Caratteristiche, evoluzione ed effetti degli Standard nel sistema ...

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09.06.2013 Views

Alcune forme di standardizzazione possono consentire ai produttori di conseguire un beneficio in termini di economie di scala. Di fatto, in presenza di risparmi di costi di produzione, la standardizzazione sarà prevalentemente a carattere volontario. Tuttavia un’impresa dominante potrebbe decidere di rimanere incompatibile con un rivale poiché rischia una sensibile riduzione della quota di mercato, proprio per il fatto che aumenterebbe il valore in mano a coloro che posseggono il prodotto rivale. Anche se gli autori sono concordi nel ritenere che la standardizzazione ha consistenti benefici sociali, come appena accennato, tuttavia comporta anche una serie di costi sociali. Innanzitutto un problema di riduzione di varietà per quei consumatori che preferirebbero disporre di una più ampia gamma di versioni di prodotto. La relazione tra compatibilità e diversificazione di prodotto è trattata da Farrell e Saloner [1986] e Kats e Shapiro [1985], che mostrano come il grado di compatibilità (intesa sempre come standardizzazione), determini una riduzione nel grado di differenziazione di prodotto. Inoltre (ed è questo il problema analizzato da Farrell e Saloner, nel 1985, che vedremo meglio nei paragrafi successivi) c’è un altro costo possibile: nel momento in cui i produttori producono in maniera compatibile, secondo una standard condiviso da tutti ed il beneficio è evidente, si verificherà una resistenza a spostarsi verso un nuovo e migliore standard, per un problema di coordinazione. L’analisi di De Palma e Leruth [1996] afferma che le esternalità di rete sono legate alla quantità totale di beni consumati, cioè al numero dei consumatori presenti nella rete. Se i prodotti sono compatibili, allora l’esternalità del bene i (Ei) dipende dal numero dei consumatori (q) che usano il bene i ed altri beni compatibili con esso. Nel caso di due beni abbiamo: i i ( ) E = E q + q (1.2) 1 2 se i beni sono compatibili; oppure abbiamo: se i beni non sono compatibili. ( ) E = E . q (1.3) i i i nel mercato di quello stesso bene. Dato l’aumento della competizione, in accordo con la teoria [Katz e Rosen, 2001] il consumatore beneficia di un surplus legato alla diminuzione dei prezzi. 40

Gli autori lavorano nell’ipotesi di linearità e suppongono che i consumatori abbiano preferenze eterogenee con riferimento alle esternalità. Il surplus, E i , derivante al consumatore Y dal consumo del bene i è dato da: ( ) S. E , p ; Y = YE − p (1.4) i i i i dove p i è il prezzo del bene i. La loro analisi arriva a concludere 23 che l’impresa preferisce produrre in modo compatibile con altre imprese quando le probabilità soggettive delle imprese di diventare la più grande offerente, (tornando quindi in situazione di incompatibilità) sono abbastanza basse e uguali tra loro (da notare che si tratta della stessa conclusione a cui erano pervenute Kats e Shapiro nell’analisi del 1985). Il caso di un duopolio che vende beni di rete compatibili è preferibile, per l’aumento di benessere complessivo, alla situazione in cui vi sia un monopolio che vende, da solo, un bene di rete. Viceversa il risultato di monopolio è preferibile a un duopolio quando i beni della rete non sono compatibili. Le esternalità di rete innanzitutto danno luogo a “demand-side economies of scale”, economie di scala dal lato della domanda: come dire che un certo prodotto è più attrattivo per il consumatore all’aumentare delle dimensioni della base di utenti di quel prodotto, già presente sul mercato. Questo aumenterà la disponibilità a pagare per il bene . Inoltre, in presenza di un bene che produce esternalità di rete, un soggetto acquirente ha interesse a capire, e si forma delle aspettative riguardo al futuro successo dei prodotti compatibili con il proprio. Nell’esempio di un prodotto durevole, il beneficio dell’utente dipenderà in parte dal numero di consumatori che acquisteranno, in futuro, prodotti compatibili con il proprio. Vediamo come Economides [1997] ha affrontato il problema: egli considera il caso particolare in cui l’esternalità di rete incrementa all’aumentare della disponibilità a pagare per il bene (Fig. 1.3): ( ) ( ) ( ) P. Q; S = P. Q;0 + f . S (1.5) 23 Per approfondimenti si veda De Palma, A., and Leruth L., [1996], “Variable Willingness to Pay for Network”, European Journal of Political Economics, pp. 235-251. 41

Gli autori lavorano <strong>nel</strong>l’ipotesi di linearità e suppongono che i consumatori<br />

abbiano preferenze eterogenee con riferimento alle esternalità. Il surplus, E i ,<br />

derivante al consumatore Y dal consumo del bene i è dato da:<br />

( )<br />

S. E , p ; Y = YE − p<br />

(1.4)<br />

i i i i<br />

dove p i è il prezzo del bene i.<br />

La loro analisi arriva a concludere 23 che l’impresa preferisce produrre in<br />

modo compatibile con altre imprese quando le probabilità soggettive delle<br />

imprese di diventare la più grande offerente, (tornando quindi in situazione di<br />

incompatibilità) sono abbastanza basse e uguali tra loro (da notare che si tratta<br />

della stessa conclusione a cui erano pervenute Kats e Shapiro <strong>nel</strong>l’analisi del<br />

1985). Il caso di un duopolio che vende beni di rete compatibili è preferibile,<br />

per l’aumento di benessere complessivo, alla situazione in cui vi sia un<br />

monopolio che vende, da solo, un bene di rete. Viceversa il risultato di<br />

monopolio è preferibile a un duopolio quando i beni della rete non sono<br />

compatibili.<br />

Le esternalità di rete innanzitutto danno luogo a “demand-side economies<br />

of scale”, economie di scala dal lato della domanda: come dire che un certo<br />

prodotto è più attrattivo per il consumatore all’aumentare delle dimensioni della<br />

base di utenti di quel prodotto, già presente sul mercato. Questo aumenterà la<br />

disponibilità a pagare per il bene . Inoltre, in presenza di un bene che produce<br />

esternalità di rete, un soggetto acquirente ha interesse a capire, e si forma delle<br />

aspettative riguardo al futuro successo dei prodotti compatibili con il proprio.<br />

Nell’esempio di un prodotto durevole, il beneficio dell’utente dipenderà in parte<br />

dal numero di consumatori che acquisteranno, in futuro, prodotti compatibili<br />

con il proprio.<br />

V<strong>ed</strong>iamo come Economides [1997] ha affrontato il problema: egli<br />

considera il caso particolare in cui l’esternalità di rete incrementa all’aumentare<br />

della disponibilità a pagare per il bene (Fig. 1.3):<br />

( ) ( ) ( )<br />

P. Q; S = P. Q;0 + f . S<br />

(1.5)<br />

23 Per approfondimenti si v<strong>ed</strong>a De Palma, A., and Leruth L., [1996], “Variable Willingness to Pay for<br />

Network”, European Journal of Political Economics, pp. 235-251.<br />

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