di sindaco e assessori Nuova stangata per i siracusani - I fatti della ...
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Domenica 11 marzo 2007<br />
Contromano<br />
Mi riduco sempre all’ultimo, compagni. Sono<br />
le 18,09 <strong>di</strong> mercoledì 6 marzo. Mancano<br />
cioè 51 minuti alla dead line (come parlo<br />
bene <strong>per</strong>ò) <strong>per</strong> consegnare questo pezzo. Ma<br />
soprattutto mancano meno due ore e mezzo<br />
alla scesa in campo del Milan a San Siro<br />
contro il Celtic che all’andata ci ha costretto<br />
al pareggio e che stasera ―deve‖ <strong>per</strong>dere. Se<br />
non altro <strong>per</strong> fare uno sgarbo all’Inter che a<br />
forma <strong>di</strong> squadra dei record s’è fatta buttare<br />
fuori dal Valencia che non mi è sembrata<br />
esattamente il Real <strong>di</strong> Di Stefano, l’Ajax <strong>di</strong><br />
Cruijff, il Santos <strong>di</strong> Pelè e (l’immenso) Milan<br />
<strong>di</strong> Van Basten (il <strong>di</strong>o dell’attacco) e Baresi<br />
(il <strong>di</strong>o <strong>della</strong> <strong>di</strong>fesa).<br />
Ma a voi <strong>di</strong> queste cose non ve ne può fregare<br />
<strong>di</strong> meno <strong>per</strong>ché siete ari<strong>di</strong> e soprattutto, in<br />
maggioranza temo, non siete milanisti. Cosa<br />
che vi squalifica molto ai miei occhi anche<br />
se sono consapevole che nella storia del comunismo<br />
sono stati tanti i compagni che sbagliano.<br />
Certo, si possono fare errori veniali<br />
come quelli del compagno Rossi e del compagno<br />
Turigliatto che hanno fatto cadere<br />
Pro<strong>di</strong> (con Andreotti come special guest) ed<br />
errori più gravi come quello d’essere juventini<br />
(che quest’anno <strong>per</strong>ò non è tanto grave) o<br />
interisti (che quest’anno è gravissimo)<br />
(apro una parentesi. Voi che siete in una metropoli<br />
tentacolare come la mia natia Siracusa<br />
non potete sa<strong>per</strong>e inoltre quale iattura sia<br />
vivere in questo borgo collinare da punto <strong>di</strong><br />
vista calcistico. Perché io da giovane ritenevo<br />
che fosse inquietante essere tifosi bianconeri<br />
o nerazzurri, ma non avevo ancora incontrato<br />
i romanisti….)<br />
(apro un’altra parentesi. A propositi <strong>di</strong> colli.<br />
Sono stato domenica a Recanati, in paese <strong>di</strong><br />
Leopar<strong>di</strong> che è tutto un leopardare e ho fatto<br />
una passeggiata sull‖ermo colle‖, ho visto la<br />
torre del passero solitario, che si chiama proprio<br />
così ―torre del passero solitario‖, suppongo<br />
ci sia anche una in<strong>di</strong>cazione<br />
Quando si entra nel complesso mondo <strong>della</strong> Provincia regionale<br />
<strong>di</strong> Siracusa tutto si trasforma in virtuale, solo emolumenti<br />
e <strong>di</strong>ntorni, restano realtà concrete, mentre il gioco delle<br />
parti viene mantenuto come fosse stato traslato in un videogame<br />
Nintendo, dove Su<strong>per</strong> Marziano Bros è chiamato a<br />
su<strong>per</strong>are ostacoli e <strong>per</strong>icoli che possono essere annullati pigiando<br />
un pulsante. E’ proprio questa la <strong>di</strong>fferenza tra il reale<br />
e il virtuale che si consuma in questo gioco <strong>di</strong> potere che<br />
coinvolge tanti consiglieri provinciali costretti al ruolo<br />
dell’apparire cattivi, dalla vita politica che impone parti e<br />
controparti, malgrado la naturale inclinazione al buonismo.<br />
Ecco spiegato il mistero che pur senza una vera maggioranza,<br />
il presidente Marziano, riesce sempre a su<strong>per</strong>are gli ostacoli<br />
<strong>di</strong> ogni <strong>per</strong>corso che gli si presenta e a non correre vero<br />
e proprio rischio, in nessun caso. Appartiene in<strong>fatti</strong> al virtuale<br />
il <strong>per</strong>icolo <strong>di</strong> subire il trauma <strong>della</strong> sfiducia che i programmatori<br />
del ―videogioco via Malta‖ agitano con precipue finalità<br />
edonistiche. Marziano è bravo utilizzatore <strong>della</strong><br />
consolle <strong>di</strong> gioco, non riconoscerlo sarebbe una denunciata<br />
non obiettività; la sua bravura attiene alla capacità sua <strong>di</strong><br />
sa<strong>per</strong> domare e rabbonire ogni voglia <strong>di</strong> opposizione che il<br />
―cattivo‖ <strong>di</strong> turno lascia intravedere. Ovviamente ci limitiamo<br />
a parlare del lato politico <strong>della</strong> vicenda non <strong>di</strong> quello<br />
amministrativo che in questa sede lasciamo fuori. Gli oppositori<br />
del Presidente riescono ad opporsi con il massimo<br />
dell’eleganza, a passo <strong>di</strong> ballerina non come ru<strong>di</strong> avversari<br />
<strong>di</strong> campagna. In aula, agli osservatori, si offre l’impressione<br />
che ogni muro <strong>di</strong> combattiva inciviltà sia stato opportuna-<br />
Mi hai deluso, ma<br />
Hasta lo battiato...<br />
―campagna <strong>della</strong> donzelletta‖ e peccato che<br />
era domenica altrimenti, se era un giorno<br />
prima, sono certo che sotto l’insegna stradale<br />
<strong>di</strong> Recanati avrebbero scritto<br />
―Villaggio del Sabato‖. Insomma alla fine<br />
come oggi bravo turista mi sono comprato i<br />
souvenir fra cui le immancabile copie anastatiche<br />
delle poesie da cui si evince il travaglio<br />
del poeta nel pensare gli occhi<br />
―ridenti e fuggitivi‖ <strong>di</strong> Silvia, che uno lo<br />
capisce pure che una frase così non gli esca<br />
a prima botta. Eppure, stando alle copie,<br />
era ridenti che non gli era venuto subito,<br />
mentre gli occhi fuggitivi gli erano arrivati<br />
così, <strong>di</strong> getto. D’altro canto uno non è Leopar<strong>di</strong><br />
<strong>per</strong> niente).<br />
Devo inoltre confessarvi un rimpianto. Ho<br />
visto <strong>di</strong> sfuggita un titolo <strong>di</strong> un giornale<br />
siracusano ma non ho fatto in tempo a leggere<br />
l’articolo e sono tutt’ora turbato <strong>per</strong><br />
questa manchevolezza. Il titolo <strong>di</strong>ceva più<br />
o meno: ―Foti scrive a Marziano‖ e<br />
dall’occhiello e dal sommario, se non ho<br />
capito male (cosa che mi capita spesso) si<br />
evinceva che questa lettera del Principe a<br />
Brunello doveva servire a far pace ai due<br />
che non so <strong>per</strong> quale motivo devono aver<br />
litigato e che non so <strong>per</strong> quale motivo faranno<br />
pace. Non dubito che alla base del<br />
<strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o ci siano i soli problemi <strong>di</strong> filosofia<br />
<strong>della</strong> politica sulle magnifiche sorti e progressive<br />
del riformismo italiano. So che i<br />
due mantengono il punto e che le <strong>di</strong>atribe<br />
culturali che li contrappongono sono alte e<br />
non aliene da tecnicismi. Ad ogni modo<br />
m’affrango <strong>per</strong> non aver letto la lettera e<br />
s<strong>per</strong>o <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>arla prossimamente <strong>per</strong><br />
abbeverarmi alle loro <strong>di</strong>atribe e tentare <strong>di</strong><br />
colmare così gli abissi <strong>della</strong> mia ignoranza<br />
politica.<br />
Ma sapete che io sono un chitarrista punk e<br />
defunto e quin<strong>di</strong> al massimo <strong>di</strong> musica pos-<br />
Se anche il segretario An<br />
si allea col ―mitico Bruno‖<br />
mente abbattuto a favore del fair play. Di fatto in via Malta<br />
tra opposizione e maggioranza esiste una invisibile linea <strong>di</strong><br />
demarcazione che risulta essere un <strong>per</strong>corso molto trafficato.<br />
E’ un gioco che dura da anni quello che vede primeggiare<br />
il presidente Marziano <strong>di</strong>venuto abilissimo manipolatore<br />
degli eventi. La settimana in corso è stata veramente<br />
carica d’insi<strong>di</strong>e consiliari <strong>per</strong> il Presidente Marziano che ha<br />
rischiato - solo <strong>per</strong> modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re e mai nella sostanza – <strong>di</strong><br />
vedersi bocciare il rapporto <strong>di</strong> attività dei suoi ultimi due<br />
anni. I presupposti <strong>di</strong> un voto contrario nell’aula, <strong>di</strong> martedì<br />
sera, c’erano tutti, a cominciare con le <strong>di</strong>chiarazioni lette<br />
dalla donna più votata dai Ds <strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> Siracusa: la<br />
professoressa Giuseppina Ignaccolo, che si è <strong>di</strong>chiarata <strong>di</strong>missionaria<br />
da capogruppo del partito e dallo stesso. La<br />
schiera dei consiglieri provinciali alla ricerca <strong>di</strong> nuova appartenenza,<br />
cresce, così come il numero degli oppositori<br />
virtuali dell’amministrazione provinciale. La Ignaccolo ha<br />
avuto la solidarietà dell’intero Consiglio provinciale, compresa<br />
la solidarietà <strong>di</strong> quasi tutto il gruppo Ds. La rappresentante<br />
del ― pachino ― secondo i colleghi d’aula non aveva<br />
mai ottenuto un riconoscimento concreto ( leggasi assessorato)<br />
nonostante l’aspettativa era <strong>per</strong>durante da anni<br />
<strong>per</strong>ciò era voce comune che si fosse stancata <strong>di</strong> ―rischiare<br />
lo stritolamento elettoralmente ― a causa <strong>di</strong> due <strong>assessori</strong><br />
nell’amministrazione provinciale o<strong>per</strong>anti nella zona <strong>di</strong> suo<br />
riferimento o<strong>per</strong>ativo. Pensiero esagerato, probabilmente,<br />
<strong>per</strong>ché anche da semplice consigliere e con qualche proposta<br />
avallata da Marziano è risultata alle regionali, la più vo-<br />
so parlare, e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sanremo che ho trovato<br />
stranamente <strong>di</strong> buon livello musicale. Essendo<br />
<strong>per</strong>ò quello che sono (a parte lo stupore<br />
<strong>per</strong> la vittoria <strong>di</strong> cristicchi che ha fatto un<br />
quasi rap dolente e bellissimo) mi sono entusiasmato<br />
<strong>per</strong> Daniele Silvestri che con la sua<br />
paranza che si canta in latitanza ha raggiunto<br />
le mie corde più profonde (<strong>per</strong>ché io mi esalto<br />
<strong>per</strong> le cozzate, e più sono cozzate più mi<br />
esalto e se c’è pure un buon ritmo sotto le<br />
cozzate raggiungo l’apoteosi del piacere).<br />
Ciò detto devo <strong>di</strong>re che mi ha un po’ deluso<br />
il mio adorato Battiato che obiettivamente<br />
nel nuovo album, <strong>per</strong> quello che ne ho sentito<br />
finora non ha raggiunto le vette del passato<br />
ed ha un po’ ri<strong>per</strong>corso strade già battute.<br />
Sentendo le nuove canzoni si ha<br />
l’impressione <strong>di</strong> aver già ascoltato qualcosa<br />
del genere e non è una bella sensazione. Ma<br />
quei due minuti in cui ha intonato ―La Cura‖<br />
valgono il festival. Perche se uno ha scritto<br />
versi così non <strong>di</strong>co che gli fanno un paese<br />
apposta a Recanati ma almeno a Milo una<br />
statua gliela dovrebbero fare:<br />
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,<br />
dai turbamenti che da oggi incontrerai <strong>per</strong><br />
la tua via.<br />
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,<br />
dai fallimenti che <strong>per</strong> tua natura normalmente<br />
attirerai.<br />
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,<br />
dalle ossessioni delle tue manie.<br />
Su<strong>per</strong>erò le correnti gravitazionali,<br />
lo spazio e la luce <strong>per</strong> non farti invecchiare.<br />
E guarirai da tutte le malattie, <strong>per</strong>ché sei un<br />
essere speciale, ed io, avrò cura <strong>di</strong> te.<br />
Voi che siete ari<strong>di</strong> potreste pensare che<br />
sono parole che Pro<strong>di</strong> potrebbe cantare alla<br />
Montalcini <strong>per</strong> indurla ad essere sempre presente<br />
al Senato.<br />
Ma Battiato voleva scrivere e scrisse<br />
solo una grande canzone d’amore.<br />
Hasta lo battiato siempre<br />
Joe Strummer<br />
tata <strong>di</strong>essina riuscendo a far crescere i suoi elettori. Però non<br />
ci piove che trova qualche fondamento il sostenere che il<br />
partito <strong>della</strong> quercia avrebbe dovuto valorizzare visibilmente<br />
la compagna Giuseppina Ignaccolo proprio <strong>per</strong> i suoi<br />
sforzi <strong>di</strong>retti a far crescere il partito nella zona sud <strong>della</strong> Provincia.<br />
Dopo la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza al presidente<br />
Marziano non restava che prendere atto <strong>di</strong> avere <strong>per</strong>so<br />
l’appoggio <strong>della</strong> ex capogruppo del suo partito e a riconoscere<br />
pubblicamente che si trovava in con<strong>di</strong>zioni numeriche<br />
sfavorevoli e che ― il venire meno <strong>della</strong> maggioranza oggi<br />
appartiene alla realtà <strong>di</strong> tante amministrazioni, cosa che non<br />
deve influenzare chi amministra fino a quando non viene<br />
avanzato l’opportuno atto formale <strong>di</strong>retto a rimuoverlo‖. Ma<br />
nessuno aveva in mente <strong>di</strong> raccogliere la sfida a presentare<br />
una mozione <strong>di</strong> sfiducia che - come Marziano fa ben comprendere<br />
– non troverebbe ossigeno neanche nella destra più<br />
agguerrita. Dalle pieghe degli acca<strong>di</strong>menti in aula, se si fosse<br />
votato sulla ― relazione biennale ― presentata dal capo<br />
dell’Ente altro non si poteva fare che far risaltare con voto<br />
contrario come Marziano sia, ormai, sempre più solo e<br />
non <strong>di</strong> tutti. La soluzione la trovava il buon consigliere provinciale<br />
Roberto Meloni, che non avendo – forse – ancora<br />
ricevuto la notizia d’essere stato eletto segretario provinciale<br />
<strong>di</strong> AN, passava a proporre un rinvio sul voto (concordato<br />
segretamente <strong>di</strong>verse ore prima con la parte avversa). Anche<br />
altri dell’opposizione (che non sapevano <strong>di</strong> essere<br />
all’opposizione ) si mostravano magnanimi definendo il rinvio<br />
ad altra seduta dello spinoso argomento. Se il segretario<br />
provinciale <strong>di</strong> An in <strong>per</strong>sona getta il salvagente al presidente<br />
Marziano chi siamo noi <strong>per</strong> …opporci? E hanno legato la<br />
ciambella alla corda <strong>per</strong> fare vincere ancora una volta Su<strong>per</strong>marziano<br />
Bros. Per la cronaca questa domenica si svolgeranno<br />
due congressi provinciali, quello del Mpa e quello <strong>della</strong><br />
Margherita. Salvo Sorbello potrebbe succedere a se stesso e<br />
<strong>per</strong>mettere la prosecuzione delle trattative infinite sul rimpasto<br />
al comune <strong>di</strong> Siracusa <strong>per</strong> qualche anno ancora. Dalla<br />
Margherita verrà fuori un Piscitello segretario provinciale,<br />
cosa che interesserà a pochi e che poco sposterà nella politica<br />
locale. Piscitello, a <strong>di</strong>re il vero, comandava già prima da<br />
semplice povero deputato nazionale, ma da domenica sera in<br />
poi lo potranno chiamare onorevole segretario.