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volume primo - immac.it

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pensavano la conquista, ma rinnovatasi fiera battaglia nel mese di giugno, altra sconf<strong>it</strong>ta toccò<br />

all'eserc<strong>it</strong>o assal<strong>it</strong>ore; e fu in allora, che le vicine c<strong>it</strong>tà s'interposero per convenire una pace, in forza<br />

della quale i Piacentini, Guglielmo Pelavicino, ed i loro alleati dovevano rinunciare ad ogni pretesa<br />

sopra i beni di Oberto, donati a quel Comune e ricevuti per invest<strong>it</strong>ura, rispettare con Duro i c<strong>it</strong>tadini<br />

di Parma, di Cremona, ed anzi prestare le loro milizie in caso di guerra; alla sua volta da Delfino si<br />

prometteva di rest<strong>it</strong>uire i prigionieri e di disfare le mura di Borgo San Donnino (40); ma non era<br />

ancor firmata quella pace, che si tornava alle ostil<strong>it</strong>à, e si faceva più cruda e riprovevole una guerra<br />

doppiamente fraterna.<br />

Nel 1150 1'eserc<strong>it</strong>o degli alleati di Piacenza rinnovava 1' attacco al Castello di Tabiano, che<br />

dopo tanti sforzi caduto in suo potere metteva a sacco ed a ruina; vinc<strong>it</strong>ori si diedero poscia a soffiare<br />

inimicizie fra Parma e Reggio, e colle stesse arti tratti a loro gli ab<strong>it</strong>anti di Borgo San Donnino,<br />

spianarono il Castello di Medesano; finché quei di Parma, nel settembre del 1152, fatti padroni di<br />

Borgo, lo davano ferocemente alle fiamme, traendo loro incatenati gli ab<strong>it</strong>anti; ma, se gli alleati<br />

perdevano Borgo, sapevano acquistarsi in cambio 1'amicizia di Cremona.<br />

Mentre fra i tradimenti, le devastazioni, gli incendi e le battaglie si consumavano gli anni nella<br />

valle Cispadana, saliva al trono di Germania Federico I di Svevia, conosciuto volgarmente sotto il<br />

nome di Barbarossa, che col pretesto di r<strong>it</strong>ornare la pace all' Italia, chiamatovi ancora da Italiani<br />

vinti da altri Italiani, scendeva, e là, nei celebrati campi di Roncaglia (41), tra la Nure, il Po e<br />

Piacenza, nel novembre del 1154 vi raccoglieva una Dieta di tutti i Vescovi, Baroni, Consoli di C<strong>it</strong>tà,<br />

e in quel consesso Federico, affermando 1'onnipotenza dell' imperatore sull'Italia, fe' mostra di<br />

acquietare le ire fra Milano e le vicine c<strong>it</strong>tà, così tra Piacenza, Cremona, Parma, Reggio, le quali<br />

ultime vuolsi infatti si riconciliassero; e in quanto non giovarono i patti di Roncaglia, convennero poi<br />

tra loro amichevolmente anco i due fratelli Pallavicino colla rest<strong>it</strong>uzione a Delfino del castello di<br />

Tabiano.<br />

Questo antico Castello, del quale oggi ancora si vedono gli avanzi, ergeva le sue torri sopra<br />

amena collina a cinque chilo metri da Borgo San Donnino. - Alla morte di Demo, figlio del Delfino di<br />

cui si disse, avvenuta circa il 1180, passò per suo testamento nei Canonici di Parma (42), che lo<br />

concessero da poi in feudo alla famiglia Cornazzano, e da questa r<strong>it</strong>ornò nella Casa Pallavicino, come<br />

a suo tempo avrò da ricordare (43).<br />

Guglielmo deve essere morto prima del 1162, e lasciò un figlio per nome Oberto (44), avuto<br />

da sua moglie Claramunda di Oberto Della Porta dì Piacenza. - Questo Oberto fedelmente segui il<br />

vessillo di Federico I anche nelle battaglie contro la sua patria, facendosi in tal modo complice degli<br />

incendi e carneficine di Tortona, di Spoleto, di Crema e di tanti altri s<strong>it</strong>i, oltre di Milano, che<br />

adeguata al suolo nel marzo 1162, risorse più viva, quando gli Italiani, scontate le loro colpe,<br />

giurarono in Pontida (1166), e<br />

. . concordi, serrati a una lega<br />

seppero a Legnano (29 maggio 1176) sbaragliare l’eserc<strong>it</strong>o Tedesco, in modo che Federico a stento<br />

potè scampare la v<strong>it</strong>a. - Età memorabile nella storia d'Italia per pol<strong>it</strong>ica virtù e mil<strong>it</strong>are valore.<br />

Nel 1162, secondo il Muratori ed il Poggiali, ma con migliori argomenti esposti dall'Affò nel<br />

1182, Oberto otteneva dallo stesso Imperatore amplissima invest<strong>it</strong>ura di tutti i beni che già possedeva<br />

nella Diocesi di Parma, Piacenza, Cremona, Volterra, e ricordando qui di segu<strong>it</strong>o i luoghi, che si<br />

nominano in quel Diploma, vedremo a quanto s' allargasse la Marca Pallavicino. Si deve però<br />

avvertire, che non tutte le terre indicate nelle invest<strong>it</strong>ure stavano poi nel reale possesso dell' infeudato,<br />

come ne abbiamo esempio per Borgo San Donnino e per Tabiano. Ora dirò di quanto Oberto<br />

fu invest<strong>it</strong>o.<br />

Nella Diocesi di Volterra, Ripa Marrano, Brinigeria, Agetnua, Monte Volterrano, possessi, che nel<br />

secolo veniente perdette; Busseto colla villa di Roncole, Borgo San Donnino, Solignano, Monte<br />

Pallerio, Serravalle, Pietra Mogolana, Tabiano, Bargone, la Parola, Soragna, Samboseto, Costa<br />

Mezzana, col castello della medesima villa, Cella Miano, Medesano, Miseto, Rivo sanguinaro,<br />

Rezinaldo, Corte Redalda, Castiglione dei Marchesi, Varano dei Melegari, Castel Guelfo,<br />

Bianconese, Gallinella,'Formigosa, le Corticelle, Specchio, Gusalecchio, Landesio colle ville di

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