Speciale don Luigi Bracchi - Parrocchia di Verolanuova

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09.06.2013 Views

pensieri e ricordi gli emarginati, non solo con il conforto caritatevole ma contribuendo alle necessità impellenti e quotidiane. Terminato il rito funebre, oserei dire per una casualità, per nulla ricercata, io e mio marito ci siamo trovati a discorrere con un amico di Don Luigi, proveniente da una parrocchia precedentemente curata. Con gli occhi pieni di tristezza, ma con un immenso desiderio di dare testimonianza di chi era il nostro Monsignore, ci narrò con semplicità ed enfasi quanto di buono aveva ricevuto e continuava a ricevere da Stai tranquilla, io ci sono Era mercoledì 24 ottobre 2012, erano circa le sette di sera; ero in ritardo per l'incontro di preparazione per la catechesi della domenica. Arrivavo dal lavoro di corsa, trafelata, e lui era là al suo solito posto. Con calma, con un lieve sorriso e un breve saluto accompagnato da un gesto della mano per indicarmi la sedia vuota, ha continuato il suo discorso sul Padre, sulla "follia della croce", su Gesù e sulla Fede nei momenti difficili. E' stato un bell'incontro, anche se troppo breve; avrei voluto chiedere ancora tante cose, ma il tempo è tiranno. Ho potuto solo dirgli che ero stanca, che mi era difficile condurre gli incontri con i genitori da sola, che sentivo il bisogno di un aiuto, che se lui era d'accordo avrei portato una mia amica per darmi un po’ di sostegno. Lui, sereno come sempre, mi ha chiesto di quale parrocchia era la 64 Don Luigi, dopo la scomparsa di una persona a lui cara. Volle sottolinearci la vicinanza e la determinazione di Monsignore a farsi carico delle sofferenze di coloro che incontrava o di chi come lui lo aveva incontrato nei precedenti mandati. Il rammarico di quest'uomo che insieme a noi vide il feretro passare, fu quello di dire: "mi aveva chiamato ma io non ho risposto". L'augurio è che l'esempio e gli insegnamenti donati da Don Luigi Bracchi non siano vani per la nostra comunità. L’Angelo di Verola Cristiana Adami mia amica e mi ha detto che andava bene ed ha aggiunto: “ma tu sai che io ci sono, ci sono sempre, quando avete bisogno basta dirlo”! Stai tranquilla, io ci sono! Ecco, queste sono state praticamente le ultime parole che mi ha rivolto; parlava a me, ma guardava bene in faccia tutti, uno per uno, come per dire che il discorso valeva per ognuno di noi. Queste parole mi sono rimaste in mente e continuo a ripetermele quasi per rassicurarmi che lui c'è, c'è davvero, in qualche altro modo, ma c'è. Per questo, la profonda tristezza per la sua morte si accompagna alla certezza che ciò che Don Luigi ha seminato produrrà tante radici e che nasceranno tanti frutti. Anna Maria Collufio

L’Angelo di Verola 65 pensieri e ricordi Un piccolo pensiero su don Luigi Senza togliere nulla agli altri sacerdoti, tu sei stato veramente un Buon Pastore. Quanto bene hai fatto a tutti noi con la tua semplicità, la tua disponibilità e la tua presenza. Ti mettevi sempre in disparte quando c’erano degli eventi importanti. La tua umiltà ci ha insegnato tante cose: quando per la strada ti incontravamo, ci chiedevi sempre della famiglia, dei figli, della nostra salute, dicendo “dirò una preghiera per voi”. Sei stato veramente un Buon Pastore Sabato alle ore 18,00 mi sono confessata e comunicata da Te; mi sembra di sentire ancora la tua Voce. Non mi Messa alla Santella delle Vincellate. sembra vero che dopo poche ore eri già in cielo. Vorrei dirti tante cose ma le conservo nel cuore come un tesoro. Tra le tante cose, avevi intrapreso la Messa alle Santelle di tutte le zone del nostro paese, troppo spesso abbandonate. In tanti sono venuti a pregare e a darti l’ultimo saluto. Ti aspettavamo a benedire le nostre case… lo farai dal cielo. Tutti hanno pianto la tua partenza e l’ha fatto anche il cielo. Ciao don Luigi. (firmato)

pensieri e ricor<strong>di</strong><br />

gli emarginati, non solo con il conforto<br />

caritatevole ma contribuendo<br />

alle necessità impellenti e quoti<strong>di</strong>ane.<br />

Terminato il rito funebre, oserei <strong>di</strong>re<br />

per una casualità, per nulla ricercata,<br />

io e mio marito ci siamo trovati a<br />

<strong>di</strong>scorrere con un amico <strong>di</strong> Don <strong>Luigi</strong>,<br />

proveniente da una parrocchia<br />

precedentemente curata.<br />

Con gli occhi pieni <strong>di</strong> tristezza, ma<br />

con un immenso desiderio <strong>di</strong> dare<br />

testimonianza <strong>di</strong> chi era il nostro<br />

Monsignore, ci narrò con semplicità<br />

ed enfasi quanto <strong>di</strong> buono aveva<br />

ricevuto e continuava a ricevere da<br />

Stai tranquilla, io ci sono<br />

Era mercoledì 24 ottobre 2012,<br />

erano circa le sette <strong>di</strong> sera; ero<br />

in ritardo per l'incontro <strong>di</strong> preparazione<br />

per la catechesi della domenica.<br />

Arrivavo dal lavoro <strong>di</strong> corsa, trafelata,<br />

e lui era là al suo solito posto.<br />

Con calma, con un lieve sorriso e<br />

un breve saluto accompagnato da<br />

un gesto della mano per in<strong>di</strong>carmi<br />

la se<strong>di</strong>a vuota, ha continuato il suo<br />

<strong>di</strong>scorso sul Padre, sulla "follia della<br />

croce", su Gesù e sulla Fede nei momenti<br />

<strong>di</strong>fficili.<br />

E' stato un bell'incontro, anche se<br />

troppo breve; avrei voluto chiedere<br />

ancora tante cose, ma il tempo è tiranno.<br />

Ho potuto solo <strong>di</strong>rgli che ero<br />

stanca, che mi era <strong>di</strong>fficile condurre<br />

gli incontri con i genitori da sola, che<br />

sentivo il bisogno <strong>di</strong> un aiuto, che se<br />

lui era d'accordo avrei portato una<br />

mia amica per darmi un po’ <strong>di</strong> sostegno.<br />

Lui, sereno come sempre, mi<br />

ha chiesto <strong>di</strong> quale parrocchia era la<br />

64<br />

Don <strong>Luigi</strong>, dopo la scomparsa <strong>di</strong> una<br />

persona a lui cara. Volle sottolinearci<br />

la vicinanza e la determinazione <strong>di</strong><br />

Monsignore a farsi carico delle sofferenze<br />

<strong>di</strong> coloro che incontrava o <strong>di</strong><br />

chi come lui lo aveva incontrato nei<br />

precedenti mandati. Il rammarico <strong>di</strong><br />

quest'uomo che insieme a noi vide il<br />

feretro passare, fu quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: "mi<br />

aveva chiamato ma io non ho risposto".<br />

L'augurio è che l'esempio e gli insegnamenti<br />

<strong>don</strong>ati da Don <strong>Luigi</strong> <strong>Bracchi</strong><br />

non siano vani per la nostra comunità.<br />

L’Angelo <strong>di</strong> Verola<br />

Cristiana Adami<br />

mia amica e mi ha detto che andava<br />

bene ed ha aggiunto: “ma tu sai<br />

che io ci sono, ci sono sempre, quando<br />

avete bisogno basta <strong>di</strong>rlo”! Stai<br />

tranquilla, io ci sono!<br />

Ecco, queste sono state praticamente<br />

le ultime parole che mi ha rivolto;<br />

parlava a me, ma guardava bene in<br />

faccia tutti, uno per uno, come per<br />

<strong>di</strong>re che il <strong>di</strong>scorso valeva per ognuno<br />

<strong>di</strong> noi.<br />

Queste parole mi sono rimaste in<br />

mente e continuo a ripetermele quasi<br />

per rassicurarmi che lui c'è, c'è<br />

davvero, in qualche altro modo, ma<br />

c'è.<br />

Per questo, la profonda tristezza per<br />

la sua morte si accompagna alla<br />

certezza che ciò che Don <strong>Luigi</strong> ha<br />

seminato produrrà tante ra<strong>di</strong>ci e che<br />

nasceranno tanti frutti.<br />

Anna Maria Collufio

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