attualmente in esercizio.<br />
diverrà invece più marcata in futuro quando si tratterà di intervenire<br />
su casi notevoli ed emblematici per la Storia dell’Ingegneria.<br />
207<br />
alessandro sitzia<br />
dall’alto:<br />
Demolizione della diga di Condit; l’apparente<br />
lentezza dell’operazione è giustificata<br />
dalla complessità di movimentare<br />
le macerie in altra sede. Nell’immagine<br />
successiva si noti il paziente lavoro di<br />
rimodellazione degli argini con la movimentazione<br />
dei sedimenti che nel tempo<br />
hanno colmato l’invaso.<br />
Sotto: demolizione della diga di Elwha<br />
(stato di Washington, USA). In questo<br />
caso la demolizione è avvenuta a pieno<br />
invaso e dall’alto al fine di ridurre lo<br />
sversamento a valle dei sedimenti (2011-<br />
2012).<br />
(www.columbian.com, WIKI)