Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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3.8 Le caverne di Sterkfontein 77<br />
in seguito a cadute accidentali nelle strette aperture che funzionavano da<br />
inghiottitoio.<br />
Le caverne di Sterkfontein si sviluppano per un centinaio di metri su<br />
due livelli. Quello superiore è in collegamento con la superficie attraverso<br />
numerose aperture, quello inferiore, a 40 m di profondità, ospita un lago<br />
sotterraneo e presenta numerose formazioni stalattitiche e stalagmitiche. Una<br />
parte <strong>del</strong>le caverne è visitabile dal pubblico: attraverso l’ingresso meridionale<br />
si scende in un’ampia camera (tourist cave), che conduce a una sala con<br />
grandi stalattiti che pendono dal soffitto e un lago sotterraneo dalle acque di<br />
una chiarezza cristallina. Le popolazioni locali attribuiscono a queste acque<br />
proprietà m<strong>ed</strong>icamentose, in particolare per la cura <strong>del</strong>la cecità. Prima di<br />
raggiungere il lago vi è un deposito di breccia collassato dal livello superiore.<br />
Proprio al di sopra di questo deposito si trova un pozzo lungo e stretto che<br />
conduce alla vecchia cava di calcare e ai massicci depositi di breccia che sono<br />
oggetto <strong>del</strong>le ricerche da parte <strong>del</strong>la Palaeo-Anthropological Research Unit<br />
<strong>del</strong>l’università <strong>del</strong> Witwatersrand.<br />
La scoperta <strong>del</strong>le brecce ossifere di Sterkfontein è avvenuta tra il 1895<br />
e il 1897. Nel 1895 Hans P. Thomasset aprì una cava per il calcare. Nel<br />
1896 l’italiano Guglielmo Martinaglia, cercatore d’oro e di calcare, per la<br />
prima volta trovò l’ingresso <strong>del</strong>la caverna facendo brillare con l’esplosivo il<br />
deposito che l’ostruiva. Un gruppo di collegiali <strong>del</strong> Marist Brothers College di<br />
Johannesburg vi recuperò nel 1895 i primi fossili di animali. Una compagnia<br />
mineraria aprì una cava per lo sfruttamento <strong>del</strong>la breccia, che veniva estratta<br />
con la dinamite e bruciata nei forni per produrre calce, mentre la breccia che<br />
non aveva valore commerciale veniva accumulata in scarichi nei pressi <strong>del</strong>la<br />
cava. Fin dal 1897 David Draper indusse la compagnia a proteggere il livello<br />
inferiore <strong>del</strong>le caverne dalle distruzioni vandaliche da parte di cercatori di<br />
stallattiti e di fossili. Già a Dart, in seguito alla scoperta di Taung, erano<br />
state inviate ossa fossili di Sterkfontein, ma avendole giudicate più recenti<br />
rispetto a Taung R. Dart non vi intraprese alcuna ricerca. Quando Robert<br />
Broom visitò per la prima volta Sterkfontein il 9 agosto 1936 vide su un<br />
tavolo una piccola esposizione di fossili che erano offerti in vendita ai visitatori<br />
domenicali <strong>del</strong>le caverne.<br />
Le ricerche a Sterkfontein hanno conosciuto quattro fasi. La prima tra il<br />
1936 e il 1939 fu condotta da R. Broom con l’aiuto di Schepers e portò alla<br />
scoperta dei primi fossili di Ominidi. Il 17 agosto <strong>del</strong> 1936 venne alla luce<br />
un calco endocranico naturale, che conservava i 2/3 anteriori e la sommità<br />
<strong>del</strong> cranio. Nei giorni successivi furono recuperati la base <strong>del</strong> cranio, parte<br />
dei parietali e <strong>del</strong> frontale, <strong>del</strong> mascellare e la mandibola. Nel settembre <strong>del</strong><br />
1937 sempre nella stessa cava, ma in un punto differente e stratigraficamente<br />
inferiore furono scoperti un mascellare femminile con quattro denti ben con-<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano