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Tertulliano interprete di Valentino - Saggio III Athene Noctua

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2.4. La conversione al montanismo:<br />

Il montanismo fu un movimento religioso che si sviluppò nel II secolo d.C. , in<br />

concomitanza con la <strong>di</strong>ffusione del cristianesimo. Il nome deriva da quello del suo<br />

fondatore Montano; questi sosteneva <strong>di</strong> avere visioni profetiche e <strong>di</strong> parlare per<br />

voce dello Spirito Santo. Il montanismo appare come un movimento <strong>di</strong> resistenza<br />

escatologica rispetto alla razionalità ontoteologica e all’istituzionalizzazione del<br />

kerygma proposto dai Padri apologeti e dalla corrente protocattolica. Il<br />

montanismo ripropone l’eccedenza eversiva della grazia, l’abbandono del vecchio<br />

mondo e delle sue strutture corrotte, l’imminente ed estatico ritorno escatologico<br />

alla fine dei tempi; lo stesso Montano affermava <strong>di</strong> avere spesso visioni profetiche<br />

sull’imminente ritorno in terra <strong>di</strong> Cristo. Questo movimento religioso ebbe la sua<br />

massima espansione proprio nel II secolo d.C., nell’epoca in cui visse per<br />

l’appunto <strong>Tertulliano</strong>. Seppur tra i Padri della Chiesa vi fossero teologi ortodossi<br />

che avevano <strong>di</strong>chiarato eretico tale movimento, in linea generale veniva tollerato<br />

dalle chiese protocattoliche.<br />

Il montanismo non sviluppò una vera e propria dottrina religiosa; il movimento<br />

poggiava sugli stessi fondamenti dell’esperienza cristiana mo<strong>di</strong>ficandone tuttavia<br />

precetti e comportamenti. Questa rappresenta una delle gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze che<br />

contrad<strong>di</strong>stingue il montanismo dalle altre correnti eretiche. I contrasti con il<br />

cristianesimo sorsero perché i montanisti proponevano una libertà assoluta come<br />

<strong>di</strong>retta fruizione <strong>di</strong> Dio. La chiesa gerarchicamente istituzionalizzata veniva<br />

quin<strong>di</strong> concepita come mero inganno <strong>di</strong> potere. Un altro motivo <strong>di</strong> contrasto era<br />

costituito dalla partecipazione femminile ai riti religiosi. Per i montanisti le donne<br />

non solo potevano partecipare al rito comune, ma spesso erano fondamentali nelle<br />

rivelazioni e nelle profezie. Questo secondo punto è confermato ed avvalorato dal<br />

fatto che due tra i più importanti profeti montanisti erano donne: Massimilia e<br />

Priscilla.<br />

L’unico vero punto <strong>di</strong> contrasto dottrinale si basa quin<strong>di</strong> sull’importanza<br />

dell’estasi. I montanisti erano convinti che i loro profeti, una volta entrati in estasi,<br />

profetizzassero per bocca del Verbo, ne derivano, conseguentemente, verità in<br />

grado <strong>di</strong> integrare l’insegnamento apostolico. Il <strong>di</strong>spositivo kenotico e cristiano<br />

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