Speciale don Luigi Bracchi - Parrocchia di Verolanuova
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Da <strong>don</strong> Paolo Goffi<br />
San Vito <strong>di</strong> Be<strong>di</strong>zzole, 29 ottobre 2012<br />
Vivo e con<strong>di</strong>vido con voi questa<br />
solennità <strong>di</strong> tutti i Santi pensando<br />
ad un sacerdote, <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong><br />
<strong>Bracchi</strong>, parroco <strong>di</strong> <strong>Verolanuova</strong>, che<br />
nella notte <strong>di</strong> sabato per un infarto è<br />
ritornato alla casa del Padre: lo faccio<br />
perché, nonostante i limiti che possono<br />
caratterizzare l’esperienza <strong>di</strong> ciascuno<br />
<strong>di</strong> noi, e quin<strong>di</strong> anche in lui, in<br />
me ha lasciato un ricordo, uno stimolo<br />
alla Santità; penso che sia possibile<br />
fare questo parallelo perché i santi<br />
non sono solo quelli del calendario, ma<br />
pure quelli che incontriamo nella vita<br />
reale e che ci aiutano ad avvicinarci al<br />
Signore.<br />
I santi non sono solo quelli assorti sempre<br />
in preghiera con le mani giunte e il<br />
volto rivolto sempre al cielo, ma i santi<br />
sono anche quelli che si sporcano le<br />
mani, che ci guardano e ci sorri<strong>don</strong>o.<br />
Nella liturgia della solennità <strong>di</strong> tutti<br />
i santi siamo invitati a pregare il salmo<br />
23, ripetendo il ritornello: “ecco la<br />
generazione che cerca il Tuo volto,<br />
Signore”.<br />
Don <strong>Luigi</strong>, i santi quoti<strong>di</strong>ani, cercano<br />
nella loro vita il volto del Signore in<br />
Chiesa, ma anche nel volto dei fratelli e<br />
poiché sono convinti che il Signore sia<br />
in tutte le persone, nella loro vita non<br />
fanno <strong>di</strong>fferenze: poveri, ricchi, sapienti<br />
e persone umili, miti e attaccabrighe,<br />
in tutte le persone cercano il volto del<br />
Signore e in quei volti amano concretamente<br />
il Signore.<br />
Per questo i santi quoti<strong>di</strong>ani de<strong>di</strong>cano<br />
tempo a ogni incontro che vivono, fanno<br />
sapere che per loro, quella persona,<br />
qualsiasi sia, è per loro importante.<br />
Per questo i santi quoti<strong>di</strong>ani, quelli<br />
<strong>di</strong> cui abbiamo un profondo bisogno<br />
oggi, intorno a loro riescono a comunicare<br />
ottimismo, fiducia nel futuro,<br />
L’Angelo <strong>di</strong> Verola 31<br />
i giorni del lutto<br />
serenità.<br />
E questo non lo fanno solo perché per<br />
loro sia spontaneo: <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong> e i santi<br />
quoti<strong>di</strong>ani per comunicare ottimismo,<br />
fiducia nel futuro, serenità, quello che<br />
dovremmo fare anche noi, si sono<br />
impegnati. Lo hanno fatto anche se,<br />
come persone, avranno avuto la tentazione<br />
<strong>di</strong> mollare, <strong>di</strong> lasciar perdere,<br />
ma hanno insistito nell’amare perché<br />
in loro c’era il desiderio <strong>di</strong> amare il Signore<br />
nelle persone, <strong>di</strong> vivere il Santo<br />
Vangelo.<br />
Nel versetto dell’alleluia si <strong>di</strong>ce: “Venite<br />
a me, voi tutti che siete stanchi e<br />
oppressi e io vi darò ristoro”.<br />
In questi giorni mi si <strong>di</strong>ceva che <strong>don</strong><br />
<strong>Luigi</strong> confidava ad un amico qualche<br />
mese fa, che era stanco, probabilmente<br />
per il troppo lavoro pastorale.<br />
I santi quoti<strong>di</strong>ani per vivere il Vangelo,<br />
per costruire il Regno <strong>di</strong> Dio su questa<br />
terra si stancano, avrebbero voglia <strong>di</strong><br />
fermarsi e riposare, magari <strong>di</strong> andare<br />
in pensione (ma poi non ci andrebbero<br />
mai rimanendo sempre <strong>di</strong>sponibili<br />
ai bisogni degli altri), ma non mollano<br />
perché il Regno <strong>di</strong> Dio è esigente.<br />
Non mollano perché sanno che per<br />
costruire il regno <strong>di</strong> Dio bisogna impegnarsi,<br />
* non mollano perché sanno che<br />
in questo loro impegno non sono<br />
soli, ma il Signore li sostiene,<br />
* non mollano perché per amare<br />
il Signore della loro vita con una<br />
vita <strong>di</strong> preghiera e <strong>di</strong> carità, hanno<br />
messo in conto tutto: anche l’infarto.<br />
Che il Signore mi aiuti e ci aiuti a vivere<br />
questa solennità <strong>di</strong> tutti i Santi <strong>di</strong>ventando<br />
santi quoti<strong>di</strong>ani, nella concretezza<br />
della vita, delle nostra Comunità<br />
<strong>Parrocchia</strong>le.<br />
Grazie <strong>don</strong> <strong>Luigi</strong> per l’aiuto che mi<br />
hai dato.