Tertulliano interprete di Valentino - Saggio III Athene Noctua
Tertulliano interprete di Valentino - Saggio III Athene Noctua
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“Quanto questo punto fosse fondamentale nella speculazione dei Valentiniani è <strong>di</strong>mostrato<br />
dalla considerazione del numero <strong>di</strong> varianti in cui la scala <strong>di</strong> passioni è stata sviluppata e dai<br />
rispettivi corrispondenti assegnati a ciascuna <strong>di</strong> esse in termini <strong>di</strong> ‹‹sostanza››. Il fatto stesso che la<br />
correlazione tra emozioni ed elementi non è stata fissata nei particolari ma varia da autore ad<br />
autore, e forse anche nel pensiero <strong>di</strong> un medesimo autore, mostra quanto si sia a più riprese<br />
me<strong>di</strong>tato su tale soggetto.” 24<br />
Dopo che Sophia inferiore ha provato tutte le passioni, supplichevole cerca la<br />
luce <strong>di</strong> Cristo. Questo, impossibilitato ad abbandonare nuovamente il Pleroma, si<br />
accorda con gli altri Eoni per mandare Gesù come consorte della Sophia esteriore,<br />
per curarla dalle passioni e <strong>di</strong>ssuaderla dalla folle ricerca del Cristo. Con lui<br />
<strong>di</strong>scendono anche gli angeli, emanati da Gesù come scorta <strong>di</strong>vina nella <strong>di</strong>scesa<br />
verso l’esterno. Passato il Limite, Gesù incontra Sophia inferiore -Achamoth -<br />
<strong>di</strong>sperata nelle quattro primitive passioni: il timore, l’angoscia, la confusione e la<br />
supplica. Gesù cura Achamoth donandole la gnosi, la conoscenza, separando da<br />
lei le passioni, senza commettere l’errore <strong>di</strong> Cristo, abbandonando le emozioni a<br />
loro stesse come era avvenuto precedentemente nella vicenda <strong>di</strong> Sophia superiore.<br />
Le passioni, che non possono essere annullate in quanto prodotto effettivo della<br />
<strong>di</strong>vinità inferiore, vengono soli<strong>di</strong>ficate da Gesù in sostanze in<strong>di</strong>pendenti.<br />
Con l’avvento <strong>di</strong> Gesù il meccanismo dualistico che sottostà alla struttura<br />
valentiniana viene ad<strong>di</strong>rittura ra<strong>di</strong>calizzato. L’apparizione del Salvatore da un lato<br />
permette la liberazione <strong>di</strong> Sophia inferiore -Achamoth- dalle sue sofferenze,<br />
dall’altra si erige a fondamento <strong>di</strong> tutte le cose esterne. Gesù rende possibile ‹‹in<br />
potenza›› la susseguente creazione demiurgica. Da affezioni incorporee<br />
abbandonate da Cristo, Gesù trasforma le passioni in materia, impartendo loro la<br />
capacità <strong>di</strong> entrare in composizione formando i corpi 25 . Questa<br />
“materializzazione” della sostanza incorporea espulsa avviene secondo due<br />
<strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong>rettrici: da un lato si forma una sostanza maligna, proveniente dalle<br />
passioni, dall’altro viene generata una seconda sostanza, benigna, derivante dal<br />
processo <strong>di</strong> conversione e preghiera.<br />
24 Ibidem.<br />
25 Ivi, p. 205.<br />
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