Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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2.2 Difficoltà insite nello studio dei fossili 44 ere e periodi epoche datazione Pleistocene Olocene Inferiore da 2 My a 0,736 anni da oggi Medio da 0,736 a 0,130 My Superiore da 0,130 a 10.000 – 9.000 BC da 10.000 – 9.000 anni BC ad oggi Tabella 2.2 Suddivisione del Quaternario. 2.2 Difficoltà insite nello studio dei fossili al limite tra Pleistocene Medio e Superiore compare l’Homo sapiens La paleontologia cerca di ricostruire la filogenesi delle diverse specie, ma mentre in biologia la specie è definibile come una popolazione di individui in grado di accoppiarsi e generare prole fertile, in paleontologia la definizione di specie va incontro a grandi difficoltà, che spiegano in parte la miriade di classificazioni diverse proposte dai vari autori. Innanzitutto, non è possibile la verifica sperimentale, cioè la prova biologica della interfecondità e quindi della appartenenza effettiva di organismi fossili a una medesima specie. La classificazione dei fossili deve basarsi su criteri di carattere morfologico, con tutti i limiti che questi comportano, per di più accentuati dal fatto che la documentazione fossile degli Ominidi è spesso molto frammentaria e raramente si dispone di scheletri completi e ben conservati. Inoltre, mentre la documentazione biologica concerne organismi viventi attuali, quella fossile si dispone lungo un considerevole arco di tempo e in questa ampia escursione cronologica è possibile osservare la gradualità dei cambiamenti, la gradualità con cui le specie si trasformano. Se si disponesse di una documentazione fossile completa, risulterebbe arbitrario delimitare delle unità specifiche in un continuum evolutivo, poiché ciascun individuo risulterebbe co-specifico con i propri immediati antenati e discendenti. La specie paleontologica, quindi, non è soltanto una entità definita nello spazio, ma anche nel tempo, una cronospecie. È molto difficile stabilire con certezza fino a che punto le specie definite in paleontologia siano dei taxa validi. I criteri per definire una specie fossile sono la morfologia, la distribuzione spaziale e la cronologia. Nel caso dei fossili ominidi, il problema risulta ulteriormente aggravato da vari fattori: dall’incompletezza della documentazione Origine ed evoluzione del genere Homo - Dispensa del corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Cattedra di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano

2.3 Classificazione zoologica dell’uomo 45 – ad es. per interi periodi non si dispone di fossili oppure sono in numero troppo esiguo o troppo frammentari – al fatto che non sempre si è in grado di datare i fossili in maniera sufficientemente sicura. 2.3 Classificazione zoologica dell’uomo Un pannello del museo di storia naturale di Londra mostra con chiarezza e semplicità la classificazione zoologica dell’uomo. Tutti gli esseri umani sono dei Vertebrati, infatti come tutti i vertebrati abbiamo una spina dorsale. Gli esseri umani sono mammiferi, infatti come tutti i mammiferi abbiamo peli o capelli, ghiandole che producono latte e tre ossa separate nella parte media dell’orecchio. Gli esseri umani sono primati, infatti come tutti i primati abbiamo unghie alle dita delle mani e dei piedi, un pollice opponibile e quattro incisivi nella mascella superiore e quattro in quella inferiore (mandibola). Gli esseri umani sono apes (scimmie antropomorfe), infatti come tutte le antropomorfe non abbiamo coda, le scapole sono poste sul dorso e non lateralmente ed abbiamo un modello a Y dei solchi sulla superficie masticatoria dei molari. Nella sistematica zoologica, quindi, l’uomo appartiene all’ordine dei primati e per comprendere la filogenesi umana è necessario fornire qualche notizia sulla sistematica dei primati. Il termine “primati”, dal latino primas, –atis primato, superiorità, compare per la prima volta nella decima edizione (1758-1759) del Systema naturae di Linneo per designare un ordine di mammiferi comprendente le scimmie e l’uomo. L’ordine dei Primati si suddivide in due sub-ordini, le Proscimmie e le Scimmie o Antropoidi. Le Proscimmie comprendono i lemuri, i loris e i tarsi suddivisi a loro volta in numerose famiglie. Le Scimmie si suddividono in due infra-ordini, Platyrrhini o Scimmie del Nuovo Mondo, caratterizzate dal setto nasale largo e narici laterali divergenti, e Catarrhini o Scimmie del Vecchio Continente, caratterizzate da setto nasale stretto. Le Scimmie catarrine comprendono due superfamiglie, Cercopithecoidea, scimmie quadrupedi e con coda, ed Hominoidea, che comprendono tre famiglie, Hylobatidae (i gibboni, il siamang ed altre specie che vivono nell’arcipelago indonesiano, nella penisola malese e in Indocina), Pongidae ed Hominidae. I Pongidi, ovvero le grandi scimmie antropomorfe, comprendono l’orango (Pongo pygmaeus), che vive nelle foreste di Sumatra e del Borneo; il gorilla (Gorilla gorilla), lo scimpanzé (Pan troglodytes, Pan satyrus e Pan paniscus). Il gorilla e le diverse specie di scimpanzé abitano le foreste vergini dell’Africa equatoriale. Gli Ominidi sono rappresentati da un’unica specie vivente, Homo sapiens, Origine ed evoluzione del genere Homo - Dispensa del corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Cattedra di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano

2.3 Classificazione zoologica <strong>del</strong>l’uomo 45<br />

– ad es. per interi periodi non si dispone di fossili oppure sono in numero<br />

troppo esiguo o troppo frammentari – al fatto che non sempre si è in grado<br />

di datare i fossili in maniera sufficientemente sicura.<br />

2.3 Classificazione zoologica <strong>del</strong>l’uomo<br />

Un pannello <strong>del</strong> museo di storia naturale di Londra mostra con chiarezza e<br />

semplicità la classificazione zoologica <strong>del</strong>l’uomo. Tutti gli esseri umani sono<br />

dei Vertebrati, infatti come tutti i vertebrati abbiamo una spina dorsale. Gli<br />

esseri umani sono mammiferi, infatti come tutti i mammiferi abbiamo peli<br />

o capelli, ghiandole che producono latte e tre ossa separate nella parte m<strong>ed</strong>ia<br />

<strong>del</strong>l’orecchio. Gli esseri umani sono primati, infatti come tutti i primati<br />

abbiamo unghie alle dita <strong>del</strong>le mani e dei pi<strong>ed</strong>i, un pollice opponibile e quattro<br />

incisivi nella mascella superiore e quattro in quella inferiore (mandibola).<br />

Gli esseri umani sono apes (scimmie antropomorfe), infatti come tutte le<br />

antropomorfe non abbiamo coda, le scapole sono poste sul dorso e non lateralmente<br />

<strong>ed</strong> abbiamo un mo<strong>del</strong>lo a Y dei solchi sulla superficie masticatoria<br />

dei molari.<br />

Nella sistematica zoologica, quindi, l’uomo appartiene all’ordine dei primati<br />

e per comprendere la filogenesi umana è necessario fornire qualche notizia<br />

sulla sistematica dei primati. Il termine “primati”, dal latino primas,<br />

–atis primato, superiorità, compare per la prima volta nella decima <strong>ed</strong>izione<br />

(1758-1759) <strong>del</strong> Systema naturae di Linneo per designare un ordine<br />

di mammiferi comprendente le scimmie e l’uomo.<br />

L’ordine dei Primati si suddivide in due sub-ordini, le Proscimmie e le<br />

Scimmie o Antropoidi. Le Proscimmie comprendono i lemuri, i loris e i tarsi<br />

suddivisi a loro volta in numerose famiglie. Le Scimmie si suddividono<br />

in due infra-ordini, Platyrrhini o Scimmie <strong>del</strong> Nuovo Mondo, caratterizzate<br />

dal setto nasale largo e narici laterali divergenti, e Catarrhini o Scimmie <strong>del</strong><br />

Vecchio Continente, caratterizzate da setto nasale stretto. Le Scimmie catarrine<br />

comprendono due superfamiglie, Cercopithecoidea, scimmie quadrup<strong>ed</strong>i<br />

e con coda, <strong>ed</strong> Hominoidea, che comprendono tre famiglie, Hylobatidae (i gibboni,<br />

il siamang <strong>ed</strong> altre specie che vivono nell’arcipelago indonesiano, nella<br />

penisola malese e in Indocina), Pongidae <strong>ed</strong> Hominidae. I Pongidi, ovvero<br />

le grandi scimmie antropomorfe, comprendono l’orango (Pongo pygmaeus),<br />

che vive nelle foreste di Sumatra e <strong>del</strong> Borneo; il gorilla (Gorilla gorilla),<br />

lo scimpanzé (Pan troglodytes, Pan satyrus e Pan paniscus). Il gorilla e le<br />

diverse specie di scimpanzé abitano le foreste vergini <strong>del</strong>l’Africa equatoriale.<br />

Gli Ominidi sono rappresentati da un’unica specie vivente, <strong>Homo</strong> sapiens,<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

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