Ali del Levante N.56 Maggio 2013 - Aeroporti di Puglia

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09.06.2013 Views

Il sogno americano comincia da Washington Se l’“I have a dream” di Martin Luther King è divenuto nei decenni il simbolo della libertà per le popolazioni di colore, i desideri di benessere e lavoro di tutti gli uomini d’America s’incrociano oggi nelle magiche geometrie che fanno di Washington DC (che sta per District of Columbia, il nome del distretto federale ) il vero epicentro del mondo, e dell’obelisco dedicato a George Washington il ventre e il cuore degli Stati Uniti. Trascorrendo qualche giorno in questa città ingiustamente snobbata dai percorsi turistici tradizionali, si capisce il motivo per cui i Padri fondatori della Costituzione - dopo aver stabilito la prima sede del Congresso a New York e poi a Philadelphia, considerata fino al 1800 la prima vera capitale del neonato Stato indipendente - fecero di Washington il centro decisionale del nuovo mondo, luogo ideale per misurare statura e spessore dei Presidenti che avrebbero in seguito scandito i ritmi del pianeta e condizionato, in un senso o nell’altro, il percorso dell’Umanità. 10 di Sergio De Nicola foto Sergio De Nicola

Una statura che non si riflette tanto negli edifici, la cui altezza è risibile se paragonata allo skyline di altre città americane, quanto nello spessore degli altezzosi e rigorosi palazzi che a tratti danno l’impressione al visitatore di trovarsi in certi quartieri chic di alcune capitali europee. Perché delle immagini stereotipate delle città americane, Washington conserva solo la geometrica planimetria, l’ordine con cui procedono le autovetture (nonostante il traffico all’ora di punta risulti a tratti fastidioso), la pulizia delle strade e delle piazze, i grandi e sconfinati spazi. Per averne subito contezza basta camminare prendendo come punto di riferimento il simbolo della città, l’obelisco dedicato a George Washington. Guardandolo dal basso verso l’alto, sembra un missile proiettato verso il cielo. L’obelisco separa chirurgicamente due immense aree verdi, della lunghezza complessiva di 3,5 km, conosciute come il “National Mall”. Su una delle aree ci sono i memorials ed i luoghi che hanno scritto pagine di storia, sull’altra insiste la maggior parte dei musei della città. A chiudere, sulle rispettive estremità, l’enorme rettangolo verde con al centro l’obelisco, il Lincoln Memorial e la famosa cupola di Capitol Hill, sede del Congresso americano. C’è tanta guerra nella pur breve storia degli Stati Uniti. Il primo memorial che s’incontra è dedicato proprio alle vittime della seconda guerra mondiale. Il monumento è diviso tra due grossi blocchi di marmo con su incise le scritte “Atlantic” e “Pacific”, a ricordare le campagne condotte dai soldati a stelle e strisce sul fronte atlantico e su quello del Pacifico. Al centro campeggia una fontana con alle spalle un muro di stelle dorate, con il nome degli stati americani che fornirono i giovani soldati. Il viale è costeggiato dalla “Reflecting Pool”, l’enorme vasca ritratta in tutte le ma- Delle immagini stereotipate delle città americane, Washington conserva solo la geometrica planimetria nifestazioni che hanno condizionato il corso degli eventi, tra cui appunto la marcia per il lavoro e la libertà guidata da Luther King e le proteste pacifiste durante la guerra del Vietnam. Proprio al conflitto nel sud-est asiatico è dedicato il Vietnam Memorial, due muri in granito scuro che riportano migliaia di nomi, quanti furono i soldati morti o dispersi durante quella guerra. All’uscita del parco che ricorda l’orrore del Vietnam, c’è la facciata neoclassica del Lincoln Memorial, con all’interno la statua dello statista che soppresse la schiavitù. Dalle scale del Lincoln si scorge uno degli scorci più suggestivi di Washington. Sorprendonosemplicità e maestria della progettazione dell’intero sito che appare come un’unica grande linea retta su cui camminano in fila, come soldati, la piscina, l’obelisco ed i profili dei musei. Dalla parte opposta la cupola del Parlamento, mentre spostandosi di lato fino a raggiungere il fiume Potomac, ci s’imbatte in 11 Dal Levante al mondo altri memorials, dedicati alle vittime della guerra di Corea e ad altri grandi della Patria come Jefferson e Roosevelt. Dall’altra parte dell’Obelisco ci sono invece i principali musei di Washington, quelli pubblici tutti con accesso gratuito. Dagli archivi nazionali, che custodiscono le copie della Costituzione, della Carta dei Diritti e documenti originali firmati da Benjamin Franklin, George Washington e da tutti gli altri padri della Costituzione Americana, al museo della Storia degli Stati Uniti, passando per la National Gallery of Art (la più grande pinacoteca d’America, con all’interno collezioni donate dai più importanti mecenati statunitensi) e il museo degli Indiani d’America, che propone la storia degli insediamenti locali prima della scoperta del Continente. Una nota a parte merita l’Air and Space Museum (Museo nazionale dell’Aria e dello Spazio) nei cui sontuosi padiglioni è esposta la più grande collezione del mondo di aeroplani e l’intera storia dell’aviazione americana, compresa quella militare, La Casa Bianca

Una statura che non si riflette tanto<br />

negli e<strong>di</strong>fici, la cui altezza è risibile se<br />

paragonata allo skyline <strong>di</strong> altre città<br />

americane, quanto nello spessore<br />

degli altezzosi e rigorosi palazzi che a<br />

tratti danno l’impressione al visitatore<br />

<strong>di</strong> trovarsi in certi quartieri chic <strong>di</strong><br />

alcune capitali europee. Perché <strong>del</strong>le<br />

immagini stereotipate <strong>del</strong>le città americane,<br />

Washington conserva solo la<br />

geometrica planimetria, l’or<strong>di</strong>ne con<br />

cui procedono le autovetture (nonostante<br />

il traffico all’ora <strong>di</strong> punta<br />

risulti a tratti fasti<strong>di</strong>oso), la pulizia<br />

<strong>del</strong>le strade e <strong>del</strong>le piazze, i gran<strong>di</strong> e<br />

sconfinati spazi. Per averne subito<br />

contezza basta<br />

camminare prendendo<br />

come punto<br />

<strong>di</strong> riferimento<br />

il simbolo <strong>del</strong>la<br />

città, l’obelisco de<strong>di</strong>cato a George<br />

Washington. Guardandolo dal basso<br />

verso l’alto, sembra un missile proiettato<br />

verso il cielo. L’obelisco separa<br />

chirurgicamente due immense aree<br />

ver<strong>di</strong>, <strong>del</strong>la lunghezza complessiva <strong>di</strong><br />

3,5 km, conosciute come il “National<br />

Mall”. Su una <strong>del</strong>le aree ci sono i memorials<br />

ed i luoghi che hanno scritto<br />

pagine <strong>di</strong> storia, sull’altra insiste la<br />

maggior parte dei musei <strong>del</strong>la città.<br />

A chiudere, sulle rispettive estremità,<br />

l’enorme rettangolo verde con<br />

al centro l’obelisco, il Lincoln Memorial<br />

e la famosa cupola <strong>di</strong> Capitol<br />

Hill, sede <strong>del</strong> Congresso americano.<br />

C’è tanta guerra nella pur breve storia<br />

degli Stati Uniti. Il primo memorial<br />

che s’incontra è de<strong>di</strong>cato proprio<br />

alle vittime <strong>del</strong>la seconda guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale. Il monumento è <strong>di</strong>viso tra<br />

due grossi blocchi <strong>di</strong> marmo con su<br />

incise le scritte “Atlantic” e “Pacific”,<br />

a ricordare le campagne condotte<br />

dai soldati a stelle e strisce sul fronte<br />

atlantico e su quello <strong>del</strong> Pacifico. Al<br />

centro campeggia una fontana con<br />

alle spalle un muro <strong>di</strong> stelle dorate,<br />

con il nome degli stati americani che<br />

fornirono i giovani soldati. Il viale è<br />

costeggiato dalla “Reflecting Pool”,<br />

l’enorme vasca ritratta in tutte le ma-<br />

Delle immagini stereotipate <strong>del</strong>le città<br />

americane, Washington conserva solo la<br />

geometrica planimetria<br />

nifestazioni che hanno con<strong>di</strong>zionato<br />

il corso degli eventi, tra cui appunto<br />

la marcia per il lavoro e la libertà<br />

guidata da Luther King e le proteste<br />

pacifiste durante la guerra <strong>del</strong> Vietnam.<br />

Proprio al conflitto nel sud-est<br />

asiatico è de<strong>di</strong>cato il Vietnam Memorial,<br />

due muri in granito scuro che<br />

riportano migliaia <strong>di</strong> nomi, quanti furono<br />

i soldati morti o <strong>di</strong>spersi durante<br />

quella guerra. All’uscita <strong>del</strong> parco<br />

che ricorda l’orrore <strong>del</strong> Vietnam, c’è<br />

la facciata neoclassica <strong>del</strong> Lincoln<br />

Memorial, con all’interno la statua<br />

<strong>del</strong>lo statista che soppresse la schiavitù.<br />

Dalle scale <strong>del</strong> Lincoln si scorge<br />

uno degli scorci<br />

più suggestivi <strong>di</strong><br />

Washington. Sorprendonosemplicità<br />

e maestria<br />

<strong>del</strong>la progettazione <strong>del</strong>l’intero sito<br />

che appare come un’unica grande<br />

linea retta su cui camminano in fila,<br />

come soldati, la piscina, l’obelisco ed<br />

i profili dei musei. Dalla parte opposta<br />

la cupola <strong>del</strong> Parlamento, mentre<br />

spostandosi <strong>di</strong> lato fino a raggiungere<br />

il fiume Potomac, ci s’imbatte in<br />

11<br />

Dal <strong>Levante</strong> al mondo<br />

altri memorials, de<strong>di</strong>cati alle vittime<br />

<strong>del</strong>la guerra <strong>di</strong> Corea e ad altri gran<strong>di</strong><br />

<strong>del</strong>la Patria come Jefferson e Roosevelt.<br />

Dall’altra parte <strong>del</strong>l’Obelisco ci sono<br />

invece i principali musei <strong>di</strong> Washington,<br />

quelli pubblici tutti con accesso<br />

gratuito. Dagli archivi nazionali, che<br />

custo<strong>di</strong>scono le copie <strong>del</strong>la Costituzione,<br />

<strong>del</strong>la Carta dei Diritti e documenti<br />

originali firmati da Benjamin<br />

Franklin, George Washington e da<br />

tutti gli altri padri <strong>del</strong>la Costituzione<br />

Americana, al museo <strong>del</strong>la Storia<br />

degli Stati Uniti, passando per la National<br />

Gallery of Art (la più grande<br />

pinacoteca d’America, con all’interno<br />

collezioni donate dai più importanti<br />

mecenati statunitensi) e il museo degli<br />

In<strong>di</strong>ani d’America, che propone la<br />

storia degli inse<strong>di</strong>amenti locali prima<br />

<strong>del</strong>la scoperta <strong>del</strong> Continente.<br />

Una nota a parte merita l’Air and<br />

Space Museum (Museo nazionale<br />

<strong>del</strong>l’Aria e <strong>del</strong>lo Spazio) nei cui<br />

sontuosi pa<strong>di</strong>glioni è esposta la più<br />

grande collezione <strong>del</strong> mondo <strong>di</strong> aeroplani<br />

e l’intera storia <strong>del</strong>l’aviazione<br />

americana, compresa quella militare,<br />

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