ESSERE E LINGUAGGIO IN HEIDEGGER - Lillo Turco
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È l’angoscia che schiude la possibilità radicale del niente<br />
all’esser-ci, e“ , in quanto ci lascia<br />
sospesi [lä t uns schweben] >> e, così, ” […].<br />
Lo spaesamento causato dall’angoscia originaria connessa<br />
all’essere, diventa per converso una sorta di<br />
manifestazione 123 .<br />
Per Heidegger il niente dell’angoscia(Nichtung)è<br />
l’humus<br />
che alimenta l’originaria apertura-illuminante Lichtung) (<br />
capace di gettare una luce crepuscolare di verità sull’ente,<br />
che naturalmente non ha niente a che fare con l’accecante<br />
bagliore della metafisica della luce, ma che risulta<br />
maggiormente determinante ai fini di una definizione della<br />
verità dell’essere, al di fuori dei tradizionali schemi<br />
metafisici correlati semplice alla presenza .<br />
122 cfr. Leonardo Amoroso, Lichtung. Leggere Heidegger, op. cit., p. 23.<br />
123 Ibidem<br />
124