ESSERE E LINGUAGGIO IN HEIDEGGER - Lillo Turco
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l’esser-opera dell’opera ha nel contempo il carattere<br />
109<br />
del porre-qui .”<br />
L’opera d’arte, aprendo un mondo, ne autorizza il suo<br />
particolare manifestarsi, come evento di verità che si<br />
collega all’essere:<br />
“L’opera, in quanto opera, espone un Mondo.<br />
110<br />
L’opera mantiene aperta l’apertura del ”. Mondo<br />
Heidegger rifiuta l’identificazione tra arte ed evasione; per<br />
il filosofo tedesco l’arte non è fine a sé stessa, ma<br />
rappresenta una via privilegiata per raggiungere la verità.<br />
Il bello artistico, in quanto portatore di una forte istanza<br />
veritativa, non è affatto fonte di disimpegno, anzi, la sua<br />
funzione di “sorpresa” o “straniamento” (Befremdung)<br />
risulta estremamente rivelativa del mistero dell’essere e de<br />
motivi importantissimi che ad esso si accompagnano.<br />
109 cfr. M. Heidegger, Sentieri interrotti, op. cit., p. 31.<br />
110 cfr. M. Heidegger, Sentieri interrotti, op. cit., p. 30.<br />
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