Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
I sistemi criogenici contano con una configurazione sperimentale applicata a due impianti pilota, con qualche installazione a piena scala attualmente in fase<br />
<strong>di</strong> realizzazione. L’impianto, messo a punto dalla GTS, permette <strong>di</strong> ottenere biometano particolarmente puro (99% CH ) con per<strong>di</strong>te dello stesso sull’intera<br />
4<br />
linea minori <strong>di</strong> 0.5%. Inoltre la CO è separata in forma liquida e con elevato grado <strong>di</strong> purezza (>99% CO ) risultando così <strong>di</strong>sponibile per utilizzi commer-<br />
2 2<br />
ciali41 . La struttura della linea, organizzata in una configurazione multista<strong>di</strong>o piuttosto articolata, comprende le fasi seguenti:<br />
• <strong>di</strong>sidratazione e raffreddamento del biogas in un’unità filtrante;<br />
• compressione bi-sta<strong>di</strong>o fino a circa 18-25 bar;<br />
• raffreddamento a T=-25°C per la separazione <strong>di</strong> eventuali contaminanti organici, dei Siloxani e dell’acqua residua;<br />
• rimozione dell’H S tramite reazione catalitica su apposito filtro con ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ferro;<br />
2<br />
• separazione della CO per liquefazione in due sta<strong>di</strong>: nel primo, il gas viene raffreddato a temperature tra -50 / -59°C, con conseguente liquefazione del<br />
2<br />
30-40% della CO presente, con la quantità residua separata come solido nel secondo sta<strong>di</strong>o, nel quale come fluido refrigerante può essere utilizzata la CO 2 2<br />
liquefatta. La separazione <strong>di</strong> CO in fase solida comporta la necessità <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong>scontinuo, che richiede l’utilizzo <strong>di</strong> due colonne in parallelo, <strong>di</strong> cui una<br />
2<br />
in esercizio e l’altra in rigenerazione (riscaldamento per la liquefazione della CO separata).<br />
2<br />
I consumi energetici dell’impianto variano nell’intervallo compreso tra 0,18 - 0.25kWh /mn 3 42 .<br />
Considerazioni comparative<br />
In<strong>di</strong>catori tecnici<br />
I principali elementi <strong>di</strong> carattere tecnico ed operativo dei sistemi <strong>di</strong> depurazione e raffinazione <strong>di</strong>sponibili, adottabili quali in<strong>di</strong>catori delle prestazioni generali<br />
per definirne il contesto comparativo, sono riportati in Tabella 3.13.<br />
I parametri utilizzati, tanto <strong>di</strong> natura strettamente quantitativa che qualitativa, sono quelli ritenuti più significativi per sintetizzare i principali aspetti impiantistici<br />
convenzionali (con<strong>di</strong>zioni operative generali, prestazioni, consumi <strong>di</strong> energia, calore e reagenti) nonchè le implicazioni ambientali, sostanzialmente<br />
tracciabili dalle per<strong>di</strong>te atmosferiche <strong>di</strong> metano. Sono altresì considerate talune caratteristiche intrinseche dei processi, quali la possibilità <strong>di</strong> rigenerazione dei<br />
reagenti, la produzione <strong>di</strong> flussi gassosi riutilizzabili, la complessità delle linee e la loro <strong>di</strong>ffusione commerciale, utili nel contribuire, insieme agli in<strong>di</strong>catori<br />
tecnici più convenzionali, alla valutazione complessiva dei sistemi.<br />
41 J. De Pater “Upgra<strong>di</strong>ng using cryogenic technology; the GPP®-system-Presentation” ISET 2008 - Documentazione tecnica reperibile in www.gastreatmentservices.com<br />
42 J. De Pater “Upgra<strong>di</strong>ng using cryogenic technology; the GPP®-system-Presentation” ISET 2008<br />
63