09.06.2013 Views

Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

3.5 Australopithecus afarensis 73<br />

quella <strong>del</strong>l’uomo che non a quella dei Pongidi: l’osso iliaco è corto e largo,<br />

incurvato lateralmente, ma non in maniera così ampia come nell’uomo, l’osso<br />

sacro è largo e ricurvo, l’incisura sacro-sciatica è ampia, l’acetabulo ha una<br />

posizione obliqua; caratteri ancora primitivi sono la curvatura meno marcata<br />

<strong>del</strong> bordo anteriore <strong>del</strong>l’ileo, che è piatto rispetto a quello <strong>del</strong>l’uomo.<br />

Gli arti presentano aspetti pitecoidi. Le articolazioni <strong>del</strong>la spalla sono<br />

maggiormente rivolte verso l’alto, come negli arrampicatori. Il femore è ancora<br />

corto, mentre l’omero è di aspetto più simile a quello <strong>del</strong>l’uomo. Le<br />

gambe risultavano, quindi, più corte, ma non come nei Pongidi. Le dita <strong>del</strong>la<br />

mano sono sottili e leggermente ricurve, così come sono ancora ricurve quelle<br />

<strong>del</strong> pi<strong>ed</strong>e. Anche nel pi<strong>ed</strong>e troviamo la coesistenza di aspetti umani e pitecoidi:<br />

le ossa <strong>del</strong> calcagno e <strong>del</strong>l’astragalo sono ben sviluppate, le dita <strong>del</strong><br />

pi<strong>ed</strong>e sono corte e l’alluce è allineato con le altre dita come nell’uomo, ma i<br />

metatarsi sono più lunghi, come nelle scimmie antropomorfe.<br />

Questo polimorfismo di caratteri è stato valutato in maniera differente.<br />

Secondo O. Lovejoy e B. Latimer i caratteri primitivi rappresentano l’er<strong>ed</strong>ità<br />

evolutiva <strong>del</strong> passato, ma non avevano implicazioni funzionali particolarmente<br />

significative e la bip<strong>ed</strong>ia <strong>del</strong>l’afarensis era ottima. Secondo R. Susman, J.<br />

Stern e W. Jungers l’afarensis si arrampicava molto agilmente sugli alberi e<br />

la sua bip<strong>ed</strong>ia era imperfetta. Braccia lunghe, gambe corte, statura bassa,<br />

dita <strong>del</strong>le mani e dei pi<strong>ed</strong>i ricurve sono caratteri che facilitano l’arrampicarsi<br />

sugli alberi, abilità che doveva avere ancora grande importanza. Certamente<br />

l’afarensis passava molto tempo sugli alberi e soprattutto dormiva<br />

sugli alberi.<br />

La migliore prova <strong>del</strong>l’esistenza di Ominidi bip<strong>ed</strong>i tra 4 e 3 milioni di anni<br />

fa è stata fornita dalle impronte di Laetoli.<br />

Il cranio è stato ricostruito da T. White e B. Kimbel utilizzando tr<strong>ed</strong>ici<br />

frammenti <strong>del</strong> gruppo AL 333. La scoperta nel 1993 di un cranio quasi<br />

completamente conservato (AL 444-2) ha mostrato che questa ricostruzione<br />

era sostanzialmente valida.<br />

Il cranio è l’aspetto più chiaramente pitecoide <strong>del</strong>l’afarensis: neurocranio<br />

piccolo e forte prognatismo facciale, la capacità cranica <strong>del</strong>l’esemplare ricostruito<br />

è valutata in ca. 350 cm 3 , ma il cranio maschile quasi completo<br />

scoperto in seguito ha una capacità di poco più di 500 cm 3 . La mandibola è<br />

molto robusta e mostra ancora la placca scimmiesca, la curvatura <strong>del</strong>l’arcata<br />

dentaria non è più a U come nelle scimmie antropomorfe, ma non è ancora<br />

arrotondata e regolarmente parabolica come nell’uomo: presenta uno stadio<br />

interm<strong>ed</strong>io, come dimostrano le mandibole AL 266 e AL 400. Quella di Lucy<br />

ha una forma a V.<br />

La dentatura mostra aspetti tipicamente ominidi nella forma dei molari e<br />

dei premolari. Il P3 di Lucy non è unicuspide come nei Pongidi, ma presenta<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!