09.06.2013 Views

Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Anche in considerazione <strong>di</strong> queste premesse generali delineate dalle istituzioni comunitarie può rappresentare un obiettivo senz’altro innovativo quello <strong>di</strong><br />

puntare sulla produzione <strong>di</strong> biogas da immettere nella rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione locale del gas. La stessa <strong>di</strong>rettiva 28/2009 fa riferimento al biogas sia come elemento<br />

per la produzione <strong>di</strong> elettricità sia dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> una sua utilizzazione <strong>di</strong>retta nel sistema <strong>di</strong> fornitura del gas.<br />

Peraltro già dalla <strong>di</strong>r 2003/55/CE era stabilito che le norme in materia <strong>di</strong> accesso si applicano anche al biogas e al gas da biomassa. Il punto <strong>di</strong> vista è ripreso<br />

anche nella <strong>di</strong>rettiva gas del III pacchetto energia (<strong>di</strong>r. 2009/73/CE) quando afferma che “le norme stabilite dalla presente <strong>di</strong>rettiva per il gas naturale, compreso<br />

il GNL [norme comuni per il trasporto, la <strong>di</strong>stribuzione, la fornitura e lo stoccaggio <strong>di</strong> gas naturale; norme relative all’organizzazione e al funzionamento<br />

del settore del gas naturale, l’accesso al mercato, i criteri e le procedure applicabili in materia <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong> autorizzazioni per il trasporto, la <strong>di</strong>stribuzione,<br />

la fornitura e lo stoccaggio <strong>di</strong> gas naturale nonché la gestione dei sistemi], si applicano in modo non <strong>di</strong>scriminatorio anche al biogas e al gas derivante dalla<br />

biomassa o ad altri tipi <strong>di</strong> gas, nella misura in cui i suddetti gas possano essere iniettati nel sistema del gas naturale e trasportati attraverso tale sistema senza<br />

porre problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne tecnico o <strong>di</strong> sicurezza. In fase <strong>di</strong> recepimento da parte degli SM si potrà valutare l’opportunità <strong>di</strong> inserire <strong>di</strong>sposizioni più mirate a<br />

riguardo del biometano. In sintesi, i vincoli <strong>di</strong> tipo generale <strong>di</strong> accesso alla rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione sono connessi alla fattibilità tecnico-economica della connessione,<br />

a valutazioni relative alla sicurezza e alla capacità produttiva della fonte.<br />

I riferimenti nazionali riguardo l’immissione <strong>di</strong> biometano in rete<br />

A livello nazionale le norme <strong>di</strong> riferimento in materia <strong>di</strong> accesso al sistema del gas sono contenute nel d.lgs. 164/2000 che prevede che in nessun caso possa<br />

essere rifiutato l’accesso al sistema esistente in caso <strong>di</strong> gas naturale prodotto in Italia. E non può essere rifiutato neppure quando in mancanza <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong><br />

connessione il cliente sostenga il costo delle opere necessarie. Inoltre sono in<strong>di</strong>cate le caratteristiche chimico fisiche del gas per consentire sia la sua interscambiabilità<br />

che l’interoperatività delle reti <strong>di</strong> trasporto e <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Seguendo gli orientamenti europei il Piano <strong>di</strong> Azione Nazionale per le energie rinnovabili si pone l’obiettivo <strong>di</strong> un utilizzo più efficiente del biogas, attualmente<br />

impiegato quasi sempre per la produzione elettrica in loco anche a causa della piccola <strong>di</strong>mensione degli impianti. A questo scopo annuncia la necessità<br />

“<strong>di</strong> integrare la normativa vigente per regolamentare e sostenere economicamente l’immissione <strong>di</strong> biogas opportunamente trattato nella rete del metano, laddove<br />

tecnicamente possibile, oppure, nei casi <strong>di</strong> elevate concentrazioni <strong>di</strong> biogas, sostenere anche la realizzazione <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> trasporto del biogas alla rete del gas<br />

naturale”. In altri termini il PAN ipotizza l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> adeguate misure <strong>di</strong> incentivazione.<br />

I necessari elementi <strong>di</strong> adeguamento e integrazione<br />

Se consideriamo adesso l’insieme delle attività necessarie alla produzione del biogas e alla sua immissione nella rete locale emergono i seguenti punti <strong>di</strong> criticità:<br />

• in relazione alla tipologia giuri<strong>di</strong>ca dei soggetti che provvedono alla produzione <strong>di</strong> biogas e alla trasformazione (raffinazione/purificazione) in biometano<br />

e alla proprietà dei relativi impianti (inclusi i costi <strong>di</strong> installazione dell’impianto e <strong>di</strong> gestione dello stesso). Da questo punto <strong>di</strong> vista le ipotesi possono essere<br />

quelle <strong>di</strong> una separazione proprietaria (in connessione con una <strong>di</strong>versa natura giuri<strong>di</strong>ca delle imprese); oppure della formazione <strong>di</strong> società miste tra operatori<br />

agricoli e gestori della rete locale;<br />

• il secondo punto riguarda il trasporto, cioè l’infrastruttura <strong>di</strong> collegamento tra gli impianti e la rete locale <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione esistente. Riguardo a tale infrastruttura<br />

si tratta non solo <strong>di</strong> provvedere alla sua costruzione e installazione ma anche alla successiva manutenzione.<br />

Questo pone 2 quesiti cruciali: il primo riguarda chi sostiene i costi <strong>di</strong> installazione e manutenzione. Come detto più volte possono essere previste misure <strong>di</strong><br />

incentivazione che mettono a carico del gestore della rete una quota dei costi; il secondo, <strong>di</strong> conseguenza, la proprietà della infrastruttura <strong>di</strong> collegamento.<br />

Sempre in relazione alla proprietà degli impianti, in primis dell’infrastruttura necessaria per l’allacciamento alla rete e sulla ripartizione dei costi <strong>di</strong> manutenzione,<br />

le esperienze maturate in altri paesi europei che hanno sperimentato su più ampia scala la produzione del biometano e la sua commercializzazione e immissione<br />

in rete, insegnano (vedasi il caso della Germania) che una soluzione potrebbe essere una ripartizione dei costi (compresi quelli <strong>di</strong> allacciamento) tra<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!