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volume primo - immac.it

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Otteneva poi nel 1254 la Signoria di Piacenza, per la quale crasi tanto maneggiato, avendo<br />

quel popolo sacrificato ad Uberto la sua libertà col nominarlo in Rettore perpetuo, e prime sue<br />

misure furono quelle di far atterrare tutte le castelli e i forti del terr<strong>it</strong>orio Piacentino, che avrebbero<br />

potuto servire di difesa ai Guelfi.<br />

Nello stesso anno riusciva a farsi eleggere Podestà della c<strong>it</strong>tà di Pavia. -In tutte queste usurpazioni<br />

a danno della libertà delle Repubbliche Italiane, eravi però alcunche di grande vi trapelava il<br />

concetto dell' un<strong>it</strong>à; la cui data è antica e che fu nella mente di alti e magnanimi personaggi, come<br />

pur troppo in quella di esosi tiranni per solo. spir<strong>it</strong>o di impero.<br />

In Uberto va lodato il pensiero, come si disse, di unificare la moneta, rappresentante dei<br />

valori, ed a tale intento radunava in Bergamo nel maggio di quest'anno i Delegati delle c<strong>it</strong>tà di<br />

Tortona, Pavia, Piacenza, Parma, Cremona, Brescia e Bergamo, onde convenissero sul modo dì<br />

sistemare una sola moneta pei convocati Comuni, convenzione che si firmava nel 24 o nel 25 di<br />

quel mese in Bergamo, e che pochi giorni dopo veniva.ratificata in Piacenza voluntate et consensu<br />

D. Marchionis. Per quella convenzione restava fissata una moneta nuova, che ciascuna delle c<strong>it</strong>tà<br />

convenute si obbligava di accettare, se anche non stimasse di coniarne, e di disfare tutte le esistenti<br />

di lega; questa moneta doveva essere di tre specie: grossi; mezzani, medaglie. Il grosso doveva<br />

valere quattro danari imperiali, o dodici danari terzuoli; il mezzano (detto anche piccolo); 1'ottava<br />

parte del grosso, o mezzo danaro imperiale; la medaglia metà del mezzano o il quarto del danaro<br />

imperiale; la bontà nel grosso era prescr<strong>it</strong>ta di once sei e quarti due e mezzo d' argento per ogni<br />

marco, e il resto in rame; once due e mezzo nel mezzano; oncia una e mezzo nella: medaglia, e<br />

fossero 171 grossi; 564 mezzani; 816 medaglie, per marco; il valore era un po' in meno col<br />

ragguaglio della lira imperiale: la convenzione fu stabil<strong>it</strong>a per due anni; da rinnovarsi; ma i primi a<br />

violarla furono i Parmigiani coll’impicciolire il grosso (19).<br />

Ezzelino da Romano, che in questo secolo gran rumore menò di sè, e che dal Mincio<br />

all'Adriatico colle più immani crudeltà imperava, insieme a Buoso da Dovara, altro famoso<br />

ghibellino del tempo, vennero a legarsi con Uberto Pallaviciuo; fu questo un triunvirato, che<br />

incusse spavento a tutti i Guelfi d' Italia, ed in allora Innocenzo IV con Bolla del 30 luglio da<br />

Anagni ecc<strong>it</strong>ava a predicarsi in Lombardia e in Liguria la crociata contro gli Eretici, promettendo<br />

indulgenze e paradiso ai Crocesegnati, con facoltà di assolvere qualsiasi eretico, fatta eccezione<br />

per Ezzelino da Romano e per Uberto marchese Pallavicino coi loro parziali e seguaci, in pena<br />

delle crudeltà e persecuzioni da quelli commesse a danno degli Ecclesiastici, delle Chiese e dei<br />

beni, di queste iniquamente occupati. - Si legge ancora, che il Pontefice ordinasse ai Milanesi di<br />

portarsi a distruggere il Castello di Mozzaniga, proprietà della Chiesa di Cremona, perché tenuto<br />

dal conte di Corte-Nova, congiunto ad Uberto Pallavicino, nemico di Dio e della Chiesa.<br />

Uberto, essendo Podestà, in Pavia, seppe nel 1255 coll'arti stesse usate in Piacenza farsi<br />

offrire la Signoria; Signoria che da forse un anno teneva anche sopra Cremona, della quale a c<strong>it</strong>tà<br />

si int<strong>it</strong>olava Cap<strong>it</strong>ano.<br />

L'anno dopo non corse però a lui fortunato, essendo che un part<strong>it</strong>o contrario si era reso forte<br />

in Piacenza, e se, per il momento poté domarlo col terrorismo de' suoi mezzi, sordamente però gli<br />

scalzava la potestà, aveva nemici nei nobili, nel popolo e nel clero, che quando stimava potenti,<br />

tentava di schiacciarli; così pure le sue spedizioni contro Mantova non andarono fortunate, essendo<br />

stati quella c<strong>it</strong>tà strenuamente difesa dai Crocesegnati.<br />

Nel giovedì santo del 1257, Alessandro IV, che era successo nel pontificato ad Innocenzo,<br />

con tutta solenn<strong>it</strong>à volle scomunicare il Pallavicino insieme al popolo di Piacenza, se per la festa<br />

di S. Pietro non avessero rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, quanto avevano tolto al Vescovo Alberto. - Uberto nulla si<br />

curava delle ecclesiastiche censure, delle quali ne aveva già doviziosa raccolta; ma la cosa non<br />

andava così per il popolo, stanco inoltre di servir sempre, e, come succede in ogni moto pol<strong>it</strong>ico, i<br />

primi conati furono opera di pochi, che raccolti nel castello di Viserano stavano congiurando,<br />

allorché in primavera scoperti dal Pallavicino e sorpresi, scontarono il tentativo colla forca; ma il<br />

sangue non fu sparso indarno, ed il sacrificio di quei c<strong>it</strong>tadini sollevò nel 24 luglio il popolo, che,<br />

guidato da un merciaio a nome Torano, vinc<strong>it</strong>ore scacciò dalle mura il Ghibellino con Ubertino<br />

Landi e le loro milizie, eleggendosi in Podestà Alberto Fontana. - Ma poco dopo a tentare la<br />

rivinc<strong>it</strong>a gli alleati Brioso da Dovara e Uberto Pallavicino ripresero il cammino, e da<br />

Cremona a Piacenza misero i ruba tutto quel terr<strong>it</strong>orio.

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