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Tertulliano interprete di Valentino - Saggio III Athene Noctua

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C’è qui da osservare che se da un lato questo ra<strong>di</strong>cale dualismo porta ad una<br />

svalutazione del Demiurgo, dall’altro lato egli mantiene comunque i tratti<br />

dell’or<strong>di</strong>ne e della giustizia che ne fanno un vero e proprio esecutore della volontà<br />

superiore. Inoltre l’inconsapevolezza del Demiurgo valentiniano è garanzia della<br />

sua innocenza ed esclude ontologicamente la possibilità che esso si ribelli alla<br />

volontà del Pleroma.<br />

S97.A - Ireneo, Adversus Haereses. Rousseau-Doutreleau pp. 90-91:<br />

Peraltro,<strong>di</strong>cono che fra i tre elementi esistenti, quello ilico, che chiamano anche <strong>di</strong> sinistra,<br />

viene necessariamente <strong>di</strong>strutto, per il fatto che non è in grado <strong>di</strong> accogliere nessun soffio <strong>di</strong><br />

incorruttibilità; affermano, invece, che l’elemento psichico, che definiscono anche <strong>di</strong> destra, dal<br />

momento che sta in mezzo fra quello spirituale e quello ilico, va dalla parte verso cui si è pur<br />

mostrato proclive […]. 90<br />

S97.B – <strong>Tertulliano</strong>, Adversus Valentinianos. J. Fredouille pp. 132-133:<br />

Così pure assegnano un esito <strong>di</strong>fferente per ognuna: per quella materiale, cioè carnale, che<br />

chiamano anche <strong>di</strong> sinistra, (ritengono che) sia indubbia la <strong>di</strong>struzione; invece, per quella psichica,<br />

che chiamano anche <strong>di</strong> destra, (affermano) che il destino è dubbio, dal momento che oscilla fra<br />

materiale e quella spirituale ed è destinata dalla parte verso cui si è inclinata <strong>di</strong> più […] 91<br />

Questi due passi si riferiscono alle tre nature umane teorizzate ed esposte nel<br />

sistema valentiniano. Nei due passi non ci sono sostanziali <strong>di</strong>fferenze tra Ireneo e<br />

<strong>Tertulliano</strong>. È qui interessante soffermarsi però sulla descrizione dell’uomo<br />

psichico. Come si evince dal passo <strong>di</strong> <strong>Tertulliano</strong> l’uomo psichico si trova a metà<br />

strada tra il destino apocalittico dell’uomo materiale e l’uomo spirituale,<br />

ontologicamente redento perché della medesima sostanza della <strong>di</strong>vinità. L’uomo<br />

psichico è inoltre emblematico del libero arbitrio tant’è che è capace <strong>di</strong> inclinarsi<br />

tanto verso “destra”, quanto verso “sinistra”, ovvero tanto verso il bene, quanto<br />

verso il male. Come è stato osservato più volte nel corso <strong>di</strong> questa analisi anche<br />

nel momento in cui l’accento è posto sulla gratuità del dono <strong>di</strong> grazia, il libero<br />

determinarsi dell’uomo, seppur subor<strong>di</strong>nato, mantiene un ruolo relativo. Questo<br />

90 Ivi, p. 186.<br />

91 Ivi, p. 187.<br />

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