Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
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Assorbimento chimico con soluzioni amminiche<br />
L’operazione <strong>di</strong> assorbimento in colonna può essere condotta utilizzando un reagente chimico in grado <strong>di</strong> incrementare, rispetto alla <strong>di</strong>ssoluzione puramente<br />
fisica, la rimozione della CO attraverso reazione chimica (assorbimento chimico). I reagenti utilizzati allo scopo sono generalmente costituiti da soluzioni<br />
2<br />
alcaline <strong>di</strong> ammine, quali: Mono-etanol-ammina (MEA) e <strong>di</strong>metil-etanol-ammina (DMEA).<br />
Un esempio <strong>di</strong> configurazione del processo, generalmente simile a quelle dei sistemi <strong>di</strong> lavaggio fisico, è riportata in Figura 3.5. Il biogas grezzo e la soluzione<br />
chimica sono alimentati in controcorrente in una colonna <strong>di</strong> assorbimento, lungo la quale avviene progressivamente la reazione tra CO e MEA o DMEA a<br />
2<br />
bassa pressione e a temperature <strong>di</strong> circa 40°C. I reagenti sono altamente selettivi nei confronti dell’anidride carbonica permettendo così <strong>di</strong> raggiungere elevate<br />
concentrazioni <strong>di</strong> metano (99%) nel biogas prodotto, con per<strong>di</strong>te dello stesso decisamente contenute (0,1% circa). Il biogas in uscita dalla colonna va usualmente<br />
<strong>di</strong>sidratato prima dell’immissione in rete, mentre il gas grezzo richiede, a monte della colonna, opportuni pretrattamenti per la rimozione dell’idrogeno<br />
solforato e dell’umi<strong>di</strong>tà, quest’ultima finalizzata a garantire caratteristiche costanti della soluzione <strong>di</strong> ammine. La soluzione chimica esausta allo scarico della<br />
colonna viene rigenerata in un processo che utilizza calore e vapore, con conseguenti consumi energetici non trascurabili; il processo <strong>di</strong> rigenerazione degrada<br />
altresì progressivamente la soluzione, che deve essere sostituita saltuariamente (circa 1 volta all’anno in impianti in esercizio alla scala reale). Un’altra causa <strong>di</strong><br />
degradazione del reagente è riconducibile all’ossidazione della soluzione amminica operata da presenze <strong>di</strong> ossigeno e composti ossidati nel biogas grezzo, con<br />
conseguente formazione <strong>di</strong> aldei<strong>di</strong> volatili e aci<strong>di</strong> organici ad alto peso molecolare che contaminano la soluzione.<br />
I principali elementi processistici ed operativi che caratterizzano il trattamento sono riassunti in Tabella 3.8.<br />
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Vantaggi Svantaggi<br />
Impianti compatti Necessità pre-trattamenti del biogas grezzo<br />
Assenza <strong>di</strong> consumi d’acqua Richieste energetiche per la rigenerazione della soluzione<br />
amminica<br />
Rigenerazione della soluzione assorbente Utilizzo sostanze chimiche<br />
Ottima qualità del biogas ottenuto (CH > 99%)<br />
4<br />
Per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> metano molto contenute (< 0.1%)<br />
Possibile recupero CO separata<br />
2<br />
Pressioni <strong>di</strong> esercizio contenute<br />
Tabella 3.8: Caratteristiche <strong>di</strong>stintive dei sistemi <strong>di</strong> assorbimento chimico con ammine