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diARCh - UniCA Eprints

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“egli vedrà nelle linee, nelle forme e nei<br />

simboli una incredibile varietà di forme<br />

soggiacenti” R.M.Pirsig, 1974<br />

nella pagina precedente<br />

doppia diga a doppio arco di Hongrinn,<br />

Svizzera; alte rispettivamente 123 e<br />

95m, teminate nel 1970 hanno una capacità<br />

di invaso di 52 Mmc<br />

(www.alpiq.com)<br />

120<br />

d i ARCh<br />

dipartimento di architettura - università di cagliari<br />

dottorato di ricerca in architettura - xxiv ciclo<br />

6. l’esTeTica della diGa<br />

Le categorie. Una diga di sbarramento fluviale ècorrettamente<br />

definito come un insieme coordinato di parti e di<br />

funzioni che concorrono a formare un organismo unico,<br />

compatto e monolitico.<br />

La descrizione analitica di una diga nelle sue parti principali,<br />

si può ottenere come risultato di un sezionamento che<br />

porterà ad un modello di raffigurazione diviso in:<br />

• Corpo della diga: esso contrasta le forze agenti su esso<br />

grazie al peso proprio e alla forma geometrica. Al suo<br />

interno trovano collocazione i cunicoli di ispezione e<br />

drenaggio delle acque.<br />

• Avandiga: elemento atto a contenere le acque durante<br />

il ciclo di lavorazione delle fondazioni e degli schermi<br />

delle iniezioni di impermeabilizzazione. Di fatto funziona<br />

come una vera e propria diga che andrà sommersa<br />

al riempimento dell’invaso.<br />

• Opere legate allo scarico di fondo: elemento posto ad<br />

una quota inferiore del coronamento dell’avandiga che<br />

consente di deviare il corso d’acqua incanalandolo al<br />

di sotto delle fondazioni portandolo a scaricarsi a valle<br />

della diga. Esso viene poi chiuso una volta terminati i<br />

lavori o appena la struttura può iniziare a invasare<br />

• Opere di presa: complesso sistema di gallerie, cunicoli<br />

e griglie di chiusura che permettono di regolare l’deflusso<br />

di acqua verso valle al fine di governare il livello<br />

dell’invaso. Tale efflusso può avvenire direttamente a<br />

valle dello sbarramento o venire incanalato verso altri<br />

sistemi di utilizzazione della sua forza motrice, oppure<br />

utilizzato per alimentare un altro bacino artificiale, ect.<br />

• Scarico di superficie: può essere collocato sia sul coronamento<br />

della diga, sia indipendente dalla struttura<br />

principale. Esso ha il compito di regolare il troppo<br />

pieno dell’invaso e viene calcolato in funzione di parametri<br />

statistici circa il ritorno dell’ondata di piena. Può<br />

avere diverse forme o coesistere in più elementi distinti<br />

come ad esempio la presenza del “calice” con lo scarico<br />

di superficie posto ad una quota leggermente superiore.<br />

• Cabine e apparati di controllo: sono locali in cui fisicamente<br />

si opera (fisicamente o tramite automazioni centralizzate<br />

in remoto) il controllo di griglie e paratie per<br />

la regolazione del flusso delle acque.<br />

Oltre alla raffigurazione delle diga in base alle sue componenti<br />

strutturali è necessaria, al fine di ottenere la corretta<br />

definizione del manufatto, una suddivisione delle sue parti<br />

in base alle funzioni con l’individuazione di elementi finalizzati<br />

a:<br />

• contenimento delle acque;<br />

• passaggio delle acque a valle dello sbarramento in condizioni<br />

di normale e o di efflusso in caso di eventi di<br />

piena;<br />

• controllo degli apparati di gestione del flusso;<br />

• sfruttamento industriale, agricolo e civile delle acque;<br />

La comprensione dell’oggetto diga nella sua totalità è comunque<br />

mediata da una serie di impressioni comuni all’osservatore<br />

specializzato o tecnico ed alla persona comune.<br />

La prima impressione è che una diga sia un oggetto indecifrabile<br />

senza la consapevolezza della sua funzione primaria<br />

di contenere acqua, a meno che non si sappia già come funziona.<br />

Dunque anche le impressioni immediate, che sono<br />

essenziali per una compressione elementare, non sono immediatamente<br />

intelligibili. Rimane evidente solo la forma<br />

soggiacente.<br />

La seconda impressione è di impenetrabilità perchè la diga<br />

non tiene conto dell’osservatore: della moltitudine di apparati<br />

di cui è composta e su cui si basa il funzionamento, nulla<br />

è visibile se gli apparati esterni.<br />

Persino i sistemi di controllo e automazione esercitano sulla

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