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volume primo - immac.it

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quella stampa il nome di Busseto va corretto nell'altro di Brescia, chè dai copisti per ignoranza fu certo<br />

scambiata la voce Brix. in Bux. ; infatti nella c<strong>it</strong>tà di Brescia fiorì la famiglia dei Maggi, e precisamente in<br />

quel tempo vi si trovava Arcidiacono certo Maffeo Dei Maggi quello appunto nominato nel Sinodo Milanese,<br />

così a Vescovo certo Federico; aggiuntasi poi che Brescia , seguace del part<strong>it</strong>o guelfo, era in allora stretta<br />

d'assedio dall'Imperatore Enrico , mentre questi essendo in buona amicizia col Pallavicino, non c possibile,<br />

che assediasse Busseto.<br />

Il marchese Manfredino viveva una v<strong>it</strong>a sol<strong>it</strong>aria nella sua Rocca, lontano dalle fazioni e d'ai<br />

trambusti di guerra ; ma non aveva cessato per questo di appartenere alla schiatta dei Pallavicino, e non<br />

poteva a meno di conservarsi ghibellino, perciò era guardato in sospetto dalla parte guelfa, e talora contro sua<br />

voglia fu costretto inbrandire la spada.<br />

Nel 1312 avendo il popolo di Parma cacciato fuori dalle mura i partigiani dell' Impero, Enrico VII<br />

minacciò del suo furore quella c<strong>it</strong>tà; in soccorso della quale vennero fra gli altri quei di Firenze e dì Lucca, e<br />

dovendo passare per la via di Berceto furono costretti a battersi con Bonaccorso Draghi, castellano per<br />

Manfredino della Rocca di Ravarano, che erasi posto in Berceto dopo averlo saccheggiato; fu in allora, che<br />

Giberto da Correggio co' suoi di Parma e coi Pallavicino di Pellegrino assaltò e tolse il castello di Ravarano a<br />

Manfredino, il quale invocato l’aiuto dei Visconti e di Guglielmo dei Rossi insieme si avanzarono contro<br />

Parma nel gennaio del 1313; campagna che fu di breve durata, e finì colla presa di Borgo San Donnino,<br />

questa volta lasciato a suo libero governo.<br />

Nella pace del 26 luglio 1315, conchiusa fra i Comuni di Borgo e di Parma, rifer<strong>it</strong>aci dallo Scarabelli<br />

(8), vedesì contemplato anche Manfredino Pallavicino, al quale Parma s'impegnava di rest<strong>it</strong>uire i castelli di<br />

Ravarano, Solignano, Casula.<br />

Sub<strong>it</strong>o dopo Manfredino fece r<strong>it</strong>orno alla prediletta v<strong>it</strong>a delle celesti contemplazioni, e quasi per tre<br />

anni il suo nome tace negli annali del tempo ; fu circa il 1318 , che il marchese Bonifazio Lupi con altri di<br />

sua famiglia venne al castello di Soragna e di sorpresa s'impadronì dì quella terra. Ma anche questa volta<br />

Manfredino dimostrò la dolcezza dell' animo suo, rivolgendosi alla mediazione del Comune di Parma per<br />

ottonerne la rest<strong>it</strong>uzione , tentativo che non ebbe alcun risultato, e dovette persuadersi che 1a lancia val più<br />

della carta ; per cui al succedere della guerra fra i Visconti ed i guelfi cap<strong>it</strong>anati dal Legato Pontificio<br />

Bertrando del Poggetto, si decise favorire la parte viscontea, dando il passo per Busseto alle truppe di<br />

Galeazzo (1325), che da Cremona si recavano a Borgo San Donnino per battere l’eserc<strong>it</strong>o papalino<br />

rafforzandosi in Fiorenzuola, e per vendicarsi di questo fatto il legato Bertrando mandò a devastare la<br />

Castellina di Soragna e i suoi dintorni in odio di Manfredino.<br />

I Parmigiani alla comparsa di un’oste si grossa sui confini della loro Diocesi non si sentirono<br />

tranquilli e, raccolti quanti poterono uomini d' arme, s’avanzarono contro la rocca di Castiglione dei<br />

Marchesi, che prima senza punto resistere, per opera dei Ruviani, era stata aperta all’eserc<strong>it</strong>o ghibellino, e<br />

strettala per ogni dove , obbligarono le schiere viscontee a cap<strong>it</strong>olare e a r<strong>it</strong>irarsi oltre il Po, in Cremona. –<br />

Frattanto Azione figlio di Galeazzo Visconti, valente guerriero qual era, da Voghera a grandi giornate<br />

marciando nel 18 marzo s’impadroniva di San Donnino, e qui festeggiato vi raccoglieva le sue truppe rese<br />

più forti da quelle di Manfredino, che il persona ve le condusse , e degli altri Pallavicino signori di Varano,<br />

Scipione, Bargone, Miano.<br />

Tal successo obbligava nuovamente quei di Parma a prendere le armi, ed il prudente Visconti per<br />

stornare un pericolo così vicino, volle persuaderli che egli non era venuto a loro danno, ma solo contro al<br />

Legato Ponti stia di credere alle sue parola vedere alla loro sicurezza, mandarono in segreto dei messi a<br />

Bologna per intendersi sul da fare coi rappresentanti colà riun<strong>it</strong>i dei comuni di Reggio, Piacenza, Firanze,<br />

Padova, Treviso, Brescia, Rimini, Cesena, Faenza, Imola; di che Azione avuto notizia nel 23 maggio senza<br />

previa intimazione si portò verso Parma un<strong>it</strong>amente al Pallavicino, mettendo a sacco i villaggi ed i castelli<br />

che trans<strong>it</strong>ava, facendo prigioni ad arb<strong>it</strong>rio e trasportando in Borgo ricco bottino. – Ciò tolse ai Parmigiani<br />

ogni ragione del segreto, e, apertamente collegate le loro armi ai Piacentini ed all' eserc<strong>it</strong>o del Legato<br />

Pontificio, che accampava in Fiorenzunla , mossero compatti contro le mura di Borgo , dopo di aver presa e<br />

distrutta la Rocca della Parola , difesa dallo stesso marchese Manfredino .<br />

Nel 20 aprile dell'anno successivo (13226) papa Giovanni XXII, dalla sede di Avignone, dichiarò

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