Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
• rimozione polveri: necessaria per evitare problemi operativi dovuti alla presenza <strong>di</strong> particelle solide nelle unità <strong>di</strong> trattamento e nei sistemi <strong>di</strong> convogliamento<br />
ed utilizzo del gas;<br />
• rimozione NH 3 : prodotta dalla demolizione delle proteine, nei processi <strong>di</strong> degradazione anaerobica <strong>di</strong> biomasse agricole le sue presenze sono normalmente<br />
tali da non richiedere trattamenti specifici <strong>di</strong> rimozione (4). L’ammoniaca può in ogni caso essere rimossa in<strong>di</strong>rettamente durante i processi <strong>di</strong> trattamento<br />
applicati per la depurazione del gas da altre componenti;<br />
• rimozione CO 2 : necessaria per migliorare le proprietà termiche del gas, costituisce l’esigenza principale per raggiungere qualità compatibili con quelle del gas<br />
naturale. In Tabella 3.5 sono riassunti i contenuti limite <strong>di</strong> anidride carbonica ammessi nel biometano da <strong>di</strong>verse legislazioni nazionali per l’immissione in rete.<br />
Paese Concentrazione limite <strong>di</strong> CO 2<br />
ammessa<br />
Svizzera 6%<br />
Francia 2%<br />
Germania 6%<br />
Svezia 5% (CO +O +N )<br />
2 2 2<br />
British Columbia 2%<br />
Tabella 3.5 : Concentrazioni limite <strong>di</strong> CO2 nel biometano da immettere nella rete del gas naturale (5)<br />
• controllo inquinanti in traccia: le presenze <strong>di</strong> microinquinanti, in particolare <strong>di</strong> matrice organica quali idrocarburi alogenati e silossani, è un problema tipico<br />
del biogas da <strong>di</strong>scarica e del biogas ottenuto da <strong>di</strong>gestione <strong>di</strong> taluni fanghi <strong>di</strong> depurazione delle acque <strong>di</strong> rifiuto. Nel caso delle biomasse <strong>di</strong> origine agricola e<br />
zootecnica, non si segnalano generalmente situazioni <strong>di</strong> contaminazione tali da richiedere trattamenti specifici (5).<br />
• odorizzazione: così come per il gas naturale, per motivi <strong>di</strong> sicurezza anche il biometano deve essere sottoposto ad interventi <strong>di</strong> odorizzazione prima<br />
dell’immissione in rete, ottenibili attraverso analoghi processi <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivazione <strong>di</strong> composti odorigeni, quali i THT (tetraidrotiofene).<br />
I singoli processi sono integrati in linee multista<strong>di</strong>o <strong>di</strong> depurazione e raffinazione del biogas grezzo che, secondo le configurazioni <strong>di</strong> processo adottabili e la<br />
qualità del biometano richiesta all’utilizzo finale, possono essere più o meno articolate. Le alternative <strong>di</strong>sponibili sono descritte nei capitoli seguenti, <strong>di</strong>saggregate<br />
in termini dei trattamenti <strong>di</strong> depurazione, intesi come interventi in<strong>di</strong>rizzati alla rimozione delle componenti dannose ai macchinari ed alle tecnologie <strong>di</strong><br />
utilizzo finale, e <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> raffinazione (“upgra<strong>di</strong>ng” nella terminologia tecnica anglosassone), de<strong>di</strong>cati essenzialmente alla riduzione della CO per innalzare<br />
2<br />
le caratteristiche termiche sino ai livelli qualitativi compatibili con quelli richiesti per l’immissione in rete.<br />
41