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Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

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Come già in precedenza accennato, tutte le tecnologie <strong>di</strong> raffinazione del biogas attualmente <strong>di</strong>sponibili comportano inevitabili per<strong>di</strong>te atmosferiche <strong>di</strong><br />

metano. Tale aspetto costituisce un importante parametro, oltre che per la valutazione dell’efficienza e delle prestazioni dei sistemi, anche per le potenziali<br />

ripercussioni sul bilancio ambientale complessivo dell’operazione <strong>di</strong> produzione del biometano, riconducibili alla riduzione nella compensazione delle emissioni<br />

<strong>di</strong> gas serra associate al risparmio nell’utilizzo <strong>di</strong> combustibili fossili. Recenti valutazioni al riguardo mostrano come per<strong>di</strong>te atmosferiche superiori al 2%<br />

possano già compromettere, oltre che la convenienza economica dell’operazione, anche quella più strettamente ambientale47 .<br />

Le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> metano nei sistemi <strong>di</strong> trattamento sono <strong>di</strong> due <strong>di</strong>verse tipologie:<br />

• fughe <strong>di</strong>rette in atmosfera da apparecchiature della linea, ad esempio da valvole, connessioni e compressori. La manutenzione dell’impianto e un adeguato<br />

controllo dello stesso hanno grande influenza su <strong>di</strong> esse;<br />

• per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> metano <strong>di</strong>rettamente attribuibili al processo e, quin<strong>di</strong>, strettamente correlate alla tipologia dello stesso ed alle corrispondenti possibilità<br />

che offre nell’adottare opportune misure <strong>di</strong> riduzione. Per i <strong>di</strong>versi sistemi adottabili, le cause e l’entità delle per<strong>di</strong>te sono così riassumibili:<br />

- negli impianti <strong>di</strong> lavaggio fisico e chimico, la solubilità del metano in acqua o nei solventi organici, pur nettamente inferiore a quella della CO , 2<br />

non è mai del tutto nulla (Figura 3.3), con conseguenti fughe essenzialmente dovute alla <strong>di</strong>ssoluzione del metano nel solvente utilizzato ed al<br />

successivo rilascio durante le operazioni <strong>di</strong> rigenerazione dello stesso. In termini generali, le informazioni reperibili in letteratura e le in<strong>di</strong>cazioni<br />

delle case costruttrici in<strong>di</strong>cano fughe comprese tra 1-3% per gli impianti a lavaggio con acqua, 2-4% per gli impianti a lavaggio fisico con solvente<br />

de<strong>di</strong>cato e valori inferiori allo 0.1% per il lavaggio chimico. A tale proposito, la pressione <strong>di</strong> esercizio della fase <strong>di</strong> lavaggio sviluppa un ruolo molto<br />

importante, con l’operazione che, quando condotta a livelli più elevati (20 bar) per favorire la rimozione della CO , determina un contestuale<br />

2<br />

incremento nella solubilizzazione del metano, con per<strong>di</strong>te che possono così raggiungere valori del 10-18% 47 ;<br />

- nelle linee PSA le per<strong>di</strong>te derivano dalla bassa ma non nulla affinità del metano per il carbone attivo, con piccole quantità del gas che vengono così<br />

rilasciate nel flusso gassoso durante il desorbimento nella fase <strong>di</strong> rigenerazione. Il contesto informativo reperibile in letteratura e le in<strong>di</strong>cazioni dei<br />

fornitori in<strong>di</strong>cano fughe comprese tra 1-4 %;<br />

- per gli impianti a membrane, le per<strong>di</strong>te sono <strong>di</strong>pendenti dalla permeabilità della matrice polimerica nei confronti del metano. La necessità <strong>di</strong><br />

forzare il processo <strong>di</strong> separazione attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> sta<strong>di</strong> in serie e l’adozione <strong>di</strong> elevate pressioni trans-membrana ne favorisce ulteriormente il<br />

passaggio nel permeato, con per<strong>di</strong>te quantificate su livelli pari o inferiori al 10%.<br />

La quantificazione in campo delle fughe <strong>di</strong> metano con rilievi su impianti in esercizio a piena scala conta ancora pochissimi riferimenti. Le metodologie <strong>di</strong><br />

misura e calcolo delle per<strong>di</strong>te sono tuttora in fase <strong>di</strong> formulazione, e non <strong>di</strong>spongono pertanto <strong>di</strong> protocolli standar<strong>di</strong>zzati. Uno dei pochi riferimenti al<br />

riguardo è costituito da un’indagine sperimentale condotta nel 2007 in Svezia presso 22 impianti <strong>di</strong> depurazione e raffinazione del biogas. L’indagine, promossa<br />

dalla Swe<strong>di</strong>sh Waste Management Association e condotta su base volontaria da gestori <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche e <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> depurazione delle acque reflue, ha<br />

valutato le emissioni in impianti operanti con tecnologie PSA, lavaggio fisico con acqua e lavaggio chimico48 . Le misure sono state finalizzate per identificare<br />

tanto le fughe intrinseche dalle varie apparecchiature dell’impianto (valvole, connessioni delle tubazioni, colonne <strong>di</strong> lavaggio e adsorbimento), che le per<strong>di</strong>te<br />

con il flusso gassoso residuo dei processi <strong>di</strong> trattamento. L’indagine ha utilizzato tecniche <strong>di</strong> rilevamento in continuo basate su rilevatori a ionizzazione <strong>di</strong><br />

fiamma (FID) e tecniche <strong>di</strong>scontinue, basate sul prelievo <strong>di</strong> campioni e l’analisi con meto<strong>di</strong> gas-cromatografici. I risultati ottenuti mostrano fughe complessive<br />

attestate su livelli maggiori dell’1% per gli impianti a lavaggio chimico, con valori compresi tra 1-5% per le tecnologie <strong>di</strong> lavaggio con acqua e per i sistemi<br />

PSA (Figura 3.18), e con contributi <strong>di</strong>ffusi ma piuttosto modesti attribuibili alle per<strong>di</strong>te intrinseche dalle linee <strong>di</strong> trasporto e convogliamento. Lo stu<strong>di</strong>o<br />

conclude altresì che i risultati appaiono sostanzialmente allineati o <strong>di</strong> poco superiori ai valori ricavati dalla letteratura e da quelli in<strong>di</strong>cati dai fornitori, e citati<br />

in precedenza. A questo proposito, va segnalato come l’evoluzione delle tecnologie a lavaggio fisico con acqua e PSA ha portato negli ultimi anni alla messa<br />

a punto <strong>di</strong> sistemi che dovrebbero mostrarsi in grado <strong>di</strong> garantire per<strong>di</strong>te inferiori al 1-2%, e quin<strong>di</strong> sullo stesso livello <strong>di</strong> quelle dei processi con ammine.<br />

Riscontri in impianti reali non sono però ancora <strong>di</strong>sponibili.<br />

45-46-47 A. Petersson, A. Wellinger “<strong>Bio</strong>gas upgra<strong>di</strong>ng technologies-developments and innovations”, IEA <strong>Bio</strong>energy Task 37, 2009<br />

48 M. Holmgren, Vattenfall Power Consultant AB, “Voluntary system for control of emissions of methane” 2nd Nor<strong>di</strong>c <strong>Bio</strong>gas Conference Malmö, 2008<br />

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