PROTOCOLLO di CATALOGAZIONE in BIBLIOWin ... - Pprg.Infoteca.It
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Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 1<br />
<strong>PROTOCOLLO</strong> <strong>CATALOGAZIONE</strong><br />
IN BIBLIOWIN<br />
PREMESSA<br />
Questo protocollo ha lo scopo <strong>di</strong> fornire ai bibliotecari che per catalogare utilizzano il programma<br />
Bibliow<strong>in</strong> 4.0 uno strumento che consenta <strong>di</strong> garantire il più possibile l’uniformità nell’<strong>in</strong>troduzione dei dati<br />
catalografici.<br />
Il testo è scaturito da una serie <strong>di</strong> riunioni della Commissione catalogazione controllata sorta <strong>in</strong> seno<br />
alle biblioteche che utilizzano il Software Bibliow<strong>in</strong> nelle Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e Pordenone, sotto la <strong>di</strong>rezione<br />
della Biblioteca civica Joppi <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.<br />
Il protocollo, il cui scopo è em<strong>in</strong>entemente pratico, segue l’or<strong>di</strong>ne dei campi <strong>di</strong> <strong>in</strong>troduzione dei dati<br />
nelle maschere <strong>di</strong> catalogazione <strong>di</strong> Bibliow<strong>in</strong>: dapprima l’<strong>in</strong>troduzione del titolo proprio, poi la descrizione<br />
ISBD, le note, gli eventuali altri titoli e, <strong>di</strong> seguito le Authority List (Autori, serie, e<strong>di</strong>tori, date, ISBN,<br />
l<strong>in</strong>gua, soggetti, classificazione, chiavi).<br />
Per uniformare i dati catalografici si è deciso <strong>di</strong> seguire le seguenti regole:<br />
Descrizione bibliografica: Standard ISBD (M) (o altre, altri tipi <strong>di</strong> materiali) nell’e<strong>di</strong>zione 1988 dell’AIB;<br />
Autori persona ed enti: Regole SBN nell’e<strong>di</strong>zione dell’ICCU del 1995;<br />
Serie : BNI (nelle e<strong>di</strong>zioni più recenti) più una lista <strong>di</strong> controllo prodotta dalla Biblioteca Joppi;<br />
E<strong>di</strong>tori: BNI più una lista <strong>di</strong> controllo prodotta dalla Biblioteca Joppi;<br />
L<strong>in</strong>gua: Co<strong>di</strong>ci ISO a tre caratteri;<br />
Classificazione : Classificazione Decimale Dewey nell’e<strong>di</strong>zione più recente e <strong>in</strong>tegrale. A partire dall’anno<br />
2000 si adotterà la 21^ e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong>tegrale. E’ facoltà delle biblioteche più piccole ridurre detta classificazione<br />
seguendo i criteri delle più recenti e<strong>di</strong>zioni ridotte della CDD (13. ed.);<br />
Soggettazione : Applicazione delle <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni del Soggettario <strong>di</strong> Firenze, con particolare riferimento agli<br />
ultimi aggiornamenti, pubblicati nel 1998, nonché controllo sulla BNI e sugli OPAC delle più importanti<br />
biblioteche regionali e non. Si consiglia <strong>in</strong>oltre la lettura della “Guida all’<strong>in</strong><strong>di</strong>cizzazione per soggetto” curata<br />
dal GRIS (Gruppo <strong>di</strong> ricerca sull’<strong>in</strong><strong>di</strong>cizzazione per soggetto), per un maggiore approfon<strong>di</strong>mento sulla<br />
costruzione selle str<strong>in</strong>ghe <strong>di</strong> soggetto.<br />
Il protocollo ha lo scopo <strong>di</strong> agevolare i catalogatori nella <strong>in</strong>troduzione dei dati sia specificando<br />
praticamente come essa deve avvenire, sia esplicando gli eventuali casi più complessi che potrebbero<br />
verificarsi. Resta <strong>in</strong>teso che il personale addetto alla catalogazione della Biblioteca Joppi e quello delle<br />
pr<strong>in</strong>cipali biblioteche della Prov<strong>in</strong>cia sono a <strong>di</strong>sposizione dei s<strong>in</strong>goli bibliotecari per ogni ulteriore<br />
chiarimento.<br />
La Commissione <strong>di</strong> catalogazione controllata auspica che questo protocollo <strong>di</strong>a ai bibliotecari un<br />
utile strumento <strong>di</strong> lavoro che consenta <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> raggiungere quella maggiore uniformità da tanti auspicata.<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 2<br />
TITOLO PROPRIO<br />
TITOLI<br />
Per le sole opere che presentano titoli generici (Es.: Opere, Poesie, ...) nel campo Or<strong>di</strong>namento si riportano <strong>di</strong><br />
seguito al titolo, dopo due spazi, il cognome per esteso dell'autore, la data <strong>di</strong> pubblicazione e l’e<strong>di</strong>tore separati da<br />
uno spazio.<br />
Es: Campo titolo: Opere<br />
Campo or<strong>di</strong>namento: Opere_ _Pascoli 1993 E<strong>in</strong>au<strong>di</strong><br />
Nel campo Titolo, che deve essere sempre compilato, va riportato soltanto il Titolo proprio (più l'eventuale Titolo<br />
alternativo) o il primo titolo che compare sul frontespizio nel caso <strong>di</strong> volumi contenenti più opere e privi <strong>di</strong> un<br />
titolo comune. Se un titolo si presenta nella seguente forma:<br />
La piccola fiammiferaia e altre fiabe<br />
esso va trascritto <strong>in</strong>tegralmente nel campo Titolo; lo stesso vale nel caso <strong>di</strong> un titolo generico seguito dal nome<br />
dell'autore:<br />
Es.: Campo titolo: Fiabe <strong>di</strong> Andersen<br />
E NON: Campo titolo: Fiabe<br />
Resto della descrizione: / <strong>di</strong> Andersen<br />
Per la trascrizione del Titolo orig<strong>in</strong>ale si rimanda al paragrafo relativo alle note (pag. 6)<br />
Titolo comune e titolo <strong>di</strong>pendente.<br />
Nel caso <strong>di</strong> opere che presentano un Titolo comune e uno o più Titoli <strong>di</strong>pendenti significativi , nel campo Titolo si<br />
riporta il Titolo comune e il primo titolo <strong>di</strong>pendente separati da un punto; nel Resto della descrizione si<br />
riporteranno gli eventuali altri titoli <strong>di</strong>pendenti separati da punti e virgola. Per tutti i Titoli <strong>di</strong>pendenti si creerà un<br />
ulteriore accesso nel campo Altro titolo marcandoli come Titoli d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce<br />
Es: La signora della bouganvillea. L’isola del sogno ; Il giar<strong>di</strong>no del re<br />
Campo titolo: La signora della bouganvillea. L’isola del sogno<br />
Resto della descrizione: ; Il giar<strong>di</strong>no del re<br />
Campo titolo d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce: L’isola del sogno<br />
Campo titolo d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce: Il giar<strong>di</strong>no del re<br />
Nei titoli propri che presentano delle date esse vanno sempre riportate nel campo Titolo; eventuali parentesi<br />
presenti sul frontespizio a raccogliere gli estremi cronologici vanno elim<strong>in</strong>ate nel campo Titolo dove semmai è<br />
possibile aggiungere una virgola grammaticale che però non verrà trascritta nel campo Or<strong>di</strong>namento.<br />
Es. Campo titolo: La prima guerra mon<strong>di</strong>ale, 1915-1916<br />
Or<strong>di</strong>namento: La prima guerra mon<strong>di</strong>ale 1915 1916<br />
Tutti i segni ortografici (-, [, !, ?, la virgola, il punto, :, ;, ecc...) vanno mantenuti nel Titolo proprio , ma vanno<br />
elim<strong>in</strong>ati nel campo Or<strong>di</strong>namento dove il tratt<strong>in</strong>o (-) va sostituito con uno spazio, mentre &, +, vanno sciolti<br />
nell’Or<strong>di</strong>namento seguendo la l<strong>in</strong>gua della pubblicazione. Casi particolari <strong>di</strong>ventano eccezioni da segnalare.<br />
Es. Campo titolo: Atlante storico-geografico<br />
Or<strong>di</strong>namento: Atlante storico geografico<br />
Nell’area del titolo proprio, sono ammissibili segni <strong>di</strong> punteggiatura <strong>in</strong>tegrativi rispetto al frontespizio al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong><br />
rendere maggiormente comprensibile l'<strong>in</strong>formazione.<br />
Titoli che <strong>in</strong>iziano con un numero o una data si sciolgono <strong>in</strong> or<strong>di</strong>namento. E’ facoltà <strong>di</strong> ciascuna agenzia<br />
catalografica creare un ulteriore accesso al titolo numerico.<br />
Numeri e date <strong>in</strong> posizione <strong>in</strong>terme<strong>di</strong>a o f<strong>in</strong>ale nel titolo non si sciolgono.<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 3<br />
I numeri romani, <strong>in</strong> qualunque posizione del titolo, del resto della descrizione o della serie, si trascrivono <strong>in</strong> numeri<br />
arabi seguiti da punto, il quale andrà tolto <strong>in</strong> Or<strong>di</strong>namento. E’ lasciata alla <strong>di</strong>screzione <strong>di</strong> ogni biblioteca la<br />
possibilità <strong>di</strong> creare ulteriori accessi per altre forme ritenute significative<br />
Es.: Umberto 2.<br />
Altro titolo: Umberto II <strong>in</strong> Campo Or<strong>di</strong>namento dell’Altro titolo: Umberto secondo<br />
Titoli che contengono <strong>in</strong>iziali puntate <strong>in</strong><strong>di</strong>canti località o nomi <strong>di</strong> Santi vanno sciolte <strong>in</strong> Or<strong>di</strong>namento .<br />
Es. Campo titolo: S. Giovanni al Natisone<br />
Or<strong>di</strong>namento: San Giovanni al Natisone<br />
Nei titoli che presentano più <strong>in</strong>iziali puntate <strong>di</strong> seguito NON si lascia lo spazio tra l'una e l'altra <strong>in</strong>iziale.<br />
Es. Campo titolo: L.A. Seneca<br />
In Or<strong>di</strong>namento <strong>in</strong>iziali puntate e parole troncate da punto NON vanno sciolte; a <strong>di</strong>screzione <strong>di</strong> ogni biblioteca si<br />
potrà fare un Altro titolo con il nome esteso.<br />
TITOLO UNIFORME<br />
Quando un’opera si presenta nelle varie e<strong>di</strong>zioni con titoli <strong>di</strong>versi, si dovrà creare un record catalografico che le<br />
raggruppi, il quale si def<strong>in</strong>isce come Titolo uniforme o Titolo <strong>di</strong> raggruppamento.<br />
Ad esempio, nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse dell’Antico Testamento si creerà un record catalografico, il quale <strong>in</strong><br />
Tipologia del Titolo sarà marcato come TUN (Titolo uniforme). Nel campo Titolo andrà riportato il Titolo <strong>di</strong><br />
raggruppamento (nel nostro caso: Bibbia. Vecchio Testamento), seguito da uno spazio e dall’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione della<br />
l<strong>in</strong>gua dell’opera posseduta dalla Biblioteca, racchiusa tra parentesi unc<strong>in</strong>ate.<br />
Es. Titolo uniforme: Bibbia. Vecchio Testamento <br />
Successivamente si creerà un legame tra il Titolo uniforme (considerato come monografia superiore) e i record<br />
catalografici che descrivono le s<strong>in</strong>gole e<strong>di</strong>zioni (considerate come monografie <strong>in</strong>feriori).<br />
Nel caso <strong>di</strong> classici greci e lat<strong>in</strong>i (<strong>in</strong> qualsiasi l<strong>in</strong>gua essi siano pubblicati) si creerà un legame tra la<br />
monografia descritta e il relativo titolo uniforme <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a, attenendosi alle <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni del Dizionario<br />
delle opere classiche (DOC)<br />
es. Commentarii de bello Gallico (e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a)<br />
De bello Gallico (e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a)<br />
tit. uniforme: De bello Gallico<br />
es. Fabulae / Aesopus (e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua greca)<br />
tit. uniforme: Fabulae<br />
Qualora la l<strong>in</strong>gua della pubblicazione sia <strong>di</strong>versa dall'orig<strong>in</strong>ale, al titolo uniforme seguirà l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione della<br />
l<strong>in</strong>gua <strong>in</strong> cui l’opera è stata pubblicata racchiusa tra parantesi .<br />
es. De bello Gallico (e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua italiana)<br />
La guerra gallica (e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua italiana)<br />
tit. uniforme: De bello Gallico <br />
es. Fabulae / Aesopus (e<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a, italiana e francese)<br />
tit. uniforme: Fabulae <br />
tit. uniforme: Fabulae <br />
tit. uniforme: Fabulae <br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 4<br />
RESTO DELLA DESCRIZIONE<br />
In generale, la prima lettera della prima parola <strong>di</strong> ciascun area deve essere maiuscola; la prima lettera della prima<br />
parola <strong>di</strong> alcuni elementi (es. titolo parallelo, titolo alternativo, titolo <strong>di</strong> sezione), dev’essere anch’essa maiuscola.<br />
Allo stesso modo si dovrà usare la maiuscola nel secondo elemento dell’Area 4 degli ISBD (casa e<strong>di</strong>trice) anche<br />
quando la parola con cui <strong>in</strong>izia non è un nome proprio:<br />
Es.: Roma : Nella sede della Società<br />
Per altre maiuscole si segue l’uso proprio della l<strong>in</strong>gua e/o scrittura usata nella descrizione (ve<strong>di</strong> ISBD (M) 0.6 e<br />
0.8).<br />
Esempi per la l<strong>in</strong>gua italiana: M<strong>in</strong>istero della sanità<br />
Società filologica friulana<br />
Facoltà <strong>di</strong> lettere e filosofia<br />
Sovr<strong>in</strong>tendenza ai beni archivistici e librari<br />
Cassa <strong>di</strong> risparmio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />
Banca <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />
COMPLEMENTO DEL TITOLO<br />
Il complemento del titolo, trascritto nel campo Resto della descrizione NON <strong>in</strong>izia con la lettera maiuscola, a meno<br />
che non sia un nome proprio o il titolo <strong>di</strong> un’opera. Si riportano nel campo Resto della descrizione i soli<br />
complementi del titolo presenti sul frontespizio; complementi del titolo presenti <strong>in</strong> coperta o <strong>in</strong> altre parti della<br />
pubblicazione, si riportano <strong>in</strong> nota.<br />
A <strong>di</strong>screzione dell'agenzia catalografica, nel caso <strong>di</strong> libri per ragazzi <strong>in</strong> cui il Complemento del titolo non presente<br />
sul frontespizio sia ritenuto particolarmente significativo per la specificazione del titolo dell'opera, tale<br />
complemento può eccezionalmente essere riportato fra parentesi quadre nel campo Resto della descrizione.<br />
FORMULAZIONE DI RESPONSABILITA’<br />
In quest’area andrà segnalato tutto quello che compare sul frontespizio, tuttavia a <strong>di</strong>screzione dell’agenzia<br />
catalografica si potranno omettere formulazioni <strong>di</strong> responsabilità ritenute poco significative (cfr. frontespizi delle<br />
opere per ragazzi pubblicate dalla casa e<strong>di</strong>trice Usborne).<br />
Si riba<strong>di</strong>sce la necessità <strong>di</strong> attenersi alla regola generale secondo cui nell'area 1 si riportano solo gli elementi<br />
presenti sul frontespizio. Tuttavia, formulazioni <strong>di</strong> responsabilità <strong>in</strong>tellettuali particolarmente significative possono<br />
essere <strong>in</strong><strong>di</strong>cate <strong>in</strong> quest'area e trascritte nella forma <strong>in</strong> cui si presentano.<br />
Es. Resto della descrizione: / [unica traduzione autorizzata dall'<strong>in</strong>glese <strong>di</strong> Umberto Eco].<br />
Le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> responsabilità ricavate da fonti esterne, vengono registrate <strong>in</strong> nota con l'<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione delle fonti<br />
utilizzate e possono essere trascritte <strong>in</strong> forma abbreviata.<br />
Es. NOTA: Trad. <strong>di</strong> Mario Rossi.<br />
Tutte le formulazioni <strong>di</strong> responsabilità presenti sul frontespizio vanno <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzate. Si lascia alla s<strong>in</strong>gola agenzia<br />
catalografica la libertà <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzare anche autori dei testi, traduttori, illustratori, curatori e <strong>in</strong>troduttori che non<br />
compaiono sul frontespizio.<br />
Costituisce eccezione il materiale locale per il quale andranno <strong>in</strong><strong>di</strong>cati ed <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzati tutti gli autori presenti, anche<br />
se <strong>in</strong> numero considerevole.<br />
Più autori enti che compaiono sul frontespizio <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>zione, nel resto della descrizione, vanno separati tra <strong>di</strong> loro<br />
dal punto e virgola seguito da uno spazio. L'ente va separato dalla virgola seguita da uno spazio. Lo stesso vale se<br />
l'<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione deve essere riportata nelle note.<br />
Es. Friuli-Venezia Giulia, Assessorato alla sanità; Banca del Friuli, Ufficio stu<strong>di</strong><br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 5<br />
Nelle opere che presentano più <strong>di</strong> tre autori per una medesima tipologia <strong>di</strong> responsabilità verrà riportato solo il<br />
primo nom<strong>in</strong>ato, omettendo gli altri come da regola RICA; costituisce eccezione il materiale locale per il quale<br />
andranno <strong>in</strong><strong>di</strong>cati tutti gli autori presenti, anche se <strong>in</strong> numero considerevole.<br />
AREA DELL’EDIZIONE<br />
L’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione relativa alla prima e<strong>di</strong>zione si omette, a meno che essa non sia seguita da qualche altra<br />
specificazione.<br />
Es.: 1. ed., riveduta e corretta<br />
N.B. Sono acconsentite le sole abbreviazioni ammesse dallo standard ISBD(M) a meno che non si present<strong>in</strong>o<br />
tali nelle fonti prescritte.<br />
Le ristampe e le e<strong>di</strong>zioni successive alla prima vanno sempre segnalate nell’area dell’e<strong>di</strong>zione nella forma: 1.<br />
rist.; Rist.; 2. ed., 3. rist. ecc.<br />
AREA DELLA PUBBLICAZIONE<br />
Per quanto riguarda il Luogo basterà l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione della località, senza <strong>in</strong>cludere tra tonde la sigla della<br />
prov<strong>in</strong>cia. Diverso il caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>tori che hanno sede <strong>in</strong> frazioni <strong>di</strong> comuni: <strong>in</strong> tal caso, dopo l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione del<br />
luogo andrà riportato fra [ ] o ( ) il nome del Comune <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Es.: Passariano [Codroipo], se il Comune <strong>di</strong> appartenenza non compare nel documento o per <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere<br />
luoghi omonimi<br />
Passariano (Codroipo), se il Comune <strong>di</strong> appartenenza compare sul front., sul verso, sul colophon o<br />
sulla copert<strong>in</strong>a.<br />
Se l’e<strong>di</strong>tore ha sede <strong>in</strong> più città si <strong>in</strong><strong>di</strong>ca la prima seguita, fra parentesi quadre, dall’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione etc., a meno<br />
che i luoghi non siano due, nel qual caso andranno ambedue <strong>in</strong><strong>di</strong>cati:<br />
Es.: London [etc.] : Pengu<strong>in</strong><br />
Roma ; Bari : Laterza<br />
Più e<strong>di</strong>tori che abbiano sede <strong>in</strong> città <strong>di</strong>verse vengono <strong>in</strong><strong>di</strong>cati secondo la norma ISBD, ovvero:<br />
Tor<strong>in</strong>o : E<strong>in</strong>au<strong>di</strong> ; Milano : A. Mondadori,<br />
Se manca il luogo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione, ma lo stesso può essere ricavato da fonti esterne o <strong>in</strong>terne al documento, esso<br />
va <strong>in</strong><strong>di</strong>cato racchiuso fra parentesi quadre.<br />
Nei casi <strong>di</strong> collaborazioni e<strong>di</strong>toriali limitate ad alcune opere, i <strong>di</strong>versi e<strong>di</strong>tori verranno considerati come un<br />
unico e<strong>di</strong>tore.<br />
Es.: Electa Gallimard nella serie Universale Electa Gallimard<br />
Tor<strong>in</strong>o : Electa Gallimard<br />
Per i libri dal 1831 f<strong>in</strong>o al 1900 compreso e per tutti i libri <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse locale, il nome dell’e<strong>di</strong>tore va sempre<br />
riportato come compare sul frontespizio; per i libri pubblicati dal 1901 <strong>in</strong> poi l’e<strong>di</strong>tore viene descritto nella<br />
forma abbreviata sufficiente ad identificarlo (per tale forma si farà riferimento a quella dell’authority list<br />
EDITORI).<br />
Più sottoenti e<strong>di</strong>tori andranno descritti <strong>in</strong> modo completo:<br />
Es.: [Codroipo] : Comune <strong>di</strong> Codroipo, Biblioteca Civica<br />
Per l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cizzazione degli e<strong>di</strong>tori enti si veda più avanti nel capitolo Authority list (pag.10)<br />
L’assenza del luogo e del nome dell’e<strong>di</strong>tore si <strong>in</strong><strong>di</strong>cherà come segue: [S.l. : s.n.], 1990.<br />
In questa eventualità andranno riportati il luogo <strong>di</strong> stampa e il nome dello stampatore.<br />
Nel caso <strong>di</strong> una ristampa anastatica essa andrà <strong>in</strong><strong>di</strong>cata <strong>in</strong> nota preceduta dall’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione (come da norma<br />
ISBD(M)): Ripr. facs. dell’ed.<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 6<br />
Quando la data <strong>di</strong> stampa non co<strong>in</strong>cide con quella del copyright o con quella <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione, essa andrà sempre<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>cata racchiusa tra parentesi tonde.<br />
L’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> una data <strong>di</strong> pubblicazione, anche nel caso <strong>in</strong> cui non sia presente <strong>in</strong> nessun luogo dell’opera<br />
va sempre riportata, eventualmente per approssimazione con le seguenti modalità <strong>di</strong> registrazione.<br />
[1827]<br />
[1815?]<br />
[18..]<br />
[175.]<br />
[167.?]<br />
[dopo il 1789]<br />
[prima del 1616]<br />
AREA DELLA DESCRIZIONE FISICA<br />
Le pag<strong>in</strong>e <strong>in</strong> numeri romani si trascrivono m<strong>in</strong>uscole o maiuscole a seconda <strong>di</strong> come compaiono nell’opera<br />
da descrivere.<br />
Nel caso <strong>di</strong> un volume privo della numerazione delle pag<strong>in</strong>e se è possibile si procede al loro conteggio<br />
partendo dal frontespizio o dal suo sostituto (es. copert<strong>in</strong>a nel libro cartonato) dandone poi il numero totale<br />
racchiuso fra parentesi quadre per carte; se il libro risulta essere troppo volum<strong>in</strong>oso o il conteggio delle<br />
pag<strong>in</strong>e troppo complesso si metterà semplicemente l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione 1 v.<br />
Negli estratti le pag<strong>in</strong>e vanno <strong>in</strong><strong>di</strong>cate così come compaiono senza racchiudere la prima non numerata fra<br />
parentesi quadre.<br />
Es.: P. 321-350, e non P.[ 320]-350<br />
In presenza <strong>di</strong> tavole, esse vanno numerate a carte nel caso <strong>in</strong> cui non abbiamo una loro propria<br />
numerazione; <strong>in</strong> caso contrario si riporta la numerazione (a pag<strong>in</strong>e o a carte) così come compare (numeri<br />
arabi, numeri romani, lettere, etc.).<br />
Es.: 165 p., [4] c. <strong>di</strong> tav. nel caso <strong>di</strong> carte <strong>di</strong> tavole non numerate<br />
130 p., 8 c. <strong>di</strong> tav. nel caso <strong>di</strong> carte <strong>di</strong> tavole numerate con numeri arabi<br />
115 p., IV c. <strong>di</strong> tav. vel caso <strong>di</strong> carte <strong>di</strong> tavole numerate con numeri romani<br />
NOTE<br />
Per questo campo si seguono le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni dello standard ISBD relative alla successione delle stesse.<br />
Il titolo orig<strong>in</strong>ale (ma non il complemento del tit. orig.), quando compare, deve essere riportato nel campo<br />
note. Si sconsiglia <strong>di</strong> creare l'accesso per tit. orig. nel campo Altro titolo<br />
Nel campo note, <strong>in</strong>oltre, si possono <strong>in</strong><strong>di</strong>care i titoli significativi, ma generici, <strong>di</strong> un’opera <strong>in</strong> più volumi. In<br />
questo caso il numero del volume andrà espresso <strong>in</strong> cifre arabe, seguito da due punti (:)<br />
es. Storia d’<strong>It</strong>alia<br />
1: Dalle orig<strong>in</strong>i alla caduta dell’impero romano<br />
⎬Riportare i s<strong>in</strong>goli titoli <strong>in</strong> Titolo d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce<br />
2: I barbari …<br />
es. Storia d’Europa<br />
1.1: L’<strong>It</strong>alia. Le orig<strong>in</strong>i<br />
1.2: L’<strong>It</strong>alia. L’età moderna<br />
2.1: La Francia. Le orig<strong>in</strong>i ecc.<br />
Se i volumi non hanno <strong>in</strong><strong>di</strong>cata una numerazione essa andrà riportata tra [ ], seguendo il presunto or<strong>di</strong>ne<br />
della pubblicazione.<br />
Nelle note d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce si usa la punteggiatura <strong>di</strong> Area 1.<br />
Es. Titolo / autore. Titolo / autore (nel caso <strong>di</strong> più opere <strong>di</strong> autori <strong>di</strong>versi)<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 7<br />
Titolo ; titolo / autore (nel caso <strong>di</strong> più opere <strong>di</strong> uno stesso autore).<br />
Le note relative all’esemplare posseduto andranno riportate nella nota <strong>in</strong>ventariale, posta subito dopo la<br />
collocazione nella maschera relativa.<br />
DESCRIZIONE A PIU’ LIVELLI<br />
Nel caso <strong>di</strong> opere che richiedano una descrizione a più livelli si può operare <strong>in</strong> due mo<strong>di</strong>:<br />
1) Si crea un record per la descrizione dell’opera nel suo complesso e tanti record quanti sono i volumi <strong>di</strong><br />
cui si compone . Il record “scheda madre” e i s<strong>in</strong>goli record “figli” si uniranno tramite “Legami con altri<br />
titoli”.<br />
2) Si crea un unico record per la descrizione dell’opera <strong>in</strong> generale e si riporta <strong>in</strong> nota la descrizione dei<br />
s<strong>in</strong>goli volumi <strong>di</strong> cui la stessa si compone.<br />
La prima soluzione è preferibile nel caso <strong>in</strong> cui i s<strong>in</strong>goli volumi present<strong>in</strong>o titoli non generici<br />
Es.: Opera generale: Storia d’<strong>It</strong>alia<br />
S<strong>in</strong>goli volumi: Il Piemonte sabaudo<br />
La Repubblica <strong>di</strong> Venezia nell’età moderna …..<br />
La seconda soluzione nel caso <strong>in</strong> cui i s<strong>in</strong>goli volumi present<strong>in</strong>o dei titoli generici.<br />
Es.: Opera generale: La pittura nel Veneto<br />
S<strong>in</strong>goli volumi: Il Trecento<br />
Il Quattrocento …..<br />
A <strong>di</strong>screzione della s<strong>in</strong>gola biblioteca si potranno creare accessi ulteriori per i titoli generici nel campo Titoli<br />
d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce.<br />
ALTRI TITOLI<br />
In questi campi, non facenti parte della griglia ISBD, ma delle <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzazioni, vengono registrati tutti gli<br />
ulteriori accessi ritenuti opportuni:<br />
Titoli d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce<br />
In questo campo va riportato il solo titolo senza l'<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> responsabilità.<br />
1) Titoli <strong>di</strong> opere menzionati sul frontespizio<br />
es. Titoli delle s<strong>in</strong>gole opere contenute <strong>in</strong> un volume che presenta un titolo comune<br />
Titoli successivi al primo <strong>di</strong> opere contenute <strong>in</strong> un volume che non presenta un titolo comune<br />
2) Titoli <strong>di</strong> opere non menzionati sul frontespizio, ma presenti <strong>in</strong> nota o <strong>in</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>ce<br />
es. Opere <strong>di</strong> Shakespeare (contiene n. opere dell’autore)<br />
andranno registrati nel campo titolo d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce con l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione del solo titolo:<br />
Titolo d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce: Amleto<br />
Titolo d’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce: Giulietta e Romeo…<br />
Altro titolo<br />
In questo campo va riportato il solo titolo senza l'<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> responsabilità.<br />
Es.<br />
1) Titoli <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a o <strong>in</strong> altre l<strong>in</strong>gue <strong>in</strong> cui l’autore o altre <strong>in</strong>formazioni lo precedono e sono legate<br />
grammaticalmente<br />
es. Danielis Ludovici De pharmacia<br />
Altro titolo: De pharmacia<br />
2) Titoli che sul dorso o sulla coperta presentano forme <strong>di</strong>versificate rispetto al frontespizio se l’agenzia<br />
catalografica decide che possano essere significativi per il recupero del documento.<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 8<br />
AUTHORITY LIST<br />
N.B. Prima <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzare qualsiasi nuovo accesso nelle varie liste <strong>di</strong> autorità, è obbligatorio verificare che gli<br />
stessi non siano già presenti.<br />
AUTORI PERSONA<br />
AUTORI<br />
La virgola tra il cognome e il nome dell’autore <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzato va mantenuta <strong>in</strong> or<strong>di</strong>namento, mentre il tratt<strong>in</strong>o<br />
che separa un doppio cognome o un doppio nome va sempre trascritto (ovviamente dopo averne controllato<br />
la correttezza nei repertori), ma elim<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> or<strong>di</strong>namento.<br />
Tutte le formulazioni <strong>di</strong> responsabilità presenti sul frontespizio vanno <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzate.<br />
Si lascia alla s<strong>in</strong>gola agenzia catalografica la libertà <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzare anche autori dei testi, traduttori, illustratori,<br />
curatori e <strong>in</strong>troduttori che non compaiono sul frontespizio.<br />
Costituisce eccezione il materiale locale per il quale andranno <strong>in</strong><strong>di</strong>cati ed <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzati tutti gli autori presenti,<br />
anche se <strong>in</strong> numero considerevole.<br />
Per la scelta dei nomi degli autori classici si veda il DOC, per gli altri SBN o altri autorevoli repertori<br />
stranieri.<br />
Per la forma dei nomi <strong>di</strong> persona che verranno <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzati ci si dovrà attenere alle regole SBN.<br />
Per gli autori <strong>di</strong> cui si conoscono solo le <strong>in</strong>iziali, <strong>di</strong> seguito ad esse si registra, tra parentesi , il secolo <strong>di</strong><br />
appartenenza<br />
es. N.S. <br />
I cognomi <strong>in</strong>izianti per Mac, Mc, vanno riportati dopo essere stati controllati su repertori atten<strong>di</strong>bili. In caso<br />
<strong>di</strong> ambiguità, vale la regola del frontespizio.<br />
I doppi cognomi <strong>di</strong> autori <strong>in</strong>glesi o americani (es. Mary Higg<strong>in</strong>s Clark, Richard North Patterson) vanno<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>cizzati così come previsto <strong>in</strong> «Names of persons: national usages for entry <strong>in</strong> catalogues».<br />
es. APP (Autore persona) Clark, Mary Higg<strong>in</strong>s<br />
ANN (Forma non accettata <strong>di</strong> Autore persona) Higg<strong>in</strong>s Clark, Mary<br />
Gli omonimi devono essere <strong>di</strong>st<strong>in</strong>ti tramite l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione delle date <strong>di</strong> nascita e morte:<br />
es. Rossi, Aldo <br />
es. Rossi, Aldo <br />
N.B.: le qualificazioni (re, imperatore, ecc.) vanno sempre <strong>in</strong> m<strong>in</strong>uscolo racchiuse tra parentesi unc<strong>in</strong>ate<br />
AUTORI ENTI<br />
I complessi musicali (es. Beatles, Roll<strong>in</strong>g Stones, Nirvana, ecc.) sono considerati autori enti e andranno<br />
trascritti riportando <strong>di</strong> seguito al nome, tra parentesi unc<strong>in</strong>ate, la specificazione gruppi musicali.<br />
Es. Beatles <br />
L’uso dei tratt<strong>in</strong>i (-) nei nomi degli enti va tolto dall’or<strong>di</strong>namento.<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 9<br />
Per gli enti il cui nome è un acronimo, <strong>in</strong><strong>di</strong>pendentemente dal fatto che si scelga come forma<br />
dell’<strong>in</strong>testazione l’acronimo stesso o la forma estesa, si farà sempre un ulteriore accesso per la forma non<br />
accettata.<br />
Gli autori enti verranno <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzati secondo le regole SBN:<br />
es.: Nome congresso <br />
Congresso <strong>di</strong> storia del Risorgimento italiano <br />
es.: Toscana : Giunta regionale<br />
N.B.: le qualificazioni (prov<strong>in</strong>cia, territorio, repubblica, ecc.) vanno sempre <strong>in</strong> m<strong>in</strong>uscolo racchiuse tra<br />
parentesi unc<strong>in</strong>ate<br />
SERIE<br />
Anche <strong>in</strong> questo campo si seguono le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni dello standard ISBD.<br />
L’ISSN, se presente va trascritto.<br />
I numeri delle serie vanno sempre <strong>in</strong><strong>di</strong>cati con i numeri arabi anche se nell’opera si presentano <strong>in</strong> altre forme.<br />
Nel titolo della serie gli eventuali numeri romani, <strong>in</strong> qualunque posizione, si trascrivono <strong>in</strong> numeri arabi seguiti da<br />
punto, il quale andrà tolto <strong>in</strong> Or<strong>di</strong>namento .<br />
Anche se il nome della serie è generico, eventuali <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> responsabilità non vanno trascritte nel<br />
campo resto della descrizione della serie.<br />
La serie andrà trascritta separando con uno spazio il nome della serie dal nome dell’e<strong>di</strong>tore <strong>in</strong><strong>di</strong>cato tra [ ]<br />
(per il nome dell’e<strong>di</strong>tore si veda l’elenco e<strong>di</strong>tori).<br />
es.: Accademia [E<strong>di</strong>tori Riuniti]<br />
N.B. Nel caso <strong>di</strong> serie con nome generico prodotta da un ente che affida a <strong>di</strong>verse case e<strong>di</strong>trici la<br />
pubblicazione della stessa, l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione tra [ ] dopo il nome della serie corrisponderà a quella dell’ente.<br />
es.: Pubblicazioni [Università <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne]<br />
es.: Quaderni [Comune <strong>di</strong> Venezia]<br />
Una “nuova serie” andrà <strong>in</strong><strong>di</strong>cata dopo il nome preceduta da punto e spazio, anche <strong>in</strong> forma abbreviata, se<br />
così è riportata nella pubblicazione.<br />
es.: I coralli. Nuova serie [E<strong>in</strong>au<strong>di</strong>]<br />
Saggi. N.s. [Giunti]<br />
Nel caso <strong>di</strong> una serie pr<strong>in</strong>cipale numerata con titoli <strong>di</strong> sezione non numerati, verranno creati due accessi, uno<br />
per la serie pr<strong>in</strong>cipale numerata e uno per la il titolo <strong>di</strong> sezione preceduto dal nome della serie pr<strong>in</strong>cipale:<br />
es.: 75 Saggi Tascabili [E<strong>in</strong>au<strong>di</strong>]<br />
es.: Saggi Tascabili. Letteratura [E<strong>in</strong>au<strong>di</strong>]<br />
Nel caso <strong>di</strong> una serie pr<strong>in</strong>cipale non numerata con titolo <strong>di</strong> sezione numerato, verrà creato un unico accesso:<br />
es.: 23 I classici Mondadori. I greci [Mondadori]<br />
Nel caso <strong>di</strong> una serie pr<strong>in</strong>cipale numerata, con titolo <strong>di</strong> sezione numerato, verranno creati due accessi, uno<br />
per la serie pr<strong>in</strong>cipale numerata e uno per la il titolo <strong>di</strong> sezione numerato preceduto dal nome della serie<br />
pr<strong>in</strong>cipale:<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 10<br />
es.: 215 Oscar [Mondadori]<br />
es.: 27 Oscar. Narrativa [Mondadori]<br />
Nel caso <strong>di</strong> una serie pr<strong>in</strong>cipale non numerata, con titolo <strong>di</strong> sezione non numerato, verrà creato un unico<br />
accesso:<br />
es. Gli elefanti. Saggi [Garzanti]<br />
Nel caso <strong>di</strong> serie pubblicate da due o più case e<strong>di</strong>trici, la punteggiatura che separa gli e<strong>di</strong>tori racchiusi tra<br />
quadre sarà quella prescritta dagli ISBD(M) nel caso <strong>di</strong> più e<strong>di</strong>tori:<br />
es.: Progetto Toscana [Marsilio : Giunta regionale toscana]<br />
Nome dell’e<strong>di</strong>tore <strong>in</strong> campo serie<br />
Si faccia riferimento, per le forme degli e<strong>di</strong>tori, all’elenco degli e<strong>di</strong>tori <strong>di</strong>sponibile nella base Bibliow<strong>in</strong>,<br />
realizzato sulla base del Catalogo degli e<strong>di</strong>tori italiani 2000 e sulle scelte della BNI (Bibliografia nazionale<br />
italiana).<br />
Nel caso <strong>in</strong> cui l’e<strong>di</strong>tore della serie sia un Ente, andrà scritto fra parentesi quadre <strong>in</strong> forma riconoscibile (per<br />
verificarlo controllare sul Catalogo degli e<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> cui sopra):<br />
es.: Collana <strong>di</strong> storia e cultura [Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri]<br />
es.: Collana <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> aziendali [Università La Sapienza, Roma]<br />
es.: Series m<strong>in</strong>or [Dipartimento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> asiatici, Roma]<br />
es.: Collana <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche [Dipartimento <strong>di</strong> matematica, U<strong>di</strong>ne]<br />
es.: Collana <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche [Dipartimento <strong>di</strong> statistica, U<strong>di</strong>ne]<br />
Qualora il nome dell’e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> una serie avesse delle variazioni formali (E. Elle <strong>di</strong>venuta EL), non si creerà<br />
una nuova serie con il nome variato dell’e<strong>di</strong>tore, ma se ne darà notizia <strong>in</strong> nota <strong>di</strong> serie:<br />
es.: Ex libris [E. Elle]<br />
Nota: L’e<strong>di</strong>tore dal 1997 ha mo<strong>di</strong>ficato la forma del nome <strong>in</strong> EL<br />
Qualora <strong>in</strong> una serie ad un e<strong>di</strong>tore ne subentrasse un altro si creeranno due accessi <strong>di</strong>st<strong>in</strong>ti.<br />
es. Dire, fare, giocare [Form<strong>in</strong>i]<br />
es. Dire, fare, giocare [La nuova <strong>It</strong>alia]<br />
EDITORE<br />
In questo campo vanno registrati i nomi degli e<strong>di</strong>tori e/o stampatori con gli opportuni r<strong>in</strong>vii da forme non<br />
accettate. L’authority list degli e<strong>di</strong>tori rispecchierà le scelte compiute dalla BNI (riferendosi specificatamente<br />
ai volumi catalogati con la 20^ e 21^ e<strong>di</strong>zione della Dewey), nonché dal Catalogo degli e<strong>di</strong>tori italiani 2000.<br />
Tali repertori dovranno essere utilizzati da tutte le biblioteche.<br />
La Biblioteca Civica <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne provvederà quanto prima a fornire il proprio authority list degli e<strong>di</strong>tori<br />
trascritti come da Protocollo.<br />
es.: Mondadori (per le opere pubblicate da A. Mondadori)<br />
Mondadori <br />
Mondadori <br />
Regione Toscana<br />
Comune <strong>di</strong> Novara<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 11<br />
Prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Pordenone<br />
Università La Sapienza <br />
Università Tor Vergata <br />
N.B. Nel caso <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>tore ente esso andrà trascritto senza l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione dei relativi sottoenti. Il sottoente<br />
avrà un collegamento proprio qualora risulti essere un e<strong>di</strong>tore autonomo (per verificarlo controllare sul<br />
Catalogo degli e<strong>di</strong>tori).<br />
Es. 1: pubblicazione fatta dal Dipartimento <strong>di</strong> scienze storiche dell'Università La Sapienza <strong>di</strong> Roma; <strong>in</strong><br />
questo caso nel Catalogo degli e<strong>di</strong>tori compare come tale la sola Università la Sapienza e non il<br />
Dipartimento; si creerà un collegamento alla sola Università La Sapienza <strong>di</strong> Roma:<br />
es.: Università La Sapienza <strong>di</strong> Roma<br />
Si faranno gli opportuni r<strong>in</strong>vii per le forme non accettate <strong>di</strong> sottoenti quando gli stessi non risultano e<strong>di</strong>tori<br />
autonomi:<br />
es.: Dipartimento <strong>di</strong> scienze storiche ve<strong>di</strong> Università La Sapienza <br />
Es. 2: pubblicazione fatta dal Dipartimento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> asiatici dell'Istituto universitario orientale <strong>di</strong> Roma; <strong>in</strong><br />
questo caso nel suddetto catalogo il sottoente compare come e<strong>di</strong>tore autonomo; si creerà un collegamento per<br />
il solo Dipartimento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> asiatici seguito dall'<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione geografica:<br />
es.: Dipartimento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> asiatici <br />
Nel caso <strong>in</strong> cui il nome dell’e<strong>di</strong>tore com<strong>in</strong>ci con un articolo esso non va nel campo Or<strong>di</strong>namento, a meno<br />
che l’articolo non sia parte <strong>in</strong>tegrante del cognome dell’e<strong>di</strong>tore (es. Le Monnier).<br />
Nel campo nota dell’e<strong>di</strong>tore è lasciata alla facoltà <strong>di</strong> ciascuna agenzia catalografica la registrazione della<br />
parte dell’ISBN che lo identifica.<br />
es. Mondadori<br />
nel campo nota: 88-04<br />
E<strong>di</strong>tori locali, che presentano anche una forma <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua friulana, vanno trascritti <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua italiana con gli<br />
opportuni r<strong>in</strong>vii.<br />
Tabella riassuntiva del trattamento degli enti autori ed e<strong>di</strong>tori nel campo Resto della descrizione e<br />
nelle authority list relative:<br />
Resto della descrizione: Friuli-Venezia Giulia, Assessorato alla sanità; Banca del Friuli, Ufficio stu<strong>di</strong><br />
E<strong>di</strong>tori <strong>in</strong> campo serie: Collana <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> aziendali [Università La Sapienza, Roma]<br />
Authority autori enti: Friuli-Venezia Giulia : Assessorato alla sanità<br />
Banca del Friuli : Ufficio stu<strong>di</strong><br />
Authority e<strong>di</strong>tori enti: Assessorato alla sanità <br />
Università degli stu<strong>di</strong> <br />
Banca del Friuli<br />
LUOGO DI PUBBLICAZIONE<br />
Per il libro moderno l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione del luogo <strong>di</strong> pubblicazione è facoltativa.<br />
DATA DI PUBBLICAZIONE<br />
In ciascun campo data si riporta una sola data (es.: NON 1968-1969, ma <strong>in</strong> un campo 1968 e nel successivo<br />
1969)<br />
Le date <strong>di</strong> pubblicazione non certe si registrano seguite da punt<strong>in</strong>i <strong>di</strong> sospensione:<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 12<br />
Campo della descrizione fisica In<strong>di</strong>cizzazione data <strong>di</strong> pubblicazione<br />
1856 1856<br />
18.. 18..<br />
[175.] 175.<br />
[167.?] 167.<br />
[dopo il 1789] 1789 [dopo il]<br />
[prima del 1616] 1616 [prima del]<br />
Nel caso <strong>in</strong> cui l’opera sia stampata <strong>in</strong> più anni nel campo Data <strong>di</strong> pubblicazione andranno <strong>in</strong><strong>di</strong>cate tutte le<br />
date degli estremi cronologici.<br />
Se <strong>in</strong> descrizione si sono <strong>in</strong><strong>di</strong>cate più date (es. copyright, stampa, ripr. facs.) esse vanno tutte riportate nel<br />
presente campo.<br />
ISBN<br />
Di seguito al numero <strong>di</strong> ISBN si dovranno dare tra parentesi ( ) <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni esplicative.<br />
es.: 88-04-88272-5 (vol. 1)<br />
⎬ opere <strong>in</strong> più volumi<br />
88-04-88273-8 (vol. 2)<br />
88-06-24512-X (errato)<br />
88-425-5687-1 (cofanetto)<br />
LINGUA<br />
Per la l<strong>in</strong>gua si utilizza il co<strong>di</strong>ce ISO a tre caratteri appropriato (si vedano i co<strong>di</strong>ci pre-<strong>in</strong>seriti nella base<br />
dati).<br />
SOGGETTO<br />
Per questo campo si utilizzano le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni del Soggettario <strong>di</strong> Firenze, con particolare riferimento agli<br />
ultimi aggiornamenti, pubblicati nel 1998, nonché il controllo sulla BNI e sugli OPAC delle più importanti<br />
biblioteche regionali e non. Si consiglia <strong>in</strong>oltre la lettura della “Guida all’<strong>in</strong><strong>di</strong>cizzazione per soggetto” curata<br />
dal GRIS (Gruppo <strong>di</strong> ricerca sull’<strong>in</strong><strong>di</strong>cizzazione per soggetto), per un maggiore approfon<strong>di</strong>mento sulla<br />
costruzione delle str<strong>in</strong>ghe <strong>di</strong> soggetto.<br />
Biblioteche specializzate possono derogare a queste regole (es. la Sezione Ragazzi della Biblioteca civica V.<br />
Joppi crea un soggetto per le opere <strong>di</strong> narrativa).<br />
E’ opportuno utilizzare <strong>in</strong> abbondanza r<strong>in</strong>vii e richiami.<br />
La virgola tra il cognome e il nome dei soggetti biografici <strong>in</strong><strong>di</strong>cizzati va mantenuta <strong>in</strong> or<strong>di</strong>namento, mentre il<br />
tratt<strong>in</strong>o che separa un doppio cognome o un doppio nome, nonché nomi <strong>di</strong> enti <strong>in</strong> prima posizione (es. Friuli-<br />
Venezia Giulia), va sempre elim<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> or<strong>di</strong>namento.<br />
L’uso <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visioni me<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> raggruppamento che consentano l’or<strong>di</strong>namento delle voci è lasciata alla<br />
facoltà delle s<strong>in</strong>gole biblioteche che potranno cont<strong>in</strong>uare ad operare secondo la loro tra<strong>di</strong>zione. Si sconsiglia,<br />
però l’uso della sud<strong>di</strong>visione me<strong>di</strong>ana Opere nei soggetti autori persone:<br />
Es.: U<strong>di</strong>ne - Chiese - San Giacomo<br />
U<strong>di</strong>ne - Università - Facoltà <strong>di</strong> lettere e filosofia<br />
U<strong>di</strong>ne - Biblioteche - Biblioteca civica V. Joppi<br />
MA NON Alighieri, Dante - Opere - La <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a comme<strong>di</strong>a<br />
BENSI’ Alighieri, Dante. La <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a comme<strong>di</strong>a<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)
Protocollo catalogazione software BIBLIOW<strong>in</strong> 13<br />
I nomi delle località e delle chiese vanno dati per esteso: San Daniele del Friuli, San Vito al Tagliamento e<br />
non S. Daniele del Fr., S. Vito al Tagliamento.<br />
Le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni riportate tra parentesi angolari (es. <strong>di</strong>ocesi, fiume, perio<strong>di</strong>co, prov<strong>in</strong>cia), vanno sempre<br />
trascritte <strong>in</strong> lettere m<strong>in</strong>uscole:<br />
es. U<strong>di</strong>ne <br />
es. Stella <br />
I secoli vanno trascritti nel seguente modo:<br />
es. Sec. 20.<br />
es. Sec. 18.-19.<br />
es. Sec. 3.-1. a.C.<br />
es. Sec. 3. a.C.-2.<br />
Per rendere più semplice la ricerca agli utenti, i soggetti dei congressi vanno <strong>in</strong><strong>di</strong>cati nel seguente modo:<br />
Matematica - Congressi - U<strong>di</strong>ne - 1990<br />
mentre la creazione dei soggetti formali è facoltativa.<br />
Congressi - U<strong>di</strong>ne - 1990<br />
CLASSIFICAZIONE<br />
Viene utilizzata le 21^ ed. <strong>in</strong>tegrale della CDD, o <strong>in</strong> alternativa, per le biblioteche più piccole, la 13^ ed.<br />
ridotta. Se le biblioteche che usano la 21^ ed. ritengono che per alcune sezioni (es. Sezione Ragazzi) sia più<br />
utile una classificazione più breve, per queste sezioni possono usare la 13^ ed. ridotta.<br />
Dopo le prime sei cifre viene elim<strong>in</strong>ato lo spazio che separa i gruppi <strong>di</strong> tre cifre.<br />
E’ <strong>di</strong>screzionale per ogni Biblioteca la specificazione della classe con una str<strong>in</strong>ga descrittiva.<br />
PAROLA CHIAVE<br />
Nel campo chiave ogni Biblioteca può operare le soluzioni che preferisce.<br />
Commissione per la catalogazione – utenti BIBLIOW<strong>in</strong> (Prov<strong>in</strong>ce <strong>di</strong> UDINE e PORDENONE)