Speciale don Luigi Bracchi - Parrocchia di Verolanuova
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gruppi e associazioni parrocchiali<br />
I Catechisti<br />
Caro <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong>, si sente la mancanza<br />
della tua presenza.<br />
Molti <strong>di</strong> noi dopo la tua morte<br />
improvvisa e inaspettata si sono sentiti<br />
smarriti, un po’ orfani ma, io credo,<br />
è stato dopo che ci hai lasciato, che i<br />
semi, generosamente e senza risparmiarti<br />
ci hai <strong>don</strong>ato, hanno iniziato a<br />
dare frutto.<br />
È strano ma, spesso, ci ren<strong>di</strong>amo conto<br />
che le persone ci mancano quando<br />
non ci sono più, allora molti ricor<strong>di</strong><br />
tornano alla mente e ci rammarichiamo<br />
<strong>di</strong> non aver detto o fatto molte<br />
cose.<br />
Ci hai <strong>don</strong>ato anni della tua vita, ci hai<br />
servito in modo <strong>di</strong>screto e concreto e<br />
in occasione <strong>di</strong> ogni incontro, negli<br />
incontri <strong>di</strong> preparazione dei Centri <strong>di</strong><br />
Ascolto e negli incontri <strong>di</strong> preparazione<br />
delle catechesi, sempre ci hai<br />
sollecitato a vivere quoti<strong>di</strong>anamente<br />
la Parola.<br />
Ci ricordavi che siamo una comunità<br />
cristiana, che noi siamo la Chiesa<br />
e ognuno <strong>di</strong> noi, nessuno escluso, è<br />
chiamato ad ascoltare e a fare la volontà<br />
<strong>di</strong> Dio.<br />
“A ciascuno è data una manifestazione<br />
particolare dello Spirito per il bene<br />
La folla in piazza Malvestiti.<br />
40<br />
comune” (Prima lettera <strong>di</strong> San Paolo<br />
Apostolo ai Corinzi).<br />
Dopo la consapevolezza che tutti noi<br />
battezzati facciamo parte della comunità<br />
cristiana ci hai sempre esortato<br />
alla “comunione”. Una comunione<br />
vissuta a vari livelli.<br />
La comunione fondamentale è con<br />
Dio Padre me<strong>di</strong>ante Gesù Cristo e lo<br />
Spirito Santo; poi c’è la comunione<br />
ecclesiale, vissuta soprattutto attraverso<br />
la Parola <strong>di</strong> Dio e i Sacramenti<br />
entrambe sono chiamate ad esprimersi<br />
e rendersi visibili nella comunione<br />
fraterna e nella carità verso tutti<br />
gli uomini. Quante volte sottolineavi,<br />
instancabile, che l’amore e la carità<br />
fraterna si debbono vivere e testimoniare<br />
con la vita!<br />
“Da cosa si vede che siamo cristiani?”<br />
domandavi e ci ricordavi che la comunione<br />
è relazione, io e Dio, io e gli altri<br />
e che ogni relazione chiede impegno<br />
e assunzione <strong>di</strong> responsabilità, non<br />
dobbiamo pensare che “tocca a qualcun<br />
altro fare”. Ci esortavi a non criticare<br />
gli altri, a non creare ostacoli e<br />
<strong>di</strong>visioni, ma ad essere corresponsabili,<br />
a lavorare insieme, a collaborare,<br />
a sostenerci, … quanto faticoso questo<br />
cammino <strong>di</strong> amore e carità fraterna.<br />
Tramite te, grazie alla tua testimonianza<br />
<strong>di</strong> vita, penso <strong>di</strong> aver compreso che<br />
Dio ci chiede <strong>di</strong> “vederlo” negli altri e<br />
<strong>di</strong> riconoscerlo in noi, e Dio è Amore.<br />
Grazie <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong> per ciò che hai seminato<br />
nella comunità verolese, continua<br />
ad accompagnarci e sostenerci<br />
affinché anche noi, ognuno <strong>di</strong> noi,<br />
<strong>di</strong>venti un buon seminatore e per farlo<br />
dobbiamo ogni giorno imparare a<br />
prenderci cura l’uno dell’altro, figli <strong>di</strong><br />
Dio e fratelli e sorelle gli uni degli altri.<br />
L’Angelo <strong>di</strong> Verola<br />
Una catechista