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09.06.2013 Views


 Figura 1.2: Potenza media degli impianti agricoli biogas in Germania5 Questi dati possono essere incrociati con le informazioni disponibili sulle prospettive di sviluppo del settore biogas in Italia e più nello specifico in Lombardia. Secondo il precedentemente citato Biomass Energy Report 2009 il potenziale di crescita teorico del settore biogas è molto elevato e potrebbe sommare a circa 1,1 GW a livello nazionale portando, per esempio, l'energia elettrica prodotta a circa il 2% del fabbisogno complessivo italiano. Queste proiezioni considerano anche il biogas da FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), ma quello di provenienza agricola rappresenta sicuramente la quota più rilevante e che potrà nei prossimi anni raddoppiare in termini di potenza installata in quasi tutte le regioni italiane. In particolare la Lombardia potrà aumentare, in un orizzonte quinquennale, di circa 170 MW la propria potenza installata in impianti agricoli (in relazione ai 60 MW attualmente esistenti) 6 . Anche secondo quanto emerso dal progetto di ricerca regionale Agrengest le prospettive di mercato per il biogas nei prossimi anni sono rosee e permettono di pensare al raggiungimento di un numero di impianti vicino ai 120 per la sola Lombardia. In questo senso la Regione si collocherebbe in una posizione di primo piano non solo rispetto ad analoghi enti territoriali esteri, ma anche ad intere nazioni quali la Francia (che si pone l'obiettivo di arrivare a 120 impianti entro il 2012). Il metano in rete: cos’è e la diffusione internazionale L’obiettivo di raggiungere entro il 2020 una quota complessiva di consumo di energia pulita del 20% in Unione Europea rappresenta un target ambizioso, ma allo stesso tempo apre le porte a nuovi scenari in cui si intrecciano innovazioni tecnologiche, normative di sostegno e di regolazione del mercato e sostenibilità economica nel medio e lungo termine. 5 Agrengest. L’oggi e il domani dell’agro energia nelle aziende Lombarde, AA.VV., Regione Lombardia, D.G. Agricoltura, 2009 6 Cfr. nota 1 11

La produzione di biogas da digestione anaerobica negli ultimi anni è cresciuta sensibilmente, sostenuta peraltro dallo sviluppo delle coltivazioni energetiche. Il livello di produzione europea di energia primaria da biogas si attesta attorno ai 7,5 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) nel 2008 con un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente7 . Sin dal 2003 la Commissione Europea ha autorizzato l’immissione in rete di biogas con la direttiva 2003/55/ CE del 26-03/2003 relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale e che abrogava la precedente direttiva 98/30/CE. Successivamente, tale direttiva viene abrogata dalla 2009/73/EC del 13 luglio 2009, la quale spinge ulteriormente i Paesi membri ad adottare politiche che prevedano l’immissione in rete di biogas. Ad oggi, però, solo alcuni Paesi europei hanno recepito a livello nazionale tale direttiva con regolamentazioni relative alla raffinazione e immissione in rete del biometano. Box n1: Direttiva 2009/73/CE – 13/07/2009 12 Direttiva 2009/73/CE – 13/07/2009 (26) Gli Stati membri dovrebbero adottare misure concrete per favorire un utilizzo più ampio del biogas e del gas proveniente dalla biomassa i cui produttori dovrebbero ottenere accesso non discriminatorio al sistema del gas, a condizione che detto accesso sia compatibile in modo permanente con le norme tecniche e le esigenze di sicurezza pertinenti. (41) Gli Stati membri, tenendo conto dei necessari requisiti di qualità, dovrebbero adoperarsi per garantire un accesso non discriminatorio a biogas e gas proveniente dalla biomassa o di altri tipi di gas al sistema del gas, a condizione che detto accesso sia compatibile in modo permanente con le norme tecniche e le esigenze di sicurezza pertinenti. Tali norme ed esigenze dovrebbero garantire che i suddetti gas possano essere iniettati nel sistema e trasportati attraverso il sistema del gas naturale senza porre problemi di ordine tecnico o di sicurezza, e dovrebbero inoltre tener conto delle loro caratteristiche chimiche. ART. 1, comma 2 Le norme stabilite dalla presente direttiva per il gas naturale, compreso il GNL, si applicano in modo non discriminatorio anche al biogas e al gas derivante dalla biomassa o ad altri tipi di gas, nella misura in cui i suddetti gas possano essere iniettati nel sistema del gas naturale e trasportati attraverso tale sistema senza porre problemi. Per poter essere immesso nella rete gas esistente il biogas deve possedere composizione chimica, purezza, proprietà termiche, e anche organolettiche analoghe a quelle del gas naturale. Il termine biometano si riferisce, quindi, ad un biogas opportunamente trattato per migliorarne le caratteristiche di composizione così da poterlo utilizzare per l’immissione diretta nella rete gas esistente (o attraverso altro processo, a fini di autotrazione). Il biogas di origine agricola presenta, infatti, un contenuto in metano che varia solo tra il 50 e il 70% e le percentuali di anidride carbonica e azoto sono notevolmente più alte di quelle standard che caratterizzano il gas naturale. 7 The state of renewable energies in Europe - 9th EurObserv’ER Report


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Figura 1.2: Potenza me<strong>di</strong>a degli impianti agricoli biogas in Germania5 Questi dati possono essere incrociati con le informazioni <strong>di</strong>sponibili sulle prospettive <strong>di</strong> sviluppo del settore biogas in Italia e più nello specifico in Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Secondo il precedentemente citato <strong>Bio</strong>mass Energy Report 2009 il potenziale <strong>di</strong> crescita teorico del settore biogas è molto elevato e potrebbe sommare a circa<br />

1,1 GW a livello nazionale portando, per esempio, l'energia elettrica prodotta a circa il 2% del fabbisogno complessivo italiano. Queste proiezioni considerano<br />

anche il biogas da FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), ma quello <strong>di</strong> provenienza agricola rappresenta sicuramente la quota più rilevante<br />

e che potrà nei prossimi anni raddoppiare in termini <strong>di</strong> potenza installata in quasi tutte le regioni italiane.<br />

In particolare la Lombar<strong>di</strong>a potrà aumentare, in un orizzonte quinquennale, <strong>di</strong> circa 170 MW la propria potenza installata in impianti agricoli (in relazione<br />

ai 60 MW attualmente esistenti) 6 .<br />

Anche secondo quanto emerso dal progetto <strong>di</strong> ricerca regionale Agrengest le prospettive <strong>di</strong> mercato per il biogas nei prossimi anni sono rosee e permettono<br />

<strong>di</strong> pensare al raggiungimento <strong>di</strong> un numero <strong>di</strong> impianti vicino ai 120 per la sola Lombar<strong>di</strong>a. In questo senso la Regione si collocherebbe in una posizione <strong>di</strong><br />

primo piano non solo rispetto ad analoghi enti territoriali esteri, ma anche ad intere nazioni quali la Francia (che si pone l'obiettivo <strong>di</strong> arrivare a 120 impianti<br />

entro il 2012).<br />

Il metano in rete: cos’è e la <strong>di</strong>ffusione internazionale<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> raggiungere entro il 2020 una quota complessiva <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> energia pulita del 20% in Unione Europea rappresenta un target ambizioso, ma<br />

allo stesso tempo apre le porte a nuovi scenari in cui si intrecciano innovazioni tecnologiche, normative <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong> regolazione del mercato e sostenibilità<br />

economica nel me<strong>di</strong>o e lungo termine.<br />

5 Agrengest. L’oggi e il domani dell’agro energia nelle aziende Lombarde, AA.VV., Regione Lombar<strong>di</strong>a, D.G. Agricoltura, 2009<br />

6 Cfr. nota 1<br />

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