ESSERE E LINGUAGGIO IN HEIDEGGER - Lillo Turco
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se ha senz’altro taciuto dopo di loro, come il<br />
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problema tematico di una vera ricerca .<br />
Heidegger ribatte ai pregiudizi ontologici peculiari della<br />
tradizione metafisica, argomentando che l’indefinibilità e<br />
la presunta ovvietà del concetto di essere rendono<br />
indispensabile un’indagine profonda e variegata per<br />
contenuti, temi e variazioni.<br />
Heidegger critica chi professa l’impossibilità per l’uomo<br />
di definire l’essere o chi lascia cadere il discorso<br />
ontologico, considerandolo superfluo, e del tutto indegno<br />
un’analisi speculativa sui generis .<br />
Dire infatti che “quello di è il più generale dei<br />
concetti, non equivale a dire che è anche il più chiaro e che<br />
non richiede alcuna ulteriore discussione. Il concetto di<br />
è anzi il più oscuro di tutti 27 ”.<br />
26 cfr. M. Heidegger, Essere e tempo, op. cit., p.17.<br />
27 Ibidem<br />
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