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diARCh - UniCA Eprints

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ARCHITETTURE PER IL GOVERNO DELL’ACQUA<br />

L’INFRASTRUTTURA RILETTA: IL SISTEMA IDRICO DEL TALORO (SARDEGNA)<br />

Le “diga Marcello”, che cadranno in disuso a causa della eccessiva<br />

vulnerabilità del sistema, sancisce tuttavia il passaggio<br />

dall’idea della diga compatta e rigida a quella deformabile<br />

ed elastica, che garantisce maggiormente dal pericolo<br />

di eccessive tensioni interne e concentrazioni di sforzi non<br />

prevedibili in fase di progetto.<br />

Nel tempo sono stati elaborati altri sistemi di ottimizzazione<br />

del processo costruttivo, quale per esempio l’applicazione<br />

dei sistemi di rullaggio e compattazione del calcestruzzo appena<br />

gettato (il cosiddetto rollcrete), in questo modo, anche<br />

tramite l’azione meccanica, si accelerava la fase iniziale di<br />

indurimento, si risparmiava mano d’opera potendo procedere<br />

per piccoli spessori ma grandi estensioni su tutto il corpo<br />

della diga, economizzando complessivamente il processo.<br />

Un altro fondamentale problema è legato alla grande quantità<br />

di conglomerato che costituisce la diga ed all’enorme calore<br />

di idratazione che viene sviluppato durante il processo<br />

di maturazione e che, se non sufficientemente contrastato<br />

può portare gravi conseguenze in termini di perdita dell’acqua<br />

per evaporazione, “cottura” della miscela e conseguente<br />

perdita di caratteristiche di resistenza. Per ovviare a questo<br />

problematico inconveniente si idearono vari sistemi tra cui<br />

l’aggiunta di additivi che riducessero il calore sviluppato dalla<br />

reazione di carbonatazione e contemporaneamente accelerassero<br />

la presa per permettere di anticipare la prosecuzione<br />

verticale del getto. Una delle più famose opere americane<br />

del New Deal, la leggendaria diga di Hoover , impiegò un<br />

apparato di serpentine refrigeranti, attraversate dalla stessa<br />

acqua del fiume che si andava a regimentare, per raffreddare<br />

dall’interno i getti durante la costruzione.<br />

Appare quindi come il processo tecnologico che ha portato<br />

al perfezionamento delle dighe in calcestruzzo abbia raggiunto<br />

un livello di perfezione ed efficienza, difficilmente<br />

superabile e che pur con l’introduzione di calcestruzzi nuovi<br />

e più performanti sembra aver trovato un punto di stallo.<br />

111<br />

alessandro sitzia<br />

L’ing. Giulio Gentile fu un antesignano<br />

di questo sistema, utilizzandolo precocemente<br />

per la diga a gravità dell’Alpe<br />

Gera nel 1958.<br />

Diga di Hoover sul Colorado, Nevada e<br />

Arizona, 1931-36.<br />

in alto: diga di Monte Crispu sul Temo<br />

(Bosa - Sardegna), fase di cantiere nel<br />

1965 in cui risulta evidente la lettura<br />

del “pulvino” su cui vengono successivamente<br />

impostati i conci dlla struttura;<br />

si noti la collocazione dei Derricks<br />

su torri in cls armato (tuttora esistenti)<br />

in basso: diga a gravità massiccia di Alpe<br />

Gera (Lombardia); alta 160m per 528m<br />

di coronamento, terminata nel 1964; si<br />

noti la stratigrafia dei conci fitta e regolare.<br />

(PROG.D)

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