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volume primo - immac.it

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andirla sulla mensa del Pontefice, mosse il popolo a rumore nel. luglio del 1236, e riuscì a<br />

cacciare dalle sue mura il marchese Uberto, il Landi colle loro famiglie, i quali tutti si ripararono<br />

in Cremona.<br />

Ad Ottone IV (1218) era successo in Re di Germania ed unto Imperatore nel 1220,<br />

Federico II, nipote del Barbarossa, di sangue ghibellino, di educazione guelfa, nato in Italia, di<br />

coltura varia, ded<strong>it</strong>o alle armi, ambizioso d'impero; fu egli sulle prime largo di promesse a Roma,<br />

che poi, per non averle mantenute, ebbe a soffrire lo sdegno ed i fulmini di quella Corte, sempre<br />

grande in misericordia verso i peccatori. - Fisso adocchiava l'Italia, che, doloroso spettacolo, si<br />

lacerava nelle lotte intestine; ma i Lombardi accortisi del nuovo pericolo, deposte le armi si<br />

raccoglievano in Mosio sul Mantovano giurando per 25 anni la lega lombarda (1226), armati<br />

sorgendo contro il secondo Federico. - Di r<strong>it</strong>orno dalla Palestina mise egli al bando dell'Impero<br />

quella Lega (1230), e s'apparecchiò a calare in Italia ove l'aspettavano i suoi seguaci, maestri di<br />

tirannia, e fra questi Ezzelino da Romano<br />

che fia creduto figlio del demonio (5).<br />

Essendomi deb<strong>it</strong>o l'economia nel collegare la storia generale ai fatti nostri, tacerò delle<br />

v<strong>it</strong>torie di Federico, non meno grandi per 1'eroismo mostrato dai popoli <strong>it</strong>aliani nella difesa di<br />

Vicenza (1237), nella rotta stessa degli alleati a Cortenova sul Cremasco (27 nov.), nell' assedio<br />

di Brescia, nella costanza e valore di Milano (1239), e dirò solo, come Federico pensasse unire<br />

l'Italia sotto di sé con Roma a cap<strong>it</strong>ale, e che per riuscirvi si associasse i Ghibellini pili potenti.<br />

Fu in allora, che il Pallavicino si scopri partigiano dell'Impero mettendosi agli ordini di<br />

Federico Il, e con buona schiera di armati levati dal suo Stato fu ad incontrarlo sino a Padova:<br />

1'Imperatore lo ebbe tosto in sommo onore, sia per la fama che già si era acquistata, quanto per<br />

la fedeltà de' suoi progen<strong>it</strong>ori. - Da questo tempo data la carriera ghibellina del marchese Uberto,<br />

che nel 1239 fu chiamato Podestà in Pavia, e dall'Imperatore fu nominato a suo Vicario nella<br />

Lunigiana e nella Garfagnana.<br />

Per ben due volte tentò Uberto negli anni seguenti (1240-41) la presa di Genova, e<br />

respinto si rivolse sopra Pontremoli, siccome alleata di Piacenza; poscia s'impadronì di<br />

Villafranca e ne atterrò le fortificazioni; così operò contro Faenza, assedio reso famoso dal<br />

valore delle avversarie parti, assistendovi lo stesso Imperatore.<br />

La stima che Federico II poneva nel marchese Uberto fece sì, che lo destinasse Podestà a<br />

Regio nel 1246, onde meglio tener d'occhio i Fogliani parenti di Papa Innocenzo IV fiero<br />

propugnatore della supremazia sacerdotale sull'Impero. - Intanto da Roma tempestavano le<br />

scomuniche contro l'eretico Pallavicino, e Parma soccorsa da Milano e da Piacenza (1247), si<br />

dava nelle mani dei Guelfi; quest'ultima perd<strong>it</strong>a riesciva gravissima all'Imperatore per<br />

l'importanza del luogo, e, avutone notizia in Torino, non frappose tempo a tentarne la ripresa, e<br />

sub<strong>it</strong>o con Re Enzo, suo figlio naturale, si portava nelle terre dello Stato Pallavicino.<br />

Posto l'assedio a Parma, l'eserc<strong>it</strong>o Imperiale si mise a devastare ed uccidere in ogni<br />

castello, che fosse dei Guelfi; in questo assedio si ricorda pure il marchese Pallavicino colle sue<br />

truppe.- Quando 1' avvicinarsi del verno fe' sentire la necess<strong>it</strong>à di acquartierare 1'eserc<strong>it</strong>o,<br />

Federico pensò per tale bisogna di costruire una nuova c<strong>it</strong>tà, che, auspice di quella v<strong>it</strong>toria di cui<br />

si teneva certo, V<strong>it</strong>toria la volle chiamare. Sorse questa nel luogo detto Grola, in terr<strong>it</strong>orio di<br />

Fragnano, poco lontano da Parma, mun<strong>it</strong>a di fossati, di forti, con case e chiesa, alle quali<br />

costruzioni servirono i materiali delle distrutte ab<strong>it</strong>azioni dei Guelfi (6).<br />

Troppo sicuro per germanica baldanza del fatto suo si perdeva l'Imperatore a cacciare<br />

selvaggina, e, lungi dal campo, insino a Busseto, erasi recato alla caccia del falco, quando i<br />

Parmigiani, avutone sentore, nel 18 febbraio 1248 col furore che inspirava loro la fame, la moría,<br />

l'amore di patria; la fede nella Vergine, che inalberata portavano sul vessillo col motto Hostis<br />

turbetur quia Parmam Virgo tuetur, assaltarono improvvisamente il nemico, e in una battaglia lo<br />

vinsero, lo fugarono, impadronendosi financo dell'imperiale diadema e del Carroccio dei<br />

Cremonesi. - Federico dal posto di caccia vide le volute del fumo della incendiata sua c<strong>it</strong>tà di<br />

V<strong>it</strong>toria ed alle fuggenti schiere non potendo tener fermo, dovette esso pure salvarsi oltre il Po in<br />

Cremona, attraversando lo Stato Pallavicino, segu<strong>it</strong>o fra gli altri dallo stesso marchese Uberto.

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