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Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

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il soggetto immettente, i.e. l’impren<strong>di</strong>tore produttore del biometano, ed il gestore della rete. Altre soluzioni potrebbero vedere la partecipazione <strong>di</strong> consorzi<br />

<strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori agricoli coinvolti nella fase <strong>di</strong> trasformazione che collaborano con società <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (la quale potrebbe essere privata o a partecipazione<br />

pubblica) coinvolta nella fase <strong>di</strong> allacciamento alla rete. Varianti sul tema potrebbero prevedere l’utilizzo della formula del project financing, tenendo presente<br />

che ciascun modello presenta <strong>di</strong>fferenti modalità <strong>di</strong> realizzazione che conferiscono <strong>di</strong> volta in volta ai vari progetti caratteristiche particolari sia sotto il profilo<br />

tecnico dell’opera sia sotto l’aspetto della struttura dei finanziamenti;<br />

• il terzo elemento riguarda la tariffa <strong>di</strong> accesso che non può essere <strong>di</strong>scriminatoria e le necessarie attività connesse come, ad esempio, il controllo della qualità<br />

del gas e <strong>di</strong> tutte le specifiche tecniche necessarie (v. riferimento Dir 28/2009/CE, art. 16, 10: “Se del caso, gli Stati membri impongono ai gestori del sistema<br />

<strong>di</strong> trasmissione e del sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione sul loro territorio l’obbligo <strong>di</strong> pubblicare norme […] comuni per il mercato interno del gas naturale, in particolare<br />

riguardo alle norme <strong>di</strong> connessione alla rete, comprendenti requisiti in materia <strong>di</strong> qualità, odorizzazione e pressione del gas. Gli Stati membri impongono<br />

inoltre ai gestori del sistema <strong>di</strong> trasmissione e del sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione l’obbligo <strong>di</strong> pubblicare le tariffe per la connessione <strong>di</strong> fonti rinnovabili <strong>di</strong> gas sulla<br />

base <strong>di</strong> criteri trasparenti e non <strong>di</strong>scriminatori”);<br />

• un ulteriore elemento riguarda l’utilizzo e l’applicazione dei co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> rete (in relazione ai problemi <strong>di</strong> accesso al servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e ai criteri tecnicoeconomici<br />

per la realizzazione <strong>di</strong> nuovi allacciamenti e/o potenziamento <strong>di</strong> quelli esistenti; alle caratteristiche e con<strong>di</strong>zioni previste per il soggetto cessionario);<br />

• ancora, appare necessaria una valutazione della necessità o meno <strong>di</strong> potenziare/estendere l’infrastruttura <strong>di</strong> rete del gas per favorire l’integrazione del gas<br />

prodotto da fonti rinnovabili (in particolare con attenzione all’estensione e alla capacità della rete locale) (v. riferimento Dir 28/2009/CE, art. 16, 9: “se del<br />

caso, gli Stati membri valutano la necessità <strong>di</strong> estendere l’infrastruttura <strong>di</strong> rete del gas esistente per agevolare l’integrazione del gas prodotto a partire da fonti<br />

energetiche rinnovabili”);<br />

• infine, ma il tema non è secondario, da un punto <strong>di</strong> vista istituzionale resta da valutare il possibile impatto della riforma della <strong>di</strong>stribuzione locale del gas con<br />

la creazione degli Atem e la eventuale ridefinizione dei rapporti sia in termini economico finanziari che tecnici tra soggetti produttori e gestori delle reti locali.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista dell’incentivazione si possono ipotizzare alcuni modelli <strong>di</strong> intervento:<br />

• incentivazione agli impianti attraverso vari strumenti;<br />

• incentivazione alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture <strong>di</strong> collegamento;<br />

• incentivazione per l’acquisizione delle tecnologie necessarie;<br />

• incentivazione delle tariffe <strong>di</strong> accesso (possibile <strong>di</strong>scriminazione?).<br />

Allo stato attuale appare molto importante intervenire con incentivi specifici specialmente per quanto concerne la produzione del biometano. Infatti le imprese attive<br />

nella produzione <strong>di</strong> biogas ricevono forme <strong>di</strong> sostegno solo per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica e il comparto del calore, a fronte <strong>di</strong> costi rilevanti per l’acquisizione<br />

delle tecnologie necessarie al processo <strong>di</strong> trattamento del biogas, risulta meno favorito. Un rafforzamento degli incentivi <strong>di</strong> natura finanziaria può derivare da:<br />

• accor<strong>di</strong> delle Regioni con istituti finanziari per facilitare il reperimento delle risorse necessarie alla costruzione degli impianti;<br />

• riconoscimento anche per il biometano del sistema dei certificati ver<strong>di</strong> già riconosciuti per l’energia elettrica;<br />

Infine nuove possibilità sul fronte della fiscalità locale potrebbero delinearsi con l’approvazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>retti a realizzare il c.d. federalismo fiscale.<br />

Il “settore ambientale” si can<strong>di</strong>da infatti a <strong>di</strong>ventare una delle aree <strong>di</strong> elezione per lo sviluppo della fiscalità “propria” degli enti territoriali.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista dell’incentivazione si possono ipotizzare alcuni modelli <strong>di</strong> intervento:<br />

• incentivazione agli impianti attraverso vari strumenti;<br />

• incentivazione alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture <strong>di</strong> collegamento;<br />

• incentivazione per l’acquisizione delle tecnologie necessarie;<br />

• incentivazione delle tariffe <strong>di</strong> accesso (possibile <strong>di</strong>scriminazione?).<br />

Allo stato attuale appare molto importante intervenire con incentivi specifici specialmente per quanto concerne la produzione del biometano. Infatti le imprese<br />

attive nella produzione <strong>di</strong> biogas ricevono forme <strong>di</strong> sostegno solo per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica e il comparto del calore, a fronte <strong>di</strong> costi rilevanti<br />

per l’acquisizione delle tecnologie necessarie al processo <strong>di</strong> trattamento del biogas, risulta meno favorito.<br />

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