ESSERE E LINGUAGGIO IN HEIDEGGER - Lillo Turco
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definizione volta a suggerire “un’idea di ciò che è il<br />
140<br />
linguaggio in universale ”.<br />
Heidegger insiste sulla necessità di superare il punto di<br />
vista della Filosofia del Linguaggio, perché non consider<br />
idonea ad effettuare l’interrogazione originaria dell’e<br />
del fenomeno linguistico in rapporto all’Essere:<br />
“Quando […] la verità dell’essere è divenuta per il<br />
pensiero degna di essere pensata, anche la<br />
meditazione sull’essenza del linguaggio deve<br />
raggiungere un altro livello. Non può più essere<br />
141<br />
mera filosofia del linguaggio .”<br />
Per Heidegger occorre rispettare l’aspetto di ineffabilità<br />
della prospettiva linguistica, concetto irriducibile<br />
all’indefinibilità. Infatti il linguaggio è ineffabile, nel<br />
140 cfr. M. Heidegger, In cammino verso il linguaggio, op. cit, p. 27<br />
141 cfr. M. Heidegger, Lettera sull’, op. cit., p. 272.<br />
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