Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
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Analisi <strong>di</strong> incidenza quantitativa<br />
Le potenzialità tecnologiche del biometano in termini <strong>di</strong> efficientamento del sistema energetico nazionali sono state <strong>di</strong>mostrate nel punto precedente. Per<br />
completare la valutazione rimane da esplorare quella che potrebbe essere l’incidenza quantitativa del biometano <strong>di</strong> origine agricola nel panorama degli attuali<br />
(anno <strong>di</strong> riferimento sempre il 2008) consumi <strong>di</strong> gas naturale in Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Il fabbisogno annuo regionale è stato pari a circa 20.000 milioni <strong>di</strong> normal m3 <strong>di</strong> gas naturale. Come calcolato in precedenza ogni MWel <strong>di</strong> potenza installata<br />
equivale a circa 2.000.000 <strong>di</strong> m3 <strong>di</strong> gas naturale depurato. Quin<strong>di</strong> ogni MW <strong>di</strong> potenza elettrica equivalente corrisponde a 0.01 % del fabbisogno lombardo<br />
<strong>di</strong> gas naturale ai valori del 2008, ossia la implementazione <strong>di</strong> 100 impianti per teorici 100 MW consentirebbero <strong>di</strong> coprire 1% dei fabbisogni riferiti ai dati<br />
del 2008. Con il vantaggio ad<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> un rapporto 1:1 fra biometano e copertura del fabbisogno <strong>di</strong> energia primaria da fonte rinnovabile.<br />
La stima più prudenziale del potenziale non ancora sfruttato <strong>di</strong> biogas <strong>di</strong> origine agricola, considerato l’elevato numero <strong>di</strong> impianti realizzati o in procedura<br />
<strong>di</strong> autorizzazione, la fissa in circa 200 MWel. Ora è impossibile che, in assenza <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> localizzazione e <strong>di</strong> gestione mirate, e considerati i problemi <strong>di</strong><br />
connessione precedentemente esposti tale potenziale possa essere integralmente convertito a biometano. Considerando quin<strong>di</strong> un tasso prudenziale <strong>di</strong> biometanizzazione<br />
del 50%, si potrebbe stimare una copertura dei consumi <strong>di</strong> gas naturale pari a 1% coperta tramite biometano.<br />
Analisi <strong>di</strong> fattibilità territoriale<br />
Dai dati precedenti appare evidente come appaia problematico l’inserimento <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> taglia standard nel contesto esistente della Pianura Lombarda,<br />
caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> piccoli centri abitati, per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperire utilizzatori con un minimo <strong>di</strong> assorbimento superiore all’immesso da parte<br />
dell’impianto <strong>di</strong> biometano.<br />
Il calcolo del costo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, suggerisce, anche in presenza <strong>di</strong> volumi non elevatissimi, la sostenibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze nell’or<strong>di</strong>ne dei 10 km (coerente<br />
con quanto avviene <strong>di</strong> norma nelle esperienze estere) fra il punto <strong>di</strong> utilizzo ed il punto <strong>di</strong> prelievo. Questo potrebbe rendere plausibile il concentramento<br />
dell’immissione in punti de<strong>di</strong>cati della rete (per esempio nelle vicinanze della cabina Re.Mi).<br />
Una ulteriore ipotesi valida dal punto <strong>di</strong> vista economico e gestionale, considerando la storia del gas naturale in Pianura Padana, e quin<strong>di</strong> la presenza <strong>di</strong> pozzi<br />
esauriti è quella <strong>di</strong> stimolare la localizzazione <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> biometano <strong>di</strong> adeguata capacità (superiore ai 2 MWel equivalenti, auspicabilmente <strong>di</strong> almeno 4<br />
MWel ) nelle vicinanze <strong>di</strong> siti <strong>di</strong> stoccaggio o can<strong>di</strong>dati tali (quali sono tipicamente i pozzi esauriti).<br />
Questa ipotesi richiede comunque ulteriori approfon<strong>di</strong>menti sul versante regolatorio poiché si andrebbe a operare su quella che è la rete principali <strong>di</strong> trasmissione<br />
e bilanciamento del gas naturale in Italia. In quest’ottica potrebbe anche essere presa in considerazione l’opportunità <strong>di</strong> immettere in tale rete il biometano<br />
<strong>di</strong> impianti opportunamente <strong>di</strong>mensionati.<br />
Proposta <strong>di</strong> un algoritmo <strong>di</strong> incentivo<br />
La definizione <strong>di</strong> un algoritmo per calcolare una possibile incentivazione del conferimento del biometano richiede <strong>di</strong> sintetizzare tutte le considerazioni svolte<br />
precedentemente.<br />
Quin<strong>di</strong> il primo punto fondamentale è che l’incentivo sia collegato con la tariffa omnicomprensiva esistente o con l’incentivo per la produzione <strong>di</strong> energia<br />
elettrica da biogas tramite opportune costanti desunte dall’esperienza pratica e dagli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> politica energetici. Tale parametro riflette non solo le inevitabili<br />
considerazioni da parte dell’impren<strong>di</strong>tore ma è del tutto similare al processo <strong>di</strong> determinazione del prezzo del gas agganciato a quello del petrolio in<br />
qualità <strong>di</strong> beni succedanei entro certi limiti.<br />
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