Speciale don Luigi Bracchi - Parrocchia di Verolanuova
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gi; riuscii solo a balbettare “Don <strong>Luigi</strong>,<br />
ho paura” ma egli pronto rispose<br />
“Lo so, ma pensa che quel Gesù che<br />
stai per onorare qui col tuo servizio è<br />
lo stesso della nostra Chiesa; tutto il<br />
resto non conta”. Poi fu costretto ad<br />
allontanarsi. Rafforzato da quella presenza<br />
protettrice, suonai sereno con<br />
tanta gioia nel cuore.<br />
Questa era la presenza vigile <strong>di</strong> un<br />
uomo intelligente, buono, generoso,<br />
attento ai particolari, che sapeva esserci<br />
sempre, così da venire percepito,<br />
in vita, come fedele amico e protettore:<br />
come non considerarlo Angelo<br />
custode, ora che è nella gloria <strong>di</strong> Dio?<br />
Fiorlorenzo Azzola<br />
Lettera al nostro parroco<br />
Caro il mio <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong>, ci hai lasciato<br />
troppo presto. La tua chiamata<br />
al Padre è stata troppo improvvisa,<br />
ci hai lasciati traumatizzati, <strong>di</strong>spersi,<br />
ma per “fortuna” non <strong>di</strong>sperati.<br />
Ho avvertito nella nostra comunità<br />
tanta sofferenza, tanto dolore e ho visto<br />
versare tante lacrime su visi sbiancati,<br />
ma un comportamento composto.<br />
La tua salma è stata onorata con<br />
una amorevolezza “sacrale”, tutti, anziani<br />
e piccini hanno sfiorato con una<br />
carezza la tua bara e mandato baci.<br />
Diversamente non poteva essere!<br />
La per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> una persona amica e<br />
cara può essere veramente un trauma<br />
se vissuto singolarmente, da soli,<br />
ma se comunitariamente si riesce<br />
a rimanere legati ad essa, tutti uniti<br />
nella preghiera e nel suo ricordo più<br />
bello, per chi ha speso una vita in una<br />
solidale con<strong>di</strong>visione con le persone e<br />
in particolare con quelle in <strong>di</strong>fficoltà,<br />
preoccupato per il futuro dei suoi parrocchiani,<br />
allora, pur nel cordoglio, ci<br />
si rincuorerà fraternamente. Quanto<br />
L’Angelo <strong>di</strong> Verola 59<br />
pensieri e ricor<strong>di</strong><br />
più bello e denso è il ricordo, tanto più<br />
ci pesa la separazione, ma la gratitu<strong>di</strong>ne<br />
per la sua vita spesa per il bene<br />
comune trasforma il tormento del ricordo<br />
in una pace interiore e ci invita<br />
a riflettere sul <strong>don</strong>o prezioso con cui<br />
abbiamo potuto con<strong>di</strong>videre parte del<br />
nostro tempo e delle nostre ansie e<br />
ringraziare il Signore <strong>di</strong> averci dato un<br />
pastore buono, una guida sicura quale<br />
è stato il nostro <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong>. Tu auspicavi<br />
una comunità gioiosa, una comunità<br />
simpatica. Se in questi nove anni non<br />
hai ottenuto ciò che ti eri prefissato,<br />
sappiamo per certo però che il Signore<br />
guarda il cuore. Tu <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong> avevi<br />
un cuore grande e il Signore apprezza<br />
l’obolo della vedova perché frutto <strong>di</strong><br />
amore, <strong>di</strong> solidarietà, <strong>di</strong> comunione e<br />
promette <strong>di</strong> premiare anche un solo<br />
bicchiere <strong>di</strong> acqua fresca dato nel suo<br />
nome.<br />
Grazie <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong>, amico unico, sempre<br />
e per sempre.<br />
Piero Sala