volume primo - immac.it

prima a destra, la seconda sulla sinistra del Po, anche nell’evento di una guerra col Cartaginese Annibale
che dalla distrutta Sagunto minacciava con Roma tutta l'Italia.
Annibale, coll’appoggio dei Galli transpadani, vinse i Romani alla Trebbia, e li inseguì fino in
Toscana, tenendo la via dei colli; poiché il pantano e le selve, che ancora ingombravano la nostra valle del
Po, non permettevano certo' un facile passaggio agli eserciti. Primo fu il Console Marco Emilio Lepido,
che reduce dalla guerra contro i Liguri (567 di Roma), pensò far aprire e pavimentare dai suoi soldati una
via costeggiante le selve e le paludi, detta dal suo nome Emilia, la quale menasse da Piacenza a Rimini
per congiungerla alla via Flaminia.
Ed è circa questo tempo, che una colonia Romana venne ad erigere ed abitare la città di Parma,
come a non molta distanza di anni il console M. Emilio Scauro (638 di Roma), riconducendo 1' esercito
dalle Gallie, lo occupò a scavare canali nel Piacentino e nel Parmigiano, allo scopo di bonificare quei
paludosi terreni ed allontanare il pericolo degli allagamenti; canali, che al dire del Poggiali (2) sono quelli
oggidì chiamati Nure, Chiavenna, Ravacolla, Arda, Ongena, Stirone, Taro ed altri, che dalle colline vanno
al Po: e con questo alveamento il paese fu ridotto facile alla coltivazione, salubre agli abitatori, ed in
quell'epoca sorse il Vico di Fidenza nelle campagne di Samboseto sulla via Emilia (3), poco lontano da
Busseto. - Così altri nomi latini di paesi oggi ancora fiorenti valgono a ricordare la loro origine
Romana, nomi che non sarebbero stati usati ne' secoli posteriori, ad esempio Roncole, a tre chilometri da
Busseto, dal latino runcare dissodare, mettere a coltivo, Polesine (Polexinum) da palus palude, dalla
posizione sua lambente il Po, o da laesus a Pado corroso dal Po.
E venendo a parlare di quella terra, che meglio c'interessa, di Busseto, mi sento invogliato a
penetrare nella nebbia, che avviluppa la sua origine. – E’ certo, che dove il vero non si fa per sè
manifesto, la storia procede a tentoni; ma è pur dovere dello storico il rovistare nelle memorie e formarsi
un' opinione che a lui sembri la meglio fondata per non lasciare delle lacune, e se non di tutta utilità,
gradite poi sempre tornano le ricerche della prima origine della propria patria.
La fondazione di Busseto è attribuita da Fabrizio Fontana ad un ricco cavaliere romano per nome
Cajo Busso, così in una sua operetta manoscritta (4); parimente la pensò il Campi nella Storia
Ecclesiastica di Piacenza, ed altri ancora sulla loro autorità, Iua senza valido argomento.
Nella vece Buonafede Vitali juniore lasciò scritto, che Busseto fosse stato fondato da una Colonia
di Cremonesi, qui rifugiati nel 69 di nostra era, alloraquando Antonio capitano di ss d. G. Vespasiano
vinse i Vittelliani rinserrati nella città di Cremona, interamente distruggendola e disperdendone gli
abitanti (5).
Che in questa occasione i Cremonesi venissero ad abitare un paese, da essi chiamato Busseto,
sarebbe arduo il determinare; che però fossero di Cremona i primi abitatori, mi pare lo si possa ritenere,
quando si consideri essere stata quella città il centro più vicino e popolato, e che più volte i Cremonesi
furono costretti dalle politiche loro vicende a rifugiarsi oltre il Po. Grave argomento poi, perchè si
abbiano a ritenere per Cremonesi i primi abitatori di Busseto, si è quello, che sebbene divisi dal Po, fino
dai primi documenti si trova, chè Busseto faceva parte della Diocesi di Cremona, ed in que' tempi antichi
la Diocesi corrispondendo appunto al territorio municipale (6), ci induce a pensare, che l'amore di patria,
conservandosi nei Cremonesi emigrati, facesse loro riconoscere la madre terra a capitale del culto
religioso.
Che Busseto dati dai tempi di Roma, lo si potrebbe congetturare anche dal suo nome, che è latino,
ed usato da Virgilio e da Marziale.
La denominazione di Busseto (Buxetum) non dubito sia derivata dalle piante di bosso, poichè
certo quel terreno doveva essere una selva alloraquando vi vennero i primi abitatori, e in tal modo si
chiamasse al pari di Canneto, Ginepreto, Frassineto, Noceto dalle canne, dai ginepri, dalle noci. - Il
Biondi ed il Negri scrissero erroneamente invece di Buxetum , Buschetum; Busseto fu pure da altri
derivato da Bassetto luogo basso (7)
Al nome latino vengono in sussidio i monumenti per comprovare, elle sino dall'epoca dei Romani
il tratto del paese su cui sorge Busseto sia stato abitato; posto a breve distanza dall'Emilia sulle sponde
può dirsi del canale Ongena o Longena (8), quivi si scoprirono moltissime medaglie in tutti i metalli:
Pietro Vitali ne descrisse alcune nelle citate sue Memorie, ed in numero ben maggiore io stesso ne potrei
menzionare, se alla numismatica Romana lo avessi stimato di vantaggio, poichè delle medaglie scoperte
in Busseto e nelle sue vicinanze, sia della Repubblica che dell'Impero, molte ne conservo nelle mie