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diARCh - UniCA Eprints

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di un oggetto replicato, sempre uguale a se stesso migliaia di<br />

volte e inghisato in regole rigide. Il rimando ci porta lontano<br />

e imporrebbe di analizzare il rapporto tra cultura ingegneristica<br />

e cultura architettonica supponendo che, tra le due<br />

discipline, ci sia una rigida compartimentazione.<br />

Occorre, su questo nodo, richiamare l’opera del mollusco<br />

sopracitato: il Nautilus. Apparentemente privo di qualsiasi<br />

capacità cognitiva, scientifica o artistica, l’evoluzione vitale<br />

di questo animale acquatico produce un manufatto alla cui<br />

perfezione è difficile non assegnare una qualche forma di<br />

volontà. Eppure è la natura che per misteriose leggi edifica<br />

una forma primitiva e affascinante. Ancora una volta l’uomo,<br />

in questo caso René Descartes nel 1638, osserva, documenta<br />

e astrae il fenomeno traducendolo in formula: r=ae bθ<br />

(dove r e θ sono coordinate polari). La Spira Mirabilis, come<br />

la definisce J.Bernoulli, è rintracciabile nella disposizione<br />

delle foglie di alcune piante, nelle forme delle galassie, nelle<br />

evoluzioni dei cicloni atmosferici. È una spirale logaritmica<br />

la spirale aurea che possiede un fattore di accrescimento<br />

b pari a φ, la sezione aurea ovvero, nelle arti figurative, il<br />

rapporto tra due lunghezze diseguali delle quali il maggiore<br />

è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due;<br />

ARCHITETTURE PER IL GOVERNO DELL’ACQUA<br />

L’INFRASTRUTTURA RILETTA: IL SISTEMA IDRICO DEL TALORO (SARDEGNA)<br />

in formule appare così: (a+b) : a = a : b = b : (a-b) dove tale<br />

rapporto vale approssimativamente 1.618 e si ricava dalla seguente<br />

formula: φ=(1+√5)/2.<br />

Esiste un filo che ricollega queste osservazioni e contribuisce<br />

a delineare un primo postulato: la natura offre all’uomo<br />

gli elementi della sua conoscenza in forma di dati sperimentali.<br />

L’uomo li elabora ricavandone leggi più generali, queste<br />

leggi a loro volta ricadono su tutti gli aspetti del vivere creativo,<br />

intendendo per creatività la capacità cognitiva della<br />

mente di creare e inventare attraverso un processo fortemente<br />

razionale.<br />

Quando Malevič segna un confine tra il figurativo e l’astratto<br />

lo fa disegnando un cerchio (la forma primordiale per<br />

eccellenza) di colore nero (l’assenza di colore) su un campo<br />

quadrato bianco (la tela bianca è l’insieme di tutti i colori e,<br />

al tempo stesso, confine del cerchio). Quando i greci hanno<br />

inteso celebrare l’Atena Poliàs in forma di architettura, lo<br />

hanno fatto utilizzando le regole geometriche della sezione<br />

aurea ritenuta, allora, la più degna e divina tra le proporzioni.<br />

In tutte queste azioni vi è una assoluta padronanza delle<br />

norme matematiche unita alla consapevolezza circa il loro<br />

uso: nel Partenone nulla è lasciato al caso, così come nel<br />

cerchio nero suprematista; in queste manifestazione dell’intelletto<br />

non vi è spazio per le manifestazioni spontanee della<br />

natura, giacché esse, nelle loro molteplici implicazioni, sono<br />

state assunte a leggi rielaborandone i significanti.<br />

6.3 l’armonia delle forme. L’uomo codifica le forme mutuate<br />

dalla natura in eventi estetici a cui attribuire significati<br />

ed emozioni; frecce scagliate sulle sfere emotive, a volte inconsce,<br />

attraverso forme, colori, profumi, sensazioni tattili<br />

e generalmente sensoriali.<br />

A queste elaborazioni proprie, si associano tutte quelle<br />

espressioni della natura che rientrano nella fere emotive pur<br />

125<br />

alessandro sitzia<br />

sinistra<br />

tavola grafica , arch. S.Rattu, L’architettura,<br />

nel disegno, nei caratteri, nella storia, Torino,<br />

1960<br />

sopra<br />

disegno di violino di Pietro Guarneri,<br />

1711;<br />

sviluppo grafico della spirale logaritmica;<br />

(FLICKR)

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