diARCh - UniCA Eprints
diARCh - UniCA Eprints
diARCh - UniCA Eprints
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
scenario<br />
02<br />
200<br />
d i ARCh<br />
dipartimento di architettura - università di cagliari<br />
dottorato di ricerca in architettura - xxiv ciclo<br />
ipotesi Procedure Forza del sistema<br />
Dismissione<br />
della diga con<br />
abbassamento del<br />
livello massimo<br />
invasabile<br />
La dismissione di un invaso tramite l’abbassamento del livello<br />
delle acque rappresenta, essenzialmente, una risposta pratica<br />
e immediata al sorgere di patologie che interessano perlopiù<br />
lo sbarramento e tali da comprometterne il corretto funzionamento<br />
all’interno di parametri di sicurezza assunti dalla<br />
normativa. Tale procedura, oltre che diminuire il carico statico<br />
sul paramento a monte, consente di ridurre in maniera<br />
apprezzabile il fattore di rischio per le popolazioni a valle in<br />
caso di collasso.<br />
Pur rappresentando una prima strategia da porre in essere<br />
alla comparsa di un forte dissesto statico e funzionale, può<br />
evolvere nella direzione di una soluzione definitiva, qualora<br />
l’entità del degrado sia tale da non potervi porre rimedio con<br />
gli strumenti tecnici a disposizione, o perché ritenuti troppo<br />
onerosi dal Gestore dell’impianto, o perché tecnicamente<br />
inattuabili (ad esempio per i degradi statici che vanno a interessare<br />
le fondazioni o l’attacco sui fianchi montuosi, fessurazioni<br />
sul paramento o infiltrazioni nel corpo di una diga in<br />
terra e altro ancora).<br />
Operativamente la riduzione permanente del livello di un invaso<br />
implica una serie di accorgimenti sul copro della diga e<br />
sul sistema di scarichi (di fondo, mezzo-fondo e superficie) al<br />
fine di garantire un efflusso costante una volta fissato la nuova<br />
quota di invaso. Inoltre si può intervenire sulla diga stessa<br />
rimodellandone il profilo al fine di formare una consona superficie<br />
di tracimazione. In questo senso risultano emblematici<br />
i casi della della diga di Matilija in California o la diga di<br />
Beauregard in Valle d’Aosta in cui è previsto il taglio di 50m,<br />
su 132 al fine di ridurre la quota dell’invaso come misura contro<br />
l’instabilità intrinseca del terreno delle sponde a monte<br />
dello sbarramento e consentire, al contempo, la produzione<br />
di energia idroelettrica.<br />
Lo Scenario 02 rappresenta una mediazione tra la condizione<br />
di normale esercizio del sistema diga-invaso e la dismissione<br />
completa dell’invaso acquifero con o senza demolizione completa<br />
dello sbarramento (scenari successivi).<br />
I punti di forza di questa via sono in primo luogo economici<br />
e funzionali: conservare l’invaso, benché con un volume ridotto,<br />
e conservare la diga, seppure con una configurazione<br />
diversa da quella di originaria costruzione, implica un dispendio<br />
economico nettamente inferiore rispetto la dismissione<br />
totale dell’impianto e la ricomposizione dello stato dei luoghi;<br />
inoltre il mantenimento di un qualche tipo di funzione, pur<br />
diversa da quella originaria, consente una nuova e diversa riappropriazione<br />
dell’invaso per usi non produttivi, sempre che<br />
le condizioni qualitative e quantitative dell’acqua invasata lo<br />
consentano.<br />
In letteratura, nei pochi casi pratici di cui si ha notizia, la dismissione<br />
dell’impianto coincide quasi sempre con il cambio<br />
di Gestore, fatto che implica la messa in sicurezza automatica<br />
dell’impianto. Accade quindi che sulle dighe in esame venga<br />
imposto un procedimento di declassamento e quindi una variazione<br />
delle procedure di sicurezza e controllo delle stesse,<br />
oltre alle procedure di passaggio al demanio o a un nuovo<br />
ente gestore delle opere residue.<br />
I punti di forza del nuovo sistema sono quindi il ridotto impatto<br />
ambientale con ridotti fattori di rischio per le popolazioni<br />
a valle, una semplificazione delle procedure di riappropriazione<br />
dello specchio d’acqua per nuovi usi, gli stessi già<br />
visti per il caso dello Scenario 01.<br />
Ulteriore punto di forza è la conservazione fisica del bene, sia<br />
come oggetto architettonico, sia come elemento di un sistema<br />
ancora vivo.