ESSERE E LINGUAGGIO IN HEIDEGGER - Lillo Turco
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ci, senza cadere nell’idealismo ma anzi tenendosi in<br />
collegamento, fenomenologicamente, con le cose stesse, e<br />
quindi con la concretezza dell’esperienza vissuta.<br />
3 - L’essere-nel-mondo<br />
L’essere-nel-mondo descrive ermeneuticamente la<br />
condizione del Dasein, dell’essere inteso in chiave<br />
esistenziale.<br />
L’essere-nel-mondo non è un confuso amalgama di cose<br />
disparate che vengano a riunirsi in un secondo momento,<br />
ma una realtà uniforme ed originaria. Non può in alcun<br />
modo essere considerato l’esito della banale constatazione<br />
dell’esperienza umana, soggetta alle dinamiche di un<br />
mondo concepito, “cartesianamente, come l’estensione di<br />
62<br />
una sostanza corporea ”.<br />
L’essere-nel-mondo indica nello specifico una condivisio<br />
fattuale e non nominale,per cui il “chi” dell’esistenza e il<br />
62 cfr. C. Esposito, L’analitica dell’esistenza, in Aa. Vv., Guida a Heidegger, a c. di F. Volpi, Laterza,<br />
Roma-Bari II edizione 2002, p. 133 (nota 42).<br />
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