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Bio.Ret.E. - Fondazione Politecnico di Milano

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Cenni sulle agevolazioni finanziarie<br />

Nel più ampio contesto degli incentivi connessi alle fonti energetiche rinnovabili, tra le quali si inserisce la produzione e commercializzazione del biometano,<br />

accanto alle agevolazioni <strong>di</strong> natura squisitamente fiscale si collocano altre tipologie <strong>di</strong> aiuti che possono essere così inquadrati: (i) sovvenzioni o contributi<br />

a fondo perduto (in conto capitale), concessi una tantum per la realizzazione <strong>di</strong> un impianto per la produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili, a fronte del<br />

quale non sorge obbligo – in capo al beneficiario – <strong>di</strong> restituzione; (ii) contributi in conto interessi, connessi a finanziamenti contratti per la realizzazione<br />

dell’impianto. L’agevolazione consiste nell’abbattimento del tasso <strong>di</strong> interesse del finanziamento stesso rispetto al tasso or<strong>di</strong>nariamente applicato dagli istituti<br />

bancari; (iii) rilascio <strong>di</strong> garanzie a titolo principale o sussi<strong>di</strong>ario da parte delle Regioni o enti pubblici nell’interesse degli investitori allo scopo <strong>di</strong> agevolare<br />

l’accesso al cre<strong>di</strong>to.<br />

La maggior parte dei ban<strong>di</strong> (comunitari, nazionali e regionali) attualmente operativi prevede la concessione <strong>di</strong> contributi a fondo perduto aventi per oggetto<br />

la produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili.<br />

I finanziamenti regionali<br />

I finanziamenti regionali stanziati in attuazione dei Programmi Operativi Regionali (POR) per la competitività regionale e finanziati con il Fondo Europeo<br />

<strong>di</strong> Sviluppo Regionale (FESR), inserendosi nel quadro normativo dei finanziamenti in<strong>di</strong>retti europei, sono erogati dalla Commissione europea non <strong>di</strong>rettamente<br />

ai beneficiari ma alle istituzioni nazionali e regionali degli Stati membri a cui è affidata la gestione e che fungono da interme<strong>di</strong>ari, con il compito<br />

<strong>di</strong> ri<strong>di</strong>stribuire i finanziamenti ricevuti sul loro territorio ai beneficiari, <strong>di</strong> volta in volta selezionati. In particolare, l’utilizzo ed il controllo sono gestiti dalle<br />

autorità nazionali e regionali attraverso i programmi operativi nazionali e regionali, documenti pubblici che descrivono gli assi prioritari finanziati per ciascun<br />

obiettivo e ciascun fondo <strong>di</strong> finanziamento. La finalità <strong>di</strong> tali incentivi è quella <strong>di</strong> eliminare il <strong>di</strong>vario tra le Regioni europee e stimolare la coesione economica<br />

e sociale, per garantire il rispetto degli obiettivi fissati a livello sovranazionale.<br />

Tali programmi, approvati al fine <strong>di</strong> supportare specifiche iniziative economiche aventi per oggetto le infrastrutture generali, l’innovazione e gli investimenti,<br />

si sostanziano in contributi a fondo perduto alle imprese che risultano essere attive economicamente, in regola con gli obblighi <strong>di</strong> natura fiscale - economica<br />

e la cui sede o un’unità locale è iscritta presso il registro delle imprese della Regione <strong>di</strong> riferimento.<br />

Molti, tra gli ultimi programmi operativi, si pongono tra gli obiettivi quello <strong>di</strong> incentivare la produzione <strong>di</strong> energia termica pulita. Oltre all’ampio “pacchetto”<br />

previsto dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a (vedasi paragrafo 14) il POR della Regione Lazio (approvato dalla Commissione europea con decisione C (2007) 4584<br />

del 2 ottobre 2007) prevede tra gli interventi ammissibili gli impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia alimentati a biomassa, a biogas o a biocarburanti e sistemi<br />

ad essi correlati; il Programma della Regione Piemonte (approvato dalla Commissione europea con decisione C (2007) 3809 del 2 agosto 2007) promuove<br />

la produzione energetica da fonti rinnovabili e lo sviluppo dell’efficienza energetica e attraverso l’attività II.1.2 “Beni strumentali per l’energia rinnovabile<br />

e l’efficienza energetica” sono finanziati gli investimenti in piccole e me<strong>di</strong>e imprese produttrici <strong>di</strong> beni strumentali per l’ottenimento <strong>di</strong> energia da fonti<br />

rinnovabili e per l’efficienza energetica. In particolare, vengono supportati l’inse<strong>di</strong>amento e lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive e <strong>di</strong> servizio che rafforzino o<br />

integrino le filiere produttive relative alle tecnologie per l’utilizzo delle fonti rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, idroelettrico, biomasse, geotermia a<br />

bassa temperatura, eolico).<br />

Aspetti problematici e possibili prospettive<br />

La ricognizione sullo stato dell’arte del trattamento tributario e del sistema <strong>di</strong> agevolazioni fiscali (e, seppur per cenni, degli altri incentivi anche sotto forma<br />

<strong>di</strong> misure finanziarie) in<strong>di</strong>rizzate alla produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili, in particolare biogas, mostra un sistema articolato <strong>di</strong> norme tra le quali<br />

l’operatore non si muove certo con <strong>di</strong>sinvoltura.<br />

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