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DUILIO GIUGNO - Publidea95

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€ 0.52 - copia omaggio<br />

per il territorio dal 1991<br />

giugno duemilaundici numero 6 6 periodico mensile anno XVII<br />

All’aria<br />

aperta


Il nostro territorio,<br />

lo abbiamo<br />

sempre evidenziato<br />

in questi<br />

nostri venti anni di<br />

attività, si caratterizza<br />

principalmente<br />

per due peculiarità: il<br />

mare e la massiccia<br />

presenza di aree verdi. Si tratta di due grandi<br />

ricchezze naturali che rendono il XIII Municipio<br />

in sostanza unico rispetto a tutto il territorio<br />

di Roma Capitale. Due enormi risorse<br />

che hanno portato nel corso degli anni ad uno<br />

sviluppo del quartiere, che ha visto crescere<br />

gli insediamenti abitativi e quindi la popolazione.<br />

Il mare, la spiaggia, le pinete ed i parchi<br />

sono senz’altro attrattiva e motivo di<br />

richiamo per chi risiede ma anche per coloro<br />

i quali decidono di venire ad abitare ad Ostia<br />

e nell’entroterra. E questo perché tali risorse<br />

consentono una qualità della vita che in altri<br />

siti è più difficile da conquistare. In una società<br />

che spesso fa del benessere un “must”,<br />

da conquistare talvolta a suon di spese ed<br />

impegni al limite del possibile, noi abbiamo<br />

voluto riscoprire la bellezza della cosiddetta<br />

vita all’aria aperta, quella che una volta era<br />

l’unico svago possibile ed immaginabile.<br />

Mare ed aree verdi consentono nel nostro<br />

municipio di vivere con estrema semplicità<br />

quelle attività che sono per certi versi elementari<br />

e che oggi vengono catalogate ed<br />

estremizzate. Giochi, passatempi ed attività<br />

sportive che questi beni naturali consentono<br />

di praticare e che sovente richiedono soltanto<br />

l’applicazione di chi le vuole svolgere.<br />

Ostia da vivere all’aria aperta, in mezzo alla<br />

pineta piuttosto che in riva al mare. Capendo<br />

che spesso la vita non è fare cose<br />

grandi, ma rendere e considerare grandi le<br />

cose semplici che si hanno e si fanno.<br />

<strong>Publidea95</strong> comunica<br />

Prossimamente alle STAMPE un importante volume<br />

storico – fotografico su ACILIA e i quartieri dell’entroterra:<br />

Dragona, Dragoncello, S. Francesco,<br />

Casalpalocco, S. Giorgio, Malafede, Axa.<br />

In questo libro storico-fotografico, la narrazione<br />

delle origini storiche si intreccia con le vicende<br />

umane che hanno determinato la nascita e la crescita<br />

delle comunità che nei secoli si sono insediate<br />

lungo la direttrice che scivola da Roma verso il<br />

mare.<br />

I comitati di quartiere ed i cittadini che ne fanno<br />

parte, riconosceranno in questo volume gli elementi<br />

fondativi di tutte le zone che oggi animano<br />

l’entroterra ostiense.<br />

La Publidea 95 si è avvalsa della prestigiosa firma di<br />

Giulio MANCINI giornalista di “Il Messaggero” che<br />

ha collaborato ai testi di molte prestigiose pubblicazioni<br />

della casa editrice.<br />

Tiratura limitata<br />

In<br />

preparazione<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

1<br />

w w w . p u b l i d e a 9 5 . c o m<br />

Mensile di attualità - Anno XVII<br />

Numero 6 - Giugno 2011<br />

copia omaggio<br />

Reg. Trib. di Roma n° 550 del 12/12/94<br />

Editore<br />

Publidea 95 s.r.l.<br />

www.publidea95.com<br />

info@publidea95.comredazione@publidea95.com<br />

Direttore responsabile<br />

Caterina Dini<br />

Direzione e redazione<br />

Via Carlo Maria Rosini, 83/a - 00119 Ostia Antica<br />

Tel. 06.5652465 (ore 9.00/13.00) -<br />

Fax 06.56352860<br />

Cell. 335.1404496<br />

Grafica e impaginazione<br />

Sergio Stati<br />

Hanno collaborato ai testi<br />

Lucia Battaglia, Carola Chiarlitti, Valeria Costantini,<br />

Greta D’Angiolella, Donatella Franchini, Tommaso<br />

V. Ghiglione, Silvia Grassi, Riccardo Lo Faro<br />

STAMPA: Gescom S.p.a. - Strada Teverina Km. 7<br />

Loc. Acquarossa - 01100 Viterbo - Tel. 0761.2591<br />

Questo periodico è associato alla<br />

Unione StampaPeriodica Italiana<br />

e


2<br />

Associazione dei Commercianti<br />

e delle altre Imprese del<br />

Litorale Romano<br />

Il presidente<br />

dell’Ascom<br />

Luca<br />

Capobianco<br />

testo// Valeria Costantini<br />

Basta carovane di camion<br />

in mezzo alla strada e<br />

bancarelle posizionate<br />

come in una “casba”. Più decoro<br />

e dignità per i mercatini e, soprattutto,<br />

per il territorio. Difendere<br />

la vocazione turistica del<br />

XIII Municipio e puntare a<br />

creare una rete commerciale adeguata<br />

al futuro sviluppo del litorale,<br />

sono ormai parole d’ordine<br />

per l’Ascom, l’associazione che<br />

riunisce gli esercenti e le imprese<br />

di Ostia e dell’entroterra. Le<br />

nuove linee guida da dettare insieme<br />

alle istituzioni, in materia<br />

di commercio, sono al vaglio<br />

dell’associazione già da tempo.<br />

Una piccola lista di regole di<br />

base, necessarie per tutelare e<br />

anche migliorare l’immagine del<br />

Tredicesimo e garantire al contempo<br />

l’arrivo di nuove manifestazioni<br />

ed eventi di alto livello.<br />

Tutto parte dal “gioiello” più<br />

prezioso, piazza Anco Marzio,<br />

Via al commercio<br />

dI quALITà<br />

L’Ascom sottolinea l’importanza di creare una rete in grado di<br />

supportare la vocazione turistica del litorale. Piazza Anco Marzio,<br />

con il suo centro commerciale naturale, progetto pilota.<br />

Spazio a prodotti eno-gastronomici locali Dop e manifestazioni<br />

monotematiche allestite in sintonia con la vivibilità del quartiere<br />

e le attività permanenti<br />

quel salotto trasformato in Centro<br />

Commerciale Naturale, fulcro<br />

dei progetti dell’Ascom. “In<br />

questo periodo abbiamo creato le<br />

direttive principali che regoleranno<br />

le manifestazioni future<br />

ospitate nel Ccn, – spiega Luca<br />

Capobianco, presidente Ascom<br />

Litorale – ma si tratta di linee<br />

guida che vorremmo fossero<br />

estese a tutto il municipio e alle<br />

sue aree commerciali di pregio.<br />

Non vogliamo più vedere iniziative<br />

commerciali mascherate da<br />

una patina socio-culturale:<br />

spesso sono stati promossi pro-<br />

Duilio Litorale<br />

getti culturali interessanti, ma<br />

che poi vengono puntualmente<br />

inghiottiti dall’aspetto commerciale.<br />

È tempo di elevare il livello<br />

delle manifestazioni<br />

organizzate e ospitate dal territorio”.<br />

La prima norma per Capobianco<br />

riguarda la categoria<br />

merceologica: più spazio ai prodotti<br />

eno-gastronomici locali<br />

Dop, l’unico modo per promuovere<br />

il commercio e le imprese<br />

del territorio. “Gli stessi principi<br />

da adottare per piazza Anco Marzio<br />

dovrebbero valere per tutto il<br />

municipio, da Ostia a Casalber-<br />

nocchi all’Infernetto. – sostiene<br />

il presidente Ascom - Accettare<br />

progetti presentati solo da strutture<br />

riconosciute e con curricula<br />

di livello elevato per manifestazioni<br />

monotematiche; e prevedere<br />

allestimenti degli eventi che<br />

non vadano a inficiare sul traffico<br />

e la vivibilità del quartiere o<br />

danneggino le attività commerciali<br />

permanenti. Insomma, piccole<br />

regole che aiutano ogni<br />

tipologia di commercio e attività<br />

e agevolano lo sviluppo turistico-ricettivo<br />

del XIII Municipio,<br />

il mare di Roma”.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


SoMMARio Giugno<br />

2011<br />

dOSSIER<br />

Giochi e spettacoli più in voga tra il popolo Romano<br />

di Donatella Franchini 4<br />

Aree svago a cielo aperto<br />

di Lucia Battagliai 7<br />

Escursioni nel cuore della natura<br />

di Silvia Grassi 8<br />

Correre è bello<br />

di Carola Chiarlitti 10<br />

Star bene camminando<br />

di Lucia Battaglia 10<br />

Al mare con canna, mulinello ed amo<br />

di Augusto Gallo 12<br />

Pagaiando sull’acqua<br />

di Tommaso V. Ghiglione 13<br />

Le visite guidate<br />

di Carola Chiarlitti 14<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011<br />

Tutti in sella a pedalare<br />

di Silvia Grassi 16<br />

Divertimento con il naso all’insù<br />

di Tommaso V. Ghiglione 18<br />

Approdo alla Lettura<br />

torna ad impreziosire l’estate romana 20<br />

RuBRICHE<br />

Arte 24<br />

La bellezza della salute 34<br />

Filosofia e arti marziali 41<br />

Azienda leader 42<br />

Duilio Litorale 3<br />

s


D O S S I E R<br />

4<br />

Gli spettacoli<br />

I gladiatori<br />

...NELL’ANTICA ROMA<br />

Giochi e spettacoli più in voga tra il popolo Romano<br />

testo// Donatella Franchini<br />

Le testimonianze epigrafiche dei calendari, con i giorni in cui si tenevano le feste pubbliche (ludi), ci confermano l’importanza che il popolo<br />

romano dava ai divertimenti. Dai 77 giorni di ludi, tra la fine della Repubblica e l’inizio dell’Impero, si passò a ben 177, di cui: 101<br />

dedicati agli spettacoli teatrali, 66 ai circensi e 10 agli spettacoli gladiatori. Nel II sec. d.C. si tentò di contenere questa tendenza festaiola<br />

dei Romani; Marco Aurelio stabilì<br />

che almeno 230 giorni l’anno<br />

fossero dedicati al lavoro.<br />

I primi furono tenuti nel Foro<br />

Boario e nel Foro Romano, soltanto<br />

in seguito si usarono, per<br />

questi spettacoli, gli anfiteatri.<br />

Le origini vanno probabilmente<br />

ricercate nei riti religiosi celebrati<br />

dagli etruschi in occasione<br />

dei funerali di famosi personaggi.<br />

Nel 264 a.C. per la morte<br />

di M.Bruto, i figli, in suo onore,<br />

diedero uno spettacolo con 3<br />

coppie di gladiatori, si giunse addirittura<br />

a 36 coppie nel 170 a.C.<br />

per i funerali di T.Quinzio Flaminio.<br />

Il numero di gladiatori<br />

per gli spettacoli pubblici andò<br />

sempre crescendo, tanto che al<br />

tempo di Traiano, in occasione<br />

del trionfo dacico, furono messe<br />

sull’arena 5.000 coppie di combattenti.<br />

Originariamente i gladiatori<br />

si sceglievano tra i<br />

prigionieri di guerra, con la promessa<br />

del riscatto per il vincitore,<br />

o da persone con condanne<br />

capitali per avere salva la vita.<br />

Soltanto in seguito, si cercarono<br />

i gladiatori tra gli schiavi con<br />

prestanza fisica e spirito di combattimento.<br />

Le “venationes”<br />

Era il genere di spettacolo più<br />

celebre, che maggiormente appassionava<br />

i Romani. Combatti-<br />

menti in cui partecipavano animali<br />

in lotta fra loro o contro uomini<br />

armati o disarmati nel caso<br />

di condannati a morte. Oltre al<br />

carattere coreografico dello spettacolo,<br />

intervenivano altri elementi;<br />

come l’abilità dei<br />

cacciatori nell’uccidere diversi<br />

tipi di animali (orsi,cinghiali,<br />

tori, cervi, scimmie, bisonti, elefanti<br />

ecc.) mentre altri uomini<br />

Duilio Litorale<br />

combattevano<br />

l’uno contro<br />

l’altro. Molto<br />

apprezzati dai<br />

Romani erano<br />

i combattimenti dei leoni contro<br />

tigri, elefanti contro tori, orsi<br />

contro bufali ed ancora la lotta<br />

tra animali legati insieme, che si<br />

attaccavano fino alla morte. In<br />

alcune occasioni, dopo aver<br />

piantato nell’arena alberi pieni di<br />

foglie per ricreare un ambiente<br />

boscoso, ed aver liberati migliaia<br />

di animali erbivori, gli spettatori<br />

potevano cacciarli per divertimento.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Le “numachie”<br />

Erano dei veri e propri combattimenti<br />

navali, che normalmente<br />

si disputavano in laghi artificiali.<br />

Nell’80 d.C. in occasione dei festeggiamenti<br />

per l’inaugurazione<br />

del Colosseo, l’Imperatore<br />

Tito fece disputare un combattimento<br />

navale dopo aver fatto<br />

riempire l’arena d’acqua.<br />

Le armature che indossavano i<br />

combattenti e imponenti navi,<br />

esercitavano una grande attrazione<br />

presso il popolo romano;<br />

la folla di spettatori si ammassava<br />

sulle colline e sui monti che<br />

circondavano lo specchio d’acqua.<br />

Lo spettacolo si arricchiva anche<br />

di esibizioni artistiche: come i<br />

nuotatori che ricordavano episodi<br />

mitologici e ragazze nude<br />

che emergevano dall’acqua<br />

emulando le Nereidi.<br />

I “circenses”<br />

La forma più antica<br />

di spettacolo latino,<br />

è il circo, ed essenzialmente<br />

le corse<br />

di veicoli guidati da<br />

due o più cavalli; le<br />

origini vanno ricercate<br />

nelle feste religiose<br />

dedicate a<br />

Marte.<br />

In origine le corse<br />

dei carri si svolgevano<br />

nei fondi di<br />

vallate naturali le<br />

cui scarpate erano<br />

munite di sedili lignei,<br />

per la comodità<br />

degli spettatori;<br />

nella valle Murcia,<br />

Tarquinio Prisco innalzò<br />

le prime strutture<br />

del Circo<br />

Massimo che furonoprogressivamente<br />

migliorate<br />

con gradinate in muratura.<br />

Dopo un corteo rituale si dava il<br />

via alla corsa, i carri realizzati in<br />

leggerissime strutture di legno<br />

poggianti su due ruote, spesso<br />

trainati da 4 cavalli, erano condotti<br />

per lo più da schiavi o uomini<br />

appartenenti a un ceto<br />

inferiore (aurighi). Ma già alla<br />

fine della Repubblica molti giovani<br />

nobili e perfino alcuni imperatori<br />

amarono scendere sulla<br />

pista per gareggiare.<br />

Per i romani, i divertimenti non erano legati soltanto agli spettacoli, ma anche ai giochi più o<br />

meno d’azzardo e agli esercizi sportivi ed atletici, questi ultimi si possono considerare più un addestramento<br />

militare.<br />

La caccia e la pesca erano forme di svago per le famiglie romane di condizioni elevate. Si cacciava<br />

con fionde, giavellotti, cani addestrati e soprattutto con l’aiuto di reti.<br />

Mentre i giochi dei ragazzi erano di movimento, quelli degli adulti (uomini e donne) erano particolarmente<br />

sedentari, di abilità e di azzardo; spesso nei locali pubblici si trovavano tabulae lusoriae<br />

, superfici con disegni per giocare con dadi e pedine. Il gioco dei dadi, considerato<br />

d’azzardo, era permesso soltanto duranti i Saturnali, ma la legge era scarsamente osservata all’epoca<br />

e si giocava pubblicamente dappertutto.<br />

Gli scritti di G. Svetonio, nella “Vita di Augusto” (cap.83), ci danno un quadro generale dello<br />

svago dell’uomo romano di alta condizione:<br />

”Appena terminate le guerre civili non si tenne più in esercizio ne l’equitazione ne la scherma<br />

e si dedicò, in un primo tempo, al gioco della palla e del pallone, poscia si limitò alle passeggiate<br />

in lettiga e a piedi che concludeva, nell’ultimo tratto, correndo e saltando ravvolto in una leggera<br />

sopraveste di pelle o in una copertina. Per riposare la mente, talvolta andava a pescare con<br />

l’amo, talaltra giocava ai dadi, alle pietruzze e alle noci…”<br />

La similarità dei giochi e degli sport, non certo di alcuni spettacoli, è un evidente segno della<br />

continuità culturale della nostra società.<br />

Il premio consistente in cospicue<br />

somme di denaro oltre che da corone<br />

e palme, era dato direttamente<br />

dall’organizzatore della<br />

manifestazione (editor) al vincitore.<br />

L’entusiasmo dei romani per i giochi<br />

circensi era così smodato che<br />

veniva usato ogni mezzo per aiutare<br />

la scuderia della propria fazione<br />

a vincere; si praticavano<br />

sortilegi, magie, si invocavano<br />

i demoni per fa cadere il cavallo<br />

o l’auriga degli avversari.<br />

Il teatro<br />

Il teatro, cioè i ludi scaenici, non<br />

fu considerato uno spettacolo<br />

proprio del mondo romano, e soprattutto<br />

in età imperiale fu poco<br />

apprezzato, quando si portarono<br />

in scena le tragedie a sfondo mitologico<br />

e le commedie di derivazione<br />

greca o a soggetto<br />

romano. La grande massa del<br />

pubblico preferiva altri tipi di<br />

rappresentazioni come l’atelanna<br />

e il mimo, forme d’intrattenimento<br />

già note nell’età<br />

repubblicana; con trame brevi,<br />

divertenti e d’attualità. Questi<br />

spettacoli seguivano due filoni,<br />

quello a soggetto erotico con<br />

amori e adulteri e quello drammatico<br />

con avvelenamenti, morti<br />

e truffe di ogni genere. Più gli argomenti<br />

trattati e il linguaggio<br />

erano audaci e licenziosi più il<br />

pubblico si entusiasmava.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

5<br />

D


Non si può certo dire che<br />

nel XIII Municipio<br />

manchino gli spazi verdi<br />

che coprono complessivamente<br />

una superficie di mq.1700, alcuni<br />

dei quali, però, sono abbandonati<br />

al degrado più assoluto.<br />

Una parte importante nel recupero<br />

dei giardini hanno i comitati<br />

di quartiere che con poco<br />

riescono a rendere gradevoli, variopinti<br />

e ben tenuti angoli di<br />

verde che occupano le piazze<br />

della città. Per combattere il degrado<br />

che colpisce tanta parte del<br />

verde il Consiglio del XIII Municipio<br />

ha votato nello scorso<br />

febbraio con 13 voti favorevoli e<br />

6 contrari la delibera sui punti<br />

verdi ristoro con cui si dà la possibilità<br />

ai privati di realizzare un<br />

chiosco ristoro all’interno di<br />

dieci parchi del territorio per un<br />

periodo di tempo che va dai sei<br />

ad un massimo di diciotto anni.<br />

Questa decisione è stata presa<br />

per riqualificare e recuperare<br />

delle aree verdi del territorio che<br />

versavano in cattive condizioni e<br />

che si trovano in gran parte ad<br />

Ostia, ma anche a Casalbernoc-<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011<br />

chi, ad Acilia e a Malafede. Di<br />

parchi ad Ostia ce ne sono parecchi<br />

e sono la gioia dei bambini<br />

per le attrezzature di giochi<br />

che posseggono, ma anche dei<br />

ragazzi per le piste di pattinaggio<br />

o per campi di gioco (calcio, basket<br />

e pallavolo) e per gli anziani<br />

che qui trovano il gioco delle<br />

bocce e numerose panchine per<br />

riposarsi. I più piccini, poi, possono<br />

cavalcare nel parco XXV<br />

Novembre dei pazienti pony accompagnati<br />

dai genitori. Una<br />

decina di anni fa è stato inaugurato<br />

il parco “Massimo di<br />

Somma” in via Padre Massaruti<br />

alla Madonnetta per ricordare il<br />

presidente dell’allora XIII Cir-<br />

Aree svago<br />

a cielo aperto<br />

testo// Lucia Battaglia<br />

foto// F. Graziani Il nostro Municipio ha un gran numero di aree<br />

verdi pubbliche per le quali, nel corso degli<br />

anni, sono stati presi provvedimenti di riqualificazione<br />

rispetto al degrado. E così i cittadini si<br />

trovano a poter usufruire di autentici “centri benessere<br />

naturali”. E’ possibile passeggiare, correre<br />

o rilassarsi su una panchina contemplando<br />

la natura. Ma anche andare in bicicletta, pattinare<br />

e giocare a bocce, calcio o pallacanestro<br />

Duilio Litorale<br />

coscrizione scomparso nel 2000.<br />

Una zona abbandonata al degrado<br />

è stata bonificata grazie<br />

al’impegno dei cittadini sostenuti<br />

dall’Amministrazione e dotata<br />

di tutta una serie di<br />

attrezzature per il divertimento<br />

di grandi e piccini. Poco lontano<br />

è stato istituito il parco “La Madonnetta”<br />

con 13 ettari adibiti al<br />

verde. In questo modo sono state<br />

recuperate e attrezzate zone che<br />

non offrivano altro che degrado,<br />

abbandono, incuria. Il vero polmone<br />

verde di Ostia è poi costituito<br />

dalle sue pinete: la pineta di<br />

Castel Fusano che deve probabilmente<br />

il suo nome alla famiglia<br />

Fusius che in epoca romano<br />

possedeva un terreno in questa<br />

zona. Un’area stupenda dove<br />

vive una fauna numerosa e dove<br />

una flora lussureggiante e variegata<br />

rende l’ambiente carico di<br />

colori e di profumi. Ciclisti e<br />

pedoni amano immergersi in<br />

questa natura che offre dall’umile<br />

ciclamino ai maestosi<br />

pini, dal sottobosco ricco di una<br />

serie infinita di cespugli e fiori<br />

agli alti alberi che troneggiano e<br />

sembrano difendere questi luoghi.<br />

Ma purtroppo il 4 luglio<br />

2000 un incendio ha distrutto<br />

una cospicua parte della pineta,<br />

procurando una ferita difficilmente<br />

sanabile. La Tenuta di Castel<br />

Porziano è diventata Riserva<br />

Naturale dello Stato nel 1999. È<br />

il regno indisturbato di lecci,<br />

pini, sughere, farnie e cerri e di<br />

arbusti di corbezzolo, erica, lentisco<br />

e ginepro. In questo paradiso<br />

vivono daini, caprioli e<br />

cervi, Proprietaria di questa tenuta<br />

è la Presidenza della Repubblica<br />

e per motivi di<br />

sicurezza ne è vietato l’accesso.<br />

Tra il Canale dei Pescatori e la<br />

Via del Mare si estende un’altra<br />

vasta area verde: la tenuta di Procoio<br />

che, purtroppo, è stata a<br />

lungo trascurata e di conseguenza<br />

danneggiata in più punti.<br />

La LIPU di Ostia ha realizzato<br />

alle spalle del Porto Turistico di<br />

Roma, a Ostia Ponente, il Centro<br />

Habitat Mediterraneo, un’area<br />

protetta dove è possibile osservare<br />

senza disturbarli gli animali<br />

presenti in questo ambiente. La<br />

città di Ostia potrebbe essere una<br />

tra le migliori del nostro paese,<br />

circondata e protetta dal mare,<br />

dalle pinete e dai numerosi parchi<br />

e giardini che interrompono<br />

la monotonia del traffico cittadino,<br />

solo se tutti noi ne avessimo<br />

una maggiore cura<br />

appoggiati dalle istituzioni che<br />

dovrebbero farsi carico dei numerosi<br />

problemi che ancora ci<br />

sono.<br />

7<br />

D


D O S S I E R<br />

8<br />

testo// Silvia Grassi<br />

Era l’agosto del 2000; da<br />

pochi giorni era stato<br />

spento l’incendio che ha<br />

devastato una grande parte nella<br />

pineta di Castel Fusano e fu proprio<br />

in quei giorni che il CEA<br />

iniziò la sua attività. Con questa<br />

sigla si indica il Centro di Educazione<br />

e Informazione Ambientale,<br />

nato con delibera comunale<br />

al fine di far conoscere la<br />

Riserva del Litorale Romano istituita<br />

nel 1996. Ad esso collaborano<br />

l’Associazione Cyberia,<br />

Legambiente Lazio, Lipu Ostia<br />

Litorale, L’associazione naturalistica<br />

Plinio, il WWF Sezione<br />

Regionale Lazio. Si tratta<br />

di una struttura che fino al 2008<br />

è stata sostenuta, attraverso il X<br />

dipartimento, dal Comune di<br />

Roma, ma che ha sempre lavorato<br />

in sinergia con associazioni<br />

locali, a dimostrazione che interesse<br />

e maturità culturale sono<br />

vive nel nostro territorio, nonostante<br />

le difficoltà che costantemente<br />

incontrano. A riprova di<br />

ciò c’è anche la partecipazione<br />

sempre crescente del pubblico<br />

alle attività che il Cea organizza,<br />

che riguardano visite guidate ad<br />

aree di interesse ambientale e<br />

culturale; cicli di incontri tenuti<br />

da esperti, con l’intento di promuovere<br />

la conoscenza del territorio<br />

e dibattere e proporre idee;<br />

poi anche corsi di approfondimento<br />

sulla Riserva e le leggi di<br />

Escursioni<br />

nel cuore della<br />

NATuRA<br />

Nato all’indomani del devastante incendio della pineta di Castel<br />

Fusano, il Centro di Educazione Ambientale costituisce<br />

una sinergia di diverse associazioni che promuovono la conoscenza<br />

della Riserva del Litorale Romano. La vita all’aria a<br />

aperta e la conoscenza del territorio sono le linee sulle quali si<br />

muove l’attività, che ha dato molta attenzione, nel corso degli<br />

anni, alle scuole. Il problema dei finanziamenti pubblici ha<br />

ora condizionato le visite gratuite, determinando un autofinanziamento<br />

con la possibilità di scoprire, però, altri itinerari<br />

altrettanto interessanti ed affascinanti<br />

Duilio Litorale<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


tutela, finalizzati a preparare<br />

i volontari, che<br />

durante il periodo<br />

estivo svolgono attività<br />

di vigilanza antincendio<br />

nella pineta di Castel<br />

Fusano. La struttura<br />

è guidata dalla<br />

professoressa Maria<br />

Gabriella Villani, aiutata<br />

da Loretta Buonamico,<br />

e da una bibliotecaria,<br />

Ilaria Russo,<br />

ma alimentata anche<br />

dalla collaborazione di<br />

giovani laureati per i<br />

quali vengono organizzate<br />

attività di formazione.<br />

Anche se le<br />

scuole sono obiettivo<br />

specifico del Cea, la<br />

sua azione è rivolta a<br />

tutti. La riserva del litorale<br />

è considerata infatti<br />

un’aula aperta<br />

nella quale si pensano e<br />

si sperimentano strategie<br />

per lo sviluppo del<br />

territorio, che salvaguardano<br />

gli ecosistemi<br />

e le varie diver-<br />

sità. “Nonostante le numerose attività<br />

proposte abbiano coinvolto<br />

oltre 1.500 classi attraverso oltre<br />

600 visite guidate organizzate in<br />

questi dieci anni -afferma Gabriella<br />

Villani- il cammino per<br />

far conoscere la Riserva Naturale<br />

è ancora lungo. Il territorio<br />

in questione, ampio come 16.000<br />

campi da calcio, è il risultato di<br />

più di ventimila anni di lenta deposizione<br />

di detriti trasportati<br />

dal fiume Tevere e tremila anni di<br />

interazione tra l’Uomo e la Natura.<br />

Nella Riserva troviamo<br />

tratti di campagna romana, boschi<br />

di notevole estensione, dune<br />

costiere, aree umide, tutti di inestimabile<br />

valore naturalistico. La<br />

flora è ricca di piante indigene e<br />

gli animali sono tantissimi. Ed<br />

infine il cuore della Riserva: il<br />

Tevere con la sua vegetazione ripariale<br />

(pioppi, salici, platani ed<br />

ontani) che ospita a seconda<br />

delle stagioni centinaia di cormorani,<br />

aironi, falchi di palude,<br />

germani reali, gruccioni. In questi<br />

ambienti naturali si organizzano<br />

numerosi percorsi di educazione<br />

ambientale per tutte le<br />

età alla scoperta della flora,<br />

della fauna, della geologia e<br />

della storia, percorsi che sono<br />

condotti da biologi, naturalisti<br />

ed archeologia”. Il Cea è dunque<br />

un’organizzazione attraverso cui<br />

si può fare vita all’aperto, imparando<br />

a conoscere e perciò ad<br />

amare il proprio territorio. “Oggi<br />

purtroppo, e precisamente dal’1<br />

gennaio 2009 - si rammarica la<br />

professoressa Villani- il cammino<br />

per l’informazione e l’educazione<br />

ambientale per noi è di-<br />

ventato ancora più difficile in<br />

quanto non disponiamo più del<br />

sostegno economico del Comune<br />

di Roma. Stiamo andando avanti<br />

totalmente con le nostre forze, la<br />

nostra inventiva, il desiderio e<br />

la volontà di fare qualcosa per la<br />

tutela e la conoscenza della Riserva<br />

“Litorale Romano”.<br />

Il Comune di Roma, infatti tramite<br />

il CEA, aveva offerto ogni<br />

anno, dal 2000 al 2008, la possibilità<br />

di visitare gratuitamente gli<br />

ambienti della Riserva a 120<br />

classi. Fortunatamente lo scorso<br />

anno scolastico 2009//2010 una<br />

buona parte delle attività rivolte<br />

alle scuole sono state finanziate<br />

dal XIII Municipio di Roma.<br />

Oggi, però, le attività possono<br />

contare solo sul contributo diretto<br />

degli interessati. Proprio per<br />

questo, nell’intento di venire incontro<br />

alle richieste di un pubblico<br />

che si autofinanzia, sono<br />

state previste per tutto l’anno visite<br />

a luoghi di valore storico ed<br />

artistico, non necessariamente<br />

della Riserva del Litorale, nonchè<br />

passeggiate in bici, in battello<br />

o a piedi, condotte da guide<br />

esperte che, nei siti archeologici,<br />

si avvalgono anche della collaborazione<br />

con la Sovrintendenza.<br />

Per partecipare bastano<br />

una semplice prenotazione telefonica<br />

e il pagamento di un biglietto,<br />

a titolo di rimborso<br />

spese. Gli itinerari proposti sono<br />

tra i più interessanti e suggestivi<br />

della nostra storia recente e passata.<br />

Come esempio ricordiamo<br />

la visita alla Piramide Cestia e al<br />

Cimitero Acattolico che è tuttora<br />

attivo ma che ospita i resti di uomini<br />

illustri come Keats e Shelley.<br />

Ma anche i percorsi della<br />

villa di Plinio, mai abbastanza<br />

conosciuta e valorizzata dagli<br />

abitanti di Ostia o la visita guidata<br />

alle vestigia di Ostia Liberty,<br />

vero gioiello architettonico<br />

moderno, non del tutto<br />

compreso da chi ci vive. Chi volesse<br />

partecipare, non deve fare<br />

altro che chiamare il numero 06<br />

50917817.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

9<br />

D


D O S S I E R<br />

10<br />

Correre è bello<br />

L’attività podistica è molto sviluppata nel nostro territorio proprio per<br />

la presenza massiccia di percorsi naturali. Da Mauro Decina, presidente<br />

della Ostia Antica Athletae, una delle più prestigiose società del nostro<br />

litorale, i consigli per chi si avvicina a questa attività. Dalle scarpe allo<br />

stretching, dal numero di allenamenti settimanali ai controlli medici<br />

testo// Carola Chiarlitti<br />

Correre è lo step successivo<br />

che il bambino compie<br />

una volta imparato a<br />

reggersi sulle proprie gambe,<br />

quando comincia a sentirsi sicuro<br />

di sé e dello spazio che lo<br />

circonda. Questo ci dimostra<br />

come la corsa sia un moto spontaneo<br />

del corpo e dell’anima, in<br />

grado di coprire le distanze del<br />

percorso forse più lungo e im-<br />

pervio: quello interiore. Non<br />

possiamo quindi non credere a<br />

Mauro Decina, presidente della<br />

società sportiva Ostia Antica<br />

Athletae, quando ce ne parla<br />

come di “un viaggio alla conoscenza<br />

di noi stessi, alla scoperta<br />

delle nostre potenzialità come<br />

dei nostri limiti…mete che non<br />

avremmo mai pensato di raggiungere”.<br />

È con questo spirito<br />

che un non professionista riesce<br />

a percorrere anche 10-20 km e<br />

che un over 70 riesce a classifi-<br />

Oltre alle varie discipline sportive che si praticano in palestra<br />

o in piscina meritano una menzione speciale il Nordic e il<br />

Fit Walking che, invece, si possono fare all’aria aperta. La<br />

Camminata Nordica nasce negli anni ’50 nei Paesi Scandinavi. Praticata<br />

dagli atleti dello sci di fondo, viene perfezionata dal produttore<br />

finlandese di bastoni Exel con la creazione di un bastone speciale<br />

che eliminava tutti gli svantaggi, consentendo lo sviluppo di una ap-<br />

Duilio Litorale<br />

carsi nella propria categoria. È<br />

l’allenamento, è la consapevolezza<br />

delle proprie possibilità<br />

che consente tutto questo. Di<br />

certo la corsa non è soltanto aria<br />

pulita e meta da raggiungere ma<br />

anche fatica, sudore e costanza;<br />

tuttavia coloro che vi approcciano<br />

non debbono necessariamente<br />

porsi un traguardo come<br />

obbiettivo ma anche un più semplice<br />

e generico beneficio psicofisico.<br />

Da perseguire però con i<br />

giusti accorgimenti, che il presi-<br />

dente dell’Ostia Antica Athletae<br />

ci illustra: “L’indicazione generale<br />

è praticare lo sport con metodologia:<br />

in primo luogo curare<br />

molto l’aspetto atletico con<br />

l’esercizio di ginnastica propedeutica,<br />

il cosiddetto stretching<br />

prima e dopo la corsa; non improvvisarsi<br />

autodidatti ma praticarlo<br />

sempre in un ambito<br />

seguiti se non proprio da un preparatore<br />

atletico, perlomeno da<br />

una persona che abbia esperienza<br />

nel campo che possa<br />

Star bene camminando<br />

Nordic e Fit walking rappresentano per molti ormai un<br />

modo per fare attività fisica. Il primo si pratica con l’aiuto<br />

dei bastoncini, mentre il secondo è “arte del camminare”<br />

lanciata dai fratelli Damilano, olimpionici della marcia.<br />

Spiaggia e pineta i luoghi dove è possibile incontrare gli appassionati<br />

di queste discipline che sono anche contemplazione<br />

della natura<br />

testo// Lucia Battaglia<br />

propriata tecnica di movimento atta a coinvolgere il 90% della muscolatura<br />

del nostro corpo. Presentata ufficialmente nel 1997, si è diffusa<br />

rapidamente in Scandinavia, negli USA, in Giappone e<br />

nell’Europa centrale per arrivare infine anche in Italia. È uno sport<br />

per tutti: per chi vuole mantenersi in forma, per chi vuole dimagrire,<br />

per gli anziani e per i bambini. Si pratica all’aria aperta, fa bene al<br />

cuore e alla circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la po-<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


indicare abitudini e consigli che<br />

se non vengono rispettati, possono<br />

portare a risvolti negativi<br />

sulla salute: dalle infiammazioni<br />

muscolari fino a problemi cardiaci;<br />

infine anche se non si intraprendono<br />

gare, consigliamo<br />

sempre la visita medica sportiva<br />

con elettrocardiogramma sotto<br />

sforzo per monitorare lo stato di<br />

salute dell’atleta”. Per quanto riguarda<br />

l’attrezzatura da procurarsi,<br />

l’unico elemento vero e<br />

proprio su cui porre l’attenzione<br />

devono essere le scarpe: “Più ci<br />

si allena e più l’aspetto dell’attrezzatura<br />

diventa importante sia<br />

per le diverse stagioni, che per i<br />

diversi tipi di allenamento. Se si<br />

comincia a correre due o tre<br />

volte a settimana bisogna fare<br />

uso di scarpe dalle caratteristiche<br />

più specifiche, più tecniche,<br />

al riguardo si possono ricevere<br />

utili informazioni presso qualsiasi<br />

negozio sportivo”. Questo<br />

soprattutto a difesa della salute<br />

della schiena sulla quale la corsa<br />

ha le maggiori ripercussioni se<br />

non viene praticata con il giusto<br />

stura della schiena e tonifica glutei e addominali. Con la giusta attrezzatura<br />

e cioè con due bastoncini in fibra di vetro e carbonio costituiti<br />

da un pezzo unico oppure telescopici (estendibili) che hanno<br />

la funzione di spinta e una tecnica corretta che prevede il passo alternato<br />

(cioè l’alternanza dei movimenti di braccio e gamba opposti)<br />

si ottengono enormi benefici sia fisici che mentali. La Scuola Italiana<br />

Nordic Walking dà molta importanza all’acquisizione di una tecnica<br />

corretta che può avvenire solo partecipando ad un corso di avviamento.<br />

Durante la camminata i passanti per le mani permettono una<br />

conduzione precisa dei bastoncini e il costante aprirsi e chiudersi<br />

della mano appartiene alle tecniche di base fondamentali per una corretta<br />

esecuzione del movimento del Nordic Walking. Una disciplina<br />

sportiva, quindi, che può migliorare la nostra salute e il nostro<br />

aspetto. Il Fitwalking è, invece, la disciplina sportiva lanciata in Italia<br />

dai fratelli Damilano, i famosi olimpionici della marcia. È “l’arte<br />

del camminare”. Si tratta di una camminata vigorosa e sportiva che<br />

rappresenta l’aspetto fitness del camminare. Può essere propedeutico<br />

ad altre discipline sportive o può essere un’attività sportiva autonoma<br />

che, comunque, genera benessere sia fisico che mentale. È una pratica<br />

sportiva che tonifica e modifica l’aspetto dei muscoli. Le manifestazioni<br />

sportive di cammino Fitwalking non hanno una classifica<br />

di tipo agonistico classico, ma sono animate dal concetto del ritmo e<br />

del passo giusto. Numerosi sono i benefici che la pratica costante e<br />

crescente del Fitwalking garantisce. Tra gli altri la perdita di peso<br />

corporeo pur mantenendo un buon tono muscolare. Unito ad una sana<br />

alimentazione permette di prevenire le malattie cardiovascolari raf-<br />

m e t o d o .<br />

Grazie ancora<br />

una<br />

volta alla<br />

ricchezza<br />

del nostro<br />

territorio<br />

in materia<br />

di percorsi naturalistici, al podista<br />

ostiense si offrono spazi verdi<br />

e liberi dall’incubo del traffico<br />

fra cui i più “quotati” sono la<br />

pista ciclabile di Ostia antica fin<br />

sull’argine del Tevere e la pineta,<br />

ambienti ideali che fanno del li-<br />

torale il più grande bacino d’Europa<br />

di podisti. Per chi partecipa<br />

a competizioni sportive sono<br />

possibili anche percorsi immersi<br />

nella storia, come la “Per Antiqua<br />

Itinera” organizzata dalla<br />

Ostia Antica Athletae che da<br />

ormai sei anni si pone come<br />

obiettivo la<br />

formazione<br />

completa D<br />

dell’individuo,considerato<br />

più come<br />

persona che<br />

come atleta,<br />

non solo sotto<br />

il profilo fisico-sportivo<br />

ma anche culturale.<br />

“Il nostro è un messaggio<br />

pulito, di serenità, una professionalità<br />

che ci spinge ad aspirare<br />

ad un ruolo nell’assistenza<br />

e nel servizio agli atleti nelle<br />

prossime olimpiadi”.<br />

forzando la capacità contrattile del cuore e migliorando i processi circolatori<br />

in tutto l’organismo. Fit e Nordic Walking sono due pratiche<br />

sportive che permettono di ascoltare il proprio corpo per assecondarlo<br />

e raggiungere uno stili di vita salutare e benefico sia per il corpo<br />

che per la mente. Il XIII Municipio offre uno paesaggio tra i più idonei<br />

nel Lazio per la pratica di queste discipline, coniugando terreni<br />

sabbiosi come quelli del litorale e terreni con piccole salite come<br />

quelli della pineta, adatti anche per la ricchezza di vegetazione data<br />

dalla macchia mediterranea che offre spunti di odori e di specie botaniche<br />

da apprezzare e conoscere. Perché nordic walking e fitwalking<br />

sono discipline sportive ma soprattutto un sano incontro<br />

dell’uomo col territorio e con la natura. E così Ostia è una delle mete<br />

preferite delle uscite settimanali organizzate dal Walking Center<br />

Roma. E’ possibile vedere gruppi di appassionati camminare per fare<br />

nordic e yoga sulla spiaggia con l’istruttrice Serena Ribotta; oppure<br />

attraversare la pineta con uno dei due fondatori della Scuola Italiana<br />

Nordic Walking nonché responsabile del Walking Center Roma<br />

Fabio Moretti; o ancora passare per Ostia Antica in compagnia di<br />

Alessandra Cazzola ed il gruppo di urban nordic walking per apprezzare<br />

le architetture cittadine. Ma è anche possibile vedere allenarsi<br />

sul lungomare la campionessa di fit Agnese Zanotti in<br />

compagnia di Cecilia Stajano, Daniela Cellai e tanti altri amici che si<br />

sono avvicinati al camminare insieme perché camminare è un’arte.<br />

Per chi volesse saperne di più i siti ufficiali di riferimento sono:<br />

http://www.nordicwalkingroma.it<br />

http://www.scualaitaliananordicwalking.it<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale 11


D O S S I E R<br />

12<br />

Al mare con canna,<br />

mulinello ed amo<br />

In tanti praticano ad Ostia la pesca, grazie anche ad un pontiletto costruito<br />

qualche anno fa proprio per gli appassionati di questa disciplina. Il contatto<br />

con la natura e la socializzazione si affiancano alla soddisfazione<br />

di cucinarsi qualcosa di pescato. Le attrezzature ed il vestiario necessari<br />

testo// Augusto Gallo<br />

Ostia è città di mare. E tra<br />

le attività che si possono<br />

praticare all’aria aperta<br />

c’è ovviamente la pesca. E se è<br />

vero che il pontile, il Canale di<br />

Pescatori ed alcuni tratti di arenile<br />

sono i posti più classici dove<br />

gli appassionati di canna e mulinello<br />

si sono da sempre ritrovati,<br />

da qualche anno i pescatori<br />

hanno un pontiletto a loro dedicato<br />

e che si trova proprio di<br />

fronte alla Colonia Vittorio Emanuele.<br />

Tra di loro c’è chi va a<br />

pesca per rilassarsi, chi per stare<br />

a contatto con la natura, o ancora<br />

chi per socializzare e fare nuove<br />

amicizie. Insomma, ciascuno<br />

trova quello che vuole in questa<br />

attività…e perché no…….anche<br />

un bel pesce fresco pescato con<br />

la propria canna da cucinare per<br />

cena! Facendo una passeggiata<br />

fra i pescatori intenti a lanciare i<br />

loro ami ci si accorge che sono<br />

attenti a studiare il cielo, la direzione<br />

del vento ed il colore dell’acqua<br />

per decidere quale tipo di<br />

esca sia meglio lanciare per attirare<br />

le spigole, i cefali, il sigaro o<br />

la lecee-stella. Questi sono infatti<br />

i tipi di pesce che abboccano agli<br />

ami in prossimità della linea di<br />

costa. Un pescatore dice: ”io<br />

vengo qui a rilassarmi solo<br />

quando il mare è in scaduta (ovvero<br />

dopo una mareggiata)”.<br />

Altri vanno a pescare non tanto<br />

per il gusto di portare a casa del<br />

Duilio Litorale<br />

pesce fresco, ma sopratutto per<br />

rilassarsi, per guardare il tramonto<br />

o l’alba e starsene da soli<br />

con i propri pensieri. Naturalmente<br />

la riuscita della pesca è in<br />

rapporto proporzionale anche<br />

con l’attrezzatura usata che va<br />

da un costo contenuto (poche<br />

centinaia di euro) fino a cifre<br />

astronomiche. Diciamo che il<br />

costo per una attrezzatura di<br />

medio valore e di medie caratteristiche<br />

tecniche è di circa<br />

600/800 mila euro. L’attrezzatura<br />

base si compone di guadino,<br />

mulinello, canne e retino. Naturalmente<br />

a questo bisogna aggiungere<br />

il costo dell’apposito<br />

vestiario protettivo che deve essere<br />

sufficientemente morbido,<br />

impermeabile all’acqua e al-<br />

l’umido e con una capacità di<br />

traspirazione e di resistenza notevole.<br />

Ma perché tanti vanno a<br />

pesca? A questa domanda molti<br />

rispondono che la pesca li rilassa<br />

e li fa sentire a contatto con la<br />

natura e con gli equilibri propri<br />

del mare. E’ un’attività che si fa<br />

in silenzio, sicuramente senza<br />

fretta e senza frenesia di competizione<br />

o volendo, ottenere a tutti<br />

i costi una pesca ricca e abbondante.<br />

Quando si va a pesca?<br />

Ciascuno ha le sue ore preferite.<br />

E quanto tempo ci si ferma a pescare?<br />

Più possibile, purché intorno<br />

non ci siano persone<br />

chiassose. Si, perché pescare è<br />

quasi un rituale: si prepara<br />

l’esca, si lancia l’amo e poi,<br />

canna in mano, si aspetta…..<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


testo// Tommaso V. Ghiglione<br />

Nell’antichità il remo è<br />

stato l’elemento propulsore<br />

per muoversi<br />

in acqua e navigare. L’avvento<br />

della vela prima e del motore<br />

poi lo ha relegato in secondo<br />

piano per le attività commerciali<br />

e quelle militari, ma rimane<br />

di grande richiamo per le<br />

attività sportive e di svago. Non<br />

c’è muscolo, nervo o tendine<br />

che non venga esercitato dal<br />

gesto atletico in canoa che,<br />

come il nuoto, è dunque una disciplina<br />

sportiva completa,<br />

ideale per uno sviluppo armonico<br />

del fisico, del portamento<br />

e del carattere dei giovani. La<br />

spinta viene impressa ai remi<br />

dall’azione coordinata delle<br />

braccia, che fanno leva sugli<br />

scalmi, e delle gambe che dalla<br />

posizione raccolta si distendono<br />

completamente spostando il<br />

corpo su un sedile scorrevole.<br />

L’apparente posizione statica<br />

della canoa nasconde in se’ una<br />

dinamicità che non coinvolge<br />

solamente i muscoli dalla cinta<br />

in su. Noi abbiamo chiesto di<br />

questa disciplina a chi, sul nostro<br />

territorio, se ne intende<br />

davvero. Stiamo parlando di<br />

Betty Bassanelli praticante e<br />

tecnico federale FICK (Federazione<br />

Italiana Canoe e Kayak).<br />

«Vado in canoa da dieci anni<br />

anche su lunghe distanze» ci<br />

racconta Betty , membro della<br />

Tulku Canoa Roma società si<br />

occupa sia di attività agonistica,<br />

di turismo e di corsi di preparazione<br />

presso la Nuova Pineta,<br />

stabilimento sul lungomare lidense.<br />

«Il Kayak è un tipo di<br />

canoa originariamente utilizzata<br />

dagli Inuit. Si differenzia<br />

Pagaiando<br />

sull’acqua<br />

Andare in canoa è una delle attività più<br />

praticate sul nostro litorale. Ci si avvicina<br />

per fare sport ma anche per avere la possibilità<br />

di “vivere il mare”. Ormai ne esistono<br />

per tutti i gusti: dal kayak alla<br />

polinesiana, dal surf-ski al sup<br />

dalla canoa propriamente detta<br />

(o canoa canadese) per essere<br />

concepita per l’uso in propulsione<br />

e manovra di una pagaia<br />

a doppia pala, mentre la canoa<br />

canadese viene spinta e manovrata<br />

con l’uso della pagaia a<br />

pala singola». Chiediamo dunque<br />

quali tipi di canoe vengono<br />

utilizzate sul lungomare:<br />

«kayak da mare: canoe provviste<br />

di gavoni (tappi che impediscono<br />

l’entrata dell’acqua a<br />

bordo); le polinesiane (con un<br />

bilanciere che stabilizza la<br />

canoa); il Surf-ski (canoa senza<br />

gavone estremamente veloce,<br />

utile a sfruttare la corrente);<br />

Sup (acronimo di “stand up<br />

paddle” grande tavola da surf<br />

dove il mezzo viene condotto da<br />

una pagaia lunga), una tipologia<br />

che sta prendendo piede».<br />

La Tulku Canoa Roma preparerà<br />

– come da alcuni annianche<br />

la nuova edizione del trofeo<br />

Scorpion Bay, che si terrà il<br />

prossimo 18 settembre: una<br />

gara del circuito nazionale.<br />

Presso la Nuova Pineta l’associazione<br />

organizza anche dei<br />

corsi «che sono aperti a tutti –<br />

specifica Betty – non c’è età<br />

per iniziare a pagaiare e poi è<br />

una disciplina assolutamente<br />

completa che oltre ad allenare<br />

simmetricamente il corpo è socializzante<br />

e prevede anche dei<br />

percorsi integrativi per i diversamente<br />

abili». Qual è il sogno<br />

dell’associazione e dei kayakisti<br />

del litorale? «Sicuramente<br />

quello di avere una spiaggia<br />

comunale adibita agli sport acquatici<br />

che, al momento, non<br />

c’è. Ovviamente iscrivendosi<br />

all’associazione si ha l’opportunità<br />

di ammortizzare le spese,<br />

investimenti che invece, l’utente<br />

dovrebbe supportare da solo,<br />

come l’acquisto di un’imbarcazione<br />

e il suo mantenimento».<br />

Pertanto non ci resta che salire a<br />

bordo e iniziare a pagaiare.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

13<br />

D


D O S S I E R<br />

14<br />

Le visite guidate<br />

Le Proloco del territorio<br />

consentono a chi lo desideri<br />

di scoprire attraverso<br />

suggestive ed interessanti<br />

escursioni organizzate alcuni<br />

dei siti più caratteristici<br />

del nostro territorio.<br />

Gli scavi, con visite a<br />

tema, sono la meta principale<br />

della Proloco Ostia<br />

Antica. Ad Ostia, invece,<br />

ogni domenica la guida<br />

Fabrizio Madonna consente<br />

alla gente di approfondire<br />

monumenti e<br />

bellezze della capitale ma<br />

anche le ricchezze artistiche<br />

e paesaggistiche del<br />

XIII Municipio<br />

testo// Carola Chiarlitti<br />

non foste a viver<br />

come bruti ma a ser-<br />

“Fatti<br />

vir virtude e conoscenza”.<br />

Con queste parole<br />

Dante dava voce all’esploratore<br />

per antonomasia Ulisse, precipitato<br />

nel baratro infernale a causa<br />

della sua sete insaziabile di sapere.<br />

Ma se volessimo intrapren-<br />

dere anche noi di tanto in tanto<br />

un viaggio alla ricerca di cibo per<br />

la mente basterebbe che ci dedicassimo<br />

alla conoscenza del nostro<br />

territorio, e faremmo, con<br />

nostra grande sorpresa, scoperta<br />

di piccoli grandi tesori nascosti in<br />

attesa solo di essere svelati. Faremmo<br />

esperienza di quella che<br />

Duilio Litorale<br />

Fabrizio Madonna, guida autorizzata<br />

e ideatore delle visite guidate<br />

della Proloco Roma Litorale,<br />

definisce una “fabulazione”,<br />

ossia il calarsi in un’atmosfera<br />

teatrale, il vivere altre vite, vivere<br />

la storia attraverso l’apprezzamento<br />

del nostro patrimonio<br />

artistico e archeologico. Questo<br />

uno degli obiettivi che le Proloco<br />

Ostia Antica e Roma Litorale si<br />

pongono in linea con la loro attività<br />

di sviluppo del territorio intraprendendo<br />

in materia di escursioni<br />

due politiche fra loro<br />

differenti. Ostia Antica è il primo<br />

sito archeologico d’Italia e nonostante<br />

questo già di per sé non<br />

sia poco non è tutto qui: la Proloco<br />

punta proprio alla sua riscoperta<br />

sotto altre prospettive, con<br />

un approccio più approfondito<br />

che non si limiti alla visita degli<br />

scavi. Una visita a tema ha raffigurato<br />

il territorio sotto il profilo<br />

religioso in occasione della beatificazione<br />

di Papa Giovanni<br />

Paolo II. “Le occasioni da vivere<br />

all’aperto a Ostia Antica sono<br />

tante, basta solo scoprirle - ci<br />

dice il presidente della Proloco<br />

Ostia Antica Paolo Bondi.<br />

L’unico consiglio che mi sento<br />

di dare è di cominciare ad apprezzare<br />

un po’ di più il nostro<br />

territorio e per farlo bisogna conoscerlo.<br />

Solo una volta venuti a<br />

conoscenza della sua storia e del<br />

suo passato si può veramente cominciare<br />

a capirlo e ad apprezzarlo<br />

e si è più orgogliosi di viverlo”.<br />

La Proloco Roma<br />

Litorale invece non organizza<br />

escursioni in occasione di eventi<br />

particolari ma propone un appuntamento<br />

settimanale la do-<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


menica. Il suo rappresentante Fabrizio<br />

Madonna ci offre interessanti<br />

spunti di analisi non solo<br />

inerenti alla propria attività ma<br />

anche riguardo al panorama culturale<br />

del nostro territorio: “Noi<br />

non facciamo turismo di massa,<br />

offriamo itinerari che le agenzie<br />

turistiche generalmente non affrontano,<br />

itinerari più da appassionati,<br />

il più delle volte sconosciuti.<br />

Il nostro è un settore di<br />

nicchia”. E come tutti i mercati<br />

di nicchia è caratterizzato dall’eccellenza<br />

nella qualità del prodotto<br />

e dall’esiguità nel numero<br />

degli acquirenti, come dimostra<br />

la partecipazione a queste iniziative<br />

da stimare intorno all’1%<br />

sulla popolazione totale. Un dato<br />

che fa spavento e che sicuramente<br />

non è da attribuire alla particolarità<br />

dell’offerta che do-<br />

vrebbe essere altresì stimolante,<br />

ma ad un livello culturale medio<br />

su cui bisognerebbe cominciare a<br />

porsi delle domande. “Lo stesso<br />

stato d’abbandono in cui vertono<br />

molti dei nostri siti è un indice significativo.<br />

Con Ostia è stata<br />

chiusa una porta, come accade in<br />

casa quando la si chiude per non<br />

vedere lo sgabuzzino disordinato<br />

e ti dici “quando ho tempo lo<br />

metto a posto”. E’ così che viene<br />

trattato il nostro quartiere”.<br />

Espressione di un sentimento diffuso,<br />

generato dal problema del<br />

decentramento, vecchio come il<br />

mondo. Ma non è il caso di arrendersi<br />

e persone come Fabrizio<br />

Madonna sembrano proprio<br />

decise a non farlo: “Vorrei che le<br />

persone si rendessero conto che<br />

la bellezza non passa solo sotto i<br />

grandi nomi, ci sono cose piccole,<br />

minime che lasciano senza<br />

fiato. Per questo consiglio di partecipare<br />

senza armarsi di nulla se<br />

non di una curiosità genuina, dell’attitudine<br />

del bambino alla scoperta.<br />

L’importante è sentirsi appagati<br />

dal punto di vista<br />

intellettuale ma soprattutto emozionale,<br />

l’arte permette un appagamento<br />

sensoriale che vale già<br />

di per sé il prezzo del biglietto, è<br />

quello che ti genera quelle onde<br />

sussultorie nel petto che ti allungano<br />

la vita. Perciò la mia raccomandazione<br />

è non lasciatevi<br />

scoraggiare dallo sconosciuto,<br />

dall’inesplorato”. Non a caso le<br />

grandi scoperte, le maggiori conquiste<br />

sono sempre state fatte da<br />

coloro che si avventurano nell’ignoto.<br />

GLI ALLIEVI DI FLAUTO TRAVERSO<br />

DELLA SCUOLA MEDIA “A. VIVALDI”<br />

DI OSTIA A “S. CECILIA”E NON SOLO<br />

Quando, nello scorso febbraio, gli alunni di flauto<br />

traverso della scuola Vivaldi di Ostia hanno iniziato<br />

a frequentare in orario extra scolastico il conservatorio<br />

di Santa Cecilia, sembrava già che si fosse conseguito<br />

un risultato straordinario. In effetti grazie<br />

all’interessamento del prof. Titone, il maestro Enrico<br />

Casularo, flautista di fama internazionale, ritenendoli<br />

all’altezza, ha ammesso i ragazzi a seguire un seminario<br />

dal titolo impegnativo : Interpretazione filologicamente<br />

corretta del repertorio flautistico Barocco<br />

eseguito col Flauto Moderno. Ma questo è stato solo<br />

l’inizio, perché il percorso ha messo in luce dei veri<br />

talenti, regalando grandi soddisfazioni . In pochissimo<br />

tempo, infatti, i giovanissimi musicisti, tutti tra gli<br />

11 e i 13 anni, cimentandosi in prove sempre più impegnative,<br />

sono giunti a un saggio finale, il giorno 21<br />

maggio, nel corso del quale, hanno suonato insieme<br />

con flautisti svizzeri professionisti.<br />

Ma ciò non è tutto. Gli stessi alunni nel concorso nazionale<br />

“Città di Campagnano” tenutosi tra il 14 e il<br />

17 aprile hanno conseguito il 1°- 2°-3° posto come<br />

solisti e il 1° e il 3° posto per la musica da camera.<br />

Molti complimenti da parte nostra ai musicisti in erba<br />

e al prof. Titone che ha creduto fortemente in questa<br />

meravigliosa iniziativa, tanto da accompagnare i ragazzi<br />

a raggiungere mete così elevate!<br />

Silvia Grassi<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

15<br />

D


D O S S I E R<br />

16<br />

Tutti in sella<br />

a pedalare<br />

Il XIII Municipio si caratterizza come territorio pianeggiante e che favorisce<br />

l’uso della bicicletta. Per gli amanti delle passeggiate su due ruote ci sono le<br />

proposte di Ostia in Bici, che offre itinerari e gite nel segno del cicloturismo. Ma<br />

l’associazione si occupa anche di mobilità sostenibile, nella convinzione che il<br />

trasporto attraverso le piste ciclabili possa coniugare soluzione ai problemi del<br />

traffico, sviluppo turistico e beneficio fisico con miglior stile di vita<br />

testo// Silvia Grassi<br />

Pedalare all’aperto è una<br />

passione che riunisce persone<br />

di ogni età e provenienza,<br />

che giova al fisico e alla<br />

mente che apre l’anima alla bellezza<br />

e alla varietà del paesaggio.<br />

Ostia in Bici è un’associazione<br />

che dà a tutti gli appassionati di<br />

bicicletta la possibilità di compiere<br />

questa pratica sportiva anche<br />

a fini culturali e di mobilità<br />

sostenibile. Infatti più che un<br />

mezzo per fare sport, nell’inten-<br />

zione dei soci, la bicicletta deve<br />

tornare ad essere quello per cui è<br />

nata cioè un mezzo di trasporto<br />

semplice, economico, salutare e<br />

soprattutto ecologico. Ma ciò non<br />

è tutto. Quando si parla di una località<br />

come Ostia, la bicicletta<br />

diventa veramente uno strumento<br />

di cultura, attraverso il quale partire<br />

alla scoperta di ambienti e<br />

luoghi che la storia ha fortemente<br />

segnato. Essa si pone infatti anche<br />

come un mezzo con cui si<br />

Duilio Litorale<br />

possono promuovere progetti<br />

educativi scolastici ed extrascolastici,<br />

avvalendosi anche di<br />

strumenti di divulgazione audiovisivi.<br />

Tutto questo fa parte in<br />

effetti delle attività di Ostia in<br />

Bici, che tra l’altro si pone il fine<br />

di pensare e proporre provvedimenti<br />

per moderare il traffico e<br />

favorire una maggiore sicurezza<br />

stradale, soprattutto a favore di<br />

portatori di handicap, ma anche<br />

di promuovere iniziative per rea-<br />

lizzare strutture idonee per un<br />

ambiente più pulito e sano e limitare<br />

i danni causati da un uso<br />

smodato dei mezzi a motore.<br />

Tutte queste ed anche altre finalità<br />

sono indicate nello statuto<br />

stesso dell’associazione e passando<br />

alle vie di fatto sono moltissime<br />

le uscite e le passeggiate<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


proposte e organizzate sia sul territorio<br />

municipale che a Roma,<br />

che in molti altri luoghi, grazie<br />

all’attività infaticabile di un<br />

gruppo dirigente attivissimo. E’<br />

divenuto leggenda il cammino di<br />

Santiago compiuto dai fedelissimi,<br />

nel 2005. “Per il mese in<br />

corso – spiega Alemanno Barsocchi,<br />

presidente di Ostia In<br />

Bici- è previsto l’attraversamento<br />

del parco fluviale di<br />

Monte Cugno, poi a settembre<br />

tutti a Torino per celebrare con<br />

un cicloraduno nazionale 150<br />

anni dell’unità d’Italia”. Dal<br />

2001 data di nascita dell’associazione,<br />

al 2007 Ostia in Bici<br />

ha visto accrescersi i suoi iscritti<br />

e i cultori della bicicletta. Nel<br />

2007 è entrata a far parte della<br />

FIAB cui si devono tante importanti<br />

proposte e progetti e soprat-<br />

tutto tanti risultati concreti, come<br />

l’introduzione del trasporto delle<br />

bici sui treni, il finanziamento di<br />

enti locali e comuni per realizzare<br />

piste ciclabili, la proposta<br />

della ciclopista Brennero- Sicilia<br />

e tante altre iniziative locali e<br />

nazionali. Tornando all’associazione,<br />

tra le molte proposte da<br />

essa avanzate ne va ricordata<br />

qualcuna che coniuga l’attività<br />

sulle due ruote e la mobilità.<br />

Come la navigazione del Tevere<br />

e la realizzazione di una rete di piste<br />

ciclabili che, partendo proprio<br />

da Tor San Michele, lungo l’argine<br />

del Tevere giungano al<br />

Grande Raccordo Anulare, a Capocotta<br />

e alla Colombo e che si<br />

congiungano tra loro partendo dagli<br />

attracchi fluviali e intersecandosi<br />

con la Roma Lido, adeguatamente<br />

fornita di parcheggi e<br />

noleggio bici. “Il territorio del<br />

Litorale Romano, -afferma Barsocchi-<br />

nello specifico il XIII Municipio<br />

ed il Comune di Fiumicino<br />

presentano una notevole<br />

ricchezza naturalistica, storica e<br />

paesaggistica, meritevole di essere<br />

valorizzata e fruita anche e<br />

soprattutto attraverso le due<br />

ruote. A tal proposito, da parte<br />

dell’Associazione Ostia in Bici-<br />

Fiab e del Coordinamento Comitati<br />

di Quartiere Entroterra, è<br />

stata avanzata un’interessante<br />

proposta di collegamento tra<br />

l’area di Monte Cugno (Acilia/Casaletto<br />

di Giano, nel XIII<br />

Municipio) e la riva destra del<br />

Tevere, in prossimità dell’area di<br />

ponte Galeria/Fiera di Roma”.<br />

Una proposta molto semplice ed<br />

a basso impatto ambientale che<br />

consentirebbe a molti lavoratori<br />

dell’entroterra di Ostia di poter<br />

raggiungere, percorrendo meno<br />

di 5 km, la Fiera di Roma e la relativa<br />

stazione FS, con evidenti<br />

benefici per la mobilità e per il<br />

turismo. Nella visione di Ostia in<br />

Bici, insomma, al di là dell’attività<br />

ciclo amatoriale, si legge non<br />

oslo la volontà di ripensare il traffico<br />

ed il trasporto in generale,<br />

ma anche l’intero modello di vita.<br />

Anche se oggi muoversi su due<br />

ruote appare un miraggio, magari<br />

anche un po’ bizzarro, ricordiamo<br />

che solo pochi decenni fa<br />

era concretamente vissuto e che<br />

potrebbe tornare ad essere vivo e<br />

reale con grande beneficio per il<br />

benessere di tutti.<br />

Per saperne di più scrivi a:<br />

info@ostiainbiciXIII.it<br />

Ostia In Bici XIII Borghetto dei<br />

Pescatori, 9B - 00122 Roma<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

17<br />

D


D O S S I E R<br />

18<br />

dIvERTIMENTO<br />

con il naso all’insù<br />

L’aquilone è un passatempo che sembra quasi appartenere al passato. Eppure sono<br />

in tanti quelli che passano diverse ore a tenere in aria con il filo, questo straordinario<br />

“giocattolo”. Ce ne sono di vari tipi e dimensioni. A Castelporziano da tre<br />

anni si tiene una vera e propria rassegna nazionale. E ad Ostia l’inverno scorso è<br />

stata organizzata una festa, per riscoprirne il valore culturale e tradizionale<br />

testo// Tommaso V. Ghiglione<br />

foto// F. Graziani<br />

Chissà quante volte ci è<br />

capitato di vederlo in<br />

volo. Sicuramente tutti<br />

noi abbiamo passato una domenica<br />

mattina, in compagnia di<br />

nonni o genitori, a vederlo volare.<br />

Nei cieli del nostro territorio<br />

non se ne vedono molti ma ce ne<br />

sono di tutti i colori: stiamo parlando<br />

degli aquiloni. Di aquiloni<br />

ne esistono diversi tipi a seconda<br />

della loro struttura. L’aquilone<br />

statico ad esempio (detto anche<br />

monofilo per la presenza di un<br />

solo cavo che lo collega alla<br />

Duilio Litorale<br />

base) che rimane in una posizione<br />

bloccata durante il volo. E<br />

questo non significa necessariamente<br />

che sia un aquilone semplice:<br />

tutt’altro. Alcuni di questi,<br />

infatti, sono grandi ed hanno una<br />

struttura assai complessa. Poi si<br />

passa a quello “combattente” che<br />

ha una struttura ibrida. Sempre<br />

monofilo ma con la possibilità di<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


passare da una posizione stabile<br />

a una dinamica, compiendo dei<br />

giri su se stesso quando il filo<br />

viene allentato. Con questo supporto<br />

si può dare vita a sessioni<br />

di combattimento acrobatico,<br />

con la finalità di recidere il filo<br />

dell’aquilone avversario (il com-<br />

battimento in volo è molto diffuso<br />

nella cultura asiatica ad<br />

esempio). L’aquilone acrobatico<br />

vero e proprio è invece controllato<br />

da due o quattro cavi e compie<br />

diversi trick (acrobazie) nel<br />

cielo. Nelle gare professionistiche<br />

i partecipanti devono realiz-<br />

zare diverse prove: le figure di<br />

precisione (preventivamente raffigurate<br />

su carta e proposte alla<br />

giuria); la routine di free-style<br />

(una sessione di volo libero dove<br />

si deve dimostrare la padronanza<br />

del mezzo); il balletto (esecuzione<br />

a tempo di musica). Ad<br />

Ostia, pur mancando una vera e<br />

propria scuola di professionisti o<br />

un’associazione di appassionati<br />

sono state frequenti le manifestazioni<br />

organizzate. A Castelporziano,<br />

da qualche anno, viene<br />

allestito un vero e proprio festival<br />

degli aquiloni, con appassionati<br />

che giungono da tutta Italia<br />

con i modelli più disparati che<br />

colorano il cielo tenendo tanti<br />

curiosi con il naso all’insù. E<br />

l’ultima edizione dell’evento, tenutasi<br />

nello scorso mese di maggio,<br />

ha registrato numeri da<br />

record sia a livello di partecipanti<br />

che di spettatori. Nell’inverno<br />

appena trascorso,<br />

poi, la Comunità di Sant’Egidio<br />

ha organizzato a Piazza Anco<br />

Marzio la “Festa degli aquiloni”,<br />

un’iniziativa tesa all’integrazione<br />

fra i popoli con particolare<br />

riferimento all’Afghanistan e<br />

promossa dal fondo europeo per<br />

l’integrazione dei cittadini dei<br />

paesi terzi. Simbolo di ospitalità,<br />

di libertà, professionalità o spensieratezza;<br />

ricordo d’infanzia e<br />

passatempo attuale, l’aquilone è<br />

un po’ tutto questo anche sul nostro<br />

territorio.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

19<br />

D


20<br />

Dal 4 giugno al 18 settembre torna la più longeva rassegna<br />

dell’Estate Romana con una proposta, quest’anno, ancora più ambiziosa<br />

Approdo alla Lettura<br />

torna ad impreziosire l’estate romana<br />

testo// Laura Manti<br />

Sulla scia dei grandi successi<br />

ottenuti nelle passate<br />

stagioni, la Manifestazione<br />

anche per la<br />

prossima edizione si proporrà con<br />

un programma sempre più ricco<br />

di iniziative, per confermarsi<br />

come punto di riferimento costante<br />

per tutti quei cittadini e turisti<br />

che d’estate popolano il Mare<br />

di Roma.<br />

Un’idea semplice e vincente: promuovere<br />

la cultura fornendo gratuitamente<br />

spettacoli, concerti,<br />

mostre, incontri, dibattiti. Un mix<br />

di teatro, cinema, danza, musica,<br />

teatro di figura, letteratura e performance<br />

varie dal sano sapore<br />

popolare con alcune puntate nella<br />

grande arte del ‘900, senza mai<br />

perdere di vista il nostro amico<br />

più fedele: IL LIBRO, attraverso<br />

un’esposizione di oltre diecimila<br />

titoli tra manualistica, narrativa<br />

contemporanea italiana e straniera<br />

e grandi classici.<br />

L’idea è quella di creare uno spazio<br />

di libera espressione e di promozione<br />

artistica, miscelando al<br />

meglio arte e divertimento, cultura<br />

e relax per un pubblico che<br />

noi sappiamo essere eterogeneo.<br />

Artisti e compagnie di provata<br />

esperienza si alterneranno con<br />

quelle realtà che da tempo operano<br />

nel XIII° Municipio per la<br />

diffusione delle arti sceniche. Incontri<br />

letterari alla presenza di alcuni<br />

dei maggiori autori italiani<br />

eleveranno la manifestazione a<br />

vero e proprio evento dell’estate<br />

romana.<br />

E’ in serbo inoltre la presenza sul<br />

palco di Piazza dei Ravennati di<br />

artisti di chiara fama. Insomma<br />

una vera e propria full immersion<br />

nel mondo dello spettacolo a tutto<br />

tondo. Senza perdere di vista gli<br />

altri.... Infatti sono previsti anche<br />

dibattiti, spettacoli e incontri con<br />

associazioni benefiche importanti,<br />

tra cui un’importante collaborazione<br />

con la sede di Ostia<br />

della Comunità di Sant’Egidio,<br />

affinché il Mare di Roma possa<br />

offrire la sua goccia al Mare della<br />

Solidarietà.<br />

Già molti autori importanti hanno<br />

aderito alla presentazione e promozione<br />

delle loro opere riguardanti<br />

la poesia, la narrativa, la romanistica,<br />

la gastronomia, le<br />

scienze occulte, la storia, la narrativa<br />

per bambini, le discipline<br />

sportive, la filosofia, alcune biografie<br />

e tanti altri argomenti an-<br />

Duilio Litorale<br />

Pannelli della mostra “Noi... nell’Unità d’Italia”<br />

cora, con nomi prestigiosi del panorama<br />

editoriale.<br />

Per citarne solo alcuni: Augias,<br />

Calabrò, Campoli, De Cesaris,<br />

De Crescenzo, Di Stefano, Elkann,<br />

Forbice, Frau , Lombardozzi,<br />

Moccia, Montefoschi,<br />

Parsi, Quilici, Rendina, Tani e<br />

l’On. Prefetto Serra, che ha dato<br />

il via anche alla rassegna per<br />

nuovi autori “OPERE PRIME”<br />

in programma nelle giornate di<br />

maggior affluenza di pubblico,<br />

tutti i sabati in prima serata.<br />

Chi dal 4 giugno, giorno dell’inaugurazione<br />

fino alla fine<br />

della manifestazione, passerà infatti<br />

per Ostia, troverà tutte le sere<br />

un motivo per passeggiare sul<br />

Pontile, e soffermarsi a prendere<br />

un po’ di brezza marina in compagnia<br />

dei tanti artisti più o meno<br />

noti che si alterneranno sul palco<br />

di Piazza dei Ravennati.<br />

Amanti della musica live, del teatro,<br />

del cinema, della poesia, della<br />

danza, e ovviamente della letteratura,<br />

avranno di che soddisfare<br />

le loro passioni.<br />

Non mancheranno i Cult delle<br />

stagioni passate. Gli incontri con<br />

gli autori, arricchito con alcuni<br />

fra i più interessanti giovani alle<br />

loro prime opere in campo letterario,<br />

le Pennellate Romane, serate<br />

dedicate alla sana cultura musicale<br />

e poetica romanesca....<br />

Gli amanti del cabaret, con la rassegna<br />

“Un Mare di Risate”<br />

avranno spettacoli con artisti noti<br />

che simpaticamente si esibiranno<br />

sul nostro palco.<br />

La domenica sera il TEATRO<br />

sarà protagonista….prima con la<br />

rassegna “D’IMPROVVISA-<br />

ZIONE” dove il pubblico diventa<br />

protagonista e complice dello<br />

spettacolo. Poi con la rassegna di<br />

commedie teatrali “A…MARE<br />

IL TEATRO”.<br />

Eventi di Musica e Danza si susseguiranno<br />

per tutti i mesi di pro-<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Uno dei dieci pannelli che racconta la nostra storia<br />

grammazione...<br />

I tanti bambini che frequentano la<br />

nostra manifestazione potranno<br />

divertirsi con tanti Baby Show,<br />

spettacoli, cinema ed uno spazio<br />

con iniziative ludiche a loro dedicate...<br />

Senza dimenticare le tante Mostre<br />

di Arti figurative che si alterneranno<br />

per tutta la durata<br />

della Manifestazione, dove tanti<br />

artisti, soprattutto lidensi, espor-<br />

ranno le loro Opere.<br />

Pennellate Romane - Serate dedicate<br />

alla riscoperta della romanità<br />

più altamente popolare con<br />

canzoni, poesie e aneddotica varia.<br />

Dalla Roma di Pasquino ai<br />

giorni nostri.<br />

Un successo che si replica. A cura<br />

di Gianni Salaris, con la collaborazione<br />

del “Centro Romanesco<br />

Trilussa”. Ogni lunedì in prima<br />

serata.<br />

Monografando - Un<br />

attore, un genere, un<br />

divo del grande cinema<br />

del quale verrà<br />

presentato il meglio<br />

della produzione arricchita<br />

da mostre fotografiche<br />

ed interventi<br />

spettacolari, per<br />

conoscere meglio oltre<br />

l’artista, l’Uomo.<br />

Salotto Letterario -<br />

Attori qualificati che<br />

già nelle passate edizioni<br />

hanno riscosso<br />

un successo al di sopra<br />

delle più rosee<br />

aspettative presenteranno<br />

sotto forma di<br />

letture spettacolarizzate,<br />

brani di alcuni<br />

classici italiani ed internazionali,<br />

di tutti i<br />

tempi.<br />

Baby Show - Sono<br />

previsti spettacoli per<br />

bambini. Teatro d’attore,<br />

di figura, di<br />

mimo, musical, totalmente<br />

dedicati ai più<br />

piccoli. In collaborazione<br />

con le Associazioni<br />

del territorio.<br />

Ogni mercoledì in<br />

prima serata.<br />

Suoni dal Mondo –<br />

Serate di musica etnica,<br />

con ritmi e balli<br />

caratteristici di vari<br />

posti del mondo a sostegno<br />

di una corretta<br />

integrazione dei popoli.<br />

Mare di Risate –<br />

Rassegna di Cabaret.<br />

Al Mare all’Improvviso<br />

– Rassegna d’improvvisazione<br />

teatrale.<br />

PREMIO Massimo<br />

Di Somma - Anche<br />

per questa edizione, la IV, il Premio<br />

sarà diviso in tre sezioni: letteraria,<br />

pittorica e musicale che<br />

quest’anno prevede una gara tra<br />

cantautori.<br />

PREMIO “Elia Catalano” che<br />

ha riscosso lo scorso anno un successo<br />

al di là di ogni nostra aspettativa<br />

e che premierà il ‘Miglior<br />

Autore emergente di poesie romanesche’<br />

e il ‘Miglio Interprete<br />

della canzone romanesca’.<br />

Infine proporremmo come nelle<br />

precedenti edizioni, Mostre di<br />

quadri dando la precedenza agli<br />

artisti locali, sotto la direzione<br />

della Galleria Degas.<br />

Anche quest’anno sarà dedicato<br />

uno spazio espositivo nell’area<br />

commerciale esclusivamente riservato<br />

alle case editrici ed agli<br />

autori lidensi.<br />

Sarà proposto uno spazio ludico<br />

appositamente attrezzato dedicato<br />

a tutti i bambini dai 3 ai 10 anni,<br />

in collaborazione con l’Associazione<br />

Gio.Ca. con la realizzazione<br />

di diversi laboratori di intrattenimento.<br />

Ci saranno conferenze, mostre e<br />

tavole rotonde sulla storia dei 150<br />

anni dell’unità d’Italia, con un<br />

particolare riferimento a quello<br />

che è stato il passato di Ostia.<br />

L’ufficio Stampa che provvederà<br />

a curare e divulgare il contenuto<br />

del programma della manifestazione<br />

sarà gestito da Laura Mauti,<br />

che quest’anno curerà anche la<br />

Direzione Artistica di tutti gli<br />

spettacoli della Manifestazione.<br />

È nostro interesse accrescere e<br />

migliorare la Manifestazione di<br />

cui in oggetto che dovrà essere<br />

soprattutto un RICHIAMO<br />

ALLA LETTURA, amore per i<br />

libri intesi come veicolo inamovibile<br />

di congiunzione fra memoria<br />

e futuro, per le prossime edizioni<br />

continueremo con le tante<br />

serate dedicate alla presentazione<br />

di Libri e saranno gli stessi autori<br />

a far conoscere al pubblico le proprie<br />

opere; giornalisti, attori, case<br />

editrici e il dialogo fra spettatori e<br />

autori renderanno indimenticabili<br />

queste serate.<br />

Dal 4 al 12 giugno Approdo alla<br />

Lettura celebra l’Unità d’Italia<br />

con una eccezionale mostra.<br />

10 pannelli giganti raccontano<br />

la “nostra” storia; gli albori e lo<br />

sviluppo del territorio lidense<br />

da palude a città.<br />

Curati dalla prestigiosa casa<br />

editrice ostiense Publidea 95,<br />

depositaria del materiale fotografico<br />

inserito nelle sue eleganti<br />

pubblicazioni che edita da<br />

20 anni.<br />

Testi e immagini dei pannelli<br />

sono tratte dal volume “Il mare<br />

di Roma”.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

21


22<br />

Giovanni Paolo II fucina di idee<br />

Splendida iniziativa quella<br />

dell’Istituto Giovanni<br />

Paolo II che, sulla scia dei<br />

più noti college americani, il 20<br />

maggio, al club SHILLING (la<br />

Rotonda), uno dei locali sul litorale<br />

di Ostia più in voga, ha organizzato<br />

il “Gran Ballo di Fine<br />

Anno“.<br />

In occasione del venticinquennio<br />

dalla nascita della scuola. All’evento<br />

sono stati invitati tutti<br />

gli alunni, i genitori e gli ex<br />

alunni diplomati presso l’Istituto<br />

Giovanni Paolo II. Sono andati<br />

letteralmente a ruba i biglietti<br />

messi in vendita: alla serata<br />

hanno partecipato oltre mille persone.<br />

Un numero ancor più si-<br />

gnificativo se si<br />

considera che<br />

l’intero incasso<br />

della serata è stato<br />

devoluto all’associazione onlus<br />

internazionale Funima.<br />

Il conduttore della serata è stato<br />

il Sig. Enio Drovandi, attore,<br />

scrittore e regista e produttore cinematografico<br />

che ha introdotto,<br />

inoltre, l’esibizione del famoso<br />

comico di Zelig, Carmine Faraco<br />

e di tre ragazzi della precedente<br />

edizione del programma tv<br />

“Amici” di Maria De Filippi.<br />

Ma non finisce qui, perché il programma<br />

della serata ha previsto<br />

una divertentissima sfida tra<br />

venti coppie di studenti che si è<br />

Duilio Litorale<br />

Il Gran Ballo di fine anno<br />

all’insegna della beneficenza e di una<br />

sempre più ampia offerta culturale.<br />

conclusa con la proclamazione<br />

del Re e della Reginetta del Gran<br />

Ballo 2011, votati da una giuria<br />

composta da docenti, ospiti ed<br />

ex alunni.<br />

Ad arricchire i contenuti dell’evento<br />

è stata una bellissima<br />

sfilata delle più belle scarpe del<br />

famoso stilista Giuseppe Zanotti,<br />

main sponsor della serata, che ha<br />

visto protagoniste molte studentesse<br />

della scuola.<br />

E poi? Tutti a ballare a ritmo di<br />

musica fino a tarda notte.<br />

Numerosi sponsor hanno deciso<br />

testo// Mario Sordi<br />

di finanziare l’iniziativa, tra cui<br />

l’esclusivo marchio di T-shirt<br />

made in Italy 7Moods, la prestigiosa<br />

Università LUISS Guido<br />

Carli, l’Istituto Europeo di Design,<br />

l’Università, Europea di<br />

Roma, l’Istituto Quasar, l’Università<br />

Niccolò Cusano, la società<br />

Eolo Energie di Todaro<br />

Group e tanti altri.<br />

Insomma, una bellissima occasione<br />

per ritrovarsi e festeggiare<br />

la chiusura dell’anno scolastico<br />

2010 - 2011<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


A R T E<br />

Arte secondo D.E.G.A.S.<br />

Programma Mostre 2011 Galleria D.E.G.A.S.<br />

Dal 21/05/11 Al 05/06/11 – MOSTRA GIOVANI FIRME ( COLLETTIVA)<br />

11/06/11 26/06/11 –“ MOSTRA DI FOTOGRAFIA”<br />

02/07/11 17/07/11 - MOSTRA D’ESTATE ( COLLETTIVA)<br />

01/08/11 21/08/11 –“FERIE”<br />

27/08/11 11/09/11 – PERSONALE DI “FERRANTE”<br />

17/09/11 02/10/11 – MOSTRA GIOVANI FIRME( COLLETTIVA<br />

08/10/11 23/10/11 - PERSONALE DI “ SERRA”<br />

29/10/11 13/11/11 – MOSTRA D’AUTUNNO ( COLLETTIVA )<br />

19/11/11 03/12/11 – PERSONALE DI “ CIANCHI ”<br />

10/12/11 08/01/2012 - MOSTRA DI NATALE (COLLETTIVA )<br />

Dipingere Esporre Generare Arte Servizi<br />

Siamo agli<br />

inizi della<br />

c h e r m e s<br />

delle manifestazioni<br />

estive e già si<br />

comincia forte, infatti<br />

il 6 giugno ci<br />

sarà la prima delle<br />

3 mostre di una<br />

settimana ciascuna<br />

per l'evento “ LI-<br />

BERA L'ARTE”<br />

1<br />

con il patrocinio del XIII municipio per il premio”<br />

MASSIMO DI SOMMA” sul pontile<br />

ad Ostia, dove circa 14 artisti a settimana<br />

esporranno le loro opere al pubblico sino al<br />

26 giugno. 40 artisti quindi dei quali verrà selezionata<br />

un'opera ciascuno che concorrerà al<br />

premio partecipando ad una collettiva con<br />

inaugurazione il 20 luglio presso la galleria<br />

d'arte “ D.E.G.A.S.” sino il 31 luglio in via<br />

della stazione<br />

2<br />

del lido<br />

sempre<br />

32<br />

ad<br />

Ostia. Qui, infatti,<br />

una giuria<br />

esterna al territorioselezionerà<br />

le 10<br />

opere finaliste<br />

le quali poi dal<br />

8 al 21 agosto<br />

saranno esposte<br />

1. Scorcio luminoso - Oritta Evangelisti<br />

2.. La giostra - Casavecchia Antonino<br />

3. Sublimazione - Simone Rampioni<br />

al pubblico allo stand di “ APPRODO ALLA<br />

LETTURA “ al pontile e tra le quali ci saranno<br />

le 3 opere prime classificate e dove ai<br />

rispettivi artisti autori andranno ben 1500.00<br />

Euro al primo, 750.00 al secondo e 400.00 al<br />

terzo. Come si vede un percorso completo<br />

dove ogni artista potrà proporsi nei diversi<br />

ambienti e quindi la selezione sarà graduale<br />

e dove una giuria estranea al territorio garantirà<br />

l'imparzialità in quanto i 3 componenti<br />

saranno di provenienza diversa nel panorama<br />

artistico e<br />

sociale in modo<br />

d ' a n a l i z z a r e<br />

l'aspetto tecnico<br />

artistico assieme<br />

a quelli di mercato<br />

e comunicativo<br />

di ogni<br />

opera. Lo sforzo<br />

organizzativo sostenuto<br />

da AP- 3<br />

PRODO ALLA<br />

LETTURA e dalla galleria D.E.G.A.S. Con il<br />

patrocinio del MUNICIPIO punta a creare un<br />

importante appuntamento artistico per Ostia,<br />

che ogni anno verrà potenziato e reso più importante<br />

sino a raggiungere rilevanza nazionale.<br />

Speranza ed ambizione dettata dalla<br />

passione per la cultura e l'arte e l'amore per il<br />

nostro territorio. Il nostro municipio pur essendo<br />

un semplice quartiere di Roma conta<br />

circa 250.000 abitanti quasi e forse di più di<br />

6 7<br />

tante provinceitaliane<br />

e<br />

dove vi è<br />

una folta<br />

colonia di<br />

4<br />

artisti che<br />

vivono in<br />

un fermento positivo ma spesso soffrono per<br />

mancanza di spazi espositivi e dove le associazioni<br />

culturali tamponano con enormi sacrifici<br />

a tale carenza. Allo stand espositivo di<br />

APPRODO ALLA LETTURA al pontile saranno<br />

inoltre presentati ben 17 artisti in mostra<br />

personale da inizio giugno sino alla fine<br />

di novembre; programma nutrito che ci accompagnerà<br />

per tutta l'estate ed oltre, dove artisti<br />

già conosciuti e giovani promesse porteranno<br />

le<br />

loro opere<br />

in mezzo<br />

al pubblico<br />

s e c o n d o<br />

alla collaudataformula<br />

che 5<br />

nasce dalla<br />

collaborazione feconda tra la famiglia Catalano,<br />

patron di APPRODO ALLA LETTURA<br />

e la galleria d'arte D.E.G.A.S.<br />

Casavecchia Antonino<br />

4. Carozzella romana - Giuliana Guidi<br />

5. La voce del lago - Paola Guia<br />

6. Sfascio - Gloria Bertolelli<br />

7. Insinuazioni - Antonella Duranti<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

23<br />

A


A R T E<br />

Ostia ed il suo Patrono “Sant’Agostino”<br />

PROGRAMMA MANIFESTAZIONI IN ONORE DI S. AGOSTINO PATRONO DI OSTIA<br />

DOMENICA 8 maggio 2011<br />

ore 15.00: Finale di calcio 3° categoria campo di Ostia Antica<br />

Manifestazioni per sollecito costruzione Chiesa<br />

a stagni di Ostia<br />

ore17.00: Santa Messa al palco del comitato di quartiere Stagni<br />

Via Bazzini<br />

ore 18.00: Assemblea Generale di quartiere relativo al programma<br />

di urbanizzazione avviato in data 8/5/2011<br />

ore 20.00: Intrattenimento Musicale e stands gastronomici<br />

Quanti cittadiniresidenti<br />

nel<br />

nostro territorio<br />

sanno che Ostia ha<br />

un suo PATRONO?<br />

Probabilmente più<br />

di quanti si possa<br />

immaginare. Allora,<br />

per quei pochi<br />

che lo ignorano e<br />

desiderano saperne di più proviamo a darne<br />

notizia con una breve cronistoria.<br />

Ideatore e promotore del progetto per l’attribuzione<br />

e l’elezione di un Patrono ad Ostia è<br />

il dr. Rinaldo Raganato. Già interprete principale<br />

nella realizzazione del primo Dipartimento<br />

Sanitario d’Emergenza di Ostia<br />

denominato “Ospedaletto di Sant’Agostino” e<br />

della costruzione e realizzazione dell’ospedale<br />

Giovanni Battista Grassi di Ostia, che, come<br />

presidente dell’associazione Culturale San-<br />

1. Sant’Agostino Patrono di Ostia<br />

2. statua di Sant’Agostino ad Ostia<br />

3. Beato Giovanni Paolo benedice<br />

la statua di Sant’Agostino<br />

t’Agostino, nel 2002 inizia un lungo iter burocratico-procedurale,<br />

non privo di difficoltà<br />

ed ostacoli, volto ad ottenere l’ambito riconoscimento.<br />

Il processo si conclude felicemente il 21 febbraio<br />

2004, quando l’associazione, grazie all’interessamento<br />

dell’allora Cardinale<br />

Vicario Camillo Ruini e del Cardinale Francesco<br />

Arinze, presidente della congregazione<br />

del culto divino e dei sacramenti, ottiene il<br />

Decreto Pontificio dell’elezione di Sant’Agostino<br />

a “PATRONO presso DIO della<br />

città di Ostia”- e questo anche se, nella configurazione<br />

geografico-amministativa, Ostia<br />

non è comune autonomo ma s’identifica nel<br />

XIII° Municipio del comune di Roma.<br />

Nello stesso anno 2004, il 6 di novembre,<br />

nell’aula Consigliare del XIII Municipio,<br />

poi nella chiesa di Sant’Aurea in Ostia Antica,<br />

con una Sacra Cerimonia officiata dall’allora<br />

Cardinale Decano del Sacro<br />

Collegio, Joseph Ratzinger, vengono accolte<br />

ed esposte le spoglie di Sant’Agostino. Successivamente,<br />

il 13 Novembre, nel piazzale<br />

della stazione vecchia di fronte alla sede degli<br />

uffici del XIII Municipio viene posta una statua<br />

di bronzo del Santo Patrono, benedetta<br />

nella sala Nervi da Giovanni Paolo II.<br />

Il riconoscimento ufficiale di una così importante<br />

titolarità ha impegnato l’associazione<br />

Sant’Agostino, nel corso degli anni e sino ad<br />

oggi, a promuovere diverse manifestazioni religiose,<br />

culturali, sportive e ludiche allo scopo<br />

1 3<br />

2<br />

SABATO 24 settembre 2011<br />

4. Il dott. Rinaldo Raganato dal Papa<br />

Giovanni Paolo II<br />

5. Papa Benedetto XVI benedice le<br />

spoglie del Patrono<br />

ore 10.00: é previsto un Convegno nella sala dell'episcopio di<br />

Sant'Aurea in Ostia Antica con la probabile presenza del Presidente<br />

del Consiglio della Cultura Cardinale Gianfranco Ravasi<br />

DOMENICA 13 novembre 2011<br />

ore 10.00: Santa Messa Solenne alla presenza del cardinale<br />

Angelo Sodano decano del sacro Collegio, seguita<br />

dalla Schola Cantorum di Sant'Aurea.<br />

ore 17.00: Fuochi d'artificio a chiusura dei festeggiamenti della<br />

VII edizione della festa del Santo Patrono<br />

di divulgare la conoscenza e la tradizione al<br />

maggior numero possibile di cittadini del territorio<br />

con particolare attenzione ad Ostia,<br />

Ostia Antica e Stagni.<br />

Associazione Culturale Sant’Agostino<br />

Il presidente<br />

DR. RINALDO RAGANATO<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

25<br />

5<br />

4<br />

A


Un angolo di<br />

RoMAGnA<br />

Nel chiosco situato tra il<br />

Lungomare Caio Duilio e<br />

via Bucintoro, che fino<br />

allo scorso anno vendeva<br />

articoli da spiaggia, Sandro<br />

Proietti propone ora<br />

la piadina romagnola.<br />

Fatta a mano con l’antica<br />

ricetta, può essere<br />

gustata in versione classica<br />

(prosciutto e formaggio)<br />

ma anche con altri<br />

ingredienti tutti da scegliere,<br />

un po’ come si fa<br />

con il gelato<br />

testo// Carola Chiarlitti<br />

foto// Fabrizio Di Nicoli<br />

C’è un “angolo di Romagna”<br />

a Ostia. Le<br />

appetitose piadine,<br />

piatto tipico della regione<br />

che portò sul litorale i bonificatori,<br />

rappresenteranno un<br />

peccato di gola a cui quest’estate<br />

sarà davvero difficile resistere.<br />

La gustosa prelibatezza (fatta a<br />

mano con l’antica ricetta) è<br />

sbarcata infatti nel XIII Municipio,<br />

grazie al senso per gli affari<br />

e per l’avventura di un giovane<br />

imprenditore. Ha cambiato veste<br />

il chiosco di Alessandro Proietti,<br />

la colorata struttura situata tra il<br />

Lungomare Caio Duilio e via<br />

Bucintoro, di fronte alla spiaggia<br />

libera di Ostia Levante. Storico<br />

il retaggio dell’attività, aperta dal<br />

lontano 1966 dal papà di questo<br />

giovane imprenditore, lidense<br />

doc. Dagli articoli da spiaggia<br />

venduti fino alla scorsa stagione,<br />

per l’estate 2011 si è passati ad<br />

una nuova era. Tutta gastronomica.<br />

Il chiosco oggi si presenta<br />

rinnovato, esternamente, con i<br />

nuovi arredi in legno e le tendine<br />

in verde smeraldo, ma, soprattutto,<br />

nel reparto cucina super-attrezzato.<br />

“Offriamo la piadina<br />

romagnola, in versione ovviamente<br />

classica con prosciutto e<br />

formaggio, ma anche con bresaola<br />

e stracchino. Ma la scelta è<br />

illimitata. – racconta il simpatico<br />

Alessandro, detto Sandro – I<br />

‘gusti’ da scegliere sono tanti, da<br />

funghi a mozzarella, ai vari insaccati.<br />

I clienti insomma potranno<br />

crearsi la propria<br />

specialità, in tutta libertà, un po’<br />

come funziona con il gelato, per<br />

un mix unico a loro piacimento.<br />

Sul menù ci sono però anche panini,<br />

tramezzini, insalate, oltre<br />

alla tavola calda prevista per il<br />

sabato e la domenica, che include<br />

primi piatti, come lasagne<br />

o cannelloni, seconde portate e<br />

contorno”. Il chiosco di Sandro,<br />

affiancato nella gestione dalla<br />

bella moglie Estelle, è aperto<br />

dalla mattina alla sera. Con la<br />

prossima apertura delle discoteche<br />

da queste parti, la ressa dei<br />

giovani affamati è più che scontata.<br />

“Prevediamo infatti di prolungare<br />

gli orari di apertura la<br />

sera, in modo da sfamare quanti<br />

più appassionati di musica! -<br />

scherza Sandro – Non vediamo<br />

l’ora di iniziare con questa nuova<br />

avventura. Speriamo che in tanti<br />

vengano a trovarci, in modo da<br />

creare qui un piccolo angolo familiare<br />

e accogliente, dove si<br />

può godere di una vista spettacolare<br />

e insieme gustarsi una bella<br />

piadina doc”.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

27<br />

A


28<br />

Associazione Centro sociale - Comitato di Quartiere Infernetto - Via A. Stradella, 59 - 00124 Roma<br />

www.cdqinfernetto.it e-mail infotiscali@cdqinfernetto.it<br />

Concorso letterario nelle scuole, premiati i vincitori<br />

La pioggia arrivata del tutto inaspettata proprio<br />

durante la premiazione, non ha rovinato<br />

la festa che ha visto, come lo scorso<br />

anno, tanti genitori e ragazzi al parco di via<br />

Stradella domenica 22 maggio.<br />

La giuria del Concorso letterario “Un libro<br />

nel cuore”, riservato agli alunni della V elementare<br />

e delle medie delle scuole dell’Infernetto,<br />

organizzato dal Centro sociale in<br />

collaborazione con l’istituto comprensivo<br />

Mozart e il 302° circolo via Cilea, ha distribuito<br />

premi in denaro e medaglie ai<br />

primi classificati e ai finalisti che hanno<br />

presentato un testo sul quartiere in cui vivono.<br />

Rallegrata dall’Ensamble della Mozart<br />

che ha presentato diversi brani, tra cui<br />

un omaggio al 150° dell’Unità d’Italia, la<br />

manifestazione si è chiusa tra saluti e un arrivederci<br />

al prossimo anno.<br />

Questi i vincitori e i finalisti del Concorso:<br />

V Elementare<br />

1° classificato: Giacomo Perrotta 302° circolo<br />

didattico via Cilea<br />

2° classificato: Federica Giordano 302° circolo<br />

didattico via Cilea<br />

3° classificato: Riccardo Pietrucci 302°<br />

circolo didattico via Cilea<br />

Finalisti: Federica Ferrari, Cristina di Giorgio,<br />

Daniele Vigilante, Fabiana Casagrande,<br />

Aurora Baldi, Tommaso Antoci (Ist. Mozart),<br />

Matteo Britos, Sofia Benedetti, Ema-<br />

nuela Carloni, Niccolò<br />

Magalotti<br />

1° media<br />

1° classificato: Joshua<br />

Benforad<br />

2° classificato:Stefano<br />

Cultrera<br />

3° classificato: Pauline<br />

Gaetano<br />

Finalisti: Livia Andreea<br />

Enache e Ginevra<br />

Guerrina, Giulia<br />

Bertelli, Giulia<br />

Grezzi, Francesco<br />

Cristiano, Stella Conocchi,<br />

Flavia Guercio,<br />

Ludovica Pacitto,<br />

Alessandro Maria Arrigo, Ester Montoneri,<br />

Ridolfi Vittoria<br />

2° media<br />

1° classificato: Ludovica Di Clemente<br />

2° classificato: Luca Britos<br />

3° classificato: Emanuele Annese<br />

Finalisti: Alice Gelsomini, Flavia Doria,<br />

Matteo Cecamore<br />

3° media<br />

1° classificato: Fabio Cassalini<br />

2° classificato: Teresa Cabella<br />

3° classificato: Luca Scattolini<br />

Finalisti: Micaela Santonocito, Riccardo<br />

Piazza, Alice Pirri, Mariotti Chiara, Sara<br />

Santolamazza, Martina Ciambellani, Benedetta<br />

Longhi, Roberta Gemelli, Gaia Verduci,<br />

Alice Paniccia.<br />

Premiati anche tre<br />

alunni della V elementare<br />

per la sezione<br />

artistica:<br />

Martina Fanì, Matteo<br />

Britos e Ginevra<br />

Marchesi e quattro<br />

alunni per la sezione<br />

in lingua inglese,<br />

organizzata in collaborazione<br />

con l’Associazione<br />

Time in –<br />

The English club for<br />

kids: Gianluca<br />

Duilio Litorale<br />

Lauro, Giulia Podio, Valentina Verdolini,<br />

Alessandro Micheletti.<br />

I testi del concorso letterario sono raccolti<br />

in una antologia in distribuzione alle<br />

scuole, realizzata grazie al contributo della<br />

Esso Italiana-Exxon Mobil che il Centro<br />

Sociale ringrazia insieme alla giuria e tutti<br />

coloro che hanno collaborato alla riuscita<br />

della bella manifestazione.<br />

IN BREVE<br />

Incontro alla Provincia<br />

per il nuovo Liceo<br />

Incontro alla Provincia per il nuovo Liceo<br />

Il Centro sociale –CdQInfernetto si è incontrato<br />

con l’Ass.ra alla Scuola della<br />

Provincia Paola Rita Stella, per fare il<br />

punto sui gravi ritardi nella realizzazione<br />

del nuovo Liceo già finanziato e progettato,<br />

dopo l’invio di una lettera al Presidente<br />

Zingaretti in cui venivano chiesti i<br />

motivi dei ritardi (il testo integrale della<br />

lettera è disponibile sul nostro sito). La<br />

Provincia ha fatto sapere che purtroppo<br />

i fondi per il deposito necessario all’esproprio<br />

dell’area, pur disponibili, sono<br />

bloccati da procedure indipendenti dalla<br />

volontà della Provincia e che quindi non<br />

è ancora possibile procedere con il normale<br />

iter urbanistico-amministrativo. Il<br />

CdQ Infernetto, per bocca del Presidente<br />

Adriana Bordoni, ha comunque sollecitato<br />

la Provincia perché si sblocchi la situazione<br />

e si arrivi al più presto all’avvio<br />

dell’opera.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Elisa Caprarella<br />

Sublime<br />

Lepisma Editore<br />

Elisa Caprarella partecipa attivamente alle attività culturali del<br />

suo tempo che la vedono impegnata in numerosi settori, ma è<br />

soprattutto una deliziosa<br />

poetessa che sa cantare in<br />

modo «sublime» l’amore,<br />

la natura, la sua profonda<br />

fede in un Dio che sa consolare,<br />

che sa dare pace<br />

nel dolore. Le sue poesie<br />

d’amore, così ricche di<br />

emozioni e di palpiti presentano<br />

questo sentimento<br />

sotto vari aspetti:<br />

amori felici, coinvolgenti,<br />

capaci di tramutare «secchi<br />

sterpi in fiori», ma<br />

anche sentimenti che provocano<br />

molta sofferenza:«Vuoti<br />

sguardi/su<br />

un volto anonimo/. Spenti<br />

occhi spogli di luce/pugnalano l’anima/nel profondo». I versi<br />

sulla natura hanno tutta l’armonia e la leggiadria di una danza<br />

o di un brano musicale:«Musica azzurra zampilli di stille/ricamano<br />

in freschi acquitrini/ghirigori di cerchi concentrici/sonora<br />

corona al canto delle rane/ripetuta melodia di sfarzose<br />

ninfee».L’uso sapiente di aggettivi e di verbi particolari crea<br />

immagini poetiche di suggestiva bellezza sia che Elisa canti<br />

di amore o che si perda tra le bellezze del creato ella sa vagare<br />

in un mondo rarefatto e magico, denso di emozioni, velato<br />

dalla nostalgia e dalla tristezza, perso nel ricordo dell’amata<br />

Inghilterra «ove le stelle gocciolano/polvere d’incanto» o della<br />

sua infanzia quando era affascinata dai bagliori dell’albero di<br />

Natale. Un linguaggio ricco e particolare in cui si alternano<br />

slanci di gioia e amore per la vita a momenti di cupi pensieri<br />

che le fanno temere la noia, negatrice dell’essere che può ritornare<br />

a vivere solo grazie alla poesia che «sublima l’anima.»<br />

Elisa sa cogliere nelle piccole cose e nella quotidianità tesori<br />

nascosti che con i suoi versi illumina e trasforma.<br />

Andrea Rossi<br />

Strade Nuove<br />

Aletti Editore<br />

10%<br />

dI sCoNto<br />

R E C E N S I O N I I volumi sono in vendita<br />

presso la libreria Meucci<br />

via C. Marenco di Moriondo, 19<br />

ostia Lido<br />

«Termini ore 19. Alla stazione decine di treni; sulle banchine<br />

migliaia di persone; come sempre, su tutti i convogli, milioni<br />

di destini si rimettono in movimento». Così si conclude il viaggio<br />

incominciato il 12 Aprile 2010 alla stazione Cristoforo Colombo<br />

che vede come protagonisti tra gli altri Marco, Fabio<br />

e Sara, «una ragazza bellissima» che dopo alterne vicende<br />

ritroverà i propri genitori e avrà in Marco un fedele compagno<br />

di vita. Alla stazione Stella Polare sale Lorenzo, trentaseienne<br />

suonatore di chitarra che gira per le piazze di Roma,<br />

facendo incontri casuali ed interessanti; ritroverà, infatti, Teresa<br />

che non vedeva da anni e con la quale costruirà una nuova<br />

vita. Sullo stesso<br />

treno sale Guido che<br />

va a Roma per incontrare<br />

Nadia, una<br />

bella ragazza polacca<br />

che ha un figlio,<br />

Valerio, e con<br />

loro potrà avere un<br />

futuro migliore ed<br />

infine alla stazione<br />

Lido Centro sale Michele,«un<br />

signore<br />

piccolo di statura ma<br />

elegante», fratello di<br />

Guido; si sta recando<br />

a Ciampino<br />

per prendere l’aereo<br />

per New York. Personaggi<br />

diversi, destini<br />

fortunati sullo<br />

sfondo di una Roma sempre bella ed affascinante. Storie di<br />

oggi che non hanno niente di eccezionale se non l’epilogo in<br />

cui l’amore ed i buoni sentimenti trionfano. Trame semplici,<br />

vite che si incontrano e che si intrecciano nella casualità di un<br />

destino all’inizio avverso e poi felice. Storie di vita quotidiana<br />

con le luci e le ombre proprie del dipanarsi delle vicende<br />

umane.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

29<br />

R


30<br />

L’Amministrazione di sostegno<br />

Elisabetta Gualandri - Avvocato<br />

(III ed ultima parte)<br />

Il ricorso per ottenere l’amministrazione<br />

di sostegno deve essere<br />

depositato unitamente a tutta la<br />

documentazione che dimostri lo<br />

stato di disagio del beneficiario<br />

dell’amministrazione, presso il<br />

Giudice Tutelare il quale fisserà<br />

con decreto il giorno e l’ora<br />

dell’udienza in cui devono comparire<br />

avanti a lui il ricorrente, la<br />

persona proposta come beneficiaria<br />

dell’amministrazione e le<br />

persone indicate nel ricorso le cui<br />

informazioni ritenga utili (artt.<br />

720 bis – 713, comma 1, cod.<br />

proc. civ.).<br />

A questo punto si debbono richiedere<br />

copie autentiche dello<br />

stesso in numero sufficiente onde<br />

poter notificare lo stesso ricorso<br />

ed il decreto di comparizione<br />

allegato a mezzo Ufficiale Giudiziario<br />

(presso il Tribunale di<br />

Roma o di Ostia) alla persona interessata<br />

all’amministrazione ed<br />

a quelle indicate nel decreto ed al<br />

P.M. (pubblico ministero, artt.<br />

720 bis – 713, comma 2, cod.<br />

proc. civ.).<br />

E’ bene accertarsi comunque<br />

presso la cancelleria del giudice<br />

tutelare delle modalità con le<br />

quali dette notifiche debbono essere<br />

effettuate.<br />

Il giudice tutelare, ricevuto il ricorso<br />

potrà d’ufficio inaudita altera<br />

parte , se ritenuto, adottare<br />

tutti i provvedimenti necessari<br />

ed indifferibili per la prote-<br />

zione della persona e la cura del<br />

suo patrimonio prima ancora che<br />

venga nominato l’amministratore<br />

di sostegno. (art. 405, comma 4<br />

cod. civ.).Il giudice tutelare dovrà<br />

tuttavia obbligatoriamente ascoltare<br />

la persona destinataria del<br />

provvedimento richiesto e se impossibilitata<br />

a spostarsi per ragioni<br />

dipendenti dal proprio stato<br />

di salute, eventualmente recarsi<br />

personalmente per sentirla (art.<br />

407, comma 2, cod. civ.).<br />

Il giudice valuterà i provvedimenti<br />

più opportuni del caso<br />

assumendo le necessarie informazioni<br />

dal ricorrente, dai parenti<br />

e dai terzi indicati nel ricorso<br />

e provvede, anche di<br />

ufficio, per lo svolgimento degli<br />

accertamenti di natura medica<br />

e gli altri mezzi istruttori ritenuti<br />

utili (art. 407, comma 3,<br />

cod. civ.). per, accertare gli effettivi<br />

disagi del soggetto che gli<br />

impediscano di provvedere adeguatamente<br />

ad i propri bisogni .<br />

All’esito della raccolta di queste<br />

informazioni il giudice tutelare,<br />

con decreto emanato entro sessanta<br />

giorni dal deposito del ricorso,<br />

istituisce l’amministrazione<br />

di sostegno e provvede alla<br />

nomina dell’amministratore indicando<br />

nel provvedimento gli<br />

interventi opportuni da adottare<br />

indicando nel contempo, all’amministratore<br />

di sostegno, l’attività<br />

ed i compiti da svolgere.<br />

La scelta dell’amministratore<br />

di sostegno avviene in genere tra<br />

i parenti e/o tra le persone convi-<br />

Duilio Litorale<br />

venti e compiuta “con esclusivo<br />

riguardo alla cura e agli interessi<br />

della persona del beneficiario”,<br />

e quindi rivolta al<br />

soddisfacimento di bisogni che<br />

possono essere molto diversi ed<br />

esigere competenze particolari.<br />

Il decreto che dispone l’amministrazione<br />

di sostegno dovrà essere<br />

annotato in margine dell’atto<br />

di nascita del beneficiario<br />

inoltre i decreti di apertura, di<br />

modifica e di chiusura sono<br />

iscritti in un apposito registro costituito<br />

presso il tribunale (art.<br />

405, commi 7 e 8, cod. civ.).<br />

In particolare il decreto che dispone<br />

l’amministrazione di sostegno<br />

determina i contenuti dell’amministrazione<br />

in modo che<br />

corrispondano alle sue finalità di<br />

protezione, decidendo di ufficio a<br />

prescindere dalle richieste delle<br />

parti (art. 407, comma 4, cod.<br />

civ.), nominerà l’amministratore<br />

di sostegno ed.indicherà gli<br />

atti che lo stesso può o deve<br />

compiere in nome e per conto del<br />

beneficiario, degli atti che il beneficiario<br />

compie solo con l’assistenza<br />

dell’amministratore di<br />

sostegno e dei limiti di spese che<br />

l’amministratore può sostenere<br />

con l’utilizzo del denaro di cui il<br />

beneficiario dispone.Il Giudice<br />

determinerà altresì, nello stesso<br />

provvedimento, la periodicità<br />

con la quale l’amministratore di<br />

sostegno dovrà relazionare al<br />

giudice tutelare sull’attività<br />

svolta e circa le condizioni di vita<br />

personale e sociale del beneficiario<br />

. . L’amministratore di sostegno<br />

presta sempre giuramento<br />

(art, 411, comma 1, cod.<br />

civ., che richiama l’art. 349 cod.<br />

civ.) mentre non deve procedere<br />

all’inventario a meno che il decreto<br />

lo disponga (ex art. 411,<br />

comma 4, cod. civ.).<br />

Per ciò che concerne la tutela del<br />

beneficiario in ordine agli abusi<br />

che l’amministratore possa<br />

operare a suo vantaggio saranno<br />

nulle le disposizioni patri-<br />

moniali del beneficiario dell’amministrazione<br />

a favore dell’amministratore,<br />

anche se fatte sotto<br />

nome di interposta persona (art,<br />

411, comma 2, cod. civ.), ma saranno<br />

valide le disposizioni testamentarie<br />

e le convenzioni fatte<br />

dall’amministrato a favore dell’amministratore<br />

che sia coniuge,<br />

parente entro il quarto grado o<br />

persona che sia stata chiamata<br />

alla funzione in quanto stabilmente<br />

convivente (art. 411,<br />

comma 3, cod. civ.).<br />

Il giudice tutelare segue la gestione<br />

e nel corso della stessa<br />

può fornire istruzioni all’amministratore<br />

per tutelare gli interessi<br />

morali e materiali del beneficiario<br />

potendo egli integrare o<br />

modificare, in ogni momento e<br />

anche di ufficio, le decisioni assunte<br />

(artt. 407, comma (art. 44,<br />

disp. att. cod. civ.).<br />

la durata dell’amministrazione<br />

di sostegno ,può essere a tempo<br />

determinato o indeterminato (art.<br />

405, comma 5, cod. civ.)..Il giudice<br />

tutelare,comunque, potrà, se<br />

determinato nel tempo, prorogare<br />

l’incarico all’amministratore con<br />

decreto motivato pronunciato anche<br />

di ufficio prima della scadenza<br />

del termine (art. 405,<br />

comma 6, cod. civ.) o disporne in<br />

ogni tempo la cessazione se<br />

l’amministrazione di sostegno<br />

viene disposta a tempo indeterminato<br />

quando il giudice accerti<br />

il venir meno dei presupposti di<br />

applicabilità o quando verifichi la<br />

stessa. inidonea a realizzare la<br />

piena tutela dell’interessato (art.<br />

413, comma 1, cod. civ.).<br />

Avv. Elisabetta Gualandri ,<br />

Via delle Gondole n13<br />

00121 Ostia Lido<br />

0656339711 / 065694688<br />

Lo studio riceve dal lunedì al<br />

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il venerdì ore 9.00-14.00<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


simone Funghi - Promotore Finanziario<br />

Il mese scorso abbiamo<br />

affrontato l’ambito dei<br />

mercati finanziari volatili<br />

e di lungo periodo, In<br />

questo numero parliamo<br />

del “reddito fisso”. Che<br />

tipo di strumenti ha a disposizione<br />

l’investitore<br />

medio?<br />

Una persona che voglia investire<br />

una parte del suo<br />

capitale con un rendimento<br />

certo ha la possibilità di<br />

utilizzare diversi strumenti.<br />

Il più classico è l’obbligazione,<br />

ovvero un prestito<br />

che l’investitore fa, ad uno<br />

stato o ad un’azienda, con<br />

la promessa da parte del<br />

debitore di dare, oltre al capitale<br />

alla scadenza del titolo,<br />

anche un rendimento<br />

più o meno elevato.<br />

Come mai vengono emesse le<br />

obbligazioni da parte di<br />

aziende o stati?<br />

L’emissione può essere vista in<br />

due modi. Può essere fatta per finanziare<br />

un piano di sviluppo,<br />

per ampliare stabilimenti, incrementare<br />

il volume degli affari,<br />

ma può essere anche fatta per superare<br />

momenti di difficoltà dell’ente<br />

immettendo liquidità nel<br />

sistema. Ad esempio in ambito<br />

bancario negli ultimi tempi questi<br />

strumenti vengono proposti<br />

dagli istituti a molti clienti che si<br />

rivolgono in filiale alla ricerca di<br />

un rendimento sicuro in quanto<br />

le banche tradizionali devono aumentare<br />

la liquidità al loro interno<br />

per far fronte ai nuovi<br />

paramentri del trattato denomi-<br />

nato “Basilea 3”. Analizzando<br />

molti depositi titoli di miei noto<br />

una notevole presenza di obbligazioni<br />

bancarie, spesso solamente<br />

della banca di cui si è<br />

clienti, senza che ci sia il principio<br />

della diversificazione, che è<br />

l’unica strada per mitigare il rischio,<br />

e senza che si controlli che<br />

il rendimento di questi strumenti<br />

giustifichi la loro presenza in un<br />

portafoglio.<br />

Le obbligazioni sono strumenti<br />

sicuri?<br />

Il caso di Leheman Brothers ci<br />

ha insegnato che neppure questi<br />

strumenti lo sono a pieno, questa<br />

società era la quarta banca d’affari<br />

degli Stati Uniti ed è fallita<br />

in poco tempo. L’importante,<br />

anche nella scelta di questi strumenti,<br />

è affidarsi ad un profes-<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

Il mondo del<br />

reddito fisso<br />

sionista del settore che sappia indirizzare<br />

il cliente verso strumenti<br />

con un elevato rating ed<br />

una cedola congrua. Il rating non<br />

è altro che una classificazione,<br />

fatta da agenzie specializzate.<br />

Queste società vanno a verificare<br />

bilanci, piani e solvibilità del<br />

soggetto in questione, sia esso<br />

uno stato o una società e gli attribuisce<br />

un voto che va da<br />

“AAA” a “D” e più l’ente oggetto<br />

della classificazione tende<br />

alle 3 A più è stabile e “sicuro”,<br />

più tende al rischio di Default<br />

(fallimento) meno sarà garantito<br />

il capitale a scadenza; i rendimenti,<br />

ovviamente, sono inversamente<br />

proporzionali rispetto<br />

alla classificazione.<br />

Le obbligazioni fanno certamente<br />

la parte del leone nell’ambito<br />

del reddito fisso, che<br />

altri strumenti ci sono?<br />

Uno strumento che negli ultimi<br />

anni ha attratto molte persone è<br />

quello dei conti di deposito. Si<br />

tratta di vincolare il capitale per<br />

un periodo di tempo di solito<br />

molto breve a fronte di un rendimento.<br />

Ovviamente se questi<br />

strumenti vengono utilizzati per<br />

più anni si genera un mancato<br />

guadagno in quanto a fronte di<br />

un orizzonte temporale più lungo<br />

di 12 mesi si potrebbero usare<br />

strumenti più efficienti per il<br />

cliente, l’invito è quello di rivolgersi<br />

ad un professionista per gestire<br />

al meglio e nel modo più<br />

redditizio i propri risparmi in<br />

base all’orizzonte temporale a<br />

disposizione.<br />

Simone Funghi<br />

328.95.80.913<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

31<br />

A


Rivalutazione<br />

dei terreni<br />

“Spessometro”<br />

Con D.L. 13.05.2011 n. 70<br />

sono state varate disposizioni<br />

intese a semplificare<br />

le norme tributarie.<br />

In questa occasione vediamo più da<br />

vicino quelle che riteniamo al momento<br />

le più interessanti :<br />

nella riapertura dei termini per la rivalutazione<br />

dei terreni agricoli ed<br />

edificabili e delle partecipazioni non<br />

quotate;<br />

nell’obbligo da parte degli operatori<br />

economici di comunicare all’Agenzia<br />

delle Entrate i singoli acquisti<br />

effettuati da privati se di ammontare<br />

superiore ad € 3.600,00<br />

compresa IVA.<br />

La rivalutazione dei terreni e delle<br />

partecipazioni consiste nell’adeguare<br />

i valori degli stessi a<br />

quello reale di mercato. Tale adeguamento<br />

diventa importante nel<br />

caso in cui tali beni fossero ceduti;<br />

infatti in tale occasione le norme<br />

tributarie prevedono la tassazione<br />

sul guadagno realizzato. Con<br />

il riallineamento dei valori la eventuale<br />

plusvalenza potrebbe non<br />

realizzarsi ma se ciò non avvenisse<br />

sarebbe di misura inferiore rispetto<br />

a quella che si sarebbe verificata<br />

senza aver proceduto alla rivalutazione<br />

dei beni. Pertanto lo<br />

scopo di tale provvedimento è<br />

quello di ottenere un risparmio<br />

sulle imposte dovute. Per poter be-<br />

neficiare della rivalutazione la legge<br />

prevede che il valore attribuito,<br />

con la perizia giurata,venga assoggettato<br />

ad una imposta sostitutiva<br />

con aliquota del 4% per i terreni<br />

e del 2% per le partecipazioni.<br />

Per poter beneficiare della rivalutazione<br />

è necessario che i titolari dei<br />

beni ne siano proprietari alla data<br />

del 1.07.2011 e che la perizia giurata<br />

sia redatta e regolarizzata entro<br />

il 30 giugno 2012.<br />

L’imposta dovuta deve essere versata<br />

entro il 30.06.2012 o in unica<br />

soluzione; oppure essere anche rateizzata<br />

in 3 rate annuali con scadenze:<br />

la 1° entro il 30.06.2012<br />

la 2° entro il 30.06.2013<br />

la 3° entro il 30.06.2014<br />

Sulla 2° e 3° rata sono dovuti gli interessi<br />

nella misura del 3% annuo.<br />

Il decreto prevede, inoltre, la possibilità<br />

di scalare dall’importo dovuto<br />

quanto già versato in occasione<br />

di una eventuale precedente<br />

rivalutazione.<br />

Invio telematico delle operazioni di<br />

importo superiore ad € 3.600,00 effettuato<br />

nei confronti di privati.<br />

L’art. 21 del D.L. 78/2010 ha introdotto<br />

fra l’altro l’obbligo di comunicare<br />

all’Agenzia delle Entrate<br />

le cessioni e le prestazioni di servizio<br />

effettuate nei confronti di pri-<br />

vati se di importo superiore ad €<br />

3.600,00 compresa IVA. Tale procedura<br />

avrà inizio a partire del 1 luglio<br />

2011.<br />

Per permettere agli operatori economici<br />

di adempiere a tale incombenza<br />

ogni cittadino, in presenza<br />

delle condizioni sopra riportate, dovrà<br />

fornire le proprie generalità, la<br />

residenza ed il proprio codice fiscale.<br />

La novità ora introdotta, a modifica<br />

dell’art. 21 del D.L. 78/2010<br />

consiste dall’esonero di tale comunicazione<br />

per gli acquisti e le<br />

prestazioni che eccedono €3.000,00<br />

se il pagamento avviene tramite carte<br />

di credito, di debito pre-pagate<br />

emesse da istituti bancari e finanziari<br />

i quali sono già tenuti a comunicare<br />

all’anagrafe Tributaria i<br />

rapporti e le operazioni con la<br />

clientela.<br />

Lo scopo di tali comunicazioni è<br />

quello di rafforzare gli strumenti a<br />

disposizione dell’amministrazione<br />

finanziaria per controllare gli eventuali<br />

evasori fiscali (trattasi del<br />

nuovo istituto in vigore del 2010<br />

chiamato SPESSOMETRO).<br />

Dott. Gualandri Otello<br />

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Tel. 06.5696933 - 06.5613495<br />

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<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

33


L A B E L L E Z Z A D E L L A S A L U T E<br />

34<br />

La sindrome del<br />

Scoperta da Mary e Foix nel<br />

1913 e operata per la prima<br />

volta nel 1923, la sindrome del<br />

tunnel carpale rappresenta ancora<br />

oggi una delle patologie<br />

compressive, a carico dei nervi<br />

periferici, più frequenti in natura.<br />

Colpisce prevalentemente<br />

il sesso femminile, soprattutto<br />

le donne nell’età compresa tra i<br />

50 e i 60 anni; il rapporto tra<br />

sesso femminile e maschile è<br />

circa 4:1.<br />

IL TUNNEL CARPALE:<br />

COS’È?<br />

E’ una sindrome causata da una<br />

compressione del nervo mediano<br />

al polso, a livello del canale<br />

“tunnel” del carpo; questo<br />

tunnel è formato da un “pavimento”<br />

e da un “tetto”, il primo<br />

è rappresentato dai tendini flessori<br />

delle dita, mentre il secondo<br />

da un legamento<br />

chiamato legamento trasverso<br />

del carpo; all’interno di questo<br />

tunnel scorre, adagiato sul “pavimento”,<br />

il nervo mediano,<br />

nervo sensitivo e motorio che<br />

porta la sua innervazione alle<br />

prime tre dita e alla metà radiale<br />

del quarto dito della<br />

mano.<br />

QUALI SONO I SINTOMI?<br />

Quando questo nervo si trova<br />

compresso all’interno del tunnel<br />

carpale, provoca una sintomatologia<br />

“tipica” per questa<br />

patologia, caratterizzata da dolore<br />

alle prime tre dita della<br />

mano, in prevalenza notturno,<br />

parestesie (sensazione di formicolio)<br />

alle prime tre-quattro<br />

dita della mano e progressivo<br />

deficit di forza nella pinza tra<br />

pollice e indice e tra pollice e<br />

mignolo (i pazienti spesso si<br />

accorgono di non riuscire a tenere<br />

in mano alcuni piccoli oggetti<br />

come ad es. un mazzo di<br />

chiavi).<br />

E LA CAUSA?<br />

Le cause della compressione<br />

possono essere molteplici: patologie<br />

sistemiche come ad<br />

esempio diabete mellito, artrite<br />

reumatoide o ipotiroidismo, o<br />

cause locali tra cui le più frequenti<br />

sono un ispessimento<br />

del legamento trasverso del<br />

carpo, o una infiammazione dei<br />

tendini flessori delle dita o entrambe.<br />

COME SI EFFETTUA<br />

LA DIAGNOSI?<br />

La diagnosi è essenzialmente<br />

clinica, in quanto il chirurgo<br />

della mano sa eseguire dei test<br />

clinici specifici per porre diagnosi<br />

di certezza, ma è utile<br />

come completamento diagnostico,<br />

un esame strumentale<br />

chiamato elettromiogramma,<br />

mirato alla valutazione della<br />

conduzione nervosa del nervo<br />

mediano.<br />

E QUAL’E’<br />

IL TRATTAMENTO?<br />

Il trattamento di questa patolo-<br />

Duilio Litorale<br />

gia può essere incruento (con<br />

l’utilizzo di tutori prevalentemente<br />

notturni o di terapie infiltrative)<br />

ma solamente negli<br />

stadi iniziali paucisintomatici,<br />

ma il trattamento di prima<br />

scelta rimane l’intervento chirurgico<br />

di decompressione e<br />

neurolisi del nervo mediano.<br />

L’intervento chirurgico consiste<br />

nella sezione del legamento<br />

trasverso del carpo (il famoso<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Matteo Guzzini<br />

Specialista in Ortopedia<br />

e Traumatologia<br />

Chirurgia della Mano<br />

Microchirurgia Ricostruttiva<br />

tunnel carpale<br />

“tetto” del tunnel)<br />

e quindi la<br />

decompressione<br />

del nervo mediano<br />

che, una<br />

volta libero da<br />

compressioni,<br />

ricomincerà a<br />

trasmettere normalmentel’impulso<br />

nervoso alle dita facendo<br />

così scomparire i sintomi. Oggi<br />

le moderne tecniche chirurgiche<br />

prevedono l’utilizzo di tecniche<br />

endoscopiche e<br />

mini-invasive, che consentono<br />

un recupero più rapido alla normalità<br />

per i pazienti operati.<br />

Studio medico<br />

MED&TECH<br />

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Tel. 06.5640488<br />

www.med-tech.it<br />

info@med-tech.it<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Negli ultimi dieci anni, è stata<br />

dimostrata, per chi si sottopone<br />

ad interventi chirurgici,<br />

l’efficacia di peculiari tecnologie<br />

elettromedicali nel velocizzare<br />

la guarigione ma anche,<br />

e soprattutto, nel guidare<br />

e minimizzare il processo di<br />

cicatrizzazione. Tutti gli interventi<br />

chirurgici, ed in particolare<br />

quelli a carico della<br />

pelle o del sottocute come gli<br />

interventi di chirurgia estetica,<br />

rappresentano, per i tessuti, un<br />

evento traumatico. Come accade<br />

nel trauma accidentale, la<br />

parte operata si gonfia a causa<br />

dell’edema e, secondariamente,<br />

cicatrizza. La cicatrice<br />

è la naturale conseguenza dell’<br />

intervento chirurgico, che, indipendentemente<br />

dalla sua invasività,<br />

causa sempre una lesione<br />

del tessuto, sia essa sulla<br />

pelle o nel sottocute. Se non<br />

assistita attraverso specifici<br />

trattamenti post-operatori, la<br />

cicatrizzazione forma nuove<br />

fibre collagene, meno morbide<br />

ed elastiche di quelle del<br />

tessuto sano, che saldano i<br />

lembi della lesione rendendo la<br />

superficie dell’area interessata<br />

irregolare, rilevata e disomogenea.<br />

In alcuni casi, l’edema<br />

può persistere invece di riassorbirsi,<br />

il tessuto cicatriziale<br />

può determinare tenaci<br />

adesioni tra i tessuti circostanti,<br />

causando gravi inestetismi<br />

o limitazioni del<br />

movimento.<br />

IL TRATTAMENTO<br />

ATTRAVERSO<br />

LA MOBILIZZAZIONE<br />

E LA VASCOLARIZ-<br />

ZAZIONE<br />

Un adeguato percorso post-operatorio<br />

ottimizza sempre i risultati<br />

degli interventi di chirurgia<br />

estetica e, molto spesso, può essere<br />

essenziale in interventi di altro<br />

tipo, come quelli ortopedici,<br />

riducendo il rischio di aderenze<br />

e massimizzando il recupero<br />

del movimento. I trattamenti<br />

post-operatori sono particolarmente<br />

indicati per la riabilitazione<br />

successiva ad operazioni<br />

di chirurgia estetica quali lifting<br />

facciale, blefaroplastica, rinoplastica<br />

e cheiloplastica e si attuano,<br />

sin dai giorni immediatamente<br />

successivi l’intervento,<br />

mediante una serie di manovre<br />

estremamente delicate e non<br />

invasive.<br />

La finalità è duplice:<br />

Intervenire sul micro-circolo<br />

della zona interessata per favorire<br />

il ripristino della circolazione<br />

sanguigna. Incrementando il<br />

flusso venoso e linfatico, si esegue<br />

un drenaggio della parte operata<br />

accelerando il ritorno della<br />

normale funzionalità dei tessuti<br />

e prevenendo ematomi o<br />

edemi persistenti.<br />

Mobilizzare la zona della cicatrice,<br />

per orientare la riorganizzazione<br />

delle fibre del tessuto<br />

connettivo minimizzando gli<br />

esiti cicatriziali. Il massaggio<br />

Chirurgia:<br />

l’importanza<br />

del trattamento<br />

post-operatorio<br />

dermico viene solitamente eseguito<br />

mediante una aspirazione<br />

ritmata che mobilizza il tessuto<br />

cutaneo e sottocutaneo.<br />

Le tecnologie elettromedicali<br />

più indicate sono varie e si<br />

basano su differenti principi di<br />

applicazione e funzionamento:<br />

un’ottima azione drenante si<br />

ottiene con l’applicazione sinergica<br />

di crioterapia, laserterapia<br />

e vacuumterapia. Questa combinazione,<br />

creando una differenza<br />

di temperatura tra la<br />

pelle e i tessuti più profondi, favorisce<br />

il drenaggio del tessuto<br />

operato ed un più rapido riassorbimento<br />

di edemi ed ematomi.<br />

Le tecniche a rulli meccanizzati,<br />

come l’ormai noto LPG, attraverso<br />

una stimolazione meccanica<br />

delicata della cute, favoriscono<br />

un aumento della<br />

produzione di collagene e<br />

guidano una riorganizzazionearmoniosa<br />

dell’architettura<br />

del tessuto stesso, proteggendonemorbidezza<br />

ed elasticità.<br />

L’esperienza ha dimostrato<br />

che il<br />

miglior risultato si ottiene<br />

dall’azione sinergica<br />

delle varie tecniche.<br />

Quanto prima<br />

si interviene dopo<br />

l’intervento, tanto più<br />

si velocizzano i tempi<br />

di recupero e si riduce<br />

il rischio che la cicatrizzazionecomprometta<br />

l’esito positivo dell’intervento.<br />

Studio medico<br />

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Dott.ssa Alessandra Bonifazi<br />

Ortodermista<br />

Resp. trattamenti post-operatori<br />

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<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

35<br />

B


L A B E L L E Z Z A D E L L A S A L U T E<br />

36<br />

Crisi di panico<br />

Come risolvere con le risorse<br />

della Bioenergetica<br />

La crisi di panico si presenta improvvisamente<br />

con una forte ansia,<br />

angoscia, tachicardia e difficoltà<br />

respiratoria, talvolta con<br />

un’impossibilità a muoversi; il<br />

quadro completo conferisce un<br />

senso d’impotenza assoluta di<br />

fronte a ciò che rappresenta<br />

l’ostacolo esterno considerato<br />

l’oggetto scatenante.<br />

A differenza delle persone incapaci<br />

a realizzare i propri obiettivi<br />

a causa dei conflitti tra l’IO consapevole<br />

e l’inconscio, nella crisi<br />

di panico ci troviamo di fronte ad<br />

un sintomo che blocca completamente<br />

la vita dell’individuo che<br />

ne viene travolto.<br />

La respirazione di coloro che soffrono<br />

di crisi di panico è completamente<br />

bloccata nella gola.<br />

Precedentemente hanno sopravvissuto<br />

dando precedenza alla razionalità<br />

che gli offriva un equilibrio<br />

illusorio. Gli intellettuali<br />

cerebrali, ricchi di ideali dell’IO,<br />

eccellenti professionisti nel<br />

campo della matematica e della<br />

legislatura, statisticamente sono i<br />

più colpiti da crisi di panico. La<br />

loro intelligenza è di grande ausilio<br />

per riuscire a sentire che<br />

l’angoscia e l’ansia procurata<br />

dalla crisi di panico è completamente<br />

avulsa da un pericolo<br />

obiettivo. La parte inconsapevole<br />

che produce il sintomo è l’immagine<br />

del personale mondo interiore<br />

proiettata all’esterno.<br />

L’origine della reazione di angoscia<br />

è solitamente la rievocazione<br />

di uno shock della prima infanzia,<br />

congelata e totalmente negata<br />

all’IO cosciente.<br />

I pazienti affetti da crisi di panico<br />

hanno un forte bisogno di protezione<br />

e dipendenza, accompagnato<br />

anche dal desiderio di guarire:<br />

pertanto sono solerti alleati<br />

della terapia<br />

perché voglionocombattere<br />

i sintomi<br />

t o r m e n t o s i ,<br />

c o n s i d e r a t i<br />

estranei al proprio<br />

io. L’analisi<br />

individuale,<br />

la comprensione<br />

dei meccanismidinamici<br />

inconsci in<br />

sintonia con le<br />

tecniche Bioenergetiche,<br />

permette<br />

al paziente di superare<br />

le resistenze, collaborare<br />

con costante<br />

solerzia, riuscire a<br />

sentirsi autonomamente<br />

sereno e abbandonare<br />

le difese<br />

che ha adottato per<br />

sopravvivere. L’immediatezza<br />

che offre<br />

l’analisi Bioenergetica<br />

per agevolare la<br />

respirazione profonda<br />

senza il ricorso volitivo<br />

del pensiero, è<br />

ciò che conferisce ulteriore<br />

fiducia e fedeltà<br />

alla psicoterapia.<br />

I pazienti colpiti da<br />

crisi di panico, sono<br />

alacri nello svolgere<br />

quotidianamente tutti gli esercizi<br />

bioenergetici perché sentono<br />

che attraverso i movimenti<br />

del volto, dei piedi e di<br />

tutta la motricità corporea accompagnata<br />

da spontanei<br />

suoni vocali, trovano il giusto<br />

aiuto per aumentare la respirazione<br />

profonda, per sciogliere<br />

le contrazioni muscolari<br />

croniche, per armonizzare il<br />

Duilio Litorale<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Maria Stallone Alborghetti<br />

Psicoterapeuta, supervisore e terapeuta didatta in analisi<br />

Bioenergetica presso la Siab.<br />

Psicologa analista di formazione junghiana e training<br />

autogeno.<br />

corpo e la mente, per radicarsi<br />

nella realtà interna ed esterna<br />

avvertendo i propri giusti confini.<br />

Inoltre sono zelanti nel ricordare<br />

i sogni e nel fare le libere<br />

associazioni. La collaborazione<br />

totale alla psicoterapia li rende<br />

velocemente affrancati a sé stessi<br />

per confrontarsi con la vita.<br />

Il desiderio profondo di trovare il<br />

vero Sé corporeo, la gioia di vi-<br />

vere in sintonia con le responsabilità<br />

della realtà adulta, spinge<br />

queste persone a volersi associare<br />

anche alla classe di esercizi bioenergetici<br />

e al gruppo di dinamica<br />

a mediazione corporea Bioenergetica.<br />

La condivisione delle forti<br />

emozioni con i partecipanti, li<br />

aiuta a radicarsi nella concretezza<br />

quotidiana della vita interiore ed<br />

esteriore.<br />

I partecipanti al gruppo trovano<br />

sostegno sia nel liberarsi dalle<br />

false illusioni e dai grandi ideali<br />

dell’IO, che nel sentire l’accoglienza<br />

reciproca dei limiti personali<br />

e l’accettazione delle proprie<br />

emozioni talvolta<br />

rispecchiate sugli altri.<br />

L’integrazione delle ombre e<br />

delle luci che albergano in noi e<br />

tutto intorno a noi, è il punto di<br />

forza per una salute vibrante, dinamica<br />

e raggiante.<br />

Dott. Maria Stallone Alborghetti<br />

Viale dei Promontori 50,<br />

00122 Ostia Lido - Roma,<br />

cell. 338.543.8008.<br />

www.bioenergeticaonline.it<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Quando parliamo di diabete<br />

mellito, parliamo di un’unica<br />

malattia?<br />

Assolutamente no, sotto il termine<br />

diabete mellito confluisce<br />

in realtà un gruppo di malattie<br />

metaboliche caratterizzate da<br />

iperglicemia.<br />

Queste possono essere causate<br />

da difetti della secrezione di insulina,<br />

da difetti dell’azione dell’insulina<br />

o da entrambi questi<br />

fattori .<br />

Quale distinzione possiamo<br />

fare all’interno di questo quadro?<br />

La grande maggioranza dei diabetici<br />

ricade in due grandi categorie:<br />

-Diabete tipo 1<br />

-Diabete tipo 2<br />

Quali sono le differenze tra<br />

questi due quadri patologici?<br />

Il diabete di tipo 1 è caratterizzato<br />

dalla carenza assoluta di insulina.<br />

Il Pancreas, che è l’organo situato<br />

nell’addome deputato alla<br />

produzione di insulina, subisce<br />

un danno e di conseguenza non è<br />

più in grado di produrre questo<br />

ormone in quantità sufficiente.<br />

L’insulina è l’ormone che permette<br />

alle cellule di far entrare il<br />

glucosio (lo zucchero) al loro interno<br />

e quindi una sua carenza<br />

impedisce a tali cellule di utilizzare<br />

tale zucchero; ciò causa un<br />

accumulo del glucosio nel sangue<br />

e uno stato di cosiddetta<br />

“iperglicemia”.<br />

Questa forma di diabete è il risultato<br />

di una distruzione delle<br />

cellule beta del pancreas (quelle<br />

cellule che producono l’insulina)<br />

ad opera di autoanticorpi, cioè<br />

anticorpi prodotti dal corpo erroneamente<br />

contro i propri tessuti.<br />

Il processo di distruzione delle<br />

cellule beta riconosce delle pre-<br />

testo// Carola Chiarlitti<br />

A colloquio con...<br />

Dott.ssa Giordana Franciotti<br />

Specialista in endocrinologia<br />

malattie metaboliche<br />

e diabetologia<br />

disposizioni genetiche, ci sono<br />

infatti alcuni geni che sono predisponenti<br />

ed altri che sono protettivi.<br />

Ci sono inoltre anche influenze<br />

ambientali non ancora perfettamente<br />

chiarite.<br />

Questi pazienti possono inoltre<br />

avere anche una maggiore suscettibilità<br />

ad altre malattie autoimmuni<br />

come ad esempio il<br />

morbo di Basedow, la tiroidite di<br />

Hashimoto, il morbo di Addison,<br />

ed altri.<br />

Anche se è più frequente nell’infanzia,<br />

questo tipo di diabete può<br />

presentarsi in ogni età.<br />

Il diabete di tipo 2 è invece<br />

quello più comunemente conosciuto<br />

come “diabete alimentare”.<br />

Tipicamente compare in età più<br />

Il diabete<br />

mellito<br />

avanzata e spesso non richiede,<br />

almeno inizialmente, trattamento<br />

insulinico.<br />

Le cause sono molte e differenti<br />

ma quella più spesso chiamata in<br />

causa è il sovrappeso o uno scorretto<br />

regime alimentare.<br />

E’ subdolo perché l’iperglicemia<br />

inizialmente non è molto elevata,<br />

almeno non così tanto da dare<br />

sintomi evidenti, ma è già in<br />

grado di provocare danni micro<br />

e macro-vascolari.<br />

I livelli di insulina sono normali<br />

o, a volte, elevati perchè in questo<br />

tipo di diabete entra in gioco<br />

la resistenza insulinica e, spesso<br />

con il tempo, anche una sua insufficiente<br />

secrezione.<br />

Tra i fattori di rischio abbiamo<br />

anche la sedentarietà.<br />

La predisposizione genetica è<br />

anche maggiore del tipo 1, ma<br />

interagendo fortemente con i<br />

fattori ambientali, è un tipo di<br />

diabete che, se preso in tempo<br />

ai primi segni, si può controllare<br />

benissimo con una dieta idonea<br />

e un movimento fisico<br />

regolare.<br />

Come ci si può accorgere di<br />

avere il diabete?<br />

Per il tipo 1 l’esordio è spesso<br />

acuto, con chetoacidosi, poliuria<br />

(si urina tantissimo) e polidipsia<br />

(si ha tanta sete). Ci sono spesso<br />

nausea e vomito legati all’acidosi;<br />

il quadro precipita spesso<br />

in concomitanza con infezioni,<br />

stress o interventi chirurgici.<br />

Quando l’esordio è invece più<br />

lento, come avviene soprattutto<br />

nel tipo 2, c’è una forte riduzione<br />

del peso corporeo associato<br />

a polifagia (aumento della<br />

fame) legato a perdita di liquidi e<br />

di massa muscolare a causa della<br />

necessità di aminoacidi per la<br />

formazione di corpi chetonici.<br />

Il diabete di tipo 2 ha un quadro<br />

metabolico caratteristico, infatti<br />

molto spesso l’iperglicemia si<br />

associa ad un aumento dei trigliceridi<br />

ed una riduzione dell’HDL<br />

(il cosiddetto colesterolo buono).<br />

Quali danni può creare un livello<br />

di glicemia troppo alto?<br />

Ci sono complicanze gravi come<br />

la chetoacidosi o il coma iperosmolare,<br />

ma ci sono anche i<br />

danni più subdoli alla circolazione<br />

che poi esordiscono a distanza<br />

di tempo portando a danni<br />

renali, retinici, cerebrali, cardiaci<br />

e della circolazione periferica.<br />

Dott.ssa Giordana Franciotti<br />

Studio:<br />

06.56338303/338.9297283<br />

e-mail:<br />

giordanafranciotti@tiscali.it<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

37<br />

S


L A B E L L E Z Z A D E L L A S A L U T E<br />

38<br />

Ipertermia<br />

Il calore ha sempre svolto un<br />

ruolo di grande importanza<br />

nel trattamento di numerose<br />

patologie dell’apparato locomotore<br />

ed, in particolare, delle<br />

lesioni muscolari e tendinee;<br />

Dott. Sasan quali sono oggi le<br />

tecniche più usate?<br />

Le tecniche convenzionali per il<br />

riscaldamento dei tessuti umani<br />

possono essere distinte in due categorie:<br />

- a produzione di calore esogeno,<br />

che riscaldano i tessuti<br />

dall’esterno per effetto conduttivo,<br />

quali sabbiature, impacchi<br />

caldi umidi, acque<br />

termali, fanghi;<br />

- a produzione di calore endogeno,<br />

che riscaldano i tessuti<br />

dall’interno sfruttando l’effetto<br />

Joule prodotto dalla<br />

conversione di energia elettromagnetica<br />

o sonora in calore,<br />

quali ultrasuoni,<br />

radarterapia, marconiterapia.<br />

Esiste poi una terza categoria di<br />

tecniche, che può essere definita<br />

“mista“ perché associa ad una<br />

sorgente esogena ad una sorgente<br />

endogena. Studi comparativi<br />

sull’uso del calore sui tessuti<br />

muscolari, tendinei ed articolari<br />

hanno dimostrato che:<br />

le temperature efficaci dal<br />

punto di vista terapeutico sono<br />

solo quelle comprese tra 41°C<br />

e 45°C;<br />

un incremento significativo<br />

della pressione sanguigna a livello<br />

del microcircolo avviene<br />

solo in funzione di un aumento<br />

di temperatura del tessuto<br />

sopra la soglia dei 41°C;<br />

le tecniche esogene non raggiungono<br />

temperature terapeutiche<br />

e producono un<br />

riscaldamento prevalentemente<br />

cutaneo;<br />

le tecniche endogene convenzionali<br />

riscaldano a temperature<br />

terapeutiche solo volumi<br />

di tessuto ridotti (10/30 cm3),<br />

ad una profondità massima di<br />

1,8 cm. e con notevoli effetti<br />

collaterali quali il sovrariscaldamento<br />

della cute, del tessuto<br />

adiposo sottocutaneo e la for-<br />

Duilio Litorale<br />

mazione di punti iperalgici.<br />

L’ipertermia è oggi la più avanzata<br />

delle “tecniche miste” ed,<br />

avvalendosi contemporaneamente<br />

di soluzioni proprie delle<br />

tecniche esogene ed endogene, è<br />

in grado di produrre effetti terapeutici<br />

particolarmente significativi.<br />

Infatti, questi apparecchi<br />

associano una fonte di calore<br />

esogena ad<br />

una endogena: quest’ultima<br />

eroga energia elettromagnetica<br />

ad una frequenza di 434 MHz<br />

mentre la prima, oltre a favorire<br />

il trasferimento di energia nei<br />

tessuti, limitando la perdita di<br />

microonde nell’ambiente, mantiene<br />

la temperatura dei tessuti<br />

superficiali a valori controllati.<br />

L’ipertemia è così in grado di<br />

riscaldare volumi di dimensioni<br />

comprese tra 100 e 300<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

A colloquio con...<br />

Sasan Nazarieh<br />

Terapista<br />

specialista della riabilitazione<br />

cm³ a temperature tra 41°C e<br />

45°C sino a 5 cm. di profondità.<br />

L’Ipertemia per cosa è indicata?<br />

Le patologie a cui meglio si applica<br />

l’ipertermia sono quelle<br />

che traggono particolare giovamento<br />

da un contemporaneo incremento<br />

del flusso ematico,<br />

cioè della circolazione sanguigna,<br />

e del metabolismo cellulare<br />

legato all’aumento della temperatura<br />

dei tessuti. In tali casi, è<br />

anche possibile ottenere significative<br />

riduzioni nei tempi di guarigione<br />

rispetto alle terapie<br />

tradizionali.<br />

Queste patologie sono:<br />

- patologie muscolari e tendinee<br />

acute e croniche<br />

- fibrosi e calcificazioni dei<br />

tessuti<br />

- distorsioni<br />

- ematomi e versamenti post-<br />

- operatori e post-traumatici<br />

periatriti<br />

- sindrome del tunnel carpale<br />

Studio: Via Polinesia, 7 -<br />

00121 Ostia Lido - Roma<br />

Tel. 06.5600749<br />

cell. 393.9186651<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Il CHERATOCONO è una progressiva<br />

deformazione strutturale<br />

della cornea che tende ad<br />

assumere la forma di cono, da<br />

cui la denominazione; tale deformazione<br />

a volte è così piccola<br />

da essere sconosciuta la<br />

paziente . E’ quasi sempre bilaterale<br />

sia pure con diversità talora<br />

notevole di evoluzione tra i<br />

due occhi. I primi sintomi si manifestano<br />

spesso nell’adolescenza<br />

e consistono<br />

essenzialmente in riduzione dell’acutezza<br />

visiva per l’insorgenza<br />

o l’accentuazione di<br />

un’anomalia della refrazione:<br />

miopia e soprattutto astigmatismo<br />

piuttosto elevato e di tipo irregolare;<br />

la cornea vista di<br />

profilo appare chiaramente deformata<br />

ed i riflessi sono irregolari.<br />

Questa deformazione solo nei<br />

primi tempi è correggibile con<br />

occhiali, successivamente, con<br />

l’aumentare dell’astigmatismo<br />

spesso di tipo irregolare, si deve<br />

ricorrere all’uso di lenti a contatto<br />

rigide disegnate su misura<br />

in base ai dati forniti da esami<br />

specifici come la topografia<br />

corneale computerizzata e la<br />

pachimetria indispensabile per<br />

valutare l’evoluzione del cheratocono,<br />

cioè la misurazione dello<br />

spessore dell’apice corneale che<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Gianfranco<br />

Panarello Muscolino<br />

Specialista in clinica Oculistica<br />

e Chirurgia Oculare<br />

in tale malattia tende nel tempo<br />

ad assottigliarsi sempre di più.<br />

L’uso di lenti a contatto, oltre a<br />

migliorare notevolmente l’acutezza<br />

visiva, ha un’efficacia terapeutica<br />

poiché per un effetto<br />

meccanico di schiacciamento<br />

corneale riesce spesso a rallentare<br />

notevolmente il progredire<br />

del cheratocono .<br />

Con l’evolvere della malattia la<br />

lente a contatto non ha più né efficacia<br />

terapeutica né riesce a<br />

compensare il difetto ottico, assistiamo<br />

quindi spesso ad un notevole<br />

assottigliamento corneale<br />

che all’apice del cono è di massimo<br />

grado, causando generalmente<br />

in questa fase un<br />

opacamento dell’apice corneale<br />

che nei casi estremi può portare<br />

alla perforazione del cheratocono<br />

con abolizione della camera<br />

anteriore e formazione di<br />

un leucoma cicatriziale aderente.<br />

Il Cheratocono...<br />

che strana parola!<br />

Nei casi di<br />

cheratocono<br />

avanzato si<br />

impone il<br />

trattamento<br />

c h i r u r g i c o<br />

che consiste<br />

nel trapianto<br />

di cornea,tale<br />

risoluzione<br />

terapeutica<br />

serve a scongiurare<br />

ed a prevenire le complicanze<br />

ditale malattia di cui la<br />

perforazione dell’apice corneale<br />

è la più drammatica.<br />

Il cheratocono rappresenta infatti<br />

la indicazione più classica e diffusa<br />

del trapianto corneale a<br />

scopo terapeutico ed ottico ed<br />

offre alla casistica di tale atto<br />

operatorio il più elevato e fortunatamente<br />

il più fausto contributo.<br />

Rispondo ora ai quesiti che mi<br />

sono stati rivolti dalla signora<br />

Ombretta, assidua lettrice del<br />

Duilio:<br />

Un bambino che ha dei genitori<br />

miopi è più predisposto di<br />

un altro ad avere la miopia?<br />

“Sì, è più predisposto di un altro<br />

e maggiormente se la miopia dei<br />

genitori è di tipo degenerativo”.<br />

E’ una malattia ereditaria?<br />

“Non è una malattia ma un difetto<br />

di refrazione cioè un difetto<br />

ottico. Può avere un carattere<br />

di ereditarietà, anche se non<br />

è stato dimostrato geneticamente”.<br />

A che età si scopre l’esistenza<br />

di questa malattia?<br />

“Dai 3-4 anni in poi”.<br />

Quali sono i sintomi ,come ci si<br />

accorge che un bambino ha<br />

questo difetto visivo? A che età<br />

occorre fare la prima visita<br />

oculistica?<br />

“E’ opportuno effettuare la<br />

prima visita oculistica nel primo<br />

anno di vita. Una forma degenerativa<br />

di miopia può essere presente<br />

nei primi 3-4 anni di vita,<br />

una miopia non degenerativa<br />

può iniziare a svilupparsi in età<br />

scolare. Ormai a livello sociale<br />

si effettuano scrining dell’apparato<br />

visivo sin dalla scuola materna,<br />

circa ai 3 anni di età. Ciò<br />

non di meno di fronte ad una<br />

anomalia manifesta evidenziata<br />

dal pediatra o dai genitori, ad<br />

esempio lo strizzare gli occhi nel<br />

vedere la televisione od un oggetto<br />

in lontananza, rende opportuno<br />

effettuare una visita<br />

oculistica già nei primi anni di<br />

vita”.<br />

gianfranco.panarello@tin.it<br />

recapito cellulare 3355214614<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

39<br />

B


L A B E L L E Z Z A D E L L A S A L U T E<br />

40<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Andrea Garelli<br />

Specialista in<br />

Chirurgia Plastica<br />

Ricostruttiva ed Estetica<br />

Lo specialista risponde ad una nostra lettrice<br />

Buongiorno, sono una donna di 45 anni<br />

che come tanti adora prendere il sole a<br />

volte, forse, anche in maniera sconsiderata.<br />

La mania per la “tintarella” mi ha purtroppo,<br />

nel corso degli anni, causato una<br />

macchia sopra il labbro e, se non la coprissi<br />

con il fondotinta, sembrerebbero baffetti!<br />

Chiedo un consiglio su come poter evitare<br />

che mi vengano altre macchie senza rinunciare<br />

al piacere di un bel colorito estivo….<br />

E magari su come poter eliminare la macchia<br />

esistente! Grazie…<br />

Una delle spiacevoli ed antiestetiche conseguenze<br />

dell’esposizione al sole sono sicuramente<br />

le macchie solari. Non solo sono<br />

brutte a vedersi ma sono anche dure ad andarsene.<br />

Ce ne sono di vari tipi. A volte sono<br />

semplici antiestetismi ma quando sono molto<br />

marcate costituiscono un problema per la psiche.<br />

Per trovare il modo giusto di eliminarle<br />

bisogna capire se sono superficiali o profonde<br />

a livello dermico. Le macchie scure<br />

hanno un nome preciso: melasma o cloasma.<br />

Si tratta in entrambi casi di un accumulo eccessivo<br />

di melanina nelle parti più esposte al<br />

sole e al contempo le più delicate: viso,<br />

avambracci e décolleté.<br />

I fattori che le determinano sono di varia natura.<br />

Può trattarsi di fattori ormonali (gravidanza,<br />

contraccettivi, ecc.), di fattori genetici<br />

come le disfunzioni epatiche, fattori legati a<br />

farmaci fotosensibilizzanti (come antibiotici,<br />

antistaminici, ecc.), prodotti cosmetici come<br />

profumi e deodoranti contenenti alcol.<br />

Oltre a tutti questi fattori si aggiungono le<br />

macchie scure legate all’invecchiamento cutaneo<br />

chiamate “lentigo” solari che appaiono<br />

normalmente dopo i 40 anni e colpiscono<br />

anche il dorso delle mani. Se è difficile eliminarle<br />

una volta comparse, è più facile prevenirle<br />

osservando delle regole.<br />

La protezione solare deve essere quotidiana<br />

e durante tutto l’anno. E’ importante ricordare<br />

che il sole può macchiare la nostra<br />

pelle non solo in estate quando è più forte<br />

e diretto ma anche nelle altre stagioni,<br />

Quando il sole<br />

è un killer<br />

quando ci può sembrare innocuo. Non bisogna<br />

mettere le creme ad alta protezione<br />

solo in spiaggia: le macchie solari sono sempre<br />

in agguato anche in inverno. E’ importantissimo<br />

proteggersi soprattutto quando la<br />

pelle si presenta indebolita o in presenza di<br />

ferite e cicatrici. Oltre ai filtri chimici e agli<br />

schermi fisici si può rivelare utile anche l’applicazione<br />

di sieri con sostanze antiossidanti<br />

e schiarenti.<br />

E’ molto importante, però, tenere a mente che<br />

prima di intervenire sulle macchie scure bisogna<br />

esfoliare (con dei peeling) in modo da<br />

eliminare le cellule morte che della pelle e<br />

impedire che la melanina si accumuli.<br />

E’ necessario che ci si rivolga ad un medico<br />

specialista in grado di determinare la profondità<br />

della macchia, effettuerà il peeling e<br />

fornirà il rimedio affinchè le macchie non si<br />

riformino.<br />

Ci sono vari rimedi per eliminare tali macchie.<br />

Innanzitutto le soluzioni schiarenti,<br />

creme cosmetiche contenenti sostanze innocue<br />

ma abbastanza efficaci come l’acido azelaico,<br />

il cogico, l’ascorbico e l’arbutina.<br />

Duilio Litorale<br />

Queste creme sono efficaci se usati costantemente<br />

e a lungo termine senza dimenticare<br />

di applicare anche un’alta protezione solare.<br />

In alcuni casi si rende necessaria la laserterapia<br />

che si è rivelata una misura particolarmente<br />

efficace. La cura di elezione è il<br />

peeling di ultima generazione che si avvale<br />

dell’efficacia combinata di sostanze e acidi<br />

diversi dediti all’esfoliazione e alla rigenerazione<br />

cutanea. La sua applicazione è per questo<br />

motivo di pertinenza esclusivamente<br />

medica; erronee applicazioni potrebbero causare<br />

danni e lesioni alla cute. Ovviamente<br />

queste terapie vanno eseguite in periodi in<br />

cui l’esposizione solare è più moderata poiché<br />

queste tendono a sensibilizzare la pelle<br />

ed a renderla più ricettiva.<br />

Il sole è di per sé una cosa bella e utile ma<br />

non bisogna abusarne!<br />

Via del Mar Giallo, 20 - Ostia Lido<br />

Tel. 06.56368500<br />

www.andreagarelli.eu<br />

e-mail: andreagarel@tiscali.it<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


F I L O S O F I A & A R T I M A R Z I A L I<br />

COME IL KARATE HA CAMBIATO PELLE<br />

Introdotta in Italia negli anni ’50, l’Arte Marziale è stata caratterizzata da una lento ma inesorabile spinta al<br />

cambiamento, fino a diventare una moderna disciplina sportiva ricca di un sostrato culturale senza pari.<br />

testo// Antonio Carnicella<br />

Nel corso dei suoi sessanta anni di storia, il Karate italiano ha conosciuto<br />

una fortuna crescente ed una evoluzione continua. Oltre a trasformarsi<br />

da attività di nicchia in sport di massa, sul piano squisitamente<br />

tecnico ed atletico esso ha attraversato varie fasi prima di raggiungere lo<br />

status di disciplina moderna, al tempo stesso marziale, formativa e benefica,<br />

che questa rubrica vuole contribuire a diffondere. Agli inizi degli anni<br />

Cinquanta il Karate fu introdotto in Italia da Vladimiro Malatesti, che a sua<br />

volta era entrato in contatto con l’Oriente ed il mondo delle arti marziali<br />

nel corso dei suoi viaggi d’anteguerra. A Firenze creò il primo dojo italiano,<br />

il Kodokan, ed in seguito fu il primo a chiamare in Italia affermati maestri<br />

giapponesi, che contribuirono fortemente, insieme ai suoi stessi allievi,<br />

all’apertura di palestre in vari angoli della Penisola. Ma com’era il Karate<br />

che veniva praticato? Se è vero che nei primi dojo circolava un grande entusiasmo<br />

ed all’esterno emanavano un’aura quasi mitologica, fatta di un<br />

misto di curiosità ed interesse ma anche di deferenza, all’interno la pratica<br />

era affidata a tecniche approssimative basate su una scarsa conoscenza dei<br />

principi fondamentali. I concetti di Ki (energia), il suo derivato Kime, oppure<br />

Ku (vuoto) erano praticamente sconosciuti e le tecniche erano affidate<br />

a pochi Kata (forma di esercizi eseguiti in sequenza) e qualche raro<br />

Bunkai (studi applicativi dei Kata). Gli allenamenti, poi, erano massacranti<br />

e miravano a portare gli allievi ai limiti dello sfinimento. Tra le esercitazioni<br />

importate dall’oriente figuravano i famigerati “tameshiwari” e “makiwara”.<br />

Il primo, la rottura di robuste tavolette sovrapposte con calci e pugni,<br />

esercitò un enorme fascino tra i neofiti ma fu causa di non pochi<br />

infortuni e, nella pratica, avulso dall’originale contesto filosofico e psi-<br />

trofeo Monti Lepini<br />

Priverno - 8/5/2011<br />

1° Fabio D’Amelio 60 Kg. Cinture nere<br />

1° Davide Guida 62 Kg. Cinture verdi-blu<br />

1° Marco Castelli 62 Kg. Cinture giallo-arancio<br />

Campionati Assoluti Gojo Ryu<br />

Masciano (Pg) - 14/5/2011<br />

1° Fabio D’Amelio 60 Kg. Cinture nere<br />

3° Chiara Colasanti 70 Kg. Cinture nere<br />

cologico dal quale aveva avuto origine, si dimostrò una tecnica nociva ed<br />

inefficace. La stessa sorte toccò al secondo, uno strumento di antichissima<br />

origine costituito da un asse verticale fissato a terra la cui sommità, posta<br />

all’altezza dello sterno, veniva avvolta da corde, che serviva ad esercitare<br />

il praticante a sferrare con forza colpi di pugno o gamba.<br />

Tutto questo contribuì a fare del Karate una disciplina marziale ma non<br />

un’Arte nel senso orientale del termine (vale a dire “Do”, Via di perfezionamento<br />

interiore) e neppure uno sport propriamente detto, classificazione<br />

che per quei pionieri rappresentava lo svilimento di un’attività<br />

che faceva di forza, potenza e del coraggio le proprie peculiarità.<br />

Anche per questa ragione la cerchia degli allievi era ristretta a rappresentanti<br />

del sesso maschile di età adulta. La costituzione delle prime federazioni<br />

portò in dote la nascita della competizione sportiva, in cui i pochi<br />

atleti, contrassegnati da una striscia di stoffa diversamente colorata posta<br />

sulla cintura, si affrontavano quasi senza protezioni, fatta salva una robusta<br />

conchiglia di alluminio, ed ancor meno regole, seppur monitorati da un<br />

arbitro e quattro giudici, schierati agli angoli del tatami.<br />

Sulla scorta del successo mondiale del film “Dalla Cina con furore”, nei<br />

primi anni Settanta esplose il fenomeno Bruce Lee. Sotto il punto di vista<br />

della propaganda presso la società, il Karate ne beneficiò diventando finalmente<br />

uno sport di massa, ma quest’orda di neoaffiliati comprendeva<br />

tanti ragazzi desiderosi soltanto di emulare il loro eroe e decretò un ulteriore<br />

abbassamento del livello tecnico. Il clima di esaltazione che caratterizzava<br />

quel periodo è ben rappresentato dalla diffusione del “nunchaku”,<br />

lo strumento offensivo gestito da Lee con grande padronanza formato da<br />

due piccoli bastoni tenuti insieme da una catenella. Tuttavia, il dado era<br />

oramai tratto. Anche persone che avevano poco a che fare con una mentalità<br />

marziale erano entrate in qualche modo a contatto con il Karate e negli<br />

anni successivi, quando il progresso culturale avvicinò allo sport tanti<br />

ragazzi in età scolare, tutto il movimento ha dovuto necessariamente virare<br />

la strategia divulgativa in favore di tecniche adatte a tutti. Il processo<br />

di approfondimento delle tecniche codificate ad inizio ‘900 dal M° Funakoshi<br />

fino ad oggi non si è arrestato, fortunatamente, e se la società in cui<br />

viviamo ha conosciuto cambiamenti antropologici e culturali prima inimmaginabili,<br />

il Karate è riuscito a stare al passo con i tempi proprio riscoprendo<br />

i principi filosofici e psicologici dai quali ha avuto origine. Non<br />

sono ancora molti, è vero, i dojo che hanno conosciuto questa evoluzione<br />

culturale, ma là dove è avvenuto, vedi la Samurai Zen Club del M° Berengario,<br />

il Karate ha veramente intrapreso la strada per diventare quella<br />

disciplina in grado di influenzare positivamente tutti gli aspetti della vita<br />

dei praticanti.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

41<br />

F


42<br />

Ostia Antica Park Hotel<br />

Ostia Antica Park Hotel, strategicamente<br />

situato nel cuore di<br />

Ostia Antica, a pochi passi da<br />

Roma e dal mare, è la location<br />

ideale per l'organizzazione di<br />

ricevimenti, feste e cerimonie.<br />

Un luogo dall'atmosfera confortevole<br />

e raffinata , per festeggiare<br />

insieme ogni tipo di<br />

evento, dal pranzo veloce, al<br />

cocktail con buffet, alla più tradizionale<br />

cena di stile, senza<br />

dimenticarsi ovviamente di<br />

quelle occasioni e celebrazioni<br />

speciali quali un battesimo, la<br />

comunione, il matrimonio o la<br />

festa di compleanno.....troverete<br />

personale disponibile e<br />

qualificato in grado di accon-<br />

Duilio Litorale<br />

tentare anche i palati piu' esigenti.<br />

Gli incantevoli giardini sempre<br />

verdi, con piscina privata,<br />

creano un suggestivo scenario<br />

adatto ad ogni tipo di evento.<br />

Ma all'Ostia Antica Park Hotel<br />

troverete anche momenti di<br />

grande divertimento come le<br />

serate di cabaret, con protagonisti<br />

i migliori comici della<br />

scena teatrale romana.<br />

Nella nostra Struttura ha da<br />

poco inagurato anche OTIUM<br />

SPA , un nuovo e moderno Centro<br />

Benessere dotato di Sauna,<br />

Docce Emozionali, Bagno<br />

Turco, Idromassaggio, Zona<br />

Relax e Tisaneria. Per esaltare<br />

il vostro relax sono a disposizione<br />

inoltre Solarium e Piscina<br />

esterna.<br />

Completano la dotazione dell'albergo<br />

un moderno e funzionale<br />

centro congressi, con sale<br />

meeting fino a 100 posti, tutte<br />

dotate di tecnologie avanzate<br />

per ogni tipo di meeting .<br />

Ci dedicheremo con entusiasmo<br />

nell'organizzare i Vostri<br />

eventi piu' speciali e per darvi<br />

momenti indimenticabili che rimarranno<br />

scolpiti tra i vostri ricordi<br />

piu' belli !!<br />

E ricordate, a tutti coloro che<br />

verranno a trovarci entro dicembre<br />

verra' dato in omaggio<br />

un percorso nella Otium Spa.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Via del Collettore Primario, 270/b - ostia Antica<br />

tel.06.5652386 - 06.5211078<br />

info@relaiscascinadoro.com<br />

www.relaiscascinaspigadoro.com<br />

Alla Cascina Spiga d’Oro:<br />

un’atmosfera speciale<br />

Spirito da imprenditore<br />

ma anima e<br />

cuore da artigiano.<br />

Simone Mangione<br />

ha solo 26 anni eppure<br />

sembra abbia vissuto due<br />

vite. Dagli studi alberghieri è<br />

passato a corsi di laurea in Management<br />

e Food design, poi, in<br />

un attimo, ha spiccato il volo<br />

verso progetti a dir poco impressionanti.<br />

Nel suo curriculum è<br />

impossibile rintracciare esperienze<br />

comuni. Mentre i suoi<br />

coetanei ancora studiavano all’università,<br />

questo giovane avventuriero<br />

era diventato<br />

amministratore delegato e direttore<br />

creativo di un marchio conosciutissimo,<br />

la catena di<br />

negozi “Rustichelli e Mangione”,<br />

aperta in aeroporti italiani<br />

ed europei, che solo lo<br />

scorso anno la sua famiglia ha<br />

deciso di cedere interamente, per<br />

fare quello che li rendeva realmente<br />

felici: tornare a essere artigiani<br />

e creare qualcosa di<br />

unico. Si perché la passione per<br />

la cucina, Simone, chef manager<br />

di professione, non poteva che<br />

averla imparata dal papà, Alessandro,<br />

maestro panificatore, un<br />

uomo vecchio stampo, nel senso<br />

che si è fatto da solo per tracciare<br />

poi la strada giusta per i suoi<br />

figli. Oggi questa famiglia incredibile<br />

si è lanciata totalmente nel<br />

suo progetto più caro: la spettacolare<br />

Cascina “Spiga D’Oro”.<br />

Uno splendido relais immerso<br />

nel verde delle campagne di<br />

Ostia Antica al civico 270b di via<br />

del Collettore Primario. Un resort<br />

con camere da letto, incastonato<br />

in 15.000 metri quadrati di<br />

parco con piscina, prati, allevamenti<br />

di cavalli a due passi dallo<br />

storico borgo del XIII Municipio<br />

di Roma. “Torno a casa dopo<br />

aver girato mezzo mondo, voglio<br />

concentrarmi sull’attività di famiglia.<br />

– racconta Simone Mangione<br />

– Le esperienze che ho<br />

vissuto in questi anni, mi hanno<br />

permesso di crescere professionalmente,<br />

ma il mio cuore intanto<br />

era rimasto qui. Vogliamo<br />

puntare sulla qualità e sullo spessore<br />

dei servizi offerti, sulla creazione<br />

di un brand unico”. Il<br />

“bagaglio” a cui si riferisce Simone,<br />

sarebbero ad esempio<br />

esperienze internazionali come<br />

la sua collaborazione con il reparto<br />

Food and beverage di Harrods,<br />

il noto centro commerciale<br />

di lusso di Londra, o la partecipazione<br />

al progetto creativo del<br />

format della linea gastronomica<br />

di Giovanni Rana; senza citare la<br />

sua partecipazione come ospite<br />

alla trasmissione radiofonica<br />

“Decanter” di RaiRadio2, o il<br />

fatto che a poco più di vent’anni<br />

è stato è docente in Food Design<br />

allo Ied, l’Istituto Europeo di Design.<br />

“E’ arrivato il momento di<br />

puntare tutto sulla nostra ‘creatura’<br />

più speciale. – spiega Simone<br />

– Questo è un posto che<br />

merita di crescere e su cui vogliamo<br />

investire”. Oltre 100 matrimoni<br />

l’anno quelli che si<br />

svolgono nella suggestiva cornice<br />

del relais Spiga D’Oro, un<br />

casale diroccato appartenuto addirittura<br />

a Mussolini che da queste<br />

parti aveva la sua riserva di<br />

caccia, poi restaurato dalla famiglia<br />

Mangione anni fa e oggi in<br />

continua espansione. La sala ricevimenti,<br />

aperta anche per cene<br />

più intime, è perfetta per celebrare<br />

il giorno più bello. Lo stile<br />

impresso dai Mangione è puramente<br />

inglese, misto a provenzale:<br />

poco tovagliato, tanto<br />

verde, tutti materiali naturali,<br />

possibilmente biologici. Per non<br />

citare la cucina. “Solo prodotti di<br />

qualità e prettamente locali. –<br />

spiega Simone, affiancato nell’attività,<br />

oltre che da papà Alessandro,<br />

dalla mamma Giuliana e<br />

Uno splendido relais nel verde<br />

delle campagne di Ostia Antica.<br />

E’ il progetto realizzato<br />

da Simone Mangione, chef<br />

manager, che insieme alla sua<br />

famiglia ha coniugato la sua<br />

esperienza internazionale di<br />

imprenditore con la vocazione<br />

artigianale. Resort con camere<br />

da letto, piscina, sala ricevimenti<br />

e cucina di qualità con<br />

privilegio dei prodotti locali. E<br />

la preparazione scenografica<br />

dello show cooking<br />

dalla sorella Carlotta, che si occupano<br />

della parte organizzativa<br />

– Nei nostri eventi poi è prioritario<br />

utilizzare la tecnica dello<br />

show cooking, ovvero cucinare<br />

di fronte i clienti un intero menù,<br />

con preparazioni scenografiche,<br />

dall’azoto per il gelato alla cagliata<br />

della mozzarella a vista”.<br />

Tutto è speciale alla cascina<br />

Spiga D’Oro, la nuova avventura<br />

della famiglia Mangione.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

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A


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40<br />

e non sentirli<br />

Si svolgerà dal 22 al 25 giugno prossimi al teatro Nino Manfredi la quarantesima edizione del Premio Internazionale<br />

“Città di Ostia”. Si tratta della prima e più antica manifestazione culturale del nostro territorio. Serate<br />

per giovani poeti e poeti locali e poi gran finale con l’assegnazione, tra gli altri, dei premi “Ostia nel mondo”.<br />

Le anticipazioni del presidente Tonino Colloca che preannuncia tante sorprese per questo quarantennale<br />

Una scommessa iniziata quarant’anni<br />

fa. Si, perché quando nel<br />

1971 Tonino Colloca, presidente<br />

dell’Associazione Anco Marzio,<br />

ebbe l’idea di organizzare un premio culturale<br />

per Ostia in piena estate, tale iniziativa fu<br />

presa come una vera e propria scommessa. La<br />

stagione estiva, allora ancor più che ora, era<br />

periodo di riposo, di vacanze e di attenzione<br />

non certo a livello elevato in un quartiere<br />

come Ostia. Ed invece il Premio Internazionale<br />

“Città di Ostia” fu un successone, a dispetto<br />

di critici e scettici. Ingorghi di traffico<br />

sul lungomare e sala gremita all’interno dello<br />

stabilimento Tibidabo, location dell’evento.<br />

Qualcosa di assolutamente sensazionale per<br />

una serata dedicata alla poesia, ad agosto e ad<br />

Ostia. Da allora sono passati quarant’anni ed<br />

il Premio Internazionale “Città di Ostia”, il<br />

primo ed il più antico della nostra città, ha<br />

scritto pagine indimenticabili per la cultura e<br />

per Ostia. Tanti scrittori, poeti ed artisti hanno<br />

ricevuto il prestigioso riconoscimento. E non<br />

si contano i big e gli ospiti che lo hanno con<br />

la loro presenza onorato: Ubaldo Lay, Paola<br />

Borboni, Maurizio Arena, Stella Carnacina,<br />

Ugo Pagliai, Antonella Lualdì, Vittorio Gasmann,<br />

Arnoldo Foà, Gigi D’Alessio, Tosca<br />

D’Aquino, Enrica Bonaccorti, Enrico Montesano,<br />

Alessandra Mussolini, Franco Califano,<br />

Maria Concetta Mattei, Michele Cucuzza,<br />

Lando Buzzanca, Fausto Bertinotti.<br />

Quest’anno la quarantesima edizione del Premio<br />

si svolgerà dal 22 al 25 giugno al Teatro<br />

Nino Manfredi e sarà un omaggio alla poesia,<br />

alla letteratura ed alla musica ma anche ai<br />

150 anni dell’Unità di Italia. “Per festeggiare<br />

i suoi 40 anni di vita –spiega il presidentissimo<br />

Tonino Colloca- il Premio “Città<br />

di Ostia” avrà un cast letterario d’eccezione.<br />

La giuria sarà presieduta dal professor Davide<br />

Rondoni, tra gli esponenti più rappresentativi<br />

del mondo della poesia contemporanea,<br />

editorialista del Sole 24 Ore e<br />

Direttore del Centro di Poesia Contemporanea<br />

dell’Università di Bologna e di Dante 09.<br />

Tra gli altri componenti, ci saranno Sandro<br />

Decataldo, Presidente Onorario e figura storica<br />

del Premio, e i poeti Claudio Damiani e<br />

Nicola Bultrini, la scrittrice Rita Charbonnier,<br />

il direttore di Italia di Rai Internazionale,<br />

Maurizio Imbriale, l’editrice Raffaella<br />

Ravano”. Nella prima serata spazio a sette<br />

dei migliori nuovi poeti sotto i 30 anni che<br />

verranno ad Ostia a recitare le proprie poesie.<br />

Duilio Litorale<br />

Nel corso<br />

della serata,<br />

inoltre, Davide<br />

Rondoni<br />

presenterà un<br />

percorso di<br />

poesia leggendo<br />

autori<br />

del calibro di<br />

Montale, Pasolini,Palazzeschi,Card<br />

u c c i ,<br />

Campana, Govoni, Pascoli, Quasimodo,<br />

Pound, D’Annunzio, Ungaretti e Luzi. Poi, si<br />

proseguirà con “Per Ostia con Amore…”, serata<br />

dedicata a poeti e autori del territorio di<br />

Ostia con quindici poeti residenti nel XIII<br />

Municipio che leggeranno opere proprie. Infine<br />

la giornata conclusiva, arricchita dalla sezione<br />

“Ostia nel Mondo”, che conferirà un riconoscimento<br />

a quanti per meriti si sono<br />

contraddistinti sul territorio nei propri settori<br />

di competenza professionale. “Posso anticipare<br />

–conclude Colloca- che nella serata<br />

finale saranno premiati i due tra i più importanti<br />

poeti viventi: Franco Loi e Giovanna<br />

Mulas. Sarà anche presentato il volume “Inchiostro<br />

di Reporter”, del giornalista del<br />

Tg1, Diego Cimara. Ma ci sono tante altre<br />

sorprese che renderanno questo quarantennale<br />

davvero indimenticabile”. Ulteriori informazioni<br />

sul 40° Premio Internazionale<br />

“Città di Ostia” sul sito www.ancomarzio.org<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Premio Culturale Sisto Ciotoli<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

foto/ Fabrizio Di Nicoli<br />

Impresa+<br />

scuola=<br />

Cultura<br />

Nato nel 1992 per coniugare<br />

il mondo imprenditoriale<br />

con quello della cultura,<br />

rappresentato dalle scuole, il Premio<br />

Culturale Ostia Sisto Ciotoli ha<br />

compiuto quest’anno venti anni. E<br />

per festeggiare degnamente la ricorrenza,<br />

il patron Peppino Ciotoli,<br />

il presidente di giuria generale Antonio<br />

Casertano e tutto lo staff (i giurati<br />

Francesco Facciolo, Lucia Battaglia,<br />

Michelina Lombardi Bove,<br />

Pino Scaccia e l’infaticabile Bruna<br />

Fuligni, ed il Comitato Organizzatore<br />

composto da Augusto Guidetti, Anna<br />

Maria Maione, Ciro D’Angelo, Paolo<br />

Bizzarri, Piero Martini, Giulia Menici<br />

e Sabrina Speranza) hanno fatto<br />

davvero le cose in grande. La cerimonia<br />

di premiazione per le scuole,<br />

infatti, e’ stata preceduta da una<br />

serata di gala, tenutasi sempre a Cineland,<br />

location del Premio. Il generale<br />

Casertano ha brevemente ripercorso<br />

la storia della manifestazione<br />

ed i presenti hanno poi potuto<br />

assistere allo spettacolo-concerto<br />

di Stefano Reali intitolato “Dal saltarello<br />

ciociaro alla serenata romana”.<br />

E’ stato un viaggio musicale in<br />

due secoli di canzoni romane che ha<br />

visto esibirsi, oltre a Reali, anche Serena<br />

D’Ercole, Massimiliano Lazzaretti,<br />

Giorgio Rosciglione ed Ame-<br />

deo Ariano. Il giorno successivo il<br />

Premio Sisto Ciotoli ha visto poi la<br />

consegna dei riconoscimenti alle<br />

scuole del territorio, che e’ stata come<br />

tradizione un momento di festa per<br />

studenti e docenti all’insegna della<br />

creativita’ e dello spettacolo. La cerimonia<br />

si è aperta con l’esecuzione<br />

dell’inno nazionale da parte dei ragazzi<br />

dell’istituto secondario di primo<br />

grado “Antonio Vivaldi”. Ed al<br />

dirigente scolastico della scuola,<br />

professoressa Milena Nari, è stata<br />

consegnata la speciale onoreficenza<br />

del Presidente della Repubblica. Il saluto<br />

del Presidente del XIII Municipio<br />

Giacomo Vizzani ha preceduto<br />

poi la proiezione di un breve video<br />

nel quale il direttore artistico del<br />

Premio, Simone Fioravanti, ha fatto<br />

in modo suggestivo ripercorrere<br />

i venti anni dell’evento. Ed è stato<br />

il patron Peppino Ciotoli a consegnare<br />

alla scuola media statale<br />

“Giuliano da Sangallo” lo speciale<br />

premio del ventennale. Quindi spazio<br />

alle esibizioni delle scuole (Garrone,<br />

Caio Duilio, Alessandro Magno,<br />

Parini, Piero Della Francesca,<br />

Quinqueremi, Fanelli Marini, Mar<br />

dei Carabi, Suore della Presentazione<br />

e Giuliano da Sangallo) che<br />

con lavori che sono andati dalla cartellonistica<br />

al teatro ed alla musica<br />

Ha festeggiato quest’anno la ventesima edizione il Premio<br />

Culturale Ostia Sisto Ciotoli, ideato nel 1992 da<br />

Peppino Ciotoli ed Antonio Casertano. A Cineland due<br />

giorni di festa, con una serata di gala e la tradizionale<br />

cerimonia di premiazione degli studenti del territorio,<br />

protagonisti di poesie, scritti e lavori musicali e teatrali.<br />

Assegnati anche alcuni riconoscimenti speciali. Ed<br />

alla nostra casa editrice un attestato di benemerenza<br />

hanno offerto una mattinata di autentico<br />

spettacolo. Oltre alle premiazioni<br />

delle scuole, il Premio Sisto<br />

Ciotoli ha attribuito alcuni riconoscimenti<br />

speciali. Un attestato di<br />

benemerenza è stato consegnato<br />

alla nostra editrice e direttrice Caterina<br />

Dini per i venti anni di attività<br />

della Publidea 95. Il generale<br />

Casertano ha sottolineato il lavoro<br />

svolto dalla nostra casa editrice per<br />

la valorizzazione del territorio<br />

ed ha evidenziato come da venti<br />

anni il Premio Ciotoli e la Publidea<br />

95 camminino in sinergia parallela<br />

nel portare avanti il valore<br />

della cultura.<br />

Poi è stata la volta del Premio Vittoria<br />

Ciotoli, consegnato dai nipoti<br />

Simona, Elisa, Fiammetta, Antonello,<br />

Edoardo e Paolo all’associa-<br />

zione “Viva la vita onlus”. A ritirare<br />

il riconoscimento Erminia Manfredi,<br />

che opera all’interno di tale onlus<br />

e che è stata accolta con un ricordo<br />

del marito Nino e della sua<br />

memorabile interpretazione nel Pinocchio<br />

televisivo.<br />

Infine è stato conferito al reparto oncologico<br />

dell’Ospedale Grassi il<br />

Premio Salvatore Paone, consegnato<br />

da Paolo Paone al professor<br />

Speranza ed alla dottoressa Loviello,<br />

che hanno organizzato per i pazienti,<br />

in collaborazione con la Pro<br />

Loco Roma Litorale, un pellegrinaggio<br />

al santuario di Padre Pio.<br />

L’evento si è concluso con l’estrazione<br />

per la consegna di una maglia<br />

originale di Francesco Totti. Ed il saluto<br />

finale ha proiettato tutti verso<br />

l’edizione numero 21 del Premio.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

45


46<br />

Un impegno<br />

per la cultura e<br />

la solidarietà<br />

testo// Caterina Dini<br />

foto// Fabrizio Di Nicoli<br />

Ènato solo tre anni fa, ma<br />

il Club ha già in attivo<br />

molti progetti per il territorio<br />

e per una solidarietà a<br />

“tutto campo”.<br />

Il 15 maggio scorso c’è stata la<br />

consegna ufficiale all’associazione<br />

di volontariato “Oltre<br />

Confine” di un’Ambulanza<br />

Mercedes che partirà per il<br />

Rwanda località Rwinzki, dove<br />

questi volontari stanno allestendo<br />

un “Centro di salute e<br />

Poliambulatorio”, gacchè la popolazione<br />

è costretta a recarsi al<br />

Duilio Litorale<br />

centro dei volontari,perc<br />

o r r e n d o<br />

anche 10 Km<br />

a piedi portando<br />

i malati<br />

in barella “a braccia”.<br />

Hanno collaborato alla nostra<br />

iniziativa alcune maestranze che<br />

ne hanno curato la manutenzione<br />

gratuitamente:<br />

Gennaro Fusco, titolare dell’autofficina<br />

“FUSCO GENNARO &<br />

FEDERICO, in Acilia, Via Alessandro<br />

Capalti n. 155;<br />

Mantovani Maurizio, titolare<br />

della omonima “TAPPEZZE-<br />

RIA” per rifacimenti interni e pulitura<br />

auto, pullman e motonautica,<br />

con sede in Acilia, Via A.<br />

Capalti n.153;<br />

Felice Lorusso, titolare della<br />

“CARROZZERIA OSTIENSE”<br />

con sede nella zona industriale di<br />

Acilia, Via E. Ortolani n.192.<br />

Una breve cerimonia, con la benedizione<br />

del mezzo, ha concluso<br />

questo service, nato su<br />

richiesta del Vice Presidente dell’Associazione<br />

Giancarlo Cantonetti<br />

condivisa da tutti i soci,<br />

ma principalmente dal nostro<br />

Presidente Avv. Alfonso Pagliaro<br />

che ne ha curato il difficile iter.<br />

Altro progetto importante<br />

del nostro Club<br />

finanziato da circa due<br />

anni è quello della<br />

“Clownterapia” per il<br />

reparto di Pediatria<br />

dell’Ospedale G.B.<br />

Grassi di Ostia.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011


Quest’anno il Club s iè impegnato a portare a compimento il<br />

“Progetto Giovani”, con l’obbiettivo principale di interagire<br />

con gli alunni dei Licei del XIII Municipio: cittadini di domani.<br />

Sono state fatte cinque conferenze tenute da professionisti, soci<br />

del Club, sui temi: I Giovani e lo Sport, I Giovani e la Legge, I<br />

Giovani e le Droghe, il Fumo e l’Alcool; quest’ultimo ha riscosso<br />

un particolare interesse.<br />

Per il 2° anno, il 28 maggio<br />

presso l’Hotel Satellite, si è ripetuta<br />

la cerimonia di consegna<br />

delle Borse di Studio di € 500 a<br />

sette alunni dei Licei del XIII<br />

Municipio.<br />

I vincitori del premio sono stati<br />

scelti, tra quelli segnalati dagli<br />

Istituti di appartenenza, a insindacabile<br />

giudizio dell’apposita<br />

“Commissione”Rotary.<br />

Che si parli del mondo del lavoro,<br />

di cultura o di educazione i<br />

giovani sono sempre sotto le luci<br />

dei riflettori. Il club Rotary con<br />

questo premio “Rotary Youth<br />

Award” ha lasciato intravedere<br />

scenari diversi. Il giovane è ta-<br />

lento, potenziale capitale umano<br />

di un valore inestimabile. Un<br />

messaggio che sa sì di futuro, ma<br />

di un futuro concreto. È con questo<br />

intento che il Club ha assegnato<br />

una borsa di studio ad uno<br />

studente meritevole di ciascuna<br />

delle sette scuole del territorio.<br />

Si tratta di ragazzi dotati di eccezionali<br />

capacità testimoniate<br />

non solo da un’ottima carriera<br />

scolastica, ma da una tempra di<br />

spirito che ha permesso loro di<br />

affrontare situazioni personali o<br />

familiari difficili in maniera encomiabile.<br />

Piccoli grandi uomini<br />

e donne dotati di brillante talento<br />

concretizzato in una forza di volontà<br />

ferrea e di una dedizione<br />

costante alla conoscenza,<br />

in altre parole<br />

persone degne di ammirazione.<br />

È di queste e<br />

di tante altre risorse che<br />

il Rotary vuole prendersi<br />

cura, è alla gioventù<br />

contraddittoria,<br />

contesa di questo<br />

tempo che vuole dire<br />

“non siete soli”.<br />

Il prossimo presidente<br />

Dott. Domenico Libertini<br />

ha promesso che<br />

continuerà questa lodevole<br />

iniziativa.<br />

<strong>GIUGNO</strong>2011 Duilio Litorale<br />

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