ESSERE E LINGUAGGIO IN HEIDEGGER - Lillo Turco
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quotidianità che noi chiamiamo la deiezione<br />
dell’Esserci 74 ”.<br />
In queste modalità di esistenza inautentica, l’esser-ci si<br />
riduce a cosa-presente Vor-handenes) (<br />
o cosa-Io (Ich-ding),<br />
coscienza soggettiva, “senza mondo”.<br />
La deiezione impedisce il realizzarsi dell’esistenza<br />
autentica da parte dell’esser-ci. Tale realizzazione si basa<br />
sull’essere-per-la-morte, e non è certo un caso. Uno dei<br />
tratti salienti diEssere e tempo riguarda la connessione tra<br />
ontologia e nichilismo, essere e nulla.<br />
Se il punto di partenza dell’analitica esistenziale<br />
(ciò che ne fa la propedeutica adeguata per una<br />
possibile ontologia alternativa) è la considerazione<br />
del rapporto dell’uomo con l’essere, il punto<br />
d’arrivo, per così dire, della medesima analitica<br />
esistenziale (quello che permette di indicare nella<br />
74 cfr. M. Heidegger, Essere e tempo, op. cit., p. 221.<br />
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