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Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

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Trattamenti <strong>di</strong> raffinazione del biogas<br />

In<strong>di</strong>rizzati sostanzialmente alla rimozione della CO , i sistemi <strong>di</strong> raffinazione <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> alternative tecnologiche basate sui seguenti processi:<br />

• assorbimento fisico (con acqua o con soluzioni organiche);<br />

• assorbimento chimico con soluzione amminica;<br />

• adsorbimento con processo PSA;<br />

• separazione con membrane;<br />

• trattamenti criogenici.<br />

Allo stato attuale, gli impianti <strong>di</strong> assorbimento ed adsorbimento costituiscono le soluzioni più collaudate ed, in quanto tali, <strong>di</strong> maggior <strong>di</strong>ffusione nella pratica<br />

commerciale, mentre le membrane ed i processi criogenici rappresentano alternative <strong>di</strong> particolare interesse ma con esperienze che si limitano alla loro valutazione<br />

alla scala sperimentale in impianti pilota.<br />

Assorbimento fisico con acqua<br />

Il processo ottiene la separazione contestuale <strong>di</strong> CO e H S dal flusso gassoso sfruttando la maggiore solubilità in acqua <strong>di</strong> tali composti rispetto a quella<br />

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del CH . Lo schema del processo (Figura 3.1 e Figura 3.2) prevede la compressione del biogas grezzo (7-10 bar) e l’alimentazione al fondo <strong>di</strong> una colonna<br />

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alimentata in testa con acqua, riempita con materiali <strong>di</strong> supporto per aumentare la superficie <strong>di</strong> contatto gas/liquido e migliorare lo scambio tra le fasi. Il gas,<br />

che transita in controcorrente all’interno della colonna stessa, si impoverisce progressivamente delle componenti solubili, trasferite nella fase liquida, con le<br />

concentrazioni <strong>di</strong> CO e H S che <strong>di</strong>minuiscono lungo il percorso <strong>di</strong> risalita e, contestualmente, aumentano quelle <strong>di</strong> metano. I flussi uscenti dalla torre sono<br />

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così costituiti, rispettivamente, dal biogas arricchito in metano e saturo <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà e dalla soluzione acquosa esausta, contenente i gas assorbiti. Per raggiungere<br />

le caratteristiche chimico-fisiche richieste dai successivi utilizzi, il gas va sottoposto ad un trattamento finale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sidratazione ed eventuale rimozione <strong>di</strong> tracce<br />

residue <strong>di</strong> H S, ottenibili con i sistemi ausiliari già illustrati in precedenza. Gli spurghi liqui<strong>di</strong> dalla colonna, oltre alla CO ed all’H S rimossi, contengono<br />

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tracce <strong>di</strong> metano solubilizzato: al fine <strong>di</strong> contenerne le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> processo, essi vengono alimentati in una colonna flash nella quale, con un rapido abbassamento<br />

della pressione (2 bar), si favorisce lo strippaggio dei gas <strong>di</strong>sciolti, con il flusso prodotto che viene ricircolato in ingresso alla colonna <strong>di</strong> lavaggio.<br />

Con tali tecniche si riescono a contenere le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> metano sull’intera linea nell’or<strong>di</strong>ne del 2%.<br />

Il sistema conta con due <strong>di</strong>stinte configurazioni impiantistiche commerciali, la cui sostanziale <strong>di</strong>fferenza risiede nella presenza o meno della rigenerazione<br />

degli spurghi liqui<strong>di</strong>:<br />

Impianti senza ricircolo d’acqua: senza unità <strong>di</strong> rigenerazione (Figura 3.1), richiedono un flusso continuo <strong>di</strong> acqua pulita, con la soluzione <strong>di</strong> lavaggio in<br />

uscita dalla colonna flash, che, ancora contaminata da presenze <strong>di</strong> CO ed H S, deve essere inviata a smaltimento controllato. Configurazioni <strong>di</strong> questo tipo,<br />

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più semplici e con minori consumi <strong>di</strong> energia rispetto a quelle con rigenerazione, sono adottate principalmente negli impianti <strong>di</strong> depurazione delle acque<br />

reflue, in cui si tratta biogas generato dalla <strong>di</strong>gestione anaerobica dei fanghi e dove sono <strong>di</strong>sponibili flussi continui <strong>di</strong> acqua per alimentare la torre <strong>di</strong> lavaggio<br />

e capacità <strong>di</strong> trattamento degli spurghi liqui<strong>di</strong>.<br />

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