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Tertulliano interprete di Valentino - Saggio III Athene Noctua

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speculazione valentiniana è quin<strong>di</strong> preferibile rimanere fedeli alla ricostruzione <strong>di</strong><br />

Ireneo.<br />

1.3. Il sistema valentiniano<br />

I misteri ancestrali dei primor<strong>di</strong> vengono introdotti da queste parole solenni:<br />

‹‹Lo spirito in<strong>di</strong>struttibile saluta gli in<strong>di</strong>struttibili! A voi svelo segreti senza nome,<br />

ineffabili, sopracelesti, che non possono essere compresi […] dagli esseri<br />

inferiori›› 12 . Già dall’inizio è palese l’aura misteriosa ed esoterica che caratterizza<br />

la produzione gnostica dei Valentiniani. In che cosa consiste questa dottrina<br />

assolutamente elitaria e segreta?<br />

Nelle altezze invisibili e senza nome c’è un perfetto Eone preesistente. Questo<br />

viene definito con molteplici nomi: Pre – principio, Progenitore, Padre. Questo<br />

Eone conserva molti dei tratti dell’Uno teorizzato da Plotino nelle Ennea<strong>di</strong>.<br />

Questo eterno Eone, assolutamente unico, incorruttibile, totalmente trascendente e<br />

sussistente per sé stesso, ovvero non generato da nessun altro Eone. <strong>Valentino</strong><br />

chiama questo principio primo Bythos (dal greco Βυθός), Abisso. Nessuno può<br />

comprenderlo e per innumerevoli eternità rimane nel più profondo riposo. Con lui,<br />

e più precisamente dentro <strong>di</strong> lui, è presente un’Ennoia chiamata a seconda delle<br />

versioni Grazia o Silenzio (dal greco Σιγὴν). Per i Valentiniani si tratterebbe del<br />

principio femminile interno alla sostanza primor<strong>di</strong>ale. È altamente probabile che<br />

l’Ennoia come principio femminile sia introdotto da <strong>Valentino</strong> per giustificare la<br />

successiva generazione degli Eoni. D’altro canto il fatto <strong>di</strong> inserire un principio<br />

femminile all’interno <strong>di</strong> Bythos garantisce l’assoluta unicità del pre – principio<br />

senza far venir meno l’assoluta e perfetta compattezza dell’essere 13 . Dall’altra,<br />

come vedremo successivamente, è proprio la generazione <strong>di</strong> Abisso e Silenzio a<br />

produrre la frattura dualistica tra Pleroma e mondo esterno.<br />

Bythos -Abisso-, ormai stanco <strong>di</strong> non poter essere ammirato se non da sé<br />

stesso, pensò <strong>di</strong> proiettare fuori <strong>di</strong> sé tutte le cose, che vennero gettate sottoforma<br />

<strong>di</strong> seme nel grembo <strong>di</strong> Silenzio. Essa concepì e generò Nous, la mente (in greco<br />

nous è emblematico del principio maschile): l’unico Eone in tutto simile ed eguale<br />

12 Hans Jonas, Lo gnosticismo, Società e<strong>di</strong>trice internazionale, Torino 1991. pp. 195 – 196.<br />

13 Ibidem.<br />

17

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