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Speciale don Luigi Bracchi - Parrocchia di Verolanuova

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nostra comunità non ci siano emarginati,<br />

persone che si sentono sole, <strong>di</strong><br />

nessuno. Facciamo sentire a tutti la<br />

tenerezza e la potenza dell'amore <strong>di</strong><br />

Dio Padre.<br />

Solo così saremo cristiani, solo così<br />

saremo comunità cristiana: se vivremo<br />

nel rispetto e nell'amore <strong>di</strong> tutti.<br />

Una comunità, quella <strong>di</strong> <strong>Verolanuova</strong>,<br />

che è chiamata anche oggi a dare<br />

ai nostri ragazzi, ai nostri giovani in<br />

modo particolare, un segno forte che<br />

Cristo è l'unico salvatore, è il centro<br />

della vita <strong>di</strong> ogni uomo, è l'unico che<br />

dà senso alla nostra vita. Noi dobbiamo<br />

preoccuparci <strong>di</strong> accogliere, <strong>di</strong> conoscere<br />

Cristo e testimoniarlo annunciandolo<br />

nella nostra vita. Carissimi,<br />

questo è il compito <strong>di</strong> tutti noi, come<br />

già ricordavo. La nostra fede, rapporto<br />

<strong>di</strong> amore personale con Dio e rapporto<br />

personale <strong>di</strong> amore con gli altri, <strong>di</strong>venti<br />

veramente una testimonianza e<br />

un cammino per tutti.<br />

Abbiamo una chiesa meravigliosa:<br />

grazie a chi l'ha costruita così, a chi<br />

l'ha rimessa a nuovo nella ristrutturazione.<br />

Ma a cosa servirebbe tutto<br />

questo se noi cristiani non <strong>di</strong>ventassimo<br />

pietre vive, non costruissimo una<br />

comunità fatta <strong>di</strong> persone meravigliose<br />

perché si conoscono, si amano, si<br />

aiutano sull'esempio <strong>di</strong> Gesù che è<br />

venuto per servire e non per essere<br />

servito?<br />

Abbiamo qui in<strong>di</strong>cato due <strong>di</strong>mensioni<br />

del cammino che faremo insieme:<br />

Cristo è la <strong>di</strong>mensione comunitaria<br />

del nostro impegno. Una comunità è<br />

viva se ciascuno <strong>di</strong> noi fa la sua parte<br />

da svolgere in modo personale e con<br />

tutte le sue energie.<br />

Ho visto in questi giorni con <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong>,<br />

il vostro parroco precedente che vi<br />

ha amato e seguito con tutte le sue<br />

forze in questi ventotto anni, insieme<br />

a <strong>don</strong> Gianpaolo e <strong>don</strong> Valentino, ho<br />

L’Angelo <strong>di</strong> Verola 9<br />

<strong>don</strong> <strong>Luigi</strong><br />

visto le vostre campagne, le vostre industrie,<br />

ho visto l'Oratorio, le scuole,<br />

ho visto tante case nuove. Mi hanno<br />

parlato dei problemi che ci sono in<br />

tutte queste realtà. Mi ha parlato <strong>don</strong><br />

<strong>Luigi</strong> degli ammalati, degli anziani.<br />

Ho visto la casa albergo, il ricovero,<br />

con <strong>don</strong> Angelo. Ho visto anche i fratelli<br />

<strong>di</strong> altre nazioni e <strong>di</strong> altri colori che<br />

hanno sede nella nostra parrocchia.<br />

Carissimi, ecco delineato il quadro del<br />

nostro lavoro in questi anni che lavoreremo<br />

insieme. Come vedete, niente<br />

<strong>di</strong> nuovo ma l'impegno a rinnovare la<br />

responsabilità <strong>di</strong> portare Cristo a tutte<br />

queste realtà come garanzia <strong>di</strong> un<br />

cammino e <strong>di</strong> una vita piena per tutti.<br />

Permettete un saluto cor<strong>di</strong>ale a tutti<br />

i nostri ragazzi e giovani che ho visto<br />

molto volentieri fuori dalla chiesa,<br />

nella loro gioia e nel loro entusiasmo.<br />

Saluto tutte le famiglie, ovviamente<br />

gli ammalati e gli anziani. Un saluto<br />

cor<strong>di</strong>ale a tutti quelli che si sentono<br />

amici e fratelli del Villaggio Prealpino,<br />

<strong>di</strong> Roma, della Ba<strong>di</strong>a, dei giovani del<br />

Seminario. Permettete questo piccolo<br />

accenno a quanto c'è stato prima: sapete<br />

quanto vi ho amato e vi porterò<br />

sempre con me. Quin<strong>di</strong> a tutti questi<br />

un saluto cor<strong>di</strong>ale e un grazie sincero<br />

con l'augurio più vivo.<br />

E a tutti voi <strong>di</strong> questa comunità nuova<br />

ecco il saluto cor<strong>di</strong>ale e l'invito a<br />

lavorare insieme. Ci aiuterà la Ma<strong>don</strong>na,<br />

(so che l'avete celebrata molto<br />

solennemente domenica scorsa),<br />

sotto la protezione <strong>di</strong> san Lorenzo e <strong>di</strong><br />

tutte quelle persone, che ho ricordato<br />

all'inizio, e che sono uscite, e hanno<br />

vissuto nella nostra comunità.<br />

A tutti un cor<strong>di</strong>ale saluto e buon lavoro<br />

per questo cammino che faremo<br />

insieme.<br />

16 ottobre 2003

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