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d i ARCh<br />
dipartimento di architettura - università di cagliari<br />
dottorato di ricerca in architettura - xxiv ciclo<br />
lo e quello dell’opera. D’altra parte è impossibile riprodurre<br />
fedelmente la natura e l’opera stessa. Sono fondamentali,<br />
nella decisione definitiva, l’esperienza, l’equilibrio, la preparazione<br />
tecnica e quell’intuito che debbono avere i progettisti.<br />
Diverse sono le tendenze per quanto riguarda poi le dimensioni<br />
da assegnare al modello e i materiali con i quali deve<br />
essere costruito.<br />
Le apparecchiature a disposizione dello sperimentatore<br />
sono oggi particolarmente perfezionate; i dati forniti da un<br />
modello piccolo sono quindi più attendibili di prima. Per la<br />
diga di Gusana sono stati eseguiti 18 modelli piccoli, scala<br />
1/500 dei quali 12 sperimentati presso l’Istituto di Scienza<br />
delle Costruzioni dell’Università di Cagliari sotto la direzione<br />
del Prof. Berio, e un modello grande scala 1/70 presso la<br />
ISMES di Bergamo, sotto la direzione del Prof. Oberti. Le<br />
opere di scarico sono state sperimentate dal Prof. Passò Direttore<br />
dell’Istituto di Idraulica.<br />
Sulla scorta dei dati forniti dal calcolo e dai modelli, la struttura<br />
aveva assunto così le sue dimensioni definitive e l’Ufficio<br />
Studi è stato quindi in grado di iniziare il progetto esecutivo,<br />
progetto che è stato portato a termine nel giugno 1957<br />
e consegnato a firma dell’ing. Maffei al Servizio Dighe per<br />
l’approvazione. La diga è alta 86 m .; misura al coronamento<br />
380 m .; la sua cubatura definitiva è risultata di 174.000 mc.<br />
Durante la stesura del progetto, il Servizio Dighe, nella persona<br />
dell’ing. Gnisci, non si è limitato ad un semplice controllo<br />
ma è stato largo di suggerimenti e di considerazioni,<br />
che hanno permesso all’ing. Gariel, preposto all’Ufficio Calcoli,<br />
di approfondire i diversi metodi.<br />
Il comportamento dell’opera è stato verificato con 3 metodi<br />
diversi. Il Prof. Berio con la collaborazione dell’ing. Crespellani<br />
e dello stesso Ing. Gariel ha portato a termine i metodi<br />
del Ritter e dell’Arredi.<br />
La compilazione del progetto esecutivo è stata laboriosa più<br />
del previsto per la difficoltà incontrata nel calcolo dei dati<br />
necessari per il tracciamento dell’opera.<br />
La lunghezza massima dei conci e quindi la distanza tra i<br />
singoli giunti di costruzione è stata stabilita in 12 m. e l’altezza<br />
massima in 2 m. Sono risultati 1.400 conci. Per il tracciamento<br />
era necessario avere per ciascun concio 4 punti<br />
con le relative coordinate; sono stati pertanto calcolati e<br />
tracciati 5.600 punti. I calcoli per il tracciamento sono stati<br />
eseguiti dall’Ufficio Studi.<br />
Gusana: sezione all’estradosso.<br />
(P.TAL, P.ENEL, P.LOD)